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AntonW
3 hours ago, lucerosa said:

Commercialista e giornalista pubblicista.

Quindi tempo a disposizione molto poco. Perché hai specificato proprio otto ore? 

Commercialista e giornalista pubblicista. Bene, hai già diverse buone carte in mano. Sai leggere i bilanci. Perfetto.

Ho detto 8 ore, ma potrei dire anche di più. E' come dire una giornata di lavoro a settimana da dedicare al trading. E' un esempio, un'idea.

Prima di tutto. Chi hai contro.

Hai contro della gente che sta lì fuori e che cerca di portarti via i tuoi soldini.

I trader vanno in ufficio alle 6 del mattino. Alle 7 riunione fanno una colazione veloce e poi stanno sul pezzo fino alle 23 circa. Tutto questo dal lunedì mattina al venerdì sera. Il venerdì sera chiude new york e fino alla domenica sera quando riaprono i mercati asiatici è tutto fermo. Quindi puoi fare i tuoi ragionamenti in tranquillità.

La maggior parte dei trader in 2-5 anni scoppia o viene fatta fuori. Rimangono i più bravi e quelli fanno paura, davvero. :D

Ma il fatto è che quello che fanno loro lo possono fare tutti e in più loro hanno lo svantaggio di dover rendere conto tutti i mesi agli investitori quindi devono spesso prendere delle decisioni che vanno contro l'andamento del mercati.

Infatti i più bravi verso i 40 anni, se sono ancora vivi, creano il loro hedge fund e lavorano per loro e per gli amici.

Quindi la' fuori ci sono i lupi e sono grossi e cattivi, ma quelli più cattivi sono dentro di te e ti portano a fare cose stupide e, di conseguenza a perdere i tuoi soldi.

Ti scrivo alcuni consigli in ordine sparso poi magari, con le tue domande riusciamo a costruire un quadro completo.

Primo consiglio: non rischiare mai in un singolo trade più del 2% del portafoglio totale. Quindi circa 50 posizioni a portafoglio. Puoi alzare quella quota se fai trade sugli indici perché 50 indici non li hai, e sono già diversificati, ma molta, molta calma.

Secondo consiglio: apri  o chiudi non più di un trade a settimana in modo da pensarci bene.

Terzo consiglio: non devi per forza essere sempre investita sul mercato. Essere liquida è meglio che perdere soldi ed evitare di perdere soldi è il mantra da ripetere allo sfinimento. :D

Quarto consiglio: Ricordati che là fuori c'è il mostro sempre in agguato. E' già successo che il mercato sia sceso tanto in giorno solo, quindi massima attenzione. Visualizza l'immagine di un gattino che scopre il mondo. Fa un passo avanti. Se non si fida torna indietro. Sonda il terreno prima di appoggiarvi il peso e se prende paura scappa a gambe levate. Ecco questo è quello che devi fare tu. :D

Quinto consiglio: Tieni un diario. Scrivi su un diario perché apri una posizione, cosa ti aspetti e quando la chiuderla. Rispetta quello che scrivi. Eventualmente il primo anno fai solo trading simulato sul diario così capisci dove riesci e dove sbagli. Tanto non disperare gli affari là fuori ci sono sempre.

Sesto consiglio: Parti dal basso. Da quello che conosci. Dalle aziende di cui conosci i prodotti. La tua auto, i tuoi vestiti, i tuoi prodotti di bellezza, la tua moda. Dietro ogni oggetto c'è un'azienda quotata in borsa, c'è un indice di settore, c'è un andamento in borsa. Devi conoscere tutto, sapere tutto. E per questo ci vuole del tempo, tanto tempo...

 

 

 

 

 

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Linus2016
20 ore fa, AntonW ha scritto:

Commercialista e giornalista pubblicista. Bene, hai già diverse buone carte in mano. Sai leggere i bilanci. Perfetto.

Ho detto 8 ore, ma potrei dire anche di più. E' come dire una giornata di lavoro a settimana da dedicare al trading. E' un esempio, un'idea.

Prima di tutto. Chi hai contro.

Hai contro della gente che sta lì fuori e che cerca di portarti via i tuoi soldini.

