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Introversione combatterla o accettarla?


Matteo9861

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Matteo9861

Questo dilemma è uno se non il più antico che ogni uomo introverso deve affrontare quando si trova a corteggiare una donna o comunque ad approcciarla nel migliore dei modi possibili, come ho già illustrato nel thread delle presentazioni non sono un tipo estroverso che si trova a suo agio in mezzo agli altri (più ne sono meglio è) anzi per chi conosce le persone introverse si trovano meglio con poche persone con cui possono instaurare un discorso un po' più profondo e che "tendono" a stare sole. Io vi dico che ogni tentativo di avvicinare una donna, da introverso che sono è stato quasi sempre disastroso che non andava oltre la semplice amicizia. Vedo sempre ragazzi e ragazze sempre insieme e felici, per qualcosa di naturale (corteggiamento) che per noi introversi non è (ridiamo poco, se lo facciamo è difficile che ci viene naturale farlo), vi chiedo so benissimo che la natura di una persona estroversa/introversa non può essere cambiata ma migliorata, per avere più (un pochetto, non dico tanto) successo con le donne cosa dovrebbe fare un introverso? accettare la sua situazione o combatterla? (anche perchè il più delle volte è l'uomo che deve mantenere vivo il discorso, non il contrario)

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Atemau

Non serve essere estroverso per tenere vivo un discorso, serve voler scopare.

L'introversione sembra un' "essenza" ma in realtà è solo un atteggiamento, una via sicura, un modello di difesa tra tanti altri che si potevano scegliere (anche l'estroversione lo è). In quanto appreso, se non ti piace, puoi apprenderne un'altro (PNL ad esempio), ma solo se vuoi veramente, se no lascia perdere.

Invece sarebbe più opportuno che ti calibrassi sulle tue caratteristiche: conosco molti introversi che hanno molto successo con le donne.

Non mirare a diventare estroverso (gli estroversi sono fastidiosi) ma struttura la tua introversione.

Inoltre l'introversione è una caratteristica virile, così come il ridere poco.

Nei rapporti sociali il contenuto verbale dei dialoghi ha un importanza trascurabile. Per questo l'estroverso è un'imbroglione.

Non c'è qualcosa che uno deve "fare" o "essere", non c'è niente che uno non abbia già.

Non è l'introversione ha ostacolarti, quanto il fatto che l'introverso tende ad essere "da un'altra parte" e non nel presente (tipo in un ipotetico futuro in cui si è trasformato in estroverso)

Introverso e presente va bene.

 

 

 

 

Modificato da Atemau
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Dani89

L'auto-accettazione è fondamentale.

Non tutto quello che ha scritto Atemau è vero. Gli estroversi non sono fastidiosi (ma anzi piacevoli) agli occhi di chiunque non sia fanatico della sua introversione, e hanno probabilmente più successo con le donne rispetto agli estroversi ma... con donne diverse...

Anch'io ti consiglio di non fingerti quello che non sei. Ma per quanto la tua natura sia introversa, dovrai limarla in talune circostanze (soprattutto in occasioni sociali). Puoi giocare con molti cliché e pippe mentali femminili sui poco loquaci (banalmente: "il bel tenebroso"), ma non aspettarti che sia un gioco che attacca con tutte - così come il party-boy non attacca con tutte, almeno non subito - e soprattutto devi metterci del tuo.

Nella stragrande maggioranza dei contesti sociali essere introverso è controproducente. Può attirare l'attenzione - spesso in maniera negativa - ma se te ne stai da solo in un angolo senza parlare con nessuno è difficili che instauri un rapporto di qualche tipo con una tipa. Quindi almeno inizialmente una buona parte della propensione a concentrarsi sul proprio mondo interiore va combattuta e l'attenzione dirottata su quello che ti circonda (anche per renderti più ricettivo agli stimoli esterni).

Anche perché una donna (sana) è naturalmente portata a voler essere al centro dell'attenzione. Il focus sul tuo mondo interiore non ti permette di mettere lei al centro dell'interazione (che è diverso dal metterla sul piedistallo! Banalmente, anche "calibrare" i toni e le parole è impossibile senza mettere lei a fuoco) e può quindi fare leva sul suo orgoglio inizialmente ("perché non mi caga?" - vedi anche "bel tenebroso"). Ma dopo poco se non sei ricettivo non sviluppi nulla (attrai ma non crei contatto). Tanto meno sviluppi qualcosa di sessuale (anche lì, il focus è esterno, e dice bene Atemau, ci vuole la voglia di scopare) senza focalizzarti su di lei.

 

Esempi di focus:

Se tu a una festa parli con Marta ma non la stai a sentire perché sei troppo preoccupato a pensare come lei ti vede, sei focalizzato su te stesso (su come lei vede te).

Se Marta ti parla dei suoi esami che non riesce a dare perché le viene troppa ansia e tu sbadigli e le dici "ora basta, dai, siamo a una festa, mi dicevi che da piccola hai vissuto a Pizzighettone, lì fanno quel festival fichissimo..:" allora sei ricettivo e focalizzato sull'esterno. E Marta è una rompipalle.

Se con Marta non ci parli proprio perché ti chiedi cosa ci fai lì, sei focalizzato su te stesso, le tue paranoie, o i tuoi scazzi e la tua misantropia.

