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Alcune considerazioni sull'estrazione delle SUBMODALITA'


Shell

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Shell

Ciao a tutti,

..Grazie ad un mio amico sono stato invitato a partecipare ad una serata passata in un gruppo di PNL PRATICA ed eccomi qui a condividere con voi un un breve resoconto di come è andata,tema della serata le submodalità, incontro che ha seguito quello della settimana prima ottimamente relazionato da "ghhghghgh"  (vedasi sotto).

La serata ha visto come da programma stilato da ghghhghg, prima un breve riepilogo, e poi due esercizi pratici.

Il primo per estrarre le sub modalità in situazione confusa individuando nello specifico anche la submodalità CRITICA.

La submodalità CRITICA è di solito quella più importante riscontrata nell'estrazione di un ricordo, il tasto eventualmente più sensibile da pigiare, che se variata, può far variare trasversalmente anche le altre, e quindi può far variare l'intensità del K abbinato a quel ricordo .

E' stato interessante assistere all'estrazione delle submodalità, sono state evidenziate, dai diversi partecipanti dell'incontro, durante e dopo il procedimento di estrazione  l'importanza tra le tante cose dell'uso di:

1)CREAZIONE DEL RAPPORT PRECEDENTEMENTE, entrare nella mappa dell'altro e comprendere come meglio guidarlo

2)CREARE UNO STATO DI RILASSAMENTO GUIDATO, usando la respirazione, rallentando il proprio verbale, questo per comunicare al meglio con l'inconscio dell'altro

3)PARLARE VERSO L'ACCESSO AUDITIVO PREFERITO DELL'ALTRO 

4)USO DI DOMANDE DIRETTIVE

5)USO DEL TEMPO IMPERATIVO

6)TONALITA' DI VOCE NON TROPPO DURA PER MANTENERE IL RAPPORT

7)EVITARE IL VERBO "DEVI" sostituendolo con, prova, vuoi, vogliamo, ti è possibile, è bene che tu,....

Individuata la modalità critica, può essere utile testarla facendola, sia amplificare, sia rimpicciolendola per avere una buona certezza sulla sua efficacia, e calibrare bene le reazioni fisiologiche nell'altro.

Infatti in questi esercizi è fondamentale poi registrare accuratamente sia le reazioni paraverbali e non verbali dell'altro, per avere accurati feed back passo passo sull'efficacia della strada intrapresa nella rievocazione guidata del K.

Il secondo esercizio comprendeva poi l'estrazione di strategie di motivazione, individuando così le submodalità più importanti, per poi riutilizzarle per rendere motivante un compito semplice o banale.

"ghghghhg" scrive :

Nell'ultimo incontro di PNL PRATICA abbiamo affrontato il tema delle

SUBMODALITA' o SOTTOMODALITA'. In particolare ci siamo soffermati sulla

prima fase di esercizi rivolti ad estrarre le submodalità di una

persona per ogni SISTEMA RAPPRESENTAZIONALE (V,A,K) nel ricordo di due

situazioni opposte: una piacevole (A) e l'altra spiacevole (B).

Obiettivo dell'esercizio è stato di notare le differenze tra le

submodalità nella situazione (A) e in quella (B).

La prima osservazione che abbiamo fatto riguarda alcuni aspetti

ricorrenti nella descrizione delle submodalità per la maggiorparte di

noi. Le esperienze di tipo (A) infatti avevano in comune delle sub.

visive COLORATE, LUMINOSE, NITIDE, in MOVIMENTO. Delle submodalità

auditive MUSICALI, MELODICHE, o VOCI riconosciute piacevoli con TONI e

VOLUMI moderati. Delle submodalità cinestesiche di TEMPERATURA calda,

DIFFUSE in tutto il corpo e SCORREVOLI in direzioni varie.

Al contrario, nelle esperienze di tipo (B), ci siamo accorti di quanto

le sub. fossero spesso opposte rispetto alle precedenti; BIANCO e NERO,

SFOCATE, SBIADITE, FISSE quelle visive, quasi assenza delle auditive o

RUMOROSE e nel cinestesico con TEMPERATURA fredda, spesso LOCALIZZATA,

PESANTE o OPPRIMENTE.

E' stato interessante riscontrare che alcune submodalità erano invece

presenti e identiche sia nell'esperienza (A) che in quella (B). Si è

trattato delle sub. DIMENSIONE, DISTANZA, ASSOCIAZIONE e VOLUME

(probabilmente ce ne sono delle altre che non abbiamo rilevato).

La riflessione è che mentre le submodalità evidenziate in precedenza

definiscono comunemente un sensazione legata al piacere o non (sub.

colore = piacevole, sub. bianco e nero = meno piacevole, sub.

temperatura calda-tiepida = piacevole, sub. temperatura fredda = non

piacevole, ecc.), quest'ultime di dimensione, distanza, associazione

(associato/dissociato) e volume invece ne definiscono l'intensità

indipendentemente che si tratti di una situazione piacevole o non.

Facciamo un esempio: il ricordo di una persona antipatica che ci ha

criticato aspramente facendoci star male, può essere associata ad una

submodalità generalmente di tipo spiacevole (es. colori sbiaditi, poca

luce, tonalità di voce stridule, senzo di peso sullo stomaco).

Un'occasione in cui siamo stati protagonisti e nella quale abbiamo

ricevuto il plauso della gente che stimiamo, sarà facilmente

attribuita a delle sub. di tipo diverso (es. immagini colorate, nitide,

a fuoco, luminose, scroscio di applausi, musica di sottofondo, voci di

approvazione, senso di calore diffuso, di leggerezza, ecc.) Ma

l'immagine, il suono o la sensazione che il nostro cervello ha

attribuito a questi due eventi possono essere ugualmente più o meno

grandi o distanti in funzione dell'intensità con cui si è registrato

il ricordo indipendentemente dal piacere o dal dolore che ne suscita.

Le sub. DIMENSIONE, DISTANZA, ASSOCIAZIONE, VOLUME diventano un

regolatore d'intensità con il quale il nostro cervello ha deciso

inconsciamente di registrare l'effetto. Nel caso di immagini di

grandi dimensioni, di vicinanza all'immagine o associazione

all'immagine, l'effetto finale è ovviamente amplificato quale che

sia il ricordo che c'è dietro e così viceversa.

Le fobie, ad esempio, scaturiscono dalla inesatta registrazione che il

nostro cervello fa di uno o più eventi accaduti realmente, dopo aver

rielaborato i dati raccolti dalla realtà attraverso i propri sistemi

sensoriali (V,A,O,G,T). Quindi la nostra parte neurologica da un suo

personalissimo SIGNIFICATO o risposta ad un evento e le submodalità

sono il codice con cui viene registrato.

Prendiamo l'esempio delle sub. della fobia per gli insetti: malgrado

questi ultimi siano di dimensioni piccole o molto piccole rispetto a

noi, le sub. sono generalmente ampliate ed intense, come è possibile

pensare, allo stesso modo delle sub. di una persona che vive

un'euforia o una situazione d'innamoramento.

L'analisi di questi meccanismi è come fare pratica leggendo le

istruzioni di un impianto elettronico musicale per sapere quali sono i

tasti ufficiali da premere se si vuole godere di un volume più alto

per una bella musica o abbassare nel momento in cui ci danno notizie

che non ci piacciono, sapere quali sono i comandi più immediati per

regolare i colori della TV, il contrasto, lo schermo...

                                                                                                    Alla prossima  By Shell (“Alea iacta est!”)

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