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L’importanza della One ITIS


Tricker

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  • 3 settimane dopo...
Faust83

Bellissimo post. 

Ogni tanto si legge qualcosa di sensato in questo forum.

La One Itis può essere quella molla che ti spinge verso una maggiore consapevolezza di te stesso, di cosa vuoi, di cosa desideri realmente per te stesso.

Il problema è la compressione.

La soluzione è rilasciare la molla e liberare l'energia.

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vol-à-voile
Il 23/3/2017 alle 23:16 , Tricker ha scritto:

trovo che la One Itis sia la migliore ancora di salvezza dalla mediocrità

La one itis è di per se una mediocrità fine a se stessa.
Cerchiamo di migliorarci ma inizialmente non è mai per noi, quanto per la persona che ci ha mandato in quello stato.
Crediamo di poter trovare risultati nel breve termine salvo poi ricrederci dopo l'ennesimo rifiuto.

Io ho completamente svoltato la mia vita "grazie" alla one itis: pensate che 3 giorni fa ero a Lisbona a surfare con 3 colleghi, ieri ero al cinema a vedere un film con una collega e stamattina mi sono svegliato con la stessa collega nel mio letto.

Non potevo chiedere di meglio, sul serio.

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  • 2 settimane dopo...
lorenzo2739

Di sicuro ci insegna a soffrire per poi risollevarci , il tempo è relativo , ciò che conta di più è quella spinta che ci fa cavalcare l'onda , quella di non aver più paura di soffrire , di amare , di metterci in gioco giorno dopo giorno per comprenderci e per cambiare prospettiva del mondo che vediamo ogni giorno che non è altro che il riflesso di quello che abbiamo nel profondo 

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  • 4 settimane dopo...
superzeta

In modo del tutto personale definisco le varie attività che richiedono studio, costanza e impegno nel tempo (università, lavoro, sport o seduzione) divise nelle seguenti parti:

  • presa di coscienza: come può essere la one itis. Rendersi conto che quella parte della nostra vita non ci soddisfa. Pensiamo che non abbiamo abbastanza conoscenze in materia, oppure il nostro lavoro non va bene o vogliamo essere più belli o più bravi a calciare o nell'autodifesa o, come nel nostro caso, vogliamo avere più donne per dimenticarne altre o perché non ci bastano. In altre parole, abbiamo fame ed è la fame che ti spinge ad ottenere qualcosa.
  • inizio disastroso: molti sono talentuosi ed iniziano subito a bomba, io invece inizialmente arranco (quasi) sempre, ma per fortuna ho notato che questo periodo dura poco. Bisogna sbattere la faccia un po' all'inizio e poi si comincia a capire come funziona.
  • primi successi: stai usando le basi, sai che non puoi permetterti colpi di genio quindi giochi facile e cerchi di impostare le tue fondamenta. E ottieni i primi successi. Quando sono nella fase disastrosa mi convinco che ne uscirò prima di quanto io possa pensare e mi ritrovo qui già soddisfatto.
  • ego: dopo i primi successi so già che incontrerò un momento in cui mi sentirò il migliore del mondo, semplicemente perché non ho abbastanza conoscenza per capire quanto lavoro abbiano fatto quelli davanti a me per diventare tali. Questo è il momento più critico perché può venire meno la fame e la voglia di continuare a volerne di più.
  • insuccesso=progresso: Se non si riesce ad eliminare il periodo di ego, sarà il mondo a farlo per te. Arriverà il punto in cui qualcosa andrà storto, la fortuna non ti accompagnerà più e sarai deluso. Questa delusione ti farà arrivare al next level e passare da novizio alla strada dell'esperto.
  • stallo: prima o poi tutti i grandi si fermano. Ci sarà un periodo nero in cui le cose non girano come devono. Non sappiamo che fare. Potremmo anche pensare di voler mollare o dire che in fondo questo è il nostro limite.
  • rivoluzione: qui si entra nell'olimpo. Quando sei al top, ma vuoi essere un gradino sopra tutti. Vuoi ottenere l'ultimo tassello, ma è proprio impossibile per tutti. E allora ti reinventi, allora ottieni tutto quello che hai sempre sognato e per cui hai sempre lottato. E quassù ci si rende conto che la cosa più importante non è solo la vittoria finale, ma soprattutto il viaggio che ti ha reso come sei.

