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Gelosia e social, tacci loro!


Robb Stark

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Robb Stark
1 ora fa, OuterSpace ha scritto:

La mia ultima ex ha tentato di farmi ingelosire per cinque lunghi anni. Il giorno in cui ha smesso, aveva in mano il pisello di un altro.

Se ti vuole far ingelosire, significa che le interessa la tua reazione: vuole rassicurazioni sul fatto di essere unika&speciale per te. 

Perché ti da fastidio? Se ti incazzi le comunichi di temere gli altri, di non sentirti abbastanza per lei. Pensaci.

Concentrati di più su quello che fa per te, i like su Facebook sono semplice social currency, di cui lei purtroppo ha bisogno.

Tu no.

Secondo te, tenendo presente quanto raccontato, ho in qualche modo influenzato in maniera irrimediabile il mio "essere superiore a queste cose"?

Cioè lei ora penserà che io "temo gli altri" o se cambio comportamento eviterà di pensarlo?
(terminologia fortemente inappropriata, ma sono stanco e spero che si capisca ugualmente cosa intendo)

ps: poi ok che magari devo evitare di incazzarmi per i like e queste robe social, ma il tipo friendzonato che vuole uscire solo con lei non me lo farò andare bene mai, sticazzi se è da beta 😂

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Robb Stark
11 minuti fa, Amnesiac ha scritto:

La gelosia è nella tua mente. 

Al di fuori di essa non esiste. La gelosia non ha NULLA a che fare con la persona che ne è oggetto.

Chi è geloso POSSIEDE LA GELOSIA, dentro di sé. Sarà sempre geloso, che si fidanzi con una modella di intimissimi o con la ragazza acqua e sapone che nessuno si volta a guardare.
Non esiste, da sola, perché non è altro che la proiezione comportamentale ed emotiva delle tue insicurezze.
Immagina che esista l'uomo perfetto. Potrebbe mai essere geloso di una donna? Perché mai dovrebbe esserlo?

Non solo: la gelosia non ha utilità. 
Molti sono convinti che ad essere gelosi di una donna si diminuiscano le probabilità che questa vada con altri. Questo però è un sogno senza nessun riscontro con la realtà, come la lettura di qualunque discussione qui dentro ti potrà confermare.

L'unica "utilità" che ha la tua gelosia è quella di nutrire un piccolo mostro che dorme nel petto della tua donna. Puoi chiamarlo Signorina, se vuoi, perché ne è una sua rappresentazione.
Il Piccolo Mostro che si ciba della tua gelosia è lo stesso che si ciba delle attenzioni degli spasimanti, degli sguardi per strada, dei fischi, dei drink offerti in discoteca.

È sempre lui. 

Il problema è che tu pensi, con la tua gelosia, di nutrire una parte della tua donna. In realtà stai nutrendo il Piccolo Mostro che vorresti uccidere. 

Al momento sono impegnato in una LTR. La prima e più lunga della mia vita.
All'inizio della frequentazione ho esposto la mia visione su monogamia, poligamia, e non necessità di "fedeltà" sessuale in una coppia.

Lei non l'ha mai accettato. Dopo un po' ho deciso, per una volta nella mia vita, di provare a modo suo.

Provare alle sue condizioni pratiche, sì, ma alle mie condizioni morali.

Quindi, sin dal giorno uno, ho sostenuto e ripetuto che io la gelosia non so cosa sia. E non è una cazzata, è la pura verità.
Ho detto che se lei sente la necessità di andare a letto con qualcuno per me non è un problema, l'importante è che usi il preservativo e che poi, se vuole, me lo dica.

Se la gelosia avesse il minimo effetto positivo ciò che ho fatto dovrebbe far scappare qualunque ragazza.

Ad oggi, non ne ho mai trovata una più attaccata a me.

 

Liberati dalla gelosia prima che la gelosia si liberi delle tue relazioni.

Così è troppo per me, ma voglio limitare il nutrire questo "piccolo mostro" in soli casi ritengo estreme, il resto lo lascerò fare senza alcun problema.

