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Ricco a 40 anni


Kagan

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Vorrei tramite questo post stimolare una discussione costruttiva, si spera.

La domanda è facile, e mi riferisco soprattutto a chi ha più esperienza: 

Per un ragazzo giovane, disposto a studiare il massimo possibile ( quasi, ovviamente non si contano giorni in malattia etc ), a sacrificare sabati, domeniche, vacanze, insomma tutto, ma con un budget familiare non al top, quindi costretto a frequentare una università pubblica, e cose simili, cosa deve fare e su cosa deve puntare per arrivare ai 40 tra il 10-20% di profili più skillati?

Non parlo solo per me, infatti non ho detto la mia situazione, ma in generale. Mi interesserebbe stimolare una discussione, tutto qui.

Riassumendo, per una giovane non ricco che si trova ora a 20 anni e per i 40 vuole essere ricco, quali passi e su cosa deve puntare per raggiungere il massimo possibile? Che settori deve scegliere? Che percorso universitario deve fare? In quale Paese deve trasferirsi? E tutto quello che viene in mente. Casomai aggiorno.

 

Nota bene: Questa NON è una discussione filosofica. Ovvio che la priorità è la felicità personale, ovvio che non tutto dipende dai soldi, anzi. Ovvio che molti non reggerebbero a fare un certo tipo di percorso redditizio a discapito di uno che ama. Ovvio che occorre divertirsi. La discussione se si concretizzerà vuole semplicemente focalizzarsi sull'oggettività e non sulla soggettività dell'individuo.

 

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abik93

Presupposto: sono ancora all'università (ingegneria), quindi il mio punto di vista è sicuramente diverso rispetto a chi è già da tempo inserito nel mondo del lavoro.

Ho un paio di considerazioni, come risposta alla tua domanda: la prima, è che è difficile rispondere a qualcosa che chiede una previsione di 20 anni (soprattutto nel periodo attuale) in modo preciso. Mi sembra che tu stia sottointendendo un lavoro da dipendente, probabilmente qualcosa sul tecnico/manageriale (o un mix) potrebbe essere la risposta alla tua domanda.

Come seconda considerazione, da come hai scritto mi è sembrato che tu stia intendendo la cosa come un "lo studente si chiude a bozzolo, assorbe informazioni e nozioni e poi esce dal bozzolo con sufficenti capacità", cosa che per me non è sufficiente. Alle conoscenze acquisite a scuola ne vanno affiancate altre, "assorbite" in generale da altre persone (ad esempio sul luogo di lavoro, ma anche durante l'università).

 

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Ginevra

Questa tua richiesta mi ha colpita.

Come mi ha colpito ciò che hai scritto.

Ovvio che è possibile arrivare a 40 anni e ritrovarsi realizzati. Ovvio che devi scegliere a 20 ciò che vorrai essere a 40, perchè il percorso è lungo e fatto di sacrifici, rinunce e tante delusioni ma anche tante soddisfazioni.

L'unico punto su cui ti sbagli è il fatto che ci sia un percorso preordinato a discapito di quello che si ama, per il raggiungimento della propria soddisfazione personale.

E' a fare ciò che ami che ti farà raggiungere traguardi mai sperati. Se ti imbattessi in un percorso che non è tuo il rischio è quello di non combinare nulla perchè potrai raggiungere qualsiasi risultato ma non ti sentirai mai pienamente soddisfatto.

Per esperienza personale, (io sono nei 40) posso dirti di esserci riuscita.

Sicuramente tra i 20 e i 30 anni ho trascurato divertimenti folli per studiare e lavorare sodo (anche 12 ore al giorno compreso il sabato e la domenica).

Le mie amiche erano dal parrucchiere/estetista/shopping sfrenato/uscite e week end fuori....Io a studiare e quando uscivo ero una donna "semplice"...spesso col capello un pò arruffato...e le mani senza smalto. Per carità mai vestita male ma mancava sicuramente quel tocco da figa. Il viso era un pò provato...arrivava l'estate e non avevo tempo per il mare...ero pallidina.

Ma ero felice perchè in testa avevo un obiettivo. E giorno dopo giorno mettevo quel mattoncino....che alla fine è diventato un forziere in cui tengo tutto quello che serve a me oggi per vivere dignitosamente.

Ognuno ha poi il suo rilevatore di valore rispetto ai soldi.

C'è chi si sente ricco con 1500 euro al mese e chi con il quadruplo si sente comunque sfigato.

Se mi guardo indietro rivedo un percorso in cui ne ho dovute superare tante, ma rispetto a quelle mie amiche che invece passavano il tempo a farsi belle e a godersela, io sono quella che oggi sta meglio di tutte.

Non so. questa è la mia esperienza. 

