Vai al contenuto

Lasciare l'università? Dubbio enorme.


AndreaDrew

Messaggi raccomandati

TADsince1995
4 minuti fa, AndreaDrew ha scritto:

Assolutamente d'accordo.. il problema è che in passato la laurea era un titolo in più che non tutti potevano conseguire, adesso invece è considerato uno standard. Chi possiede solo il diploma può essere considerato ''inferiore'' e l'unico modo per sopperire questa cosa è farselo tanto con la gavetta ed esperienze nei curriculum.

Esatto. Io alla fine, purtroppo, ho dovuto mollare gli studi. Ma siccome ho iniziato a lavorare nel settore a 19 anni, ho "compensato" la mancanza del pezzo di carta con quasi due decenni di esperienza nel settore e il lavoro non mi è MAI mancato, anzi ho pure rifiutato delle offerte di lavoro che non mi piacevano.

Ma io comunque appartengo ancora a quella generazione in cui col diploma, se volevi ed eri un minimo sveglio, lavoravi subito. Oggi non è più così.

Con grande gioia delle università e poca gioia dei genitori.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...
Linus2016

Ciao, se mi permetti un consiglio spassionato: fai quello che ti senti di fare. 

Il mondo del lavoro là fuori, salvo poche isole felici, è il Vietnam. Peggio,  lo sbarco in Normandia (hai presente "Salvate il soldato Ryan"...?).

Ora, per essere veramente in grado di giocarsela serve essere molto molto competitivi sul mercato e questo non è da tutti. Specie se vuoi restare in Italia.

 

Fossi in te farei quello che mi appassiona di più se l'alternativa non è a prova di bomba. Mi spiego: se hai una università che dopo lavoro lo trovi anche da sbronzo, ok. sforzati. Specie se il lavoro futuro ti piace.

Sennò inutile forzarsi.

 

Riguardo al trading: lasciate stare se non avete capacità fuori dal normale e studi specifici molto molto seri. Ci perdete soldi. Tutti.

È più fattibile, e non è affatto una battuta, darsi al poker. 

Poi io sono il primo a sostenere che ognuno cerca la fortuna come crede, ma mi sento di dover mettere in guardia su alcune cose.

Link al commento
Condividi su altri siti

trb

Scrivo la mia esperienza qui,perchè parecchio particolare.

triennale ing chimica,6 anni,90,facevo due lavori.

magistrale ing chimica,il primo a finirla a parimerito con altri 2,110L,ho pure dato una materia in più,facevo un solo lavoro.

Purtroppo mi son infortunato e son impossibilitato a lavorare,quindi sto prendendo un'altra triennale di ing settore industriale,teoricamente sarebbe pure difficile ma con il metodo di ora mi risulta pure noiosa per quanto è facile,tengo la media di una materia al mese in tutto relax.

E' cambiata la testa,il tempo a disposizione,il metodo...in realtà facevo già un lavoro carino,però volevo qualcosa di più.

Biologia non è difficile come facoltà,se non riesci a darti materie il problema è nella testa e nel metodo.

Io faccio così,leggo tutta la materia una volta,poi rileggo e mi segno le parti che non ho capito,poi vado dal prof per fare ricevimento,una volta che ho tutto chiaro faccio gli schemi;studio di qualità,niente distrazioni,niente pc acceso,niente smartphone,niente facebook,niente di niente,per quelle 3 /4 non esiste niente e nessuno.

Non capisco una cosa?rileggo 3/4 volte,se proprio non sovviene la segno e poi a fine sezione di studio la cerco su internet.

Prima di cominciare una materia è fondamentale la programmazione della stessa,quante pag sono?Quando è l'esame?Quanti giorni di scarto voglio avere?quanti giorni di sgarro?

Se ho finito il primo pur lavorando non è stato perchè ero il più intelligente,ma sicuramente ero quello più organizzato e disciplinato,non è l'eccezione che frega,è la disponibilità a fare eccezioni(ma questo vale per tutto).

Ti ci rivedi al 100% in questo metodo di studio?Perchè solitamente gli errori sono lì,leggo la notifica di fb,scrivo alla tipa,cerco il porno etc..

Modificato da trb
  • Mi piace! 5
Link al commento
Condividi su altri siti

senza nome
1 ora fa, Linus2016 ha scritto:

Ciao, se mi permetti un consiglio spassionato: fai quello che ti senti di fare. 

Il mondo del lavoro là fuori, salvo poche isole felici, è il Vietnam. Peggio,  lo sbarco in Normandia (hai presente "Salvate il soldato Ryan"...?).