D'altronde per quanto sia dura, se vuole lo fa. E io non ho alcun potere in questo.

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La chiave di lettura continua ad essere errata. 

Tu non è che lasci fare qualcosa, non è che puoi porre veto sulle sue azioni, sui suoi pensieri, quelli sono completamente indipendenti da te e dal tuo controllo, e così deve essere. E lo stesso vale anche per lei nei tuoi confronti.

Anche perché è il concetto stesso di controllo che è lo starter della gelosia, sentimento infruttuoso e deleterio, come ti è già stato spiegato.

Una relazione non è un legame dativo, univoco, unilaterale, dove uno dà e l'altro riceve, motivo per cui poter rivendicare una sorta di possessività, ma è un legame covalente puro, dove c'è condivisione, legata ad interesse reciproco, a sintonia.

Quando la bilancia comincia a pendere da un lato, a vacillare, lì iniziano le prime tensioni, che si autoalimentano e portano inevitabilmente a contrasti di difficile risoluzione.

Il suo rivelarti quegli episodi è anche questo, il voler prendere il controllo, il voler scatenare una reazione, il bisogno di sentirsi desiderata, di sentire vacillare quella famosa bilancia dalla sua parte, come se tu avessi bisogno dei suoi elettroni e il solo sentore di perderli o di vederli dare ad un altro ti deve indurre a ricercarli, a portarli dalla tua parte, ma come vedi ti mette in una posizione di necessità.

Ti stressi, non vivi con serenità il rapporto, ti metti in una situazione di contingenza. Dall'altro lato non ottieni nulla, è un comportamento controproducente.

Non è una sconfitta il rendersi conto di non avere alcun potere, è una vittoria. Ti spinge a vivere per quel che è la relazione con questa persona, che è altro da te, non è tua e che se lo fosse ti porterebbe a buttarla nell'indifferenziato tra qualche anno, perché gli oggetti alla lunga stancano, ci annoiano, perché sono nostri, e abbiamo il continuo bisogno di qualcosa che non lo sia.

 

 

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Robb Stark
56 minuti fa, sasa4 ha scritto:

La chiave di lettura continua ad essere errata. 

Tu non è che lasci fare qualcosa, non è che puoi porre veto sulle sue azioni, sui suoi pensieri, quelli sono completamente indipendenti da te e dal tuo controllo, e così deve essere. E lo stesso vale anche per lei nei tuoi confronti.

Anche perché è il concetto stesso di controllo che è lo starter della gelosia, sentimento infruttuoso e deleterio, come ti è già stato spiegato.

Una relazione non è un legame dativo, univoco, unilaterale, dove uno dà e l'altro riceve, motivo per cui poter rivendicare una sorta di possessività, ma è un legame covalente puro, dove c'è condivisione, legata ad interesse reciproco, a sintonia.

Quando la bilancia comincia a pendere da un lato, a vacillare, lì iniziano le prime tensioni, che si autoalimentano e portano inevitabilmente a contrasti di difficile risoluzione.

Il suo rivelarti quegli episodi è anche questo, il voler prendere il controllo, il voler scatenare una reazione, il bisogno di sentirsi desiderata, di sentire vacillare quella famosa bilancia dalla sua parte, come se tu avessi bisogno dei suoi elettroni e il solo sentore di perderli o di vederli dare ad un altro ti deve indurre a ricercarli, a portarli dalla tua parte, ma come vedi ti mette in una posizione di necessità.

Ti stressi, non vivi con serenità il rapporto, ti metti in una situazione di contingenza. Dall'altro lato non ottieni nulla, è un comportamento controproducente.

Non è una sconfitta il rendersi conto di non avere alcun potere, è una vittoria. Ti spinge a vivere per quel che è la relazione con questa persona, che è altro da te, non è tua e che se lo fosse ti porterebbe a buttarla nell'indifferenziato tra qualche anno, perché gli oggetti alla lunga stancano, ci annoiano, perché sono nostri, e abbiamo il continuo bisogno di qualcosa che non lo sia.

