Mi ci metto da sola (versione maschile)

[linux [Partecipante] 57]

14 ore fa, Muriel ha scritto:

Seguendo il suo ragionamento se ti ammali non andare in ospedale , dove ci sono i medici che trarranno proffito dal tuo malessere. 

Ma che state a di' ?!

Questi pregiudizi accompagnati da mega Pipponi filosofici mi fanno rabbrividire.

Se senti il bisogno di andare da uno specialista vacci e basta. Senza obblighi e menate varie. Non saresti né il primo né l'ultimo.

 

Hai ragione amico mio , sai qual'è il vero problema? Il vero problema forse è la paura che ognuno di noi ha di scoprire, di avere la certezza, che ha un problema, che c'è qualcosa che non va. Io ti do pienamente ragione e ti porto come esempio il mio ragionamento. Sono arrivato dopo una ltr di 10 anni a perdere la testa per una Lei. Sono stato malissimo senza mangiare. Ma poi appena ho iniziato a "ricollegare" il cervello mi sono fatto una "autodiagnosi" da dove è venuto fuori che c'era qualcosa che non andava. Allora mi sono detto: "cazzo questa sta distruggendo la mia vita a 45 anni. Devo capire il perché. Non è che arriva una e mi fotte il cervello così su due piedi." E così la mia voglia di conoscere, di sapere, mi ha portato verso la scelta più "giusta ". Quella del "professionista". È vero, non sono tutti uguali, devi trovare quello giusto, ma se lo trovi il problema lo risolvi. E solo se hai la conoscenza della provenienza del problema lo puoi affrontare e risolvere. Altrimenti la stessa situazione ti si può ripresentare in futuro.  Quindi "oggettivamente" quando non riusciamo a trovare in noi le risorse che ci permettono di affrontare un problema, allora è decisamente meglio un "professionista", uno psicologo, un chirurgo, a seconda del campo di interesse. Perché convivere con un disagio è qualcosa che ti massacra. E dopo il tuo massacro sai che cosa te ne fai dei soldi? Comunque sono contento di avere trovato nel forum una persona che non dice semplicemente che basta il confronto con i terzi, questo aiuta certamente, ma alla fine dobbiamo ricordarci che non tutti siamo uguali e che ognuno con i suoi problemi alla fine deve porre in essere delle scelte giuste o sbagliate che siano che lo spingeranno verso una direzione. Se è quella giusta solo un professionista lo può sapere, ma non perché è Dio, ma perché ha studiato e forse, dico forse è in grado di capire qualcosa in più di noi. Apro una parentesi collegata al mondo lavorativo. Io vedo sempre più gente che è legata al risparmio, al non spendere, ormai per qualsiasi cosa andiamo dal cinese. Così ho pure letto :"che ci vai a fare dallo specialista ci vogliono 60-70 euro a ora", meglio parlarne con gli amici. Ma che razza di società è?   E poi se per 60-70 euro a ora mi fotto il cervello? No, non è così grave, e se vado in depressione? No, non è così grave. Chiedo all'amico come fare. L'importante è farcela da soli e tenerci i 60-70 euro a ora. Amico mio ti ringrazio ancora di avermi spinto a dare un giudizio. Adesso stai tranquillo che verrò criticato da mezzo forum. A questi rispondo subito :" Volere bene a se stessi è un dovere e va ben oltre i soldi. Volere bene a se stessi va ben oltre l'amicizia o le donne. Volere bene a se stessi è l'unica cosa perché l'unica persona che ti può veramente volere bene sei tu, e  se tu stesso "risparmi" verso te stesso come pretendi che una donna ti possa volere bene?"

[linux [Partecipante] 57]

2 ore fa, senza nome ha scritto:

Io credo che tutti noi(soprattutto se sei arrivato a 31 anni) abbiamo risorse base per riuscire ad affrontare situazione "banali" della vita,come quella di un'ex che ci lascia. Però le tue risorse sono concentrare a farti risolvere la momentanea problematica(sofferenza)con metodi più o meno conosciuti da te,tuttavia non conosci (razionalmente) le motivazioni profonde che ti hanno portato a questo stato di sofferenza,quindì,verosimilmente,questa situazione si ripresenterà in maniera simile un poco più in là.

Ora,le possibilità sono due:

1-affronti solo i problemi più cocenti e continui,sempre barcollando,la tua vita;

2-affronti le problematiche di base.

Se scegli la seconda puoi farlo in moltissimi modi,ma qualsiasi metodo scegli "l'altro" ti è fondamentale:vuoi per un commento,per un libro,per una persona fisica che ti ascolata,uno specialista....

Personalmente,se pur per problematiche diverse ho sperimentato la via da "auto-didatta"(attraverso amici,Forum e libri),mentre momentaneamente sto provando la via terapeutica(in realtà mi sono reso conto che sono estremamente collegati). Posso dirti le differenze che personalmente ho riscontrato.

