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Troppi pensieri


Febb

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Crescendo63
12 hours ago, mrc77 said:

In sostanza dice: i nostri pensieri sono in nostro possesso, li decidiamo noi.

Sì e no. Perché parte dei nostri pensieri non vengono decisi dall'Io cosciente, ma dall'inconscio. E su quella parte abbiamo poco controllo.

Questo va detto, altrimenti uno vede che non riesce a controllare i suoi pensieri inconsci, e pensa di essere incapace lui. :-)

Nel caso di pensieri inconsci o involontari, difficilmente possiamo controllarli al 100%, però possiamo cercare di arginarli o deviarli volontariamente.

 

Per il resto sono d'accordo con quello che hai scritto.

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mrc77
10 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

Sì e no. Perché parte dei nostri pensieri non vengono decisi dall'Io cosciente, ma dall'inconscio. E su quella parte abbiamo poco controllo.

Questo va detto, altrimenti uno vede che non riesce a controllare i suoi pensieri inconsci, e pensa di essere incapace lui. :-)

Nel caso di pensieri inconsci o involontari, difficilmente possiamo controllarli al 100%, però possiamo cercare di arginarli o deviarli volontariamente.

 

Per il resto sono d'accordo con quello che hai scritto.

Si si infatti ho anche scritto che lo avevo letto e che non sono un professionista del settore. Hai fatto bene a precisare così è più chiaro anche a me.

Secondo te come si potrebbe fare allora?

La meditazione? Potrebbe essere utile?

Modificato da mrc77
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Il 11/6/2017 alle 18:29 , Febb ha scritto:

Ogni tanto mi capita di avere tanti pensieri per la testa, non riesco a staccarmi dallo stress che mi procurano.

Mi accorgo di non essere concentrato su ciò che mi accade intorno, e perdo tanto.

Come fate voi quando capitate in queste situazioni? Come date tregua a voi stessi dai troppi pensieri?

Aspetta, amico mio. Non sono i pensieri che ti procurano stress, avviene l'esatto contrario. Ora non ho capito bene la natura di questi pensieri, anche se immagino abbiano la natura del disturbo ossessivo. In questo caso, quei pensieri si alimentano della tua ansia e non viceversa. Capito? Il disturbo ossessivo è classificato tra i disturbi d'ansia. Quindi, e vengo al punto, se vuoi ridurre la forza di quei pensieri, devi ridurre l'ansia. Per ridurre l'ansia ci sono molti modi immediatamente utilizzabili: tecniche di rilassamento, visualizzazioni e altre, per stare nell'ambito di un intervento più "clinico", oppure altri sistemi più semplici come l'attività fisica di intensità media. In ogni caso, devi agire sulla tua ansia, non sui tuoi pensieri che dell'ansia sono il prodotto.

FMJ

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Il 11/6/2017 alle 22:14 , Crescendo63 ha scritto:

Io in genere i miei continui pensieri me li godo. E' come essere al cinema :-D

 

Se però parli di pensieri pesanti, negativi, ansiogeni...

- Un metodo è adottare una prospettiva diversa. Se per esempio mi preoccupo perché non ho i soldi per un certo acquisto, posso pensare a chi non ha nemmeno i soldi per mangiare, o nemmeno acqua da bere ---> Il mio "problema" appare molto meno grave. O se il terrorismo mi crea ansia, posso pensare a catastrofi come guerre mondiali o la peste nera del 1300, e in confronto ora andiamo alla grande.

Insomma, c'è sempre chi sta molto peggio ;-)

- Di fronte a preoccupazioni o paure, posso chiedermi: "E se anche succedesse, qual è la cosa peggiore che potrebbe capitarmi?"

A volte ci preoccupiamo in anticipo, come se un evento potesse distruggerci la vita, ma se ci poniamo quella domanda, poi ci rendiamo conto che non sarebbe così grave.

Per esempio con una donna che mi piace, ma ho paura di approcciare: e se anche mi rifiuta, non è che poi muoio o mi cade il pisello ;-D Sopravviverò.

- Un altro sistema per "sgombrare" la mente è impegnarsi in qualcosa di fisico, p.es. danzare, suonare uno strumento, correre, fare sesso... immergendosi nelle sensazioni.

Più siamo nel corpo, meno tendiamo a restare nella mente.