I trader vanno in ufficio alle 6 del mattino. Alle 7 riunione fanno una colazione veloce e poi stanno sul pezzo fino alle 23 circa. Tutto questo dal lunedì mattina al venerdì sera. Il venerdì sera chiude new york e fino alla domenica sera quando riaprono i mercati asiatici è tutto fermo. Quindi puoi fare i tuoi ragionamenti in tranquillità.

La maggior parte dei trader in 2-5 anni scoppia o viene fatta fuori. Rimangono i più bravi e quelli fanno paura, davvero. :D

Ma il fatto è che quello che fanno loro lo possono fare tutti e in più loro hanno lo svantaggio di dover rendere conto tutti i mesi agli investitori quindi devono spesso prendere delle decisioni che vanno contro l'andamento del mercati.

Infatti i più bravi verso i 40 anni, se sono ancora vivi, creano il loro hedge fund e lavorano per loro e per gli amici.

Quindi la' fuori ci sono i lupi e sono grossi e cattivi, ma quelli più cattivi sono dentro di te e ti portano a fare cose stupide e, di conseguenza a perdere i tuoi soldi.

Ti scrivo alcuni consigli in ordine sparso poi magari, con le tue domande riusciamo a costruire un quadro completo.

Primo consiglio: non rischiare mai in un singolo trade più del 2% del portafoglio totale. Quindi circa 50 posizioni a portafoglio. Puoi alzare quella quota se fai trade sugli indici perché 50 indici non li hai, e sono già diversificati, ma molta, molta calma.

Secondo consiglio: apri  o chiudi non più di un trade a settimana in modo da pensarci bene.

Terzo consiglio: non devi per forza essere sempre investita sul mercato. Essere liquida è meglio che perdere soldi ed evitare di perdere soldi è il mantra da ripetere allo sfinimento. :D

Quarto consiglio: Ricordati che là fuori c'è il mostro sempre in agguato. E' già successo che il mercato sia sceso tanto in giorno solo, quindi massima attenzione. Visualizza l'immagine di un gattino che scopre il mondo. Fa un passo avanti. Se non si fida torna indietro. Sonda il terreno prima di appoggiarvi il peso e se prende paura scappa a gambe levate. Ecco questo è quello che devi fare tu. :D

Quinto consiglio: Tieni un diario. Scrivi su un diario perché apri una posizione, cosa ti aspetti e quando la chiuderla. Rispetta quello che scrivi. Eventualmente il primo anno fai solo trading simulato sul diario così capisci dove riesci e dove sbagli. Tanto non disperare gli affari là fuori ci sono sempre.

Sesto consiglio: Parti dal basso. Da quello che conosci. Dalle aziende di cui conosci i prodotti. La tua auto, i tuoi vestiti, i tuoi prodotti di bellezza, la tua moda. Dietro ogni oggetto c'è un'azienda quotata in borsa, c'è un indice di settore, c'è un andamento in borsa. Devi conoscere tutto, sapere tutto. E per questo ci vuole del tempo, tanto tempo...

 

 

 

 

 

Premessa: non ci capisco un cazzo. Perlomeno, non a sufficienza da saper fare qualcosa.

E l'amico fraterno che ha lavorato nel settore dopo due anni e mezzo di trading nella City è scoppiato. Quasi letteralmente: ha venduto/regalato ogni cosa ed è scappato. Da Gennaio è ancora in Asia a sputtanarsi gli ultimi averi.

Sic transit gloria Bocconi

 

Vorrei capire da te che sei un professionista: ha senso fare trading come lavoro secondario? Nel senso, a occhio o hai grosse cifre e sai usarle, oppure rende di più (per assurdo) fare il cameriere nel weekend. Ed è anche meno stressante, direi.

 

Perché io vedo molti che si arrovellano sulla cosa, quando in linea di principio mi pare che o t'ammazzi dall'adolescenza in poi nel settore lavorando quelle dolci 12h al giorno, oppure hai altre fonti di guadagno molto più realisticamente realizzabili e con rischi largamente inferiori (banalmente, investire per aprire un'attività commerciale).

 

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leavingmyheart
20 ore fa, AntonW ha scritto:

Commercialista e giornalista pubblicista. Bene, hai già diverse buone carte in mano. Sai leggere i bilanci. Perfetto.

