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Sviluppo sociale bloccato dalla tecnologia


orly

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orly

Come da titolo vorrei approfondire l'impatto che la tecnologia ( videogiochi, pc, TV) usata eccessivamente ha sullo sviluppo delle persone....è scientificamente provato che fisicamente l'uso eccessivo di queste tecnologie "imbruttisce" rendendo le persone più spente, ma quali sono gli effetti psicologici? Io noto che quando ho i periodi in cui gioco di più o sto molto al pc mi passa quasi sempre la voglia di uscire e interagire con le altre persone...qual è la vostra opinione sull'argomento?

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Practicing

Secondo D. Goleman troppe ore al pc rallentano la maturazione dei circuiti neurali sociali negli adolescenti.

E certe cose hanno una fase sensibile, ovvero o vengono sviluppate in un dato periodo oppure difficilmente vengono recuperate neppure in anni e anni.

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orly

Praticing io non parlo tanto di sviluppo, ma di periodi momentanei...per esempio io ho 21 anni e ho scoperto da due anni i giochi per pc e ogni tanto quando ci gioco di più non ho più voglia di uscire

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Jumpy
3 ore fa, orly ha scritto:

mi passa quasi sempre la voglia di uscire e interagire con le altre persone

Appunto, l'hai detto... i circuiti neurali si sviluppano ed evolvono tantissimo facendo vita sociale: parlandosi (almeno a telefono), vedendosi.

Le nuove generazioni (mettiamo dai 20 a scendere) son praticamente sempre attaccate a pc e smartphone.. il che non sarebbe neanche un problema in se.

Sta diventando un problema perchè notava il mio insegnante di teatro (anche coach e tratta anche con adolescenti) parallelamente, i giovanissimi non sanno interagire nei contesti sociali, non sanno cosa dire, non sanno cosa fare... neanche in situazioni banali... come se non riuscissero ad avere rapporti personali senza il tramite dello smartphone/pc.

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orly

Interessante osservazione

3 ore fa, Jumpy ha scritto:

Appunto, l'hai detto... i circuiti neurali si sviluppano ed evolvono tantissimo facendo vita sociale: parlandosi (almeno a telefono), vedendosi.

Le nuove generazioni (mettiamo dai 20 a scendere) son praticamente sempre attaccate a pc e smartphone.. il che non sarebbe neanche un problema in se.

Sta diventando un problema perchè notava il mio insegnante di teatro (anche coach e tratta anche con adolescenti) parallelamente, i giovanissimi non sanno interagire nei contesti sociali, non sanno cosa dire, non sanno cosa fare... neanche in situazioni banali... come se non riuscissero ad avere rapporti personali senza il tramite dello smartphone/pc.

Ma non capisco come possano essere i cambi repentini: cioè due settimana gioco e non ho voglia poi mi "disintossico" esco sempre e spesso riesco a chiudere qualche game e poi ricomicio il periodo letargico-pc

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gelsomino
10 ore fa, Jumpy ha scritto:

Sta diventando un problema perchè notava il mio insegnante di teatro (anche coach e tratta anche con adolescenti) parallelamente, i giovanissimi non sanno interagire nei contesti sociali, non sanno cosa dire, non sanno cosa fare... neanche in situazioni banali... come se non riuscissero ad avere rapporti personali senza il tramite dello smartphone/pc.

interagiscono con gli altri  usando il  frame televisivo/videogioco......  e' tutto un superlativo assoluto.....bellisssimo fighissimo...tristissimo..... (reality).....

 

ultraviolenza (arancia meccanica) gran theft auto

 

ps...  poi ci sono quelli che pensano di far parte di una serie tv.,,,,dexter-paley28.jpg

 

 

 

 

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comeback

Non sono d'accordo. Per nulla. RIPETO: PER NULLA!

E' il modo con cui si cavalca l'onda della tecnologia. Di per se, non è restrittiva. L'abuso e l'uso irresponsabile, va distinto dall'opportunità, di realizzare attraverso l'uso della tecnologia i propri obiettivi. Esempio: le tecnologie e il loro utilizzo, parlo in senso generale e non necessariamente tecnico, hanno sviluppato personaggi pubblici, informatici, imprenditori, favorito imprese, incentivato anche scopate e rapporti sociali, ma hanno anche creato generazioni di sfigati come i perditempo, i troll, e gli odiati haters. 

Resto però piuttosto forte il fatto che in momenti della vita dove non sei al top, o non gira come vorresti, è facile sprofondare nella tecnologia come mezzo negativo di difesa.

Le ore al pc, senza obiettivi, sono ovviamente deleterie, ma demonizzare la tecnologia è discolparsi dello stesso fallimento, che è del tutto autonomo e personale. La tecnologia è dannosa nel rapporto servo-padrone.

Quindi: passo indietro, capire i propri obiettivi di vita e comprendere se e come la tecnologia può aiutare.

Nota però che un pacifico cazzeggiare in rete, qualche ora a settimana di youtube a cavolo, o di refresh di pagine web stupide, può anche starci come modo di alleggerirsi.

