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Ho invitato una ragazza e mi ha risposto "boh"


Anonimus

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BrianBoru
11 ore fa, Sungroove ha scritto:

Quando ero "ragazzetto" non provavo dolore nemmeno io se dopo un date rimanevo con le balle piene. Ma il motivo era che avevo un "high rate" di masturbazione tale da non avvertire il dolore al basso ventre e alle palle.

Se ora ho un date e sono tre giorni che non mi libero by myself, e la ragazza per sue ragioni vuole sottrarsi al suo sommo compito, rimango invalido per alcune ore. Fatico a camminare anche se mi faccio di aspirina, oki e paracetamolo.

Ora tra di noi possiamo anche farci sù una risata. Ma quando un dolore del genere compare la prima volta, un uomo si sente sprofondare all' inferno, attribuendo il dolore a motivi infausti e sconosciuti. Chiederá una visita all' andrologo che magari gli diagnosticherá un varicocele al primo stadio, ma nella realtá non è sufficiente a causare tale dolore.

Il vero motivo è che non siamo programmati per fermare il processo del nostro apparato riproduttivo quando riconosce di essere vicino alla liberazione del nostro liquido seminale. Se per qualche ragione ci fermiamo dovremmo almeno correre in un cespuglio a masturbarci.

Allevandoci nella vergogna di provare pulsioni sessuali ci ritroviamo in quelle situazioni con la stessa sensazione di aver preso un calcio nei coglioni.

Se non è violenza questa...

Scopiamo.

Lei viene. Io no.

Si alza e mi lascia così.

Le chiedo di finire il lavoro.

"No. Sono venuta e mi da fastidio"

"Con la bocca, con le mani, ma non puoi lasciarmi così"

"Non mi va più"

In preda alla rabbia ho tentato di finire da solo. Ma ero in preda a rabbia e odio. Sentivo dolore alla base dello stomaco. Volevo sborrare perché sentivo che se fossi venuto forse mi sarebbe passata. 

Fino a quando lei mi fa

"È inutile. Tanto non vieni ormai".

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bibiSupertramp
2 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Scopiamo.

Lei viene. Io no.

Si alza e mi lascia così.

Le chiedo di finire il lavoro.

"No. Sono venuta e mi da fastidio"

"Con la bocca, con le mani, ma non puoi lasciarmi così"

"Non mi va più"

In preda alla rabbia ho tentato di finire da solo. Ma ero in preda a rabbia e odio. Sentivo dolore alla base dello stomaco. Volevo sborrare perché sentivo che se fossi venuto forse mi sarebbe passata. 

Fino a quando lei mi fa

"È inutile. Tanto non vieni ormai".

le trovi tutte te braianone eh! XD

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^'V'^
1 ora fa, Carrol ha scritto:

Aivia avrei un pò di quesiti da chiarire, il concetto ce l'ho ma mi mancano alcuni pezzi, com'è che decidi chi merita di essere salvata e ricevere queste sensazioni e chi no?

Non è needy dare troppo prima di avere il ritorno (in sesso per dire)?

Non è needy cercare a tutti i costi di salvare una? se richiede così tanto tempo prima del sesso salvarla..

 

Salvare? 

Dare per avere? 

Tempo prima del sesso

 

 

 

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Asia
6 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Scopiamo.

Lei viene. Io no.

Si alza e mi lascia così.

Le chiedo di finire il lavoro.

"No. Sono venuta e mi da fastidio"

"Con la bocca, con le mani, ma non puoi lasciarmi così"

"Non mi va più"

In preda alla rabbia ho tentato di finire da solo. Ma ero in preda a rabbia e odio. Sentivo dolore alla base dello stomaco. Volevo sborrare perché sentivo che se fossi venuto forse mi sarebbe passata. 

Fino a quando lei mi fa

"È inutile. Tanto non vieni ormai".

La cattiveria! :O

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^'V'^
10 minuti fa, bibiSupertramp ha scritto:

io l'ho detto ma mi sembrava più probabile avesse fatto un corso da blood-sommelier

La corteccia olfattiva è l'ammasso di neuroni più antico, il recettore chimico che usavamo per tastare l'ambiente ben prima della vista, udito, ecc. 

Da lì si sono sviluppate le reazioni binarie via da -- verso. Via da tossico, verso commestibile o scopabile. 

Non possiamo evocare un odore, pensarlo, ma un odore ha accesso ad infiniti ricordi. 

According to Le Doux, (poi ripreso da Golemann in modo divulgativo) è dalla corteccia olfattiva che si sono sviluppate le aree emotive del cervello, per dare reazioni ambientali più complesse del semplice via da - verso. 

Ogni persona ci manda troppe informazioni al secondo, perché possano essere processate razionalmente, annusare mi porta via il focus dalle idee, dalle minchiate della mente razionale, e mi pone in uno stato recettivo. 

Allora nell'accedere alla corteccia olfattiva, ci vedo meglio. 