Ho detto 8 ore, ma potrei dire anche di più. E' come dire una giornata di lavoro a settimana da dedicare al trading. E' un esempio, un'idea.

Prima di tutto. Chi hai contro.

Hai contro della gente che sta lì fuori e che cerca di portarti via i tuoi soldini.

I trader vanno in ufficio alle 6 del mattino. Alle 7 riunione fanno una colazione veloce e poi stanno sul pezzo fino alle 23 circa. Tutto questo dal lunedì mattina al venerdì sera. Il venerdì sera chiude new york e fino alla domenica sera quando riaprono i mercati asiatici è tutto fermo. Quindi puoi fare i tuoi ragionamenti in tranquillità.

La maggior parte dei trader in 2-5 anni scoppia o viene fatta fuori. Rimangono i più bravi e quelli fanno paura, davvero. :D

Ma il fatto è che quello che fanno loro lo possono fare tutti e in più loro hanno lo svantaggio di dover rendere conto tutti i mesi agli investitori quindi devono spesso prendere delle decisioni che vanno contro l'andamento del mercati.

Infatti i più bravi verso i 40 anni, se sono ancora vivi, creano il loro hedge fund e lavorano per loro e per gli amici.

Quindi la' fuori ci sono i lupi e sono grossi e cattivi, ma quelli più cattivi sono dentro di te e ti portano a fare cose stupide e, di conseguenza a perdere i tuoi soldi.

Ti scrivo alcuni consigli in ordine sparso poi magari, con le tue domande riusciamo a costruire un quadro completo.

Primo consiglio: non rischiare mai in un singolo trade più del 2% del portafoglio totale. Quindi circa 50 posizioni a portafoglio. Puoi alzare quella quota se fai trade sugli indici perché 50 indici non li hai, e sono già diversificati, ma molta, molta calma.

Secondo consiglio: apri  o chiudi non più di un trade a settimana in modo da pensarci bene.

Terzo consiglio: non devi per forza essere sempre investita sul mercato. Essere liquida è meglio che perdere soldi ed evitare di perdere soldi è il mantra da ripetere allo sfinimento. :D

Quarto consiglio: Ricordati che là fuori c'è il mostro sempre in agguato. E' già successo che il mercato sia sceso tanto in giorno solo, quindi massima attenzione. Visualizza l'immagine di un gattino che scopre il mondo. Fa un passo avanti. Se non si fida torna indietro. Sonda il terreno prima di appoggiarvi il peso e se prende paura scappa a gambe levate. Ecco questo è quello che devi fare tu. :D

Quinto consiglio: Tieni un diario. Scrivi su un diario perché apri una posizione, cosa ti aspetti e quando la chiuderla. Rispetta quello che scrivi. Eventualmente il primo anno fai solo trading simulato sul diario così capisci dove riesci e dove sbagli. Tanto non disperare gli affari là fuori ci sono sempre.

Sesto consiglio: Parti dal basso. Da quello che conosci. Dalle aziende di cui conosci i prodotti. La tua auto, i tuoi vestiti, i tuoi prodotti di bellezza, la tua moda. Dietro ogni oggetto c'è un'azienda quotata in borsa, c'è un indice di settore, c'è un andamento in borsa. Devi conoscere tutto, sapere tutto. E per questo ci vuole del tempo, tanto tempo...

 

 

 

 

 

 

Mmm.... scusa ma tu sei un trader? da come parli non lo sembri per niente.

I tuoi "consigli" sono totalmente arbitrari.

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AntonW
3 hours ago, Linus2016 said:

Premessa: non ci capisco un cazzo. Perlomeno, non a sufficienza da saper fare qualcosa.

E l'amico fraterno che ha lavorato nel settore dopo due anni e mezzo di trading nella City è scoppiato. Quasi letteralmente: ha venduto/regalato ogni cosa ed è scappato. Da Gennaio è ancora in Asia a sputtanarsi gli ultimi averi.

Sic transit gloria Bocconi

 

Vorrei capire da te che sei un professionista: ha senso fare trading come lavoro secondario? Nel senso, a occhio o hai grosse cifre e sai usarle, oppure rende di più (per assurdo) fare il cameriere nel weekend. Ed è anche meno stressante, direi.