 

 

 

 

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Spero di non sconfinare in quelle domande e riflessioni che vuoi tenere fuori da questa discussione... comunque secondo me, oggi, nel 2017 non è possibile fare una stima causa-effetto da qui a vent'anni perché il mondo sta cambiando troppo repentinamente per permettere una previsione del genere, cosa che secondo me era invece fattibilissima negli anni 80

Per cercare di dare un contributo alla discussione, direi che per l'obiettivo da te posto contano molto i rapporti sociali, i contatti giusti, e tanta paraculaggine. Forse, in sintesi, dimostrare di essere quello giusto al momento giusto per risolvere i problemi del momento

Però mi rendo conto che è una visione molto da sogno americano, non troppo applicabile qui

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freefall
9 minuti fa, EdoardoG ha scritto:

Spero di non sconfinare in quelle domande e riflessioni che vuoi tenere fuori da questa discussione... comunque secondo me, oggi, nel 2017 non è possibile fare una stima causa-effetto da qui a vent'anni perché il mondo sta cambiando troppo repentinamente per permettere una previsione del genere, cosa che secondo me era invece fattibilissima negli anni 80

Per cercare di dare un contributo alla discussione, direi che per l'obiettivo da te posto contano molto i rapporti sociali, i contatti giusti, e tanta paraculaggine. Forse, in sintesi, dimostrare di essere quello giusto al momento giusto per risolvere i problemi del momento

Però mi rendo conto che è una visione molto da sogno americano, non troppo applicabile qui

Esattamente... 

E "studiare" non mi pare la chiave per aprire ogni porta. A parte quella della propria stanza, dove tieni i libri...

Mastrapasqua e Montezemolo, hanno studiato tanto o erano nel giro giusto?

 

Quanto contano i legami, far parte della cricca giusta?

 

Prima che me lo chiedano... Ho studiato molto. Da lavoratore e non frequentante, pure fuori sede, con voti alti. 

 

Se studi, fallo perché ti piace.

 

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MichelaDevi

L'estero e l'esperienza.

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F-Knight

La risposta è che non c'è una risposta, perché la domanda è troppo generica; generica quanto al lasso temporale (guarda cosa è successo a Leman Brothers che pure era too big to fail); generica quanto al settore di riferimento: la carriera ed i soldi non vanno necessariamente di pari passo e questi due elementi variano tantissimo a seconda che tu scelga un settore umanistico, uno scientifico, uno finanziario.

Esempio: vuoi insegnare lettere classiche, sei un fenomeno, ti laurei a Bologna col massimo e in anticipo, lasci l'Italia, sbarchi in US fai PHD ad Harvard diventi teaching assistant poi professor come Ronald Kegan. Sei un mito, scrivi libri, sei citato, sei osannato... Ma non sei ricco. Stai molto bene, magari sei sui 200k anno, ma ricco è un'altra cosa. Altro esempio, sei un genio coi numeri, mentre studi analisi in Bocconi inventi un algoritmo innovativo per prevedere l'andamento del NYSE da qui a sei mesi, vai a Londra, ti fai un MBA in finanza e poi scegli JPMorgan o Goldman Sachs e entri come junior analist. Muori per 4/5 anni, ma a 32 anni sei investment manager e ti porti a casa 1 o 2 milioni di dollari/pound all'anno e puoi salire. Ultimo esempio (per coprire più campi possibili). Sei un brillante specializzando di neurochirurgia in un'ottima università pubblica italiana (che so Pavia), ti specializzi e ottieni borsa di studio alla Mayo clinic. Stai lì 2 anni, diventi un drago ma posto di lavoro non ne trovi. Ma sei un drago. Torni in Italia, ti sbatti, lecchi il culo a qualche barone e diventi il suo secondo operatore. A 40 anni, se sei proprio bravo, puoi essere docente e aver trovato 1/2 ospedali e 2/3 cliniche private in cui operare. Porti a casa 200/300k, sei figo, davvero... Ma senza una botta di culo (il tuo barone che va in pensione e ti cede i clienti, qualche familiare con una clinica privata avviata) a più di quello non arrivi. Con botta di culo il milione lo raggiungi easy.

Vedi, è tutto troppo variabile e chiaramente sconta un elemento imponderabile: la botta di culo che non è possibile prevedere.

L'unico consiglio che ti possa dare è questo: diventa il più bravo fra i bravi in ciò che fai, impara l'inglese come un madre lingua e sii intraprendente e disponibile a spostarti. Alla fine ce la farai, forse non a diventare milionario, ma quanto meno a stare bene.

F

Modificato da F-Knight
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Clock
3 ore fa, Kagan ha scritto:

Vorrei tramite questo post stimolare una discussione costruttiva, si spera.

