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La QUALITÀ per sviluppare tutte le altre


Fauno

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Fauno

Motivazione, costanza, voglia e piacere di fare e tutti gli altri aspetti che rendono possibile migliorarsi.

A monte di queste qualità, ritengo ce ne sia solo una: l'autodisciplina.

Che ti permette in un anno di stravolgere aspetto fisico, diventare esperto di una materia, sviluppare un'abilità, imparare a migliorarsi ed imparare ad imparare.

A fronte di un investimento, volendo vedere, irrisorio. Cioè semplicemente sostituendo abitudini utili ad abitudini dannose.

Riuscite ad autodisciplinarvi come foste dei militi? Siete in grado di imporvi un comando ed eseguirlo in virtù di un bene superiore, con la massima precisione ed il massimo rigore?

C'è chi è in grado di impartire ordini ma non di riceverli e viceversa.

Saper tenere la rotta col mare in burrasca, domare le vele e se non c'è vento remare. 

È qualcosa di intrinseco alla propria personalità, oppure è una capacità che può essere sviluppata, oppure non essendoci autodisciplina non la si può sviluppare perché è un serpente che si mangia la coda?

 

 

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Uno dei tanti

Per la prima parte della mia vita non ho mai avuto autodisciplina. Non mi sono mai detto "lo faccio lo stesso perché VA FATTO" e non ho mai avuto un programma. 

Poi, ho deciso di iniziare l'università. Se avessi ragionato senza un'autodisciplina forse avrei smesso, invece, nonostante le difficoltà nello studio, grazie alla mia volontà, ho superato tutti gli ostacoli, e mi sono laureato. 
Sin dal primo giorno mi sono messo in testa che ero lì per studiare e possibilmente farlo bene. Volevo finire in fretta, per iniziare la mia nuova vita. Ad ogni sessione davo un sacco di esami, in due mesi ne ho dati 7. Ho portato a termine il mio scopo, con un lieve ritardo, ma non per colpa mia.

Può essere quindi sviluppata. Ma devi avere una voglia di cambiare molto profonda, una forza di volontà di ferro. Non penso si nasca con questa caratteristica, ma viene inculcata dalla famiglia... si può imparare. 

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Fauno

Quindi nel tuo caso è stato un cambiamento esterno, l'inizio dell'università, a cambiare la tua autodisciplina? 

Ma, ottenuto questo obbiettivo, non cadono le premesse per mantenerla viva?

Ovvero, perché servono dei forti obbiettivi per essere autodisciplinati, mentre per farsi disciplinare occorre solo l'autorità terza? 

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Uno dei tanti
2 ore fa, Fauno ha scritto:

Quindi nel tuo caso è stato un cambiamento esterno, l'inizio dell'università, a cambiare la tua autodisciplina? 

Ma, ottenuto questo obbiettivo, non cadono le premesse per mantenerla viva?

Ovvero, perché servono dei forti obbiettivi per essere autodisciplinati, mentre per farsi disciplinare occorre solo l'autorità terza? 

Si, l'università mi ha insegnato a lavorare per obiettivi. Quindi ad autodisciplinarmi. 

Hai però ragione nel dire che abbiamo bisogno di forti obiettivi per essere autodisciplinati, ma è una cosa normale. Se non si ha uno scopo diventa tutto molto blando, molto effimero, non si sa per quale motivo si va avanti. Di certo se c'è un'autorità esterna (ad esempio il tuo capo) a darti obiettivi e traguardi da raggiungere la cosa è molto più semplice, lavori per ottenere quelle cose e non ci pensi nemmeno perché lo fai. 

Circa sette mesi fa ho iniziato ad andare in palestra e a seguire un regime alimentare che mi ha portato ad eliminare alcuni alimenti dalla mia dieta. Non è affatto facile, soprattutto perché facendo esercizio aumenta la fame e spesso ho voglia, ad esempio, di un bel piatto di wurstel e patatine fritte, magari con una bella birrozza fredda. Ma IO so che se cedo alla tentazione (a volte capita) sarò sempre più lontano dal mio obiettivo - la forma ottimale e aumentare la massa muscolare - e quindi viro su un frutto o uno yogurt magro. Autodisciplina. 

Probabilmente, se non facessi esercizio, peserei 90 chili. Ma questo mi fa stare bene e mi sento in forma e pieno di energie, e tanto basta per darmi la motivazione necessaria ad andare avanti e fare qualche sacrificio.

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crashb

aggiungo una cosa... per riuscire ad avere questa forza di volontà su una determinata cosa bisogna che si abbia un buon equilibrio nel resto

è facile che per raggiungere un'obbiettivo primario dove richiedono tanti sacrifici, i problemi secondari interferiscano con la forza di volontà

un'esempio banale: il classico nerd con un po' di ciccia alle superiori, vorrebbe avere più amici, e cerca di sviluppare le sue abilità sociali, ma allo stesso tempo si sente fisicamente poco attraente soprattutto paragonandosi ai fighetti della classe, questo lo scoraggia e alla fine preferisce passare le sue serate davanti al pc

 

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