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Jumpy
Il 28/11/2016 alle 18:01 , comeback ha scritto:

E' il modo con cui si cavalca l'onda della tecnologia. Di per se, non è restrittiva. L'abuso e l'uso irresponsabile, va distinto dall'opportunità, di realizzare attraverso l'uso della tecnologia i propri obiettivi. Esempio: le tecnologie e il loro utilizzo, parlo in senso generale e non necessariamente tecnico, hanno sviluppato personaggi pubblici, informatici, imprenditori, favorito imprese, incentivato anche scopate e rapporti sociali, ma hanno anche creato generazioni di sfigati come i perditempo, i troll, e gli odiati haters. 

Resto però piuttosto forte il fatto che in momenti della vita dove non sei al top, o non gira come vorresti, è facile sprofondare nella tecnologia come mezzo negativo di difesa.

Le ore al pc, senza obiettivi, sono ovviamente deleterie, ma demonizzare la tecnologia è discolparsi dello stesso fallimento, che è del tutto autonomo e personale. La tecnologia è dannosa nel rapporto servo-padrone.

Quindi: passo indietro, capire i propri obiettivi di vita e comprendere se e come la tecnologia può aiutare.

Nota però che un pacifico cazzeggiare in rete, qualche ora a settimana di youtube a cavolo, o di refresh di pagine web stupide, può anche starci come modo di alleggerirsi.

Allora... la tecnologia è utilissima ci ha portato potenzialità che neanche immaginiamo.

Quando fuori piove e fa freddo, se il tipo di lavoro te lo consente, puoi essere produttivo stando al caldo di casa, in pigiama, ti basta un pc e una connessione a internet.

Se vuoi conoscere o tenerti in contatto con qualcuno... hai voglia: chat, videochat, messaggi vocali... tutto quello che ti pare.

Vedo però che tenere "il filtro" della tecnologia tende a far rimanere in zona comfort.

Esempio pratico.

A me capita spesso che, telefono una persona, non risponde, dopo 2 secondi... bip... messaggio... cazzarola... richiamami ;)

Oppure, mando un messaggio vocale, e.. .bip... la persona mi risponde con i messaggi.

A me questo trasmette l'idea di voler tenere le distanze, di mantenere un contatto un po' freddo e asettico, non di essere al passo con la tecnologia.

Può essere anche che so' io strano, all'antica,  sono cresciuto in un periodo in cui per telefonare in santa pace dovevi scendere e cercarti una cabina :P

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comeback
16 ore fa, Jumpy ha scritto:

Allora... la tecnologia è utilissima ci ha portato potenzialità che neanche immaginiamo.

Quando fuori piove e fa freddo, se il tipo di lavoro te lo consente, puoi essere produttivo stando al caldo di casa, in pigiama, ti basta un pc e una connessione a internet.

Se vuoi conoscere o tenerti in contatto con qualcuno... hai voglia: chat, videochat, messaggi vocali... tutto quello che ti pare.

Vedo però che tenere "il filtro" della tecnologia tende a far rimanere in zona comfort.

Esempio pratico.

A me capita spesso che, telefono una persona, non risponde, dopo 2 secondi... bip... messaggio... cazzarola... richiamami ;)

Oppure, mando un messaggio vocale, e.. .bip... la persona mi risponde con i messaggi.

A me questo trasmette l'idea di voler tenere le distanze, di mantenere un contatto un po' freddo e asettico, non di essere al passo con la tecnologia.

Può essere anche che so' io strano, all'antica,  sono cresciuto in un periodo in cui per telefonare in santa pace dovevi scendere e cercarti una cabina :P

La tecnologia è un supporto alla realtà. 

Non sono d'accordo con quel che dici. La tecnologia è un rifiuto della realtà, o un presidio di zona-confort, quando tu disponi della tecnologia come abuso e come riparo dalla realtà stessa.

Concettualmente non c'è nessuna differenza tra chi scriveva le lettere o si nascondeva dietro un telefono (con la sua voce) perchè non aveva il coraggio di presentarsi seriamente a una donna, e chi oggi si nasconde dietro i social. Chiaro che i social hanno amplificato tutto, e permettono a tutti di interagire con tutti, e di per se questo ha generato autoesaltazione in molte donne assai modeste che prima raramente erano cosi' presidiate.

 

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Ingordigia
Il 26/11/2016 alle 13:44 , orly ha scritto:

Come da titolo vorrei approfondire l'impatto che la tecnologia ( videogiochi, pc, TV) usata eccessivamente ha sullo sviluppo delle persone....è scientificamente provato che fisicamente l'uso eccessivo di queste tecnologie "imbruttisce" rendendo le persone più spente, ma quali sono gli effetti psicologici? Io noto che quando ho i periodi in cui gioco di più o sto molto al pc mi passa quasi sempre la voglia di uscire e interagire con le altre persone...qual è la vostra opinione sull'argomento?

Se vogliamo demonizzare chi passa tante ore davanti ad un videogame dovremmo anche colpire chi vive per i libri , o chi passa mezze giornate suonando il pianoforte .

Ognuna di queste attività sviluppa delle attitudini e sono dannose nella misura del tempo che tolgono ad altre occupazioni .

Se una persona ha una indole piacevolmente introversa , se ha un tetto sopra la testa e qualcosa da mettere sotto i denti , è naturale che proverà più attrattiva nello stare davanti ad un videogame che scendere nell'anfiteatro con le fiere .

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