Lilian [Lurker] 80 Inviato 5 Aprile 2017 Condividi Inviato 5 Aprile 2017 Anche il più indipendente ed autonomo tra gli studiosi, arriva ad un punto limite in cui non importa la ricerca o la fruizione di contenuti: gira intorno, è in stallo. Ci troviamo in quel momento a pensare di sapere tutto su una realtà (sistema di realtà, e punto di vista sulla stessa sarebbe più corretto a dirsi), che non ci sia altro, che non ci possa essere altro. Sappiamo così tanto ! Ci sentiamo così vicini alla soglia del Limite da avere qualche vertigine ogni tanto ! Eppure sembra anche non essere ancora abbastanza. C'è spesso un sottofondo di frustrazione, come quando sfiori qualcosa di importante con un dito senza sapere davvero che cosa sia, sai che è importante, sai che è lì, ma quei millimetri... Molto probabilmente stai confondendo la prospettiva da cui cerchi di cogliere quel nuovo frutto. Non è su una cima dove ti sforzi di coglierlo, ma ai tuoi piedi. Non è una fine, ma un nuovo inizio. Da una prospettiva diversa. Qualcuno lo chiama Salto Quantico di Coscienza. Io non ho un nome per esso, ma so che c'è, e più volte nella mia vita mi sono trovato di fronte a quella soglia in cui o sali, o... cadi in orizzontale ancora per un po'. Immaginiamo di vivere su un mondo sferico a Croce. Questo mondo può essere vissuto su piano verticale, e su piano orizzontale di ogni piano verticale. Ciò che ad un piano di sotto può sembrare la fine del mondo, da un piano di sopra non è altro che un pezzo di un puzzle più grande. "Ciò che per il bruco è la fine del mondo, per il resto del mondo non è altro che una meravigliosa farfalla" Il vivere su un piano anziché su un altro per quanto riguarda la verticalità è influenzato da tre elementi principali : 1) Il tipo di linguaggio che utilizziamo, la qualità delle parole che utilizziamo più spesso. 2) La qualità della nostra visione complessiva del mondo. 3) Il tipo di persone che tendiamo a frequentare (e che siamo, tanto quanto sono...) Se tutto questo è al suo posto per un "piano superiore", siamo allora alla Soglia di un nuovo Mondo nel mondo. E se ancora siamo così frenati, eppure così vicini, forse abbiamo bisogno di una piccola mano a dare maggiore realtà e sicurezza a questo passaggio. E quella mano non può che arrivarci che da qualcuno che sia già un abitante di quei "piani di sopra" in cui intendiamo soggiornare da quel momento. Fuori di metafora :Accumulare conoscenza in orizzontale è fondamentale per avere una solida base per ogni salto verticale; ma per concretizzare davvero quel salto verticale, bisogna cominciare a vivere la realtà verso cui vogliamo spostarci. Una reazione naturale al non ancora conosciuto è tuttavia la paura. Abbiamo bisogno di vedere che in quel piano in cui stiamo per apprestarci a Vivere, potremmo nei fatti sopravVivere; abbiamo bisogno di modelli funzionali con cui interagire e da osservare, da cui acquisire il linguaggio del nuovo piano di realtà che ci apprestiamo a frequentare.Abbiamo bisogno di una Guida. Abbiamo bisogno di un Mentore. ... Tutti i miei ultimi salti di qualità, notevoli, mi sono accorto di averli fatti da un anno a questa parte, in questo modo. I cambi reali, li ho fatti perché ho avuto un modello reale, tangibile, con cui poter comunicare, interagire, ed a cui rifarmi. Questo post vuole essere un elogio all'investire su un mentore, che è il miglior investimento su se stessi. Non penso sia un caso che in oriente, come nell'antica Grecia, sorgessero scuole attorno ai migliori maestri del tempo in un'arte (e non all'opposto come avviene oggi) Non penso sia un caso, che nel sufismo (mi pare), il metodo di studio che più andasse fosse : Tu studente, semplicemente seduto accanto ad un "Saggio". Pagavi per quello, per avere la possibilità di studiare i processi di quel nuovo punto di riferimento. E' un po' come tornare neonati, quando si impara osservando e vivendo i propri genitori. Cambia solo il modello di riferimento :) Fede89, Shade9, Trilly e 1 altro ha reagito a questo 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Shade9 [Élite] 77 Inviato 6 Aprile 2017 Condividi Inviato 6 Aprile 2017 Questo modello sembra validissimo, ho trovato riscontro nella mia breve vita lavorativa in quanto è grazie all'uomo che mi ha affiancato per tutto il tempo che ho acquisito nuove conoscenze in un tempo relativamente breve. Ora la domanda è: nell'ambiente lavorativo, in quello scolastico o universitario il mentore lo abbiamo tutti, ci viene assegnato senza muovere un dito. Ma il mentore nella vita di tutti i giorni chi è? Io ho sempre creduto di essere il mentore di me stesso, per il semplice fatto che sbagliando ed analizzando lo sbaglio imparo a non