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Ricco a 40 anni


Kagan

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Inviato (modificato)

A me non è mai parso che Robin si sia dipinto come guru, quanto uno che ha fatto robe, visto luoghi, e avuto esperienze che la maggioranza delle persone non ha, ed ha un livello di consapevolezza diverso e più ampio, cosa che su questo forum dovrebbe essere oro, perché alla fin fine il nocciolo duro dice sempre le stesse robe: c'è la crisi, le donne vanno con i ricchi/belli prenditi una laur(e)a e le solite menate, cose che chiunque può sentire al bar sotto casa dal panzone alcolizzato. E non dico che non sia vero, ma questo forum dovrebbe favorire una visione più ampia.

Comunque la domanda di martina va bene, il confronto è giusto, ci mancherebbe. Vediamo come fluisce la discussione, spero di arricchirla io col tempo, perché ormai il forum lo vedo molto piatto e poco ispirato, gli utenti in gamba teniamoceli per favore ( che detta tra noi, saranno un paio ).

 

P.s: comunque ho il numero di Zuckerberg che è diventato ricco a meno di 30 anni, appena posso gli faccio aprire la discussione su come creare il nuovo gingillo sputasoldi.

Modificato da Kagan
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self_made_man

grazie ragazzi, siete la mia forza, ho visto il video e nella parte in cui espone i presupposti fondamentali per diventare "qualcuno" ho pianto quando ha indicato l'avere origini modeste e gente che non ha creduto in te ma su cui vuoi rivalerti. Sono all'ultimo anno di una laurea magistrale, dopo aver conseguito una laurea triennale, ho una media alta e sto cercando di avviare una startup, solo mia madre sembra credere in me, mio padre forse per non illudermi sta sulle sue, la mia ex mi ha lasciato perchè mi dedico troppo allo studio e a differenza di miei coetanei non svolgo alcun lavoro supplementare, forse sbagliando, anche se da qui a poco dovrei cominciare, in ogni caso ciò comportava per me sacrifici che lei non era disposta ad affrontare. E' stata una vera botta per me, ma io credo in me, me ne accorgo guardandomi intorno di essere diverso, delle serate, della "figa", di limonarmi la tipa in discoteca,  ormai me ne importa poco, io voglio essere ricordato e stimato nel mio piccolo, voglio diventare qualcuno, fare qualcosa non raggiungibile da chiunque, con tutto il rispetto non voglio fare la vita dei miei, che per garantire qualcosa di più a me si privano da anni di una vacanza decente e qualora le cose andassero per il verso giusto, saranno i primi ad essere ricompensati.. scusate lo sfogo, forse sto andando ot, in ogni caso credete in voi, se sentite quell'ardore bruciarvi lo stomaco, se sentite di valere di più, probabilmente è così, l'importante è che rimaniate umili e disposti al sacrificio, un giorno arriverete là dove sognate

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PSY
1 ora fa, self_made_man ha scritto:

sto cercando di avviare una startup

di che ti occupi?

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self_made_man
2 ore fa, PSY ha scritto:

di che ti occupi?

sharing economy

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robinbreak
7 hours ago, self_made_man said:

la mia ex mi ha lasciato perchè mi dedico troppo allo studio e a differenza di miei coetanei non svolgo alcun lavoro supplementare

Mandala a fanculo.

Tanto poi ritornano a mendicare quando tu sei sulla 30+, quando non solo sei "qualcuno" ma lei sta cercando il provider e la cosa "seria" dopo averla data in giro ai vari lover di turno... ed allora potrai rendere pan per focaccia (potrai scoparle a frotte ma senza fidanzarsi, ne' tantomeno sposarle)...

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  • 1 mese dopo...
leavingmyheart
Il 24/8/2017 alle 10:29 , Lyon ha scritto:

La tua domanda mi ha colpito molto, provo a risponderti sulla base della mia esperienza, partendo da lontano.
Quando avevo 15 anni andai a vedere Jurassic Park al cinema.
Nella scena dove per la prima volta i due protagonisti vedono il brontosauro, io sentii una vocina dentro di me che diceva: "Che figata pazzesca, io voglio fare queste cose da grande !!!".
Mi misi a cercare libri sull'argomento, e mi resi conto che non ce n'erano in Italiano, quindi ero costretto a studiare l'inglese ad un livello da capire i libri / manuali che sarebbero serviti.
Ovviamente erano tempi dove Internet non c'era nelle abitazioni e i video in streaming erano fuori dall'immaginazione di chiunque.
Scoprii per caso che in edicola saltuariamente venivano pubblicate delle rivisti di CG (Computer Graphics).
Quindi nello stesso tempo scoprii anche che quello che volevo fare io, aveva un nome preciso.
Sempre grazie a queste riviste pubblicazioni riuscii a scoprire anche che esitevano programmi (all'epoca molto rudimentali) di grafica 3D sui computer dell'epoca tipo l'Amiga, che io in realtà usavo per giocare e fare disegni bidimensionali con un glorioso software chiamato Deluxe Paint, ma questa è un'altra storia... 
Riuscii a procurarmi uno di questi programmi di 3D in uno dei negozietti della mia città dove piratavano giochi per Amiga.
Arrivai a casa, installai il software e porca troia era in Francese...
Mi misi a studiare il Francese, per capire cosa cavolo stessi leggendo sullo schermo.
Dopo qualche mese trovai lavoro e cominciai a lavorare dopo scuola in uno studio di architettura per i primissimi rendering architettonici.
Nel frattempo io stavo frequentando il Liceo Artistico, fui bocciato per due anni consecutivi, e fu la cosa migliore che mi sia mai capitata.
Perchè in questi due anni persi per il resto del mondo, io stavo gettando le basi per il mio lavoro futuro.
I ricordi da amarcord si fermano qui, andiamo al presente.
Ora ne ho 39 di anni, sono 18 anni che faccio questo lavoro, ho all'attivo 14 Feature Animation, conosco 3 linguaggi di programmazione (C++, Python, Java)
In questo percorso ho cambiato e vissuto in diverse città per inseguire il mio sogno.
Ho vissuto a Roma, Genova, Pisa, Londra, Parigi e adesso Bruxelles.
A lavoro, da svariati anni, parlo solo inglese e francese, e devo impegnarmi a tenere vivo l'italiano perchè, sembra una cazzata, ma si perde se non si pratica.
Sono head department dei Visual Effect in un grosso studio di Animation e Visual Effects qui in Belgio.
Ho raggiunto il mio obbiettivo ? Direi di si, sono soddisfatto, ma non mi basta, voglio di più, perchè non sto più imparando, quindi probabilmente dovrò di nuovo cambiare città per avere di più.
Sono ricco ? No, e non me n'è mai fregato un cazzo, ma sto molto bene, vivo bene, non sopravvivo e non ho mai avuto problemi di lavoro, non sono mai rimasto senza lavoro o nessuno mi ha mai detto "per te non c'è lavoro".
Posso andare in vacanza anche per un mese, perchè nel frattempo sto investendo in opzioni e ho dei rendimenti mensili, senza praticamente fare niente, oltre al mio stipendio ed ai miei bonus su alcuni film.
Ma ci sono stati dei sacrifici, come in tutte le cose.
Tu hai detto che vuoi diventare ricco, prima di diventare ricco dovrai studiare il rapporto tra rischio&rendimento che ti servirà anche in altri ambiti non solo negli investimenti.
I miei sacrifici sono stati: lasciare nella mia città natale amici, donne, rovinare storie, essere lontano dalla mia famiglia anche in momenti difficili e duri, sacrificare serate per aggiornarmi e studiare nuove cose, nuovi programmi, nuove materie.
Una cosa che vedrai durante il tuo percorso è che tutto può esserti utile.
Visto che vuoi diventare ricco, ti faccio un esempio su questo tema.
Se tu nel 2012 avessi investito 200 Euro in Bitcoin, adesso saresti fottutamente ricco.
La domanda è quanti investitori con il tuo obbiettivo nel 2012 erano a conoscenza dei Bitcoin ?
Devi essere curioso per scoprire nuove cose, ed avere il talento è capire dove sarà la prossima occasione.
Ma questa è stata la mia di storia, tra circa 20 anni sarà interessante e sarò curioso di leggere la tua.

In bocca al lupo.

Bella storia.

Tranne l'esempio dei bitcoin, sono quei classici casi emergenti imprevedibili che neppure oggi riescono a suggerire fin dove possono arrivare. 