Mille microsegnali che urlavano l'appartenenza ad un ceppo, siamo diversi come texture della pelle, come carattere, come cose troppo piccole da notare coscientemente, in base al gruppo sanguigno e all'rh. 

Pensarci razionalmente porta sempre a sbagliare. 

Smettere di pensare porta a non pensare nulla. 

Smettere di pensare per accedere col gesto di annusare alla corteccia olfattiva, crea una costellazione di emozioni, ricordi, che sono sfuggenti e non ragionabili, ma che lanciano un'associazione tra tutti i segnali che quella persona ha lanciato fino ad ora e le persone di un gruppo sanguigno ed un rh che ho conosciuto, mettendo in relazione gli elementi fra loro. 

Poiché è praticamente impossibile pensare e giudicare mentre tiri su sorseggiando coscientemente l'aria col naso... in quei momenti ho un'intuizione. 

Lo stesso vale per l'adrenalina. 

Puoi mettermi una fiala di epinefrina aperta sulla scrivania e non la sentirò. 

Ma fammi annusare un umano che sta pompando adrenalina e la sentirò anche se lo nasconde. 

Non certo perché abbia un odore che possa essere distinto, ma perché ho raccolto migliaia di bit di informazioni senza rendermene conto, minimali cambiamenti della conducibilità elettrica dell'epidermide, microreazioni pupillari, e se ci faccio caso e ci penso, mi perdo, troppi bit. 

Ma se faccio tacere il cervello e porto l'attenzione alla corteccia olfattiva... ecco che tutte le emozioni e i ricordi associati a quando uno aveva paura, vanno ad interagire con le migliaia di microsegnali che ho visto senza vederli, o che ho udito nelle inflessioni impercettibili della voce senza capirlo. 

Lo stesso vale per il ciclo. 

Se stesse bruciando il caffè di là in cucina, nemmeno lo sentirei se non per il rumore. 

Ma mi sono sempre interessato della fase in cui una donna era nel suo ciclo invisibile, ho molte emozioni e ricordi correlati con ogni fase ormonale che può attraversare, e anche la donna che ho davanti, lancia moltissimi segnali con la sua epidermide,il suo comportamento agito e soprattutto non agito, non sarei in grado di processare tutta quella roba analizzandola col pensiero. 

Ma la corteccia olfattiva non analizza, sintetizza e mette in relazione i dati, e bum, la risposta ti appare chiara e non hai idea del perché. 

E soprattutto, se provi a farti un'idea razionale del perché... fine, hai criticato l'intuizione e non ci salti più fuori... 

Non sento nemmeno se ci sono dei calzini sporchi nella stanza. 

L'olfatto è estrogeno dipendente. 

La chiave non è l'olfatto, ma le zone più ancestrali del cervello a cui l'olfatto accede, è da lì che si sono sviluppate le emozioni. 

Solo... che quando pensi filtri con le tue convinzioni e provi emozioni non dettate dall'ambiente ma da come tu, coi tuoi filtri mentali, percepisci l'ambiente e lo costruisci nella tua testa. 

Quando invece stacchi il pensiero e ascolti l'intuizione... quella parte da molti molti più dati processati in background, o in modo subconscio, come a molti piace dire. 

Sono cose che hai visto, udito, tastato, ma non te n'eri accorto e nemmeno, se te ne fossi accorto, avresti potuto metterle in relazione razionalmente. 

Perché la ragione analizza. Divide. 

E puoi dividere il sale dall'acqua per analizzarne un chicco, puoi sapere molte informazioni sul chicco di sale, così. 

Ma non puoi sentirne il sapore. 

Quindi di fatto non sai un cazzo e non lo conosci. 

E' quando avviene la sintesi e lo metti in acqua, che non lo vedi più, non lo puoi analizzare, ma puoi assaggiarlo, sentirlo, conoscerlo veramente. 

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BrianBoru
32 minuti fa, Asia ha scritto:

La cattiveria! :O

Assolutamente no. Lei è una persona buona.

Non si è affatto resa conto del mio dolore. 

 

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Asia
Adesso, BrianBoru ha scritto:

Assolutamente no. Lei è una persona buona.

Non si è affatto resa conto del mio dolore. 

 

Dimmi che aveva 15 anni. Altrimenti non è giustificata!

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^'V'^
2 minuti fa, Asia ha scritto:

Dimmi che aveva 15 anni. Altrimenti non è giustificata!

Scena identica con 24 yo e con 41 yo. 

E comunque... Asia... le donne è già un pezzo che hanno smesso di portare la giustificazione firmata dal mundoaldo. 

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Asia
9 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Scena identica con 24 yo e con 41 yo.  

Mi viene difficile da immaginarla una cosa simile. 

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bibiSupertramp
26 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

La corteccia olfattiva è l'ammasso di neuroni più antico, il recettore chimico che usavamo per tastare l'ambiente ben prima della vista, udito, ecc. 