ripeterlo. Si apriranno nuovi orizzonti adesso? Lilian ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lilian [Lurker] 80 Inviato 6 Aprile 2017 Autore Condividi Inviato 6 Aprile 2017 4 ore fa, Shade9 ha scritto: Questo modello sembra validissimo, ho trovato riscontro nella mia breve vita lavorativa in quanto è grazie all'uomo che mi ha affiancato per tutto il tempo che ho acquisito nuove conoscenze in un tempo relativamente breve. Ora la domanda è: nell'ambiente lavorativo, in quello scolastico o universitario il mentore lo abbiamo tutti, ci viene assegnato senza muovere un dito. Ma il mentore nella vita di tutti i giorni chi è? Io ho sempre creduto di essere il mentore di me stesso, per il semplice fatto che sbagliando ed analizzando lo sbaglio imparo a non ripeterlo. Si apriranno nuovi orizzonti adesso? "Quando l'allievo è pronto, compare il maestro" O meglio, quando hai capito che cosa Vuoi davvero Tu, puoi muoverti verso mondi orizzontali su altri piani verticali più affini a te. E lì compare-trovi, tu a quel punto devi solo allungare le mani. Come tu sei portato a ricevere in quel momento su un determinato argomento o aspetto della tua vita, allo stesso modo lui\lei è portata\o a dare, condividere realtà (rafforzando sia la sua che la tua). Se un "mentore" ti viene assegnato, se non l'hai Scelto, o almeno hai Scelto Tu la direzione che stai seguendo, è ancora essere allevato dalla Matrix. E' lo Scegliere che fa la differenza. Essersi saputi Ascoltare, e quindi a aver SENTITO-INTUITO dentro almeno su un livello orientativo verso quali direzioni investire o muoversi. E non farci resistenza, abbandonarsi al Richiamo. - Il Primo Step, è sapere che cosa vogliamo ottenere. - Il Secondo Step, è cominciare a muoversi verso quella direzione Partendo da qui - compariranno sicuramente veterani sul Tuo campo di interesse. Tuo. Scelto da te. Di mio ti consiglio una persona che ami più la sua materia che le economie (il che non vuol dire che non dovrai magari scambiare denaro per conoscenze, alla fine questa persona ti sta offrendo materiale e suo tempo, che potrebbe impiegare in altro modo, facendoti crescere in maniera esponenzialmente più veloce) Che abbia Passione in quello che fa. E che abbia una visione estetica\etica del mondo affine a te se possibile, almeno in parte. Sarà più facile anche la comunicazione tra voi, e che tu sia aperto a ciò che cerca di trasmetterti. P.s. : Sicuramente si è anche mentori di sé stessi, costantemente. Ma un esterno che abbia già percorso la strada verso obiettivi che intendiamo raggiungere, è sicuramente un bel vantaggio, risparmio di fatica, energia, e soprattutto... tempo :) marcosx, Shade9 e Fede89 ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gelsomino [Partecipante] 6789 Inviato 7 Aprile 2017 Condividi Inviato 7 Aprile 2017 Il 6/4/2017 alle 14:45 , Shade9 ha scritto: Ma il mentore nella vita di tutti i giorni chi è? Il mentore nella vita di tutti i giorni e' colui il quale ti "ispira" ! Ovvero una persona che ti sembra meritevole di fiducia , di cui tu possa fidarti ,una persona che "voglia il tuo bene". Il tuo bene in questo caso lo vuole dicendoti la verità su come vadano realmente le cose, non importa per quale motivo egli lo faccia, potrebbe essere anche per gratificare il suo ego,potrebbe essere anche stato manipolato da te . Ma la vita e' complessa , e' un caleidoscopio di "argomenti" che molte volte sono interconnessi tra di loro , ed e' probabile che un mentore che eccelle in un argomento sia una sega in un altro o non proprio un fulmine di guerra. Ecco perche' parlando per esperienza personale ho avuto diversi mentore ,me li sono scelti io , e gli ho preso quanto piu' potessi prendergli, gli ho preso non la loro esperienza, ma il loro modo di vedere le cose. Potrei scrivere un libro sui mentore ma non posso farlo, dico come chiosa finale che un buon mentore dovrebbe essere qualcuno che ci aiuta nel percorso della vita ,qualcuno che ci aiuti a superare gli ostacoli che la vita ci mette davanti, sarebbe meglio che ci insegni a fare un percorso che ci permetta di evitarle. Perchè penso che la storia che ciò che non ti distrugge ti renda più forte sia solo una bufala e certe "storie brutte" sarebbe meglio evitarle proprio. Credo che i migliori mentore che uno possa avere "dovrebbero" essere i propri genitori ....dall'inizio che t'insegnino prima a stare in piedi ,poi a camminare ed infine a correre e se e' possibile anche a "volare"... ma non è sempre possibile... eggià ...non è sempre possibile...anche se sarebbe bello.... Saluti... Fede89 e Shade9 ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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