 

 

No, qua ti sbagli, perchè come dicevo poco sopra, un "segui" su instagram a una tipa mi è costato una lite di un giorno e mezzo, quindi "lo stesso vale per lei" non proprio.

Per il resto sono concorde, intendevo più che "non lascerò fare" che "esternerò i miei dubbi".

Modificato da Robb Stark
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OuterSpace

Robb, ti invito a rileggere gli interventi di prima con attenzione.

Non solo oggi, ma ogni volta in cui sentirai di aver perso la rotta. Fai tue quelle parole, perchè non sono parole al vento, bensì il vento a cui hai l'opportunità di affidare la tua barca. Sempre meglio puntare all'Isola Che Non C'è piuttosto che dritto verso la tempesta.

Questo non significa che l'unica soluzione per vivere un rapporto equilibrato con una donna sia quello di aprirsi alla poligamia.

Io, ad esempio, proprio non ci riesco. Ho coccolato l'idea, e ogni tanto ci riprovo, ma non riesco a sfuggire all'equazione LTR = monogamia. Posso solo dirti che avere una mentalità di abbondanza, una condizione naturale per la maggior parte delle donne, mi ha aiutato enormemente a realizzare l'immenso valore del dono della fedeltà.

Perché se io scelgo di legarmi solo a una donna, deve valerne davvero la pena. E pretendo dimostrazioni quotidiane. Nell'ordine del pompino mentre cucino. Perchè riconosco il suo valore, ma soprattutto il mio.

Tutto questo non corrisponde a un interrogatorio, anzi non ha proprio nulla a che vedere con le parole. Per quanto riguarda il mio modo di vedere le cose, si tratta di ascoltare se stessi e gli altri con intelligenza, sempre. Tentare di cogliere i suoi segnali e di interpretarli nella maniera corretta, per dare il meglio, così da poter pretendere il meglio.

E' importante capire che viviamo in un'epoca che ci insegna a non essere più uomini, un'epoca in cui dobbiamo rieducarci da soli a ricoprire il nostro ruolo naturale. A prendere il timone della relazione e guidarla nella giusta direzione. Lei lotterà per prendere il comando: se glielo permetterai, la vostra nave dirotterà inevitabilmente verso la tempesta, e addio terra promessa.

Liberati della gelosia, e di riflesso ti libererai anche delle sue rotture di coglioni su Instagram. 

Per farti capire: ieri la mia attuale ragazza ha ricevuto l'invito a un pranzo informale da parte di un cliente che la tampina da mesi. Un pranzo che sarebbe preferibile per lei accettare per logiche commerciali. So che il tizio, anche se non le interessa, è piacente e che le sue attenzioni in ogni caso saranno gradite, anche se lei non lo ammetterà mai. E so benissimo che lei mi ha informato soltanto per sondare la mia reazione.

Se le avessi dimostrato gelosia, avrei creato un conflitto vita privata/lavoro e mi sarei sabotato da solo, rendendo il pranzo soltanto più piacevole. So che avrebbe assaporato la sua costata doppiamente, immaginando la bile ribollire nel mio stomaco.

Le ho consigliato di andare in un ristorante in quella zona, dove siamo già stati noi due qualche settimana fa: visto che devi pagare tu il conto, almeno mangia per bene

Il confronto tra me e il tizio in questione le verrà naturale, e io so già di aver vinto.

Modificato da OuterSpace
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Mich!
18 ore fa, Robb Stark ha scritto:

 

@Mich! = lei è molto prosperosa e vestiva una camicetta abbottonata. Un amico suo, peraltro fidanzato, gliel'ha sbottonata sì. Con me accanto si sarebbe trovato il dito spezzato :1f602.png Purtroppo il fatto che lei sia a tutti gli effetti (per loro) single, non aiuta.

 

Diciamo che la tua ragazza tanta considerazione di te non ha...

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