 

 

Dipende dall'intensità e dalla forza di quei pensieri. Se si tratta di preoccupazioni, le puoi affrontare come dici tu e può funzionare, ma se si tratta di un disturbo ossessivo, le cose cambiano, dato che questa modalità di pensiero si nutre delle nostre ansie e ha una notevole forza d'imposizione.

FMJ

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10 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

Sì e no. Perché parte dei nostri pensieri non vengono decisi dall'Io cosciente, ma dall'inconscio. E su quella parte abbiamo poco controllo.

Questo va detto, altrimenti uno vede che non riesce a controllare i suoi pensieri inconsci, e pensa di essere incapace lui. :-)

Nel caso di pensieri inconsci o involontari, difficilmente possiamo controllarli al 100%, però possiamo cercare di arginarli o deviarli volontariamente.

 

Per il resto sono d'accordo con quello che hai scritto.

No. non è così. L'inconscio non conosce il pensiero. L'inconscio produce solo immagini... come nei sogni. Il pensiero, quindi il processo secondario, è proprio dell'IO ed è sconosciuto all'ES. L'ES opera solo secondo il processo primario e quindi nei termini di scarica pulsionale immediata.

FMJ

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23 ore fa, mrc77 ha scritto:

Proprio prima ho letto una cosa al riguardo, da un sito di psicologia. In sostanza dice: i nostri pensieri sono in nostro possesso, li decidiamo noi. Tendenzialmente noi abbiamo la propensione di pensare sempre al negativo e questo è nell'indole delle persone. Per virare verso il positivo bisogna lavorare, ma essendo in nostro possesso i nostri pensieri negativi possono e devono essere cambiati con altri positivi. Sono nostri e lo possiamo fare. E poi da li la mente va meglio e anche la vita reale. Questo perché la realtà è condizionata dai nostri pensieri.

Ti faccio un esempio: se io nella mia testa penso che la mia ragazza mi tradisca nella realtà vado a cercare le conferme a questo mio pensiero e magari rischio di travisare anche cose banali ( che ne so anche un semplicissimo on line su whattsapp) perché condizionato dal mio pensiero. Se invece penso che non mi tradisca magari vedo le stesse cose ma non mi fanno nessun effetto. Poi se nella realtà tua ragazza ti tradisce e lo scopri hai lo stesso una batosta ma almeno fin li hai vissuto bene e senza ansie.

Se invece hai già del tuo pensieri positivi puoi solo goderteli perché ti danno sensazioni piacevoli.

Spero di essermi spiegato, questo per quello che ho letto almeno, non sono uno psicologo.

Nella sostanza è come hai riassunto. Si tratta di terapie cosiddette "cognitive" volte all'eliminazione dei pensieri detti "disfunzionali". In realtà, queste terapie, ebbero una certa notorietà negli anni '70 e parte degli anni '80, per poi perdere un po' di appeal. Comunque sono efficaci in certi casi, per esempio in interventi puntuali e circoscritti.

FMJ

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Crescendo63
5 hours ago, mrc77 said:

Secondo te come si potrebbe fare allora?

La meditazione? Potrebbe essere utile?

Sì, una forma di meditazione è una delle tecniche che possono aiutare (poi ovviamente bisogna vedere caso per caso qual è il problema).

In generale, tutto quello che porta ad una maggiore consapevolezza (meditazione inclusa) è utile. Di solito noi non siamo "padroni" della nostra mente (nessuno ce lo insegna), è come se viaggiassimo sul sedile posteriore e qualcun'altro tiene i comandi, così a volte ci sentiamo tristi ed altri felici, e non sappiamo bene perché o come cambiare.

Diventare consapevole di quel che mi succede dentro e perché, avere chiarezza dei miei meccanismi interni, mi consente:

1) Di essere meno sballottato da pulsioni inconsce ed emozioni ballerine

2) Di influire - almeno in parte - sui miei processi interni.

Quindi, tutto quello che mi porta ad essere più consapevole di me (che non è solo "sapere" di testa, ma anche sentire emotivo e "di pancia"), aiuta in questa evoluzione.