 

Perché io vedo molti che si arrovellano sulla cosa, quando in linea di principio mi pare che o t'ammazzi dall'adolescenza in poi nel settore lavorando quelle dolci 12h al giorno, oppure hai altre fonti di guadagno molto più realisticamente realizzabili e con rischi largamente inferiori (banalmente, investire per aprire un'attività commerciale).

 

Beh, io ho premesso che non capisco un cazzo di marketing! :)

Tu pensa che io ho un amico fraterno con cui facciamo trading dai banchi del liceo e che lavora per una società di hedge fund dal 2002...

Il trading per me ha sempre senso, sia per formare un capitale utilizzando i risparmi che prendi da un altro lavoro, sia per fare fruttare un capitale che si ha già.

Secondo me c'è un grosso fraintendimento di base. Si pensa che fare trading voglia dire utilizzare strumenti complicati, e farsi lo stipendio con 10k Euro. Non è così. Fare trading può voler dire gestire 5k -10k di risparmio all'anno e fare 2 - 5 trade all'anno.

Conviene aprire un'attività commerciale? Dipende. Chi ha creato Facebook o Amazon ha fatto più grano di qualunque trader, ma Warren Buffet non è forse un trader?

Non so se sono riuscito a spiegarmi.

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AntonW
3 hours ago, leavingmyheart said:

 

Mmm.... scusa ma tu sei un trader? da come parli non lo sembri per niente.

I tuoi "consigli" sono totalmente arbitrari.

Sono una persona che ha lavorato per 10 anni in una piccola banca italiana come gestore di patrimoni di piccole e medie dimensioni (tra i 100k e i 900k), che oggi si occupa di consulenza aziendale e che dal 1992 fa trading sui propri risparmi insieme ad un amico fraterno che lavora come trader in una società di hedge fund a Londra dal 2002. Ho visto tante cose e ho fatto molti errori.

Penso di poter dare qualche consiglio.

In che senso li ritieni arbitrari?

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Giulioone95
36 minutes ago, AntonW said:

Il trading per me ha sempre senso, sia per formare un capitale utilizzando i risparmi che prendi da un altro lavoro, sia per fare fruttare un capitale che si ha già.

Secondo me c'è un grosso fraintendimento di base. Si pensa che fare trading voglia dire utilizzare strumenti complicati, e farsi lo stipendio con 10k Euro. Non è così. Fare trading può voler dire gestire 5k -10k di risparmio all'anno e fare 2 - 5 trade all'anno.

Il fatto è che si legge da tutte le parti che la percentuale di trader che riescono a chiudere in positivo è davvero bassissima. 

Ora, non ricordo la percentuale precisa, ma se ricordo bene tipo 8 su 10 finiscono, nel lungo termine, a perdere soldi.

8 su 10. Togli quello che lo fa solo per passare il tempo, ne rimangono comunque 7 che, seppur avendo una certa base esperienziale, seppur avendo acquisito una certa base nozionistica, ci perdono soldi.

Per tua esperienza personale, vale la pena dedicare del tempo (poniamo 1000 ore) ad imparare il trading, per poi utilizzarlo come base per far formare o far fruttare un capitale?

Cosa intendo con "vale la pena" ? Intendo avere la sicurezza, finite le 1000 ore, di avere buone possibilità di far fruttare il denaro investito.

Tralasciando il discorso che tutto è relativo. Una persona comune dell'ambiente (un laureato in economia per esempio), per tua esperienza,  si ritrova ad avere buone probabilità ( tipo 70%) di poter far fruttare il suo denaro? So che la domanda richiede di oggettivizzare molti fattori. Ti chiedo di fare questo sforzo.

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Linus2016
15 minuti fa, Giulioone95 ha scritto:

Il fatto è che si legge da tutte le parti che la percentuale di trader che riescono a chiudere in positivo è davvero bassissima. 

Ora, non ricordo la percentuale precisa, ma se ricordo bene tipo 8 su 10 finiscono, nel lungo termine, a perdere soldi.

8 su 10. Togli quello che lo fa solo per passare il tempo, ne rimangono comunque 7 che, seppur avendo una certa base esperienziale, seppur avendo acquisito una certa base nozionistica, ci perdono soldi.

Per tua esperienza personale, vale la pena dedicare del tempo (poniamo 1000 ore) ad imparare il trading, per poi utilizzarlo come base per far formare o far fruttare un capitale?