Ora, per essere veramente in grado di giocarsela serve essere molto molto competitivi sul mercato e questo non è da tutti. Specie se vuoi restare in Italia.

 

Fossi in te farei quello che mi appassiona di più se l'alternativa non è a prova di bomba. Mi spiego: se hai una università che dopo lavoro lo trovi anche da sbronzo, ok. sforzati. Specie se il lavoro futuro ti piace.

Sennò inutile forzarsi.

 

Riguardo al trading: lasciate stare se non avete capacità fuori dal normale e studi specifici molto molto seri. Ci perdete soldi. Tutti.

È più fattibile, e non è affatto una battuta, darsi al poker. 

Poi io sono il primo a sostenere che ognuno cerca la fortuna come crede, ma mi sento di dover mettere in guardia su alcune cose.

Questo fatto dello studio serio sul trading non lo ho mai capito,cioè come fai a trovare l'insegnate adeguato che ti svela " i trucchi "(si fa per dire)del trading?

Lo studio(anche serio) è limitato al materiale inerente la comprensione e la padronanza di determinate analisi secondo le quali ad un determinato fenomeno è collegato,probabilisticamente, una certa conseguenza riguardante un valore azionario,o mi sbaglio? 

Se poi giochi da inside,bella per te!

Termini e spiegazioni un po'a cazzo,spero si capisca.

(Altrimenti domani riformulo il pensiero dal PC.)

Modificato da senza nome
Link al commento
Condividi su altri siti

Linus2016

l'insegnante non lo trovi così dal nulla. 

 

Fondamentalmente serve una laurea in economia con specializzazione in finanza (volendo anche corporate finance) e poi fare esperienza. Sennò è gambling.

Chiaro che in linea di principio puoi anche farlo da solo ma non ne vedo il senso: è un investimento assurdamente rischioso a fronte di ritorni modesti.

Il discorso è che di base per fare un'analisi anche di una sola azienda sono necessarie competenze non da nulla. A cui aggiungere le competenze per 'giocare in borsa'.

Non esiste Fenomeno A => Risultato B poiché tutto è incerto, vago e le variabili pressoché infinite. Stessa cosa per i trend. Pensala così: se bastasse studiare qualche libro lo farebbero tutti.

Spero di essere stato chiaro, se nkn mi sono spiegato chiedi pure 

Link al commento
Condividi su altri siti

senza nome
2 ore fa, Linus2016 ha scritto:

l'insegnante non lo trovi così dal nulla. 

 

Fondamentalmente serve una laurea in economia con specializzazione in finanza (volendo anche corporate finance) e poi fare esperienza. Sennò è gambling.

Chiaro che in linea di principio puoi anche farlo da solo ma non ne vedo il senso: è un investimento assurdamente rischioso a fronte di ritorni modesti.

Il discorso è che di base per fare un'analisi anche di una sola azienda sono necessarie competenze non da nulla. A cui aggiungere le competenze per 'giocare in borsa'.

Non esiste Fenomeno A => Risultato B poiché tutto è incerto, vago e le variabili pressoché infinite. Stessa cosa per i trend. Pensala così: se bastasse studiare qualche libro lo farebbero tutti.

Spero di essere stato chiaro, se nkn mi sono spiegato chiedi pure 

Grazie, se pur alcune considerazioni mi perplimono un poco.

Innanzitutto la tua fiducia verso corsi universitari e verso tale istituzione,secondo me, è eccessiva,soprattutto in ambiti complessi e circoscritti come il trading (però è una visione differente della realtà, quindi contemplo e rispetto la divergenza di opinioni).

La seconda questione,cioè quella che effettivamente mi preme,è capire l'utilità,a tuo giudizio, nel trading speculativo(non di posizione),della conoscenza delle metodologie(e conseguente abilità nell'applicarle)riguardo le analisi aziendali?

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

superzeta

Sto conseguendo la magistrale in ingegneria, ma ti devo dire che a livello psicologico la triennale è stata una guerra. Inizialmente tutto andava male, non passavo nessun parziale e gli esami sembravano impossibile. In una facoltà in cui il 33% si ritira al primo anno, ed è la prima cosa che ti dicono, puoi ben capire come pensavo di essere soltanto uno dei tanti che non ce l'avrebbero fatta. Però la determinazione e la fame è quello che fa la differenza. Non voglio essere un mediocre e, come oggi, avevo fame di arrivare al traguardo. Botta dopo botta sono riuscito ad andare avanti.