Se invece ti relazioni con le persone intorno (anche non verbalmente, ma solo con i gesti, con uno sguardo, con la posizione del corpo...) sei ricettivo, aperto, e il tuo focus è sull'esterno.

Se pensi che quella musica non ti piace, molto meglio quella che suona tuo cugino, a proposito, lo devi risentire... stai vagando col cervello e sei focalizzato sui cazzi tuoi.

Se te ne fotti ed entri in sintonia con i bassi, sei in relazione con il contesto.

Se aspetti che ti passino a tiro solo le tue conoscenze o peggio ancora li segui in giro perché se no non sai che fare, sei comunque focalizzato sulla tua cerchia, sul tuo piccolo mondo, e anche questa è introversione.

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Non esiste l'introverso o l'estroverso. Ogni persona ha già in sé i tratti di ambedue queste tipologie, si tratta solo di saper gradualmente tirar fuori la seconda e dosare la prima. Te lo dice uno che negli anni è passato dal sudato andante in relazione alla conoscenza con persone nuove a entrare in costume in una palestra con cento persone dentro che ti guardano e ti affideranno i propri figli di lì a poco per la seguente ora. 

I due consigli che mi trovo a dare in questi casi sono sempre gli stessi:

1) Fix yourself. Banalmente: non puoi esprimere te stesso a pieno agli altri se tu stesso pensi di fare schifo o essere sbagliato. Quando ero "introverso" avevo 832 pare mentali che derivavano dall'aspetto fisico e si trasmettevano sul resto con effetto domino. Ovviamente subcomunicavo tutto con voce flebile e un paralinguaggio a tema. Trova i buchi nel tuo barile e inizia gradualmente a tamponarli. Anche solo spostarsi da 832 a 830 pare è un signor risultato. 

2) Vuoi desensibilizzarti all'introversione e aprirti? Parla con le persone. In generale. Non con le donne. Con le persone. Trova un lavoro a stretto contatto con la gente, che ti costringa anche nei giorni in cui ti rode il culo a relazionarti e a tessere relazioni sociali. Io ho imparato così. 

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Solo una precisazione: un conto è essere introversi, un conto è essere timidi.

Un introverso può benissimo baciare, abbracciare, dare morsi sul collo ad una ragazza dopo 10 minuti di conversazione, non è quello il problema.

Il problema è il freno che hai dentro che ostacola il raggiungimento di quello che vuoi.

E questo con l'introversione non c'entra nulla:)

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Atemau
12 minuti fa, Kagan ha scritto:

Solo una precisazione: un conto è essere introversi, un conto è essere timidi.

Un introverso può benissimo baciare, abbracciare, dare morsi sul collo ad una ragazza dopo 10 minuti di conversazione, non è quello il problema.

Il problema è il freno che hai dentro che ostacola il raggiungimento di quello che vuoi.

E questo con l'introversione non c'entra nulla:)

Esatto. C'è:

timido (sgradevole, compulsivo)

introverso (virile, gradevole, voluto)

estroverso (gradevole, voluto)

pagliaccio (infantile, sgradevole, compulsivo)

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Matteo9861
Il 26/9/2016 alle 15:18 , Kagan ha scritto:

Solo una precisazione: un conto è essere introversi, un conto è essere timidi.

Un introverso può benissimo baciare, abbracciare, dare morsi sul collo ad una ragazza dopo 10 minuti di conversazione, non è quello il problema.

Il problema è il freno che hai dentro che ostacola il raggiungimento di quello che vuoi.

E questo con l'introversione non c'entra nulla:)

ecco, il freno. Il problema è la natura di questo blocco, come superarlo?

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Matteo9861

cioè se sei estroverso per la legge dei grandi numeri (calcolo delle probabilità) prima o poi il risultato converge cioè becchi qualcuna con cui stare bene. Se sei introverso, già parti da una base svantaggiata di tuo, perché vorresti conoscere tanto ma è come se non ti importasse di nulla, trovi più semplice rimanere per conto tuo..e poi ti ritrovi solo..boh magari mi sbaglio. Quando mi è capitato di chiedere il numero a una ragazza mi è salita l'ansia che questa è scappata via..immediatamente..😞 ripeto si è fatta avanti lei, magari usandomi a mo di zerbino..come fanno di solito..illustratemi.

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Prima di tutto devi avere la mente sgombra, ovvero non essere stressato per altre cose. Questo è importante.

Se il blocco lo hai solo con le donne è un conto, se lo hai in toto nel rapportarti socialmente, è un altro.

Se è solo il primo, cerca di avere prima una buona base di amiche ( senza provarci con queste ), in modo tale da abituarti piano piano alla presenza femminile. 

Poi tecnicamente il blocco lo superi solo gettandoti. Se non hai mai baciato sulla guancia una dopo 5 minuti è logico che provi ansia, non l'hai mai fatto. Ma solo facendolo trovi l'equilibrio. E acquisti la sensibilità giusta e sistematica.

Terra terra: quando ridono, fanne le arrabbiate, o qualunque stato emotivo diverso da apatia e noia, puoi cominciare con batti 5, abbracci, baci sulla guancia e osi sempre di più.

Modificato da Kagan
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