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Anno zero


vol-à-voile

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vol-à-voile

Sono sempre stato abbastanza selettivo nella mia vita (e non ho mai capito se potessi o meno permetterlo) ed ho sempre cercato di non avere mai mezze misure soprattutto per quanto riguarda un rapporto di coppia.
Una delle poche volte in cui l'ho fatto, ero un pischelletto che non aveva la benché minima esperienza in campo affettivo; lei fu la mia prima ragazza, non particolarmente attraente (difatti ero forse più invaghito dalla possibilità di avere una fidanzata più che dalla sua fisicità) ma era follemente innamorata di me, al punto che mentre io ero all'università, si sorbiva ore ed ore di treni il weekend per venirmi a trovare (e soggiornare in albergo perché io vivevo in un dormitorio al tempo).

Difficilmente quindi mi sono legato a qualcuna, a meno che questa non avesse innanzitutto caratteristiche fisiche a me congeniali, per poi sfociare nell'interesse in quanto persona.
Dopo la mia ultima relazione durata poco meno di 9 mesi in cui sono uscito con le ossa rotte, ho cominciato a farmi due domande: se fosse sul serio il caso di "abbassare la guardia", di cominciare ad essere meno selettivo e di dare "opportunità" varie a chi volesse.
(Badate bene che quando scrivo "essere meno selettivo", mi riferisco chiaramente a dei canoni soggettivi. Esempio: c'è una figa da urlo, bellissima, vestita in maniera magnifica..eppure so già che non mi avvicinerò a lei perché troppo figa e quindi comprendo che non sia alla mia portata. Altro esempio: vedo una ragazza che mi attrae al punto che vado a trovare informazioni sui social network..in quel caso ci provo e vedo poi come va)
Ho cominciato quindi a frequentare una ragazza conosciuta in palestra, fisico statuario, una cosa che tutta la palestra si gira quando comincia a fare squat. Tuttavia non mi sono mai sentito veramente preso da lei.. certo si strombazzava bene, però non c'è quel qualcosa che mi fa dire "wow, io ora con questa mi faccio una bella gita fuoriporta in qualche spa".

Ora direte voi: qual è la tua domanda in definitiva?
La mia domanda è se secondo voi dovrei concedere più opportunità alle persone interessate a me (e più opportunità a me stesso di poter maturare qualcosa) e se dovessi quindi smettere di credere all'attrazione soltanto quando è generata da un colpo di fulmine. 
Non so se sia l'età (32) o un periodo della mia vita, sta di fatto che mi piacerebbe avere una persona al mio fianco ma so già che se priva di colpo di fulmine, questa entità sarà soltanto provvisoria nella mia vita.
Cosa mi consigliata di fare? Vivere la mia vita così come l'ho sempre vissuta o cominciare ad essere meno selettivo in amore?

Modificato da vol-à-voile
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gold86

Caro @vol-à-voile,

fa piacere rileggerti dopo tanto tempo.

La tua ricerca di "stabilità" é comprensibile ed in parte mi ci ritrovo.

Tuttavia, tutte le entità con cui, ad ogni titolo, condividi la tua vita sono "provvisorie".

L'unico discrimine tra di esse sta nel "quanto", ossia per quanto tempo e quanta distanza percorrono assieme a te.

Io sono per dare una chance, almeno una, piú o meno a tutti.

La motivazione, molto semplice, é che nella vita non si sa mai... Quindi perché precludersi, da soli, qualche opportunità?

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vol-à-voile

Ciao @gold86 grazie, anche a me fa piacere tornare.
Sono molto impegnato ultimamente con il lavoro e le pratiche, quindi ho realmente poco tempo da dedicare al forum.

Credo che l'opportunità vada data, su questo sono d'accordo.
Ma se anche dopo un giorno non mi viene più di contattarla, se anche dopo poco mi sento comunque "vuoto" nei confronti di quella persona, che fare? Dirglielo o lasciar scorrere per vedere come va?

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Perchè precluderti qualche opportunità ?   Non devi infatti. Qualunque aspetto della tua personalità, hobby, interesse, passione ti piace coltivare non va sacrificato, anzi va stimolato e alimentato. Non è forse questo il senso del forum a cui siamo iscritti ? Sviluppo personale a 360 °.

Anche le donne fanno parte del tuo mondo, quindi se una donna ti interessa è logico e naturale che tu debba darle una opportunità. Che sia per una notte o tutta la vita. Come detto giustamente da Gold, l'importante è capire che il tempo e la distanza che si percorrono insieme può essere molto breve o molto lungo e che purtroppo, la durata di questo tempo non dipende solo da te.