Da lì si sono sviluppate le reazioni binarie via da -- verso. Via da tossico, verso commestibile o scopabile. 

Non possiamo evocare un odore, pensarlo, ma un odore ha accesso ad infiniti ricordi. 

According to Le Doux, (poi ripreso da Golemann in modo divulgativo) è dalla corteccia olfattiva che si sono sviluppate le aree emotive del cervello, per dare reazioni ambientali più complesse del semplice via da - verso. 

Ogni persona ci manda troppe informazioni al secondo, perché possano essere processate razionalmente, annusare mi porta via il focus dalle idee, dalle minchiate della mente razionale, e mi pone in uno stato recettivo. 

Allora nell'accedere alla corteccia olfattiva, ci vedo meglio. 

Mille microsegnali che urlavano l'appartenenza ad un ceppo, siamo diversi come texture della pelle, come carattere, come cose troppo piccole da notare coscientemente, in base al gruppo sanguigno e all'rh. 

Pensarci razionalmente porta sempre a sbagliare. 

Smettere di pensare porta a non pensare nulla. 

Smettere di pensare per accedere col gesto di annusare alla corteccia olfattiva, crea una costellazione di emozioni, ricordi, che sono sfuggenti e non ragionabili, ma che lanciano un'associazione tra tutti i segnali che quella persona ha lanciato fino ad ora e le persone di un gruppo sanguigno ed un rh che ho conosciuto, mettendo in relazione gli elementi fra loro. 

Poiché è praticamente impossibile pensare e giudicare mentre tiri su sorseggiando coscientemente l'aria col naso... in quei momenti ho un'intuizione. 

Lo stesso vale per l'adrenalina. 

Puoi mettermi una fiala di epinefrina aperta sulla scrivania e non la sentirò. 

Ma fammi annusare un umano che sta pompando adrenalina e la sentirò anche se lo nasconde. 

Non certo perché abbia un odore che possa essere distinto, ma perché ho raccolto migliaia di bit di informazioni senza rendermene conto, minimali cambiamenti della conducibilità elettrica dell'epidermide, microreazioni pupillari, e se ci faccio caso e ci penso, mi perdo, troppi bit. 

Ma se faccio tacere il cervello e porto l'attenzione alla corteccia olfattiva... ecco che tutte le emozioni e i ricordi associati a quando uno aveva paura, vanno ad interagire con le migliaia di microsegnali che ho visto senza vederli, o che ho udito nelle inflessioni impercettibili della voce senza capirlo. 

Lo stesso vale per il ciclo. 

Se stesse bruciando il caffè di là in cucina, nemmeno lo sentirei se non per il rumore. 

Ma mi sono sempre interessato della fase in cui una donna era nel suo ciclo invisibile, ho molte emozioni e ricordi correlati con ogni fase ormonale che può attraversare, e anche la donna che ho davanti, lancia moltissimi segnali con la sua epidermide,il suo comportamento agito e soprattutto non agito, non sarei in grado di processare tutta quella roba analizzandola col pensiero. 

Ma la corteccia olfattiva non analizza, sintetizza e mette in relazione i dati, e bum, la risposta ti appare chiara e non hai idea del perché. 

E soprattutto, se provi a farti un'idea razionale del perché... fine, hai criticato l'intuizione e non ci salti più fuori... 

Non sento nemmeno se ci sono dei calzini sporchi nella stanza. 

L'olfatto è estrogeno dipendente. 

La chiave non è l'olfatto, ma le zone più ancestrali del cervello a cui l'olfatto accede, è da lì che si sono sviluppate le emozioni. 

Solo... che quando pensi filtri con le tue convinzioni e provi emozioni non dettate dall'ambiente ma da come tu, coi tuoi filtri mentali, percepisci l'ambiente e lo costruisci nella tua testa. 

Quando invece stacchi il pensiero e ascolti l'intuizione... quella parte da molti molti più dati processati in background, o in modo subconscio, come a molti piace dire. 

Sono cose che hai visto, udito, tastato, ma non te n'eri accorto e nemmeno, se te ne fossi accorto, avresti potuto metterle in relazione razionalmente. 

Perché la ragione analizza. Divide. 

E puoi dividere il sale dall'acqua per analizzarne un chicco, puoi sapere molte informazioni sul chicco di sale, così. 

Ma non puoi sentirne il sapore. 

Quindi di fatto non sai un cazzo e non lo conosci. 

E' quando avviene la sintesi e lo metti in acqua, che non lo vedi più, non lo puoi analizzare, ma puoi assaggiarlo, sentirlo, conoscerlo veramente. 

grazie per la spiegazione.... per capirla bene ci devo riflettere a mente fresca, credo 😅

ma molto interessante.

sapevo che l'olfatto inconsciamente poteva distinguere il livello di estrogeni, ma arrivare a distinguere tra i gruppi sanguigni.... per me resterà un mistero  hihi

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