La via da auto-didatta,almeno per il momento,si è rivelata più "mia",se pur molto più complessa,sofferente,ostica,piena di vicoli ciechi,che ti insegna maggiormente cose sulla persone in generale,piuttosto che su te stesso,lunga,costellata di momenti di sconforto e di "mollo",maggiormente estrema con continui sinusoidi(ti senti un Dio per una scoperta,poi ti senti pessimo,perchè stai ancora male),più economica-a livello di soldi,se pur più onerosa per tempo ed energie impiegate.

Dal mio punto di vista,basata sulla mia esperienza,risulta fondamentale chi sei:ad un ragazzo di 20 anni,magari mancante di molte esperienze,non consiglierei la via terapeutica,ma ad uno di 30,con un certo bagaglio di esperienze,le cui problematiche si concentrano solo in alcuni ambiti ben precisi,la consilglierei vivamente,poichè a questi non serve conoscere la realtà,le persone e la vita,ma solo conoscere e risolvere un aspetto di se stesso che gli crea problemi.

P.S Forma un pò a cazzo,sto da cellualare e meglio non riesco.

Scusami.

 

Concordo in pieno ed è per questo che mi sono rivolto a un professionista. La nostra razionalità deve essere tale da capire quando non siamo più in grado di fare da soli. La differenza tra un ragazzo di 20 anni e noi è che noi abbiamo l'esperienza. Usiamola per capire quando è il caso di chiedere aiuto. Non penso sia una debolezza rivolgersi a un professionista, non cadiamo sull'errore ce la posso fare da solo in ogni caso, perché alcune volte aimè abbiamo bisogno di essere aiutati. Ammettere i propri limiti è un segno di maturità.

[vol-à-voile [Partecipante] 8065]

Scusate se non vi leggo ma oggi è stata una giornataccia ed ho avuto una brutta delusione lavorativa, una questione di soldi e realizzazione personale.
Ho rimuginato tutto il giorno, facendo sopra e sotto per la casa.
Mia madre se n'è accorta e dopo una mezz'oretta mi ha chiesto di parlarle.
Sono scoppiato in lacrime e le ho spiegato tutti i miei disagi includendo anche ciò che ho passato per colpa della mia ex.
Siamo stati a parlare per un'ora e mi ha detto che forse dovrei lavorare sulla mia introversione e soprattutto che non avrebbe alcun problema ad aiutarmi trovando un aiuto con la psicoterapia come ha fatto per lei e per mia sorella (cosa che non sapevo).
A questo punto credo che la mia ex diventi solo la punta di un bel iceberg.

[Muriel [Élite] 37]

3 ore fa, linux ha scritto:

sai qual'è il vero problema? Il vero problema forse è la paura che ognuno di noi ha di scoprire, di avere un problema,

 

Se si scopre di avere un problema si può scoprire anche un "modo" per risolverlo.
Accettare di avere un problema capisco che è difficile, ma è il dopo che interessa...se dopo posso correre perchè ora devo continuare a zoppicare?

Forse quella paura a volte ci guida , e ci vorrebbe insegnare qualcosa ,  ma una cosa è certa  non conoscere le proprie paure ci lascia bloccati in ansie e paranoie.
 

 

14 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Scusate se non vi leggo ma oggi è stata una giornataccia ed ho avuto una brutta delusione lavorativa, una questione di soldi e realizzazione personale.
Ho rimuginato tutto il giorno, facendo sopra e sotto per la casa.
Mia madre se n'è accorta e dopo una mezz'oretta mi ha chiesto di parlarle.
Sono scoppiato in lacrime e le ho spiegato tutti i miei disagi includendo anche ciò che ho passato per colpa della mia ex.
Siamo stati a parlare per un'ora e mi ha detto che forse dovrei lavorare sulla mia introversione e soprattutto che non avrebbe alcun problema ad aiutarmi trovando un aiuto con la psicoterapia come ha fatto per lei e per mia sorella (cosa che non sapevo).
A questo punto credo che la mia ex diventi solo la punta di un bel iceberg.

In bocca al lupo 

[vol-à-voile [Partecipante] 8065]

Ieri ho fatto la prima seduta e sostanzialmente avevo veramente tanto da vomitare.
Ho fatto trasparire tanta melanconia, vedremo come curarla.

[gold86 [Partecipante] 2725]

Il 18/1/2017 alle 17:44 , vol-à-voile ha scritto:

Ieri ho fatto la prima seduta e sostanzialmente avevo veramente tanto da vomitare.
Ho fatto trasparire tanta melanconia, vedremo come curarla.

Vado da una psicologa-psicoterapeuta da agosto di quest'anno...

La "One" é stata la molla che mi ha spinto ad andarci... O meglio, spinto dalla disperazione di perderla, mi sono deciso a chiamare questa dottoressa che anni prima aveva guarito mio fratello dagli attacchi di panico.

Volevo che le cose funzionassero con lei e sentivo di avere delle cose da sistemare... Sostanzialmente l'ho fatto per un NOI... E questo gliel'ho pure detto...