I talentuosi molto spesso non avranno molte di queste difficoltà oppure molti si sono fermati prima di arrivare fino in fondo, ma penso che veramente niente sia impossibile finché si ami se stesso e si usi la propria intelligenza per ottenere quello che si vuole. Se non si vuole andare avanti è perché, non smetterò mai di pensarlo e dirlo, non si ha abbastanza fame. La fame è la cosa più importante, quella che ti trascina per le gambe anche quando sei psicologicamente e fisicamente morto. Quella cosa che quando sei piegato a terra e stai vomitando per la fatica pensa che quando finirai di vomitare dovrai recuperare il prima possibile perché domani si torna a faticare e non ci sono scuse.

 

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vol-à-voile

Volevo aprire un topic apposta ma poi mi sono detto "vabè, scrivo la mia domanda qui".
Per superare una one-itis secondo voi ha più senso una nuova storia o rientrare nuovamente in one-itis?
Vi spiego: ultimamente ero tornato a casa dopo circa 3 mesi di assenza e il sol pensiero di poter rincontrare la mia ex mi dava un magone pazzesco nel cuore.
Rientrato a Londra, incontro per caso una ragazza con cui mi sono baciato un paio di volte ma niente di più, per cui ero entrato in un circolo vizioso in cui mi chiedevo come fare per poterla rincontrare, passarci un po' di tempo assieme ecc.
Incontrarla ieri mi ha "focalizzato" su di lei, levando il "mirino" dalla mia ex che mi aveva offuscato la mente per un paio di giorni.

Cosa dite quindi? Secondo voi "meglio" una one-itis o una nuova relazione per riprendere veramente in mano se stessi?

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alphabuono

La One non la superi con una/altre storie. Anzi alcune volte potrebbe esser peggiore, perchè siccome colei/colui che hai in testa lo/a paragoni al nuovo/a uscente, un paragone ingiusto perchè sei abbagliato. Nessuno/a ti sembrerà degna erede di lei.

Per me devi tornare nella mentaglità "fottesega" degli altri (con altri intendo sia donne che amici): torni ad esser egoista, a coccolarti, a capire che il migliore sei tu, la cosa che conta veramente. Esci per divertirti, analizzi le situazioni, inizi a vederle da un'altra prospettiva. Quando questo stato verrà assimilato dalla mente, passerà la one-itis e potrai tornare a fare game veramente. Nel mezzo c'è la necessità di sostituire chi attualmente hai perso/ti ha lasciato, con qualcuna che rimpiazzi il suo posto.

Non agire così: escici se ti piace, ti coinvolge, non per rimpiazzare qualcuna.

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Cagliostro
28 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Cosa dite quindi? Secondo voi "meglio" una one-itis o una nuova relazione per riprendere veramente in mano se stessi?


Secondo me, nessuna delle due

Dal mio punto di vista si dovrebbe focalizzare prima di tutto il "perché" della "tua" one itis.

Dicendo un'ovvietà, non sono tutte uguali: c'è quella dello sfigato per l'unica che gliela fa annusare, quella di chi "ci sa fare" ma si intestardisce su quella che non ci stà, quella di chi è stato lasciato e non vuole restare solo, ecc. 

Se il tuo problema è risolvere "quella" one itis, ti basta capire cosa ha scatenato in te l'ossessione per "quella ragazza" e trovare un'altra ragazza con cui ricreare il precedente schema. Sostituisci un'ossessione con un'altra.

Se vuoi riprendere veramente in mano te stesso, devi capire il perché della tua one itis, e risolvere ab origine la tua personale "questione interna" che ti ha "predisposto" alla one itis. Più facile a dirsi che a farsi ovviamente...

 

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