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Blego
 

Sono sempre stato abbastanza selettivo nella mia vita (e non ho mai capito se potessi o meno permetterlo) ed ho sempre cercato di non avere mai mezze misure soprattutto per quanto riguarda un rapporto di coppia.
Una delle poche volte in cui l'ho fatto, ero un pischelletto che non aveva la benché minima esperienza in campo affettivo; lei fu la mia prima ragazza, non particolarmente attraente (difatti ero forse più invaghito dalla possibilità di avere una fidanzata più che dalla sua fisicità) ma era follemente innamorata di me, al punto che mentre io ero all'università, si sorbiva ore ed ore di treni il weekend per venirmi a trovare (e soggiornare in albergo perché io vivevo in un dormitorio al tempo).

Difficilmente quindi mi sono legato a qualcuna, a meno che questa non avesse innanzitutto caratteristiche fisiche a me congeniali, per poi sfociare nell'interesse in quanto persona.
Dopo la mia ultima relazione durata poco meno di 9 mesi in cui sono uscito con le ossa rotte, ho cominciato a farmi due domande: se fosse sul serio il caso di "abbassare la guardia", di cominciare ad essere meno selettivo e di dare "opportunità" varie a chi volesse.
(Badate bene che quando scrivo "essere meno selettivo", mi riferisco chiaramente a dei canoni soggettivi. Esempio: c'è una figa da urlo, bellissima, vestita in maniera magnifica..eppure so già che non mi avvicinerò a lei perché troppo figa e quindi comprendo che non sia alla mia portata. Altro esempio: vedo una ragazza che mi attrae al punto che vado a trovare informazioni sui social network..in quel caso ci provo e vedo poi come va)
Ho cominciato quindi a frequentare una ragazza conosciuta in palestra, fisico statuario, una cosa che tutta la palestra si gira quando comincia a fare squat. Tuttavia non mi sono mai sentito veramente preso da lei.. certo si strombazzava bene, però non c'è quel qualcosa che mi fa dire "wow, io ora con questa mi faccio una bella gita fuoriporta in qualche spa".

Ora direte voi: qual è la tua domanda in definitiva?
La mia domanda è se secondo voi dovrei concedere più opportunità alle persone interessate a me (e più opportunità a me stesso di poter maturare qualcosa) e se dovessi quindi smettere di credere all'attrazione soltanto quando è generata da un colpo di fulmine. 
Non so se sia l'età (32) o un periodo della mia vita, sta di fatto che mi piacerebbe avere una persona al mio fianco ma so già che se priva di colpo di fulmine, questa entità sarà soltanto provvisoria nella mia vita.
Cosa mi consigliata di fare? Vivere la mia vita così come l'ho sempre vissuta o cominciare ad essere meno selettivo in amore?

Capisco benissimo cosa intendi: quella sensazione, chiara dentro di te, di quando conosci e frequenti una persona e sai già che non ti coinvolgerai. Esattamente come quell'hobby o passatempo che è "carino" ma sai già che non sarai come coloro che dedicano ad esso tutto il loro tempo libero con estrema passione.

Il problema nasce dal divario tra ciò che vorresti (un coinvolgimento totalizzante) e ciò che la vita ti mette sul piatto attualmente. Tale divario genera frustrazione. L'atteggiamento corretto (non sempre facile da mantenere) sarebbe quello di prendere le cose giorno per giorno in attesa che i tuoi desideri siano allineati con ciò che ti offre la vita. Lasciandoti magari anche stupire.

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vol-à-voile

Bravo @Blego, credo tu abbia parafrasato in maniera più che chiara quello che tentavo di dire.
Mi manca quella sensazione di guardare il telefono aspettando un suo buongiorno / buonasera come un bimbo guarda il proprio giocattolo da scartare a Natale, mi manca condividere viaggi o passioni con la "lei" di turno, mi manca avere un coinvolgimento a 360 gradi, ecco.

 

L'atteggiamento corretto (non sempre facile da mantenere) sarebbe quello di prendere le cose giorno per giorno in attesa che i tuoi desideri siano allineati con ciò che ti offre la vita. Lasciandoti magari anche stupire.

Siamo sicuri che sia l'atteggiamento corretto? Te lo chiedo perché non lo so neanche io.
Con la mia ex ero praticamente cotto, al punto che facevo anche cose che magari non mi andava di fare.
Tuttavia avevo un coinvolgimento completo, partito sin dal primo giorno che ci siamo frequentati.