La domanda è facile, e mi riferisco soprattutto a chi ha più esperienza: 

Per un ragazzo giovane, disposto a studiare il massimo possibile ( quasi, ovviamente non si contano giorni in malattia etc ), a sacrificare sabati, domeniche, vacanze, insomma tutto, ma con un budget familiare non al top, quindi costretto a frequentare una università pubblica, e cose simili, cosa deve fare e su cosa deve puntare per arrivare ai 40 tra il 10-20% di profili più skillati?

Non parlo solo per me, infatti non ho detto la mia situazione, ma in generale. Mi interesserebbe stimolare una discussione, tutto qui.

Riassumendo, per una giovane non ricco che si trova ora a 20 anni e per i 40 vuole essere ricco, quali passi e su cosa deve puntare per raggiungere il massimo possibile? Che settori deve scegliere? Che percorso universitario deve fare? In quale Paese deve trasferirsi? E tutto quello che viene in mente. Casomai aggiorno.

 

Nota bene: Questa NON è una discussione filosofica. Ovvio che la priorità è la felicità personale, ovvio che non tutto dipende dai soldi, anzi. Ovvio che molti non reggerebbero a fare un certo tipo di percorso redditizio a discapito di uno che ama. Ovvio che occorre divertirsi. La discussione se si concretizzerà vuole semplicemente focalizzarsi sull'oggettività e non sulla soggettività dell'individuo.

 

Non ho molto tempo a disposizione per darti una risposta articolata e complessa, come vorrei fare.

Con la sintesi e il senso pratico senza filosofia ti rispondo per punti :

- cosa deve fare e su cosa deve puntare per arrivare ai 40 tra il 10-20% di profili più skillati?

Nel titolo parli di ricchezza ergo successo, per questo non è necessario essere il più skillato sul mercato del lavoro, ma essere il più skillato per il proprio obiettivo.

Esempio prendi visione delle biografie di alcuni imprenditori come Zuckerberg, Jobs, o gli Italiani Ferrero o Del vecchio, le loro skills sono servite per creare gli "imperi" che adesso gestiscono.

scegliere di fare l'imprenditore è profondamente diverso dal fare il dipendente

@ Penso che ciò che differenzi queste persone dagli altri sia alcune caratteristiche quali :

Capacità e competenza

Credere in se stessi e nelle proprie capacità 

Perseverare, "fallisci ancora, fallisci meglio"

Passione e interesse per il settore

Ossessione 

-quali passi e su cosa deve puntare per raggiungere il massimo possibile?

Devi fare qualcosa per cui provi un interesse autentico, o ancor meglio che ti entusiasmi. Ma il desiderio non è alcun valore senza i risultati.

Se si vuol fare ingegneria dopo 5 anni di gravi insufficienze sulla pagella di matematica, più che un desiderio è una perdita di tempo.

-Che settori deve scegliere?

Settore scientifico, new-eco a risposta secca. 

Si progettano auto elettriche, o con guida autonoma, treni iper veloci ma al momento aziende come flexibus e uber sono riuscite a sfondare con prodotti "tradizionali".

Non partire dal settore ma parti dai tuoi interessi e dalle tue capacità reali.

Dopo tante delusioni, e fallimenti ti posso dire che sulla mia pelle ho imparato che :

Il migliore costruttore della tua strada che conduce al successo sei tu

-Che percorso universitario deve fare?

Facoltà scientifiche quasi tutte, o economia. 

Entrare nelle migliori università, in US "Ivy league", nel mondo ci sono i rank 

-In quale Paese deve trasferirsi?

Possibilmente un paese in cui parli la lingua o hai già dei contatti. Mi sono trasferito in un posto dove non capivo un parola e non comprendevo la cultura, un'esperienza pessima. 

 

@Kagan ho letto le tue discussioni, ti auguro il meglio !

 

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Clock
52 minuti fa, freefall ha scritto:

Esattamente... 

E "studiare" non mi pare la chiave per aprire ogni porta. A parte quella della propria stanza, dove tieni i libri...

Per mia esperienza sì e no...

Fare i leccapiedi ed essere al posto giusto porta in alto... ma se ha un minimo di capacità, giusto uno sputo di competenza fa fare il grande salto prima e ti spinge più in alto. 

Se volessi dare una formula del successo per un manager o aspirante, è conquistare la simpatia del capo e saper risolvere i suoi problemi. Spesso il capo in Italia è incompetente, quando trova l'impiegato con mediocri capacità  gli sembra di aver trovato il Santo Graal 

Cita

Mastrapasqua e Montezemolo, hanno studiato tanto o erano nel giro giusto?

 

Quanto contano i legami, far parte della cricca giusta?

 DNA fratello...

Ci sono nati... Luca Cordero in Montezemolo appartiene a una secolare famiglia nobile... come anche l'attuale Presidente del consiglio e tanti altri della cricca...

Entrambi hanno studiato... come i laureati/studenti di LUISS e bocconi spesso vengono già da una famiglia agiata se non di gran rilievo nel loro piccolo.

