Schema generale

[due.di.picche [Partecipante] 0]

avete presente quei grafici che si usano in programmazione per descrivere il funzionamento di un algoritmo? secondo voi è possibile costrure qualcosa del genere per quanto riguarda il pickup? nel senso

1) open

2) se X allora 3) altrimenti 4)

3) routine

4) ecc.

è un'idea malsana che mi è passata per la testa, quella di schematizzare la strategia da adottare.

che ne pensate?

byebye

[LIFE [Partecipante] 2]

l'idea è interessante, è il tentativo di creare game perfetti, ma penso sia impraticabile per l'infinità di variabili che comporta il sarge...

[tango [Élite] 1]

a livello teorico ci può anche stare,ma a livello pratico è improponibile.

Nel sarge possono succedere cose imprevedibili...e poi così,teorizzando internamente "algoritmi" diventeremo delle perfette macchine programmate.Ma noi non siamo macchine o computer.

E poi  tutto ciò andrebbe a discapito della fantasia e della spontaneità, che penso siano due delle cose fondamentali del sarge.

ciao    tango

[TAuRus [Amministratore] 102590]

Gli schemi vanno benissimo per insegnare, anche la seduzione, in aula e non. Si tratta di paletti sistemati qua e là lungo la strada, si tratta di tracciare dei checkpoint lungo il percorso, null'altro.

Sul campo si passa alle abilità fondamentali: calibrazione, flessibilità e creatività. Esattamente ciò che ci permette di trarre il massimo piacere dalla VITA senza pensare agli schemi.

Queste abilità si possono sviluppare e migliorare sul campo... Solo sul campo.

Ma come fare quando proprio non sappiamo in che direzione muoverci?

Come si fa a sviluppare la creatività ad esempio?

Sono questi gli studi che stiamo portando avanti da tempo, avendo già raggiunto risultati notevoli...

Come sviluppare la flessibilità? Come capire "a pelle" molte situazioni? Come fare per ottimizzare il lavoro del nostro subconscio, vincere la paura, avere idee brillanti quando serve, capire meglio se stessi, capire i valori degli altri, far innamorare gli altri di noi e provare emozioni senza paura e limiti inutili.

Capire cos'è il vero rapport, senza le pugnette pnllistiche

E' ovvio, tutto questo è molto più facile quando si hanno dei punti di riferimento, delle linee guida...

Non si tratta più di insegnare un unico modello matematico che funziona con tutti, ma di sviluppare personalità e di tirare fuori il meglio di noi.

Il ritorno alle origini!

L'abbandono dei limiti, paure e quanto ci frena nello sviluppo, per scoprire quanto di meglio c'è in ognuno di noi.

Non si tratta più di indossare il modello di qualcun altro, ma di sprigionarne uno nostro, quello vero, quello intimo, personale e sincero, quello che funziona davvero!

Ora, secondo voi, è possibile costruire qualcosa del genere per quanto riguarda il pickup?

Hmmm, chissà cosa potrebbero centrare con tutto questo TAuRus ed aRaChNo...

[EL9 [Partecipante] 1]

Tu sei un informatico (o al massimo un ingeniere)...mi sbaglio forse?

Comunque secondo me dipende appunto da come uno è abituato a pensare, se è abituato a agire a schemi (diagramma di flusso intendevi no?) forse è un po troppo estremizzata come cosa ma puo andare..

Anche se io ragiono cosi, visti i miei studi sono profondamente convinto che il "rimorchio" non sia uno schema o dei passi da seguire, ma un qualcosa che ci fa cambiare..cioè, all'inizio pensiamo cosa fare, schematizziamo ecc, ma tutto questo dovrebbe portarci a "naturalizzarci"..un atteggiamento naturale, quello che prima programmavamo poi ci viene spontaneo

Sono contorto ma mi si capisce?

[due.di.picche [Partecipante] 0]

bhe non era difficile capire che sono informatico....

si, purtroppo io ho il grande "difetto" di tendere a schematizzare tutto, sono una persona MOLTO LOGICA, in ogni ambito.

almeno finchè non acquisisco dimestichezza, allora dopo mi lascio andare.

per questo ho fatto questa proposta, non pretendo certo di comportarmi come un automa, ma uno schema sarebbe d'aiuto per avere una visione generale, una visione dall'alto, dalla quale poi partire per fare altre considerazioni.