Ora ad esempio non sentivo la tipa con cui mi frequentavo da circa sei giorni.
Lei chiaramente si è fatta sentire e mi ha detto "hai visto? te l'avevo detto che una volta lì (vivo a Londra ora), non ci saremmo potuti sentire più".
Io ho spiegato che in realtà sono preso dal lavoro e dallo studio e che quindi non ho molto tempo.
La realtà dei fatti è ben diversa però: non sento necessità di sentirla ogni giorno.
Per cui mi chiedo: dovrei forzarmi a sentirla e vedere come va o lascio stare, mandando a quel paese anche ipotetiche chiavate che potrei farmi quando torno nella mia città?

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gold86
 

Ma se anche dopo un giorno non mi viene più di contattarla, se anche dopo poco mi sento comunque "vuoto" nei confronti di quella persona, che fare? Dirglielo o lasciar scorrere per vedere come va?

Per quanto mi riguarda vivo il mio percorso di crescita, essenzialmente, come individuazione e successiva rimozione delle sovrastrutture che non sono funzionali al mio benessere.

Capire cosa ci fa stare bene e cosa no è complesso, per tutta una serie di motivi, che magari si possono approfondire in un'altra sede, ma essenzialmente quando riesci a "parlare con te stesso e ad ascoltarti bene" la risposta ce l'hai, senza tanti cazzi e mazzi.

Venendo alla tua domanda, se percepisci che la persona che hai davanti, a qualunque titolo, non è funzionale al tuo benessere, una chance gliel'hai data e puoi scegliere con cognizione di causa, quindi consapevolmente:

- se tagliare o meno;

- nel caso tu voglia tagliare, in che modo;

- nel caso tu voglia proseguire comunque, in che modo.

Volontariamente la mia è una "non risposta" al tuo interrogativo.

Ma è l'unica risposta sensata che mi sento di darti perché nessuno, meglio di te, può sapere cosa fare per farti stare bene.

Che poi è l'unica cosa che conta, alla fine della fiera.

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vol-à-voile
 

Venendo alla tua domanda, se percepisci che la persona che hai davanti, a qualunque titolo, non è funzionale al tuo benessere, una chance gliel'hai data e puoi scegliere con cognizione di causa, quindi consapevolmente:

- se tagliare o meno;

- nel caso tu voglia tagliare, in che modo;

- nel caso tu voglia proseguire comunque, in che modo.

Volontariamente la mia è una "non risposta" al tuo interrogativo.

Ma è l'unica risposta sensata che mi sento di darti perché nessuno, meglio di te, può sapere cosa fare per farti stare bene.

Che poi è l'unica cosa che conta, alla fine della fiera.

Mi sembra una ottima "non-risposta".
Secondo te devo comunque verbalizzare la cosa? Nel senso: le devo spiegare che è meglio fermarsi così e rimanere amici o lascio scorrere e basta?

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gold86
 

Mi sembra una ottima "non-risposta".
Secondo te devo comunque verbalizzare la cosa? Nel senso: le devo spiegare che è meglio fermarsi così e rimanere amici o lascio scorrere e basta?

Tu non devi far nulla.

Puoi fare quello che vuoi.

Ergo, prova a capovolgere la prospettiva della tua domanda: voglio verbalizzare oppure non lo voglio?

"Il tuo cuore è libero, abbi il coraggio di seguirlo" - Braveheart

Modificato da gold86
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Everything

Mi ritrovo tanto in quello che hai scritto vol, anch'io sono stato sempre esattamente il tipo che "o mi prende subito o so che non me ne frega un cazzo".

Difatti con la mia ex mi è bastato il primo giorno per capire che mi piaceva seriamente.

Ed anch'io ora mi domando se abbassare la guardia o meno.

Nel senso di non essere così restrittivo.

La risposta secondo me sta nel dare l'opportunità se capita, come è già stato suggerito, magari col tempo può nascere qualcosa anche se all'inizio non senti chissà quale trasporto. Forse ci si può scoprire diversi su questo lato

Il problema attuale (almeno per me) è anche l'essere passato per la oneitis, che gli strascichi in un modo nell'altro te li lascia, a maggior ragione capisco di cosa parli.

In linea generale attualmente vivrei tutto più rilassatamente, quindi non farti troppi problemi in fondo, se nasce l'interesse bene, se non nasce dopo un po' è giusto farlo presente all'altra persona.

 

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