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sfulcrum
Il 7 luglio 2017 alle 15:23 , F-Knight ha scritto:

La rispost Ultimo esempio (per coprire più campi possibili). Sei un brillante specializzando di neurochirurgia in un'ottima università pubblica italiana (che so Pavia), ti specializzi e ottieni borsa di studio alla Mayo clinic. Stai lì 2 anni, diventi un drago ma posto di lavoro non ne trovi. Ma sei un drago. Torni in Italia, ti sbatti, lecchi il culo a qualche barone e diventi il suo secondo operatore. A 40 anni, se sei proprio bravo, puoi essere docente e aver trovato 1/2 ospedali e 2/3 cliniche private in cui operare. Porti a casa 200/300k, sei figo, davvero... Ma senza una botta di culo (il tuo barone che va in pensione e ti cede i clienti, qualche familiare con una clinica privata avviata) a più di quello non arrivi. Con botta di culo il milione lo raggiungi easy.

 

F

Sono d'accordo con te sul concetto ovvero essere il più bravo fra i bravi e l'importanza della lingua della perfida Albione, meno sui numeri in campo medico: conosco molto bene la realtà pavese è di docenti 40enni con 300k mai visti ne sentiti.

Rimanendo sul tuo esempio neurochirurgico una volta specializzato è difficile trovare una borsa di studio nella realtà Usa per due motivi: in gran parte delle scuole di specializzazione italiane gli interventi da primo operatore esistono soltanto nel fantalibretto delle attività formative, molto più spesso si prepara il campo e si lavora come da terzo o quando va bene da secondo operatore; alla fine molti piuttosto che andare alla Mayo preferiscono fare un periodo in qualche clinica universitaria estera non troppo prestigiosa proprio per "fare" casistica.

Esiste inoltre il problema, specialmente in una branca come neurochir dell'abilitazione: in Usa non è riconosciuta e senza quella non puoi toccare neppure un capello ad un paziente...i vari step (1-2-3) per prenderla durano mediamente due anni...a questo punto ci sono tre strade:

1) Fare subito la specializzazione in Usa preparando i vari step mentre si prende la laurea (statisticamente è difficile avere un buon piazzamento poiché sono molte diversi i loro test a cosa siamo abituati),

2) Partire quando si ha delle notevoli skills ed avere  un certo nome nella letteratura (rende più semplice certi passaggi).

3) Partire a specializzazione finita e dottorando iniziato: forse l'opzione migliore in quanto per attività di ricerca  non sono previsti i vari step clinici ed in molti campi gli Usa se la cavano bene; da tenere in conto che al momento della partenza viene fatto firmare un documento nel quale si afferma che alla fine del periodo bisognerà rientrare nel paese d'origine a meno di casi particolari (studi di interesse federale, impossibilità trovare un americano di pari skills, ecc).

 

Sulla questione stipendi di base uno strutturato in ospedale sta sui 3000-3500 k al mese, fino al 1996 non c'erano problemi a lavorare anche  fuori, successivamente dopo i vari decreti e ultimamente con Balduzzi quasi ovunque il contratto è di esclusività.

Alcune specializzazioni permettono di fare di più, ma entro certo limiti (a meno di non voler finire come un noto cardiochirurgo Milanese), faccio qualche esempio:

Un pediatra di famiglia massimalista supera i 10 k lordi mensili, può ovviamente integrare con privato e domiciliari, ma la vedo difficile andare molto oltre dato il fatto che seguire 800 bimbi  di base è già  abbastanza impegnativo...alla cifra che ti ho messo vanno detratti i costi dello studio, dell'assicurazione e dei materiali (un commercialista bravo va detto può far risparmiare molto).

Per i vari chirurghi la situazione è decisamente più grigia, molto meglio per anestesisti e radiologi: sono molto ricercati in quanto hanno un rendimento aziendale parecchio elevato, ma anche li non conosco nessun anestesista su una cinquantina (un paio anche avviati alla docenza, essere docente a 40 anni è virtualmente semplice come bere un bicchiere d'acqua....incatenato all'inferno) in grado di arrivare ai 300k l'anno a 40 anni (parlando di netto).

Stipendi del genere si trovano in dirigenti di struttura complessa/professori universitari (le due cose sono quasi sempre due insiemi che si compenetrano) a carriera avviata, medici del lavoro con parecchi agganci/figli d'arte con un'enorme  rete di contatti (in quel caso è fattibile a 40 anni), chirurgi plastici nel giro giusto con gente giusta lavorando però privatamente tra Milano e Roma, otorini e oculisti con clientela del padre.

Modificato da sfulcrum
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