Poi ognuno sceglie quello che più lo ispira. A me ha aiutato molto: l'autonanalisi su principi psicologici (come fare lo psicanalista di se stesso), conoscere filosofie orientali, seguire gli insegnamenti di Osho (maestro spirituale indiano), Biodanza. E - soprattutto - tanta onestà con me stesso (anche quando è scomoda ;-): finché combatti quello che sei, rimani sconosciuto a te stesso.

Personalmente la meditazione non mi ha mai preso, ma sicuramente per altri funziona. Ognuno deve trovare i metodi adatti a lui. Sui disturbi d'ansia anni fa era di moda il training autogeno, credo sia tutt'ora valido.

 

Infine, credere di poter sistemare la propria psiche in modo rapido e semplice è ingannevole: poiché siamo più o meno tutti nevrotici, "ristrutturare" se stesso è un lavoro impegnativo che dura tutta la vita.

Ma il risultato è passare da "bambino" ignaro e lamentoso ad adulto che tiene le redini della sua vita. Non è poco ;-)

Modificato da Crescendo63
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On 6/30/2017 at 2:51 PM, FMJ said:

Aspetta, amico mio. Non sono i pensieri che ti procurano stress, avviene l'esatto contrario. Ora non ho capito bene la natura di questi pensieri, anche se immagino abbiano la natura del disturbo ossessivo. In questo caso, quei pensieri si alimentano della tua ansia e non viceversa. Capito? Il disturbo ossessivo è classificato tra i disturbi d'ansia. Quindi, e vengo al punto, se vuoi ridurre la forza di quei pensieri, devi ridurre l'ansia. Per ridurre l'ansia ci sono molti modi immediatamente utilizzabili: tecniche di rilassamento, visualizzazioni e altre, per stare nell'ambito di un intervento più "clinico", oppure altri sistemi più semplici come l'attività fisica di intensità media. In ogni caso, devi agire sulla tua ansia, non sui tuoi pensieri che dell'ansia sono il prodotto.

FMJ

Grazie FMJ.

Come tecniche di rilassamento, visualizzazione cosa mi consigli? 

Ovviamente sul web viene fuori di tutto e di più, avere una dritta mi farebbe risparmiare tanto tempo perso a spulciare mille siti.

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Grazie a tutti per l'interesse e i diversi punti di vista che mi avete offerto.

Cercherò di analizzare di più me stesso in quelle situazioni in cui mi sento come descritto nel primo post e cercherò di capire da dove scaturiscono tutti quei pensieri, cosí da lavorare sul problema alla radice.

Intanto proverò qualche tecnica di rilassamento/visualizzazione poichè comunque ansie e stress sono all'ordine del giorno, e male non mi fanno.

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motogio
Il 30/6/2017 alle 14:51 , FMJ ha scritto:

Aspetta, amico mio. Non sono i pensieri che ti procurano stress, avviene l'esatto contrario. Ora non ho capito bene la natura di questi pensieri, anche se immagino abbiano la natura del disturbo ossessivo. In questo caso, quei pensieri si alimentano della tua ansia e non viceversa. Capito? Il disturbo ossessivo è classificato tra i disturbi d'ansia. Quindi, e vengo al punto, se vuoi ridurre la forza di quei pensieri, devi ridurre l'ansia. Per ridurre l'ansia ci sono molti modi immediatamente utilizzabili: tecniche di rilassamento, visualizzazioni e altre, per stare nell'ambito di un intervento più "clinico", oppure altri sistemi più semplici come l'attività fisica di intensità media. In ogni caso, devi agire sulla tua ansia, non sui tuoi pensieri che dell'ansia sono il prodotto.

FMJ

Ciao FMJ ti apprezzo come persona ed e' per questo che mi permetto di chiederti:

Io ho risolto i miei problemi cambiando i miei pensieri,il mio inconscio.

E' stata molto dura,c'e' voluto molto tempo ma alla fine agendo in questo modo anche l'ansia se n'e' andata.

Prima di far questo ho usato tecniche di rilassamento e meditazione di cui ho un ottima conoscenza sviluppata all'interno di un programma di arti marziali frequentato per oltre 5 anni arrivando anche a concetti di ipnosi che ogni tanto utilizzo ancora.

Avevo ridotto si i sintomi ma la vera vittoria e' arrivata agendo piu' in profondita',sull'inconscio,sulle credenze. 

Dopo quanto scritto vorrei sentire un tuo parere.

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