Poi con Lei é finita come doveva finire (ampi dettagli sul forum) ma io ho continuato ad andare dalla terapista... Perché nonostante stessi malissimo e mi venisse da vomitare per il dolore della perdita, sentivo che stavo scavando dentro di me e stavo comprendendo cose che prima non sapevo... E tutto questo da solo, con gli strumenti che mi dava lei, ma da solo.

Lo strumento piú importante che possiedi é il tuo cervello... E benedirai pure le giornate spese in passato a farti una cultura, specie filosofica, perché solo ora mi accorgo che é stato meglio cosí piuttosto che elaborare motorini sotto casa (senza offesa eh! Ci correvo pure io!).

Nella pratica é un viaggio dentro a te stesso che, come dice il buon Hesse, ti dà nuovi occhi per vedere quello che succede dentro di te e fuori di te.

Posso anche aggiungere che stuprarmi il cervello per mesi dalla terapeuta e a casa + lettura del forum + confronto con altre persone consapevoli = Bomba nucleare su quello che ero.

Che é la cosa migliore che potesse capitarmi, a dire il vero.

Ogni settimana scopro qualcosa di nuovo e vedo cose che prima non vedevo... Non avevo gli occhi giusti.

E indurire se stessi, come piú volte leggo, é dannoso.

Fa decisamente male.

Se il professionista é capace e tu sei motivato, mettiti nelle sue mani e fidati perché rimpiangerai di non averlo fatto prima!

Un abbraccio!

[vol-à-voile [Partecipante] 8065]

Grazie dell'intervento @gold86.
Sono "purtroppo" ancora fresco: dopodomani è la mia seconda volta e spero che ci sia qualcosa di più concreto.
So per certo però che già dalla prima volta ho compreso qualche mio problemino che speriamo di risolvere così come il pensiero di lei che ogni tanto ronza nel mio cervello.

[gold86 [Partecipante] 2725]

10 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Grazie dell'intervento @gold86.
Sono "purtroppo" ancora fresco: dopodomani è la mia seconda volta e spero che ci sia qualcosa di più concreto.
So per certo però che già dalla prima volta ho compreso qualche mio problemino che speriamo di risolvere così come il pensiero di lei che ogni tanto ronza nel mio cervello.

Ecco... Unico appunto... Non avere fretta e non metterti fretta.

E' tempo che spendi per te, quindi datti la giusta importanza e cerca di comprendere i tuoi tempi, che non coincidono con quelli che vorresti fossero i tuoi tempi...

Purtroppo o per fortuna.

[vol-à-voile [Partecipante] 8065]

Tu con che cadenza ci vai?
Prendi appunti?

Scusa le domande stupide ma per me è un mondo totalmente nuovo @gold86

[gold86 [Partecipante] 2725]

2 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Tu con che cadenza ci vai?
Prendi appunti?

Scusa le domande stupide ma per me è un mondo totalmente nuovo @gold86

Tranquillo... Era totalmente nuovo anche per me e ti rispondo più che volentieri.

Avevo iniziato con 1 volta alla settimana.

Verso la fine della relazione e per qualche tempo successivo alla rottura però stavo davvero malissimo, e quindi ho aumentato a 2 volte alla settimana.

Anche perché la rottura + psicoterapia mi avevano destrutturato la psiche, distrutto le barriere mentali, ed avevo comportamenti particolarmente aggressivi perché ho sempre represso quell'emozione, come tante altre... Che sono praticamente ESPLOSE in maniera quasi incontrollata con episodi disdicevoli, specie con familiari.

Quest'ultimo fenomeno è molto ricorrente, preventivalo, perché la psicoterapia ti distrugge per permetterti di ricostruirti, ed è sconsigliato prendere decisioni drastiche e da cui non si può tornare indietro... Quindi, per quanto possibile, rinvia tutto ciò che è importante, e possibilmente non entrare in una relazione, proprio perché è un percorso da fare da soli, con le tue forze.

Ho mantenuto le 2 settimane fino a poco tempo fa, più che altro per una tranquillità mia.

Su suggerimento della terapeuta, e sulla base del fatto che sentivo di stare meglio, sono tornato a 1 a settimana.

Di appunti personalmente non ne prendo, non credo sia necessario, ma parlo per me.

Digli sempre la verità, non hai nulla di cui vergognarti e comunque non sarebbe nel tuo interesse, tanto più che se qualcosa non gli torna te lo fa notare, e una persona, in sé, ha sempre una sua coerenza (a differenza di quanto leggo nel forum), ma questo è un concetto che si può approfondire in altra sede.

Quando si sarà fatto un'idea di massima di come sei strutturato arriveranno gli spunti, coglili.

Se ti applichi, sulla base degli spunti offerti, arriveranno gli insight, che sono approdi a cui arrivi da solo sulla base degli strumenti che ti vengono offerti e che hai già ma che ancora non utilizzi.

Ecco, gli insight ti cambiano davvero la visione delle cose perché, poi, ti sembrano davvero cose ovvie e logiche.

Ma si sa... L'ovvio, molte volte, è ovvio solo perché qualcuno te lo ha spiegato.

Se hai domande manda pure mp