Cosa intendo con "vale la pena" ? Intendo avere la sicurezza, finite le 1000 ore, di avere buone possibilità di far fruttare il denaro investito.

Tralasciando il discorso che tutto è relativo. Una persona comune dell'ambiente (un laureato in economia per esempio), per tua esperienza,  si ritrova ad avere buone probabilità ( tipo 70%) di poter far fruttare il suo denaro? So che la domanda richiede di oggettivizzare molti fattori. Ti chiedo di fare questo sforzo.

Diamine io leggo bilanci da quando sono bambino (letteralmente. Storia lunga) e in economia so il fatto mio e non mi ci avventuro. Proprio perché secondo me, e involontariamente @AntonW ha confermato, occorre una preparazione della madonna. 

Diamine, io al liceo giocavo a poker, non facevo trading. Sono in fottuto ritardo. E il buon vecchio W. Buffett ha iniziato anche lui tipo al liceo. 

 

In compenso il fare poche operazioni mirate l'anno mi pare ragionevolissimo. Ma siamo più in ottica "gestione del risparmio" che di trading strictu sensu. Voglio dire, chiaro che se mi intendo del settore X e magari ho qualche insight decente sull'azienda Y, ci metto dei soldi invece che buttarli in pulciose obbligazioni che mi rendono in un anno quanto pagare una zingarella per fare l'elemosina una mattinata.

 

 

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Giulioone95
33 minutes ago, Linus2016 said:

Diamine, io al liceo giocavo a poker, non facevo trading. Sono in fottuto ritardo. E il buon vecchio W. Buffett ha iniziato anche lui tipo al liceo. 

 

 

Perchè hai smesso con il poker? 

Comunque, comparare il poker con il trading non mi sembra poi così sbagliato. Non so quali potrebbero essere le differenze tra le due categorie. Anche il fattore "nemico reale vs mercato" non è poi così rilevante. Entrambi possono avere una certa dose di imprevedibilità e per fronteggiarli bisogna, in entrambe le situazioni, utilizzare regole e principi. La psicologia è fondamentale nel poker così come nel trading (almeno da quello che ho letto in giro). Quindi ora che ci faccio attenzione, mi sembrano davvero due facce della stessa medaglia. Potresti partire più avanti di quel che pensi.

 

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Linus2016
5 minuti fa, Giulioone95 ha scritto:

Perchè hai smesso con il poker? 

Comunque, comparare il poker con il trading non mi sembra poi così sbagliato. Non so quali potrebbero essere le differenze tra le due categorie. Anche il fattore "nemico reale vs mercato" non è poi così rilevante. Entrambi possono avere una certa dose di imprevedibilità e per fronteggiarli bisogna, in entrambe le situazioni, utilizzare regole e principi. La psicologia è fondamentale nel poker così come nel trading (almeno da quello che ho letto in giro). Quindi ora che ci faccio attenzione, mi sembrano davvero due facce della stessa medaglia. Potresti partire più avanti di quel che pensi.

 

Sono considerazioni che ho fatto ;) 

 

Il problema di fondo nel mio caso è che non ho tempo (anche ora son qui a scrivere la tesi per dire) né capitale ora come ora. Anzi, sono povero in canna. Se ho tempo extra posso trovarmi una consulenza da fare e ci guadagno relativamente di più e in modo più sicuro. 

Però esploro sempre nuovi orizzonti e il trading potrebbe essere una fonte simpatica nel lungo periodo. Ma, temo, sarebbe più facile per me semplicemente fare un'analisi decente di qualche azienda e buttarci dei soldi con posizioni lunghissime. Si parla di una dozzina di aziende con una frazione di capitale. 

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lucerosa
Il 11/8/2017 alle 23:08 , AntonW ha scritto:

Commercialista e giornalista pubblicista. Bene, hai già diverse buone carte in mano. Sai leggere i bilanci. Perfetto.

Ho detto 8 ore, ma potrei dire anche di più. E' come dire una giornata di lavoro a settimana da dedicare al trading. E' un esempio, un'idea.

Prima di tutto. Chi hai contro.

Hai contro della gente che sta lì fuori e che cerca di portarti via i tuoi soldini.