Per mantenere un figlio all'università bisogna averne le possibilità... Rette,vitto alloggio, libri, è un grosso sacrificio per alcune famiglie, un'impossibilità per altre...

La laurea è necessaria anche se sei figlio di... E' quel "visto" che rende più accettabile la persona all'interno del circolo sociale, e dell'ambiente lavorativo.. in cui si viene raccomandati.

Con il passare del tempo, facilmente il pettine troverà i nodi.

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PSY
3 ore fa, Kagan ha scritto:

un budget familiare non al top, quindi costretto a frequentare una università pubblica, e cose simili, cosa deve fare e su cosa deve puntare per arrivare ai 40 tra il 10-20% di profili più skillati?

bhe, innanzitutto non concentrarti su "università pubblica" o meno. sui tuoi che non possono spendere cifre folli per la tua istruzione.

se vuoi arrivare primo non puoi prendere la traiettoria che prendono tutti.

secondo me devi immaginarti come sarà il futuro, non guardare al passato credendo che ti possa darti delle info particolari.

per ora secondo me devi indivudare chi sono gli elementi più skillati da cui imparare, connetterti e chiedere consigli intelligenti più che puoi e "tagliare gli angoli" per acquisire la consocenza che ti fa fare il salto di qualità.

poi devi trovare una donna capace e intelligente, secondo me è imprescindibile, molti ce la fanno senza, ma oggettivamente se puoi andare con una ricca e con la testa sulle spalle, perchè dovresti andare con una figa senza cervello?

poi cerca i forum di imprenditoria, gruppi facebook con persone capaci, chiedi sempre a quello che ti sembra il + skillato "chi dovrei conscere oltre a X?". partecipa ad eventi di networking live, ma non quelle porcate dove c'è tanto fishame. deve esserci la creme de la creme e devi sapere in che modo TU puoi essere loro utile.

pompa il tuo profilo mediatico, es su linkedin, twitter e quei siti lì, ma senza fare il fenomeno o pubblicare link da giocatore di serie b. devi aiutare, ma devi far vedere che solo tu e pochi altri sareste arrivati a quel punto.

se vuoi consigli pratici, per ora sicuramente ti conviene dare il 100% sull'uni, ammesso che tu abbia fatto una buona scelta, fai il "lecchino con i prof", sai cosa mi piace? che quelli che chiamano gli altri lecchini sono quelli che di networking non ci hanno capito proprio un cazzo. possono saperne inifnito a livello tecnico, ma a livello di intelligenza emozionale non contano un cazzo e non hanno capito il giochino.

guarda le offerte di lavoro su linkedin e indeed. <- questa è importante -> GUARDA cosa stanno cercando i lavori più pagati. guarda cosa ti manca per ottenere quella posizione. bene, se l'uni non ti può dare nulla per colmare quelle lacune (cosa molto probabile) devi darti da fare (a) capire perchè vogliono che tu sappia quelle cose (b) effettivamente saper fare quelle cose.

poi, pensa in grande. pochissimi si arricchiscono veramente lavorando per qualcun altro. devi possedere la tua compagnia (ti consiglio "how to get rich" dy felix dennis), qual è un problema che tra un 5-6 affliggerà un grosso numero di persone e come mai, grazie al tuo percorso di studi, alla tua volontà e alla tua passione, riuscirai a costruire un team che risolverà questo problema 10 volte meglio del secondo stronzo che ci prova? in che modo monetizzerai il tutto?

poi devi capirne di macroeconomia, tasse, politica e geopolitica. se non hai una visione di come si evolveranno le varie potenze mondiali, di quale sarà il tuo tax rate in futuro se resti in italia o di come il global warming potrebbe stravolgere gli equilibri mondiali portando a migrazioni o meno. insomma, pensa in grande e fatti tante domande. fatti le domande che il 99% non si fa, se vuoi esser parte dell'1%

poi devi sapere come trattenere, mantenere, costruire e comporre la ricchezza. hai fatto i soldi vendendo il prodotto, ma il tuo business prima o poi smetterà di stampare, prima o poi arriverà il momento in cui qualcuno offrirà una solizione migliore della tua o a costi inferiori e se vendi e tutto il tuo patrimonio era legato a quel business e non hai diversificato con altri investimenti, significa che il patrimonio sta perdendo valore. magari to conveniva darti all'immobiliare (non in italia(!)) in paesi in forte via di sviluppo con moneta che oggi è in grossa difficoltà, ma hce in futuro andrà migliorando = inflazione, crescita demografica, guadagno sul cambio. compri, mandi in affitto, fai pagare il mutuo all'inquilino, ripaghi, usi come collaterale, compri, rinse and repeat. wealthy, but not rich. se flippi sei rich, but not wealthy.

etc etc..

vabbè, in pratica ci sono mille mila modi per arricchirsi.

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