Però non tutti i miei amici si sono laureati e c'è chi ha lasciato l'università. Devi trovare la tua strada, se quello che vuoi è la laurea vai là e prendila. Difficilmente ho incontrato persone stupide e incapaci di comprendere e non passare gli esami. Molto più spesso ho trovato persone che non volevano veramente quella laurea o che si facevano distrarre da troppe cose pensando di studiare molto di più di quello che realmente facevano. 

Capisci prima se è quello che vuoi e se lo è allora cerca di capire quanto tempo ha bisogno la tua mente per assimilare i concetti. infine, dedica quel tempo. Seduzione, università, lavoro, sport. Richiedono tutti la stessa routine, per avere successo bisogna comunque spaccarsi il culo tranne che uno non sia talentuoso di natura. E purtroppo non è il nostro caso.

Link al commento
Condividi su altri siti

Linus2016

Ciao! Credo semplicemente che il trading sia un madornale errore per il 99.99% delle persone. Il motivo, banalmente, è che senza preparazione specifica, visione di insieme ed esperienza, ti ritrovi a maneggiare un qualcosa che non capisci.
Mi spiego meglio: magari ci azzecchi pure, ma è veramente difficile anche solo intuire le ragioni sottostanti un dato movimento di mercato. Senno' saremmo tutti qui a fare high-frequency trading su micro trend guadagnandoci milioni al mese. Io sarei il primo.

Personalmente la vedo cosi se proprio lo vuoi fare: studia un bel po', prenditi un budget dato già per perso e prova. Ti accorgerai che già nel medio-periodo sono cazzi amarissimi. Tanto piu che dovrai operare con leve irragionevoli e ogni posizione sarebbe una roulette russa. Continuando il paragone col poker, sarebbe come essere continuamente in all-in, indebitandosi per giunta.

Credo che il trading dia i suoi frutti solo se si hanno adeguate competenze, non è l'occupazione principale e si ha un capitale di base decente. A quel punto ci si levano soddisfazioni.

 

Sull'università: se fai un'università seria hai conoscenze generali solide (p.e. di macroeconomia, di analisi di bilancio, di marketing) e con una specializzazione buona hai i mezzi per valutare con cognizione di causa molte cose (e già per dire se un titolo è sovraprezzato o meno non è da tutti). Per come la vedo io, inoltre, sono necessarie esperienza e grande attenzione a cosa succede nel mondo (economia, politica, tecnologia).

 

Sopratutto, in definitiva, il trading lo ami?

Link al commento
Condividi su altri siti

Mich!
2 ore fa, Linus2016 ha scritto:

Ciao! Credo semplicemente che il trading sia un madornale errore per il 99.99% delle persone. Il motivo, banalmente, è che senza preparazione specifica, visione di insieme ed esperienza, ti ritrovi a maneggiare un qualcosa che non capisci.
Mi spiego meglio: magari ci azzecchi pure, ma è veramente difficile anche solo intuire le ragioni sottostanti un dato movimento di mercato. Senno' saremmo tutti qui a fare high-frequency trading su micro trend guadagnandoci milioni al mese. Io sarei il primo.

Personalmente la vedo cosi se proprio lo vuoi fare: studia un bel po', prenditi un budget dato già per perso e prova. Ti accorgerai che già nel medio-periodo sono cazzi amarissimi. Tanto piu che dovrai operare con leve irragionevoli e ogni posizione sarebbe una roulette russa. Continuando il paragone col poker, sarebbe come essere continuamente in all-in, indebitandosi per giunta.

Credo che il trading dia i suoi frutti solo se si hanno adeguate competenze, non è l'occupazione principale e si ha un capitale di base decente. A quel punto ci si levano soddisfazioni.

 

Sull'università: se fai un'università seria hai conoscenze generali solide (p.e. di macroeconomia, di analisi di bilancio, di marketing) e con una specializzazione buona hai i mezzi per valutare con cognizione di causa molte cose (e già per dire se un titolo è sovraprezzato o meno non è da tutti). Per come la vedo io, inoltre, sono necessarie esperienza e grande attenzione a cosa succede nel mondo (economia, politica, tecnologia).

 

Sopratutto, in definitiva, il trading lo ami?

Il marketing è la branca meno affine. Serve, come già detto da te, analisi di bilancio, conoscenza di strumenti derivati, micro e macro, analisi di portafogli e finanza.

Tanto per avere le basi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Linus2016

Si, hai pienatmente ragione: intendevo marketing intesa come analisi di mercato (per alcuni settori se non tutti credo sia imprescindibile).

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...