I trader vanno in ufficio alle 6 del mattino. Alle 7 riunione fanno una colazione veloce e poi stanno sul pezzo fino alle 23 circa. Tutto questo dal lunedì mattina al venerdì sera. Il venerdì sera chiude new york e fino alla domenica sera quando riaprono i mercati asiatici è tutto fermo. Quindi puoi fare i tuoi ragionamenti in tranquillità.

La maggior parte dei trader in 2-5 anni scoppia o viene fatta fuori. Rimangono i più bravi e quelli fanno paura, davvero. :D

Ma il fatto è che quello che fanno loro lo possono fare tutti e in più loro hanno lo svantaggio di dover rendere conto tutti i mesi agli investitori quindi devono spesso prendere delle decisioni che vanno contro l'andamento del mercati.

Infatti i più bravi verso i 40 anni, se sono ancora vivi, creano il loro hedge fund e lavorano per loro e per gli amici.

Quindi la' fuori ci sono i lupi e sono grossi e cattivi, ma quelli più cattivi sono dentro di te e ti portano a fare cose stupide e, di conseguenza a perdere i tuoi soldi.

Ti scrivo alcuni consigli in ordine sparso poi magari, con le tue domande riusciamo a costruire un quadro completo.

Primo consiglio: non rischiare mai in un singolo trade più del 2% del portafoglio totale. Quindi circa 50 posizioni a portafoglio. Puoi alzare quella quota se fai trade sugli indici perché 50 indici non li hai, e sono già diversificati, ma molta, molta calma.

Secondo consiglio: apri  o chiudi non più di un trade a settimana in modo da pensarci bene.

Terzo consiglio: non devi per forza essere sempre investita sul mercato. Essere liquida è meglio che perdere soldi ed evitare di perdere soldi è il mantra da ripetere allo sfinimento. :D

Quarto consiglio: Ricordati che là fuori c'è il mostro sempre in agguato. E' già successo che il mercato sia sceso tanto in giorno solo, quindi massima attenzione. Visualizza l'immagine di un gattino che scopre il mondo. Fa un passo avanti. Se non si fida torna indietro. Sonda il terreno prima di appoggiarvi il peso e se prende paura scappa a gambe levate. Ecco questo è quello che devi fare tu. :D

Quinto consiglio: Tieni un diario. Scrivi su un diario perché apri una posizione, cosa ti aspetti e quando la chiuderla. Rispetta quello che scrivi. Eventualmente il primo anno fai solo trading simulato sul diario così capisci dove riesci e dove sbagli. Tanto non disperare gli affari là fuori ci sono sempre.

Sesto consiglio: Parti dal basso. Da quello che conosci. Dalle aziende di cui conosci i prodotti. La tua auto, i tuoi vestiti, i tuoi prodotti di bellezza, la tua moda. Dietro ogni oggetto c'è un'azienda quotata in borsa, c'è un indice di settore, c'è un andamento in borsa. Devi conoscere tutto, sapere tutto. E per questo ci vuole del tempo, tanto tempo...

 

Grazie, effettivamente sono piccoli consigli che ai novelli, o aspiranti tali possono tornare molto utili. 

Ovviamente iniziare a fare investimenti finanziari senza alcuna esperienza, può essere davvero molto disastroso.

Prima di tutto bisogna imparare a fare trading e per farlo bisogna studiare il trading. Ma seriamente, almeno le basi. Libri, materiale online, forum... I corsi sull'argomento, almeno quando si è novelli sarebbero da evitare. Si rischia di spendere 1000/1500 euro e venire, in due giorni, riempiti di nozioni che senza le giuste basi si rendono sterili. Anche se hai una laurea in economia. Il trading è un mondo a parte.

Fin'ora le primissime esperienze le ho fatte aprendo un conto demo su IQ option, ma non sono da sola. Come dicevo precedentemente ho un amico, semi esperto, che in un mese quasi racimola quanto guadagno io con il mio lavoro. Ma si tratta appunto di conto demo.

Va fatto gradualmente, senza padroneggiare le basi è inutile provare ad investire in borsa in modo serio. Sarebbe da incoscenti.

Al momento lo prendo come un hobby, un modo per stritolarmi in cervello. Poi si vedrà.

Cosa ne pensi @AntonW?

 

 

 

 

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