[XAX [Partecipante] 58]

bhe non era difficile capire che sono informatico....

si, purtroppo io ho il grande "difetto" di tendere a schematizzare tutto, sono una persona MOLTO LOGICA, in ogni ambito.

almeno finchè non acquisisco dimestichezza, allora dopo mi lascio andare.

per questo ho fatto questa proposta, non pretendo certo di comportarmi come un automa, ma uno schema sarebbe d'aiuto per avere una visione generale, una visione dall'alto, dalla quale poi partire per fare altre considerazioni.

Mettiamo dei riferimenti.

Una volta che hai aperto il set, tu puoi interessare o meno al set.

I motivi non ci interessano per ora.

Stiamo sgrossando, non andiamo per il sottile.

Dopo aver capito il senso di tutto ciò si può lavorare nel rendere più interessante l'opener o il PUA.

Partiamo dall'opener: abbiamo degli opener che sono delle pugnette lunghissime. Alcuni hanno addirittura più fasi.

Lascio tutto il merito di qegli opener che mihanno insegnato molto. Ciò che non viene spiegato, però, è che l'argomento dell'opener può o non può interessare. Se l'argomento interessa, sarà il set a stimolarti nel proseguire. Se l'opener non interessa non conviene forzare l'interesse del set sull'argomento dell'opener.

In tutti e due i casi l'opener non è mai fine a se stesso.

A noi non intressa molto se loro pensano che io stia bene biondo, se il mio amico faccia bene a bruciare le foto della ex, se chi mente di più sono gli uomini o le donne.

L'opener è una scusa per cercare un aggancio con l'argomento successivo.

Lo scopo dell'opener è cercare argomenti per continuare il discorso.

Tutto il game è una rincorsa all'argomento successivo, fino all'eiaculazione introvaginale

Sei un informatico. Bene: l'opener è come la progettazione di un database, una rincorsa continua tra le prestazione e la ridondanza, tra la completezza e la semplicità d'uso, tra la schematizzazione e la semplificazione. Non esiste l'ottimo, non esiste metodo. E' una scommessa continua sulle proprie intuizioni e la propria cultura in merito.

Durante l'opener, quindi, quello che devi fare è osservare il set, ascoltare i suoi commenti spontanei, accorgerti dei diversi umori per trovare un minimo arpiglio per continuare.

Potresti, ad esempio, individuare quella più scontrosa e chiedere al set se faccia sempre così. Poi chiederle se escono spesso insieme, ecc. fino a trovare interessi comuni e creare un bridge per un incontro successivo.

Potresti, prendere in prestito una domanda o una affermazione che il set tira fuori durante l'opener per fare domande o affermazioni che comunque presuppongono una loro risposta.

Non è facile fare esempi, ogni esempio suona come il copione di un film. Ogni trascrizione di un set reale vale solo per quel set in quel momento.

Quello che puoi fare è ascoltare qualche tuo amico che sa farlo, capire come fa ed imitarlo.

Alcune mie esperienze.

In un club io ed il mio compagno di sarge abbiamo chiesto se potevamo unirci al 2-set (chiedere è cortesia, la cortesia è ben accetta sempre, la cortesia può essere affermativa, la cortesia dimostra sicurezza) ed abbiamo cominciato a parlare degli interessi reciproci del lavoro ecc. fino a trovare un argomento che conoscevamo bene esu cui potevamo prendere di mira un elemento del set. Se ilset fosse stato completamente disinteressato, sarebbe finita li. Invece  il set era interessato in un modo "atipico" (strane alchimie di relazione tra donne) e la cosa è proseguita.

Un'altra volta abbiamo aperto sulla spiaggia. Senza chiedere il permesso ci siamo seduti ed abbiamo chiesto come mai fossero li. Poi abbiamo inscenato un piccolo gioco di ruolo su chi offrisse da bere fino a trovare una complicità.

Non è difficile, basta non forzare gli argomenti, basta non centrare il dicorso su uno scopo preciso, basta attaccarsi a quello che c'è.