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Che cos'è la personalità?


Nero256

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Nero256

Mi è capitato di leggere che "si sviluppa nei primi anni dopo la nascita e rimane pressoché inalterata per il resto della vita"

Qualcuno che ne sa di più, magari un parere esperto, potrebbe aiutarmi a capire meglio i seguenti punti?

di cosa si tratta

con cosa non bisogna confonderla

da cosa dipende

come si forma

che influenza ha sul nostro life style

quanto è complessa/sfaccettata/flessibile

ha a che fare con il QI o il QE

Grazie in anticipo a chiunque voglia dare un contributo :)

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  • 2 settimane dopo...
AnemoneBlu

La personalità è il frutto di una serie di caratteristiche individuali forgiate nel nostro cammino.

Inizialmente è un foglio bianco, circoscritta da confini familiari che assimiliamo dai nostri genitori; subisce modifiche, marcature, smussature, imbruttimenti in virtù del vissuto. Siamo il risultato del nostro vivere e in quanto tale possiamo colorare o limare i lati peggiori prendendo la misura di essi, scorrendo nei pensieri la loro origine. 

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Crescendo63
On 11/7/2017 at 4:21 PM, Nero256 said:

Mi è capitato di leggere che "si sviluppa nei primi anni dopo la nascita e rimane pressoché inalterata per il resto della vita"

Dunque, argomentone su cui non ci possono essere risposte definitive o assolute. Quindi, ascolta le fonti migliori e poi trai le tue conclusioni. :-)

 

In sintesi, è vero che il "nucleo centrale" della personalità si forma nell'infanzia (specialmente entro i primi sei anni, vedi gli stadi di sviluppo di Piaget).

Ma non è assolutamente vero che rimane inalterata: siccome ogni influsso che riceviamo ci modifica in qualche modo, l'esperienza stessa di vivere ci plasma (a meno che vivi del tutto isolato). Anche alcuni sviluppi recenti (come "l'apprendimento a vita" - Lifelong learning - e la "plasticità cerebrale" - Neuroplasticity) comprovano che siamo creature in costante evoluzione, fino al giorno della morte.

Questo è di conforto, perché qualsiasi problema abbiamo, possiamo sperare di risolverlo, migliorando noi stessi :-)

 

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di cosa si tratta

con cosa non bisogna confonderla

E' difficile da definire, perché è un concetto astratto e può essere vista in molti modi. Per alcuni è quello che sei, per altri è una maschera dietro cui si cela il tuo Vero Sé.

Potrei dire che è sia quello che sei interiormente, sia quello che pensi di essere (ma che non è reale). P.es. uno spirito curioso è parte di quello che sei (è una dote innata), ma una tendenza paurosa e timida può venire dall'educazione: quindi tu credi sia parte di te, ma in realtà è solo uno schermo difensivo dovuto all'esperienza - e di cui puoi liberarti.

 

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da cosa dipende

come si forma

Ognuno di noi è un misto di Natura (le caratteristiche innate) e Cultura (l'influenza dell'ambiente intorno a noi): entrambe determinano chi siamo.

C'è una continua dialettica tra la propria personale natura (innata), e gli stimoli dell'ambiente in cui viviamo, una tensione e uno scontro: il risultato è la personalità.

- Se vince l'ambiente (a cui ci pieghiamo), diventiamo nevrotici (rinneghiamo noi stessi per fare contenti gli altri)

- Se vince la nostra natura interiore, possiamo svilupparci in uno spettro tra "persona realizzata" (sano) e "sociopatico senza freni inibitori" (malato)

... Un equilibrio non facile! ;-D

 

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che influenza ha sul nostro life style

Mediamente, almeno il 50% della vita che fai, dipende dalla tua personalità. Il restante 50% dall'ambiente.

Ecco perché è utile modellare la propria personalità nel modo in cui vorremmo essere o diventare - invece di prendere passivamente quello che siamo. Quelli che dicono "Tanto io sono fatto così", vivono da vittime invece di agire da creatori della propria vita.

 

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quanto è complessa/sfaccettata/flessibile

In modo pressoché infinito. :-)

 

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ha a che fare con il QI o il QE

Ovviamente sì.

Le tue capacità intellettive (QI) ed emozionali (QE) determinano i tuoi risultati nelle due sfere. Una predominanza di uno dei due aspetti, spesso porta ad una scarsa capacità nell'altro, p.es.:

- La persona molto intelligente, razionale e cerebrale (alto QI), che però ha scarse capacità emozionali e relazionali (stile "A beautiful mind", Sheldon di "Big Bang Theory", mister Spock).

- La persona molto emotiva, passionale ed empatica (alto QE), che però fatica ad usare un pensiero lucido, analitico e progettuale (stile Bridget Jones).

Va anche detto che il QI è una metrica oggi considerata poco affidabile. E' sicuramente più realistica la visione delle "intelligenze multiple" di Gardner.

Modificato da Crescendo63
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Clock
10 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

Ovviamente sì.

Le tue capacità intellettive (QI) ed emozionali (QE) determinano i tuoi risultati nelle due sfere. Una predominanza di uno dei due aspetti, spesso porta ad una scarsa capacità nell'altro, p.es.:

- La persona molto intelligente, razionale e cerebrale (alto QI), che però ha scarse capacità emozionali e relazionali (stile "A beautiful mind", Sheldon di "Big Bang Theory", mister Spock).

- La persona molto emotiva, passionale ed empatica (alto QE), che però fatica ad usare un pensiero lucido, analitico e progettuale (stile Bridget Jones).

Va anche detto che il QI è una metrica oggi considerata poco affidabile. E' sicuramente più realistica la visione delle "intelligenze multiple" di Gardner.

Volevo aprire una discussione sulla teoria delle intelligenze multiple, sapresti approfondire l'argomento ?

Doverosa premessa : ho letto solo qualche articolo, e visto qualche video sull'argomento, la mia conoscenza è quasi nulla a riguardo.

Se la teoria delle intelligenze multiple in se non è difficile da comprendere, come può l'uomo sfruttare questa teoria ?

Ad esempio  

1) Comprendere quale sia la sua intelligenza più sviluppata

2) Come sviluppare le proprie intelligenze multiple. Ammesso e non concesso che sia un'operazione fattibile

 

E' una materia estremamente interessante

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Crescendo63
4 hours ago, Clock said:

Volevo aprire una discussione sulla teoria delle intelligenze multiple, sapresti approfondire l'argomento ?

Non direi, non l'ho mai approfondita.

Solo che avendo io una specie di "personalità multipla", e vedendo la complessità e le contraddizioni dell'animo umano, ne riconosco la validità.

 

Quote

 

Doverosa premessa : ho letto solo qualche articolo, e visto qualche video sull'argomento, la mia conoscenza è quasi nulla a riguardo.

 

Potresti fare un sento di quanto hai scoperto (magari in un thread a sé), e da lì potrebbee partire una discussione.


 

Quote

 

Se la teoria delle intelligenze multiple in se non è difficile da comprendere, come può l'uomo sfruttare questa teoria ?

1) Comprendere quale sia la sua intelligenza più sviluppata

2) Come sviluppare le proprie intelligenze multiple. Ammesso e non concesso che sia un'operazione fattibile

 

1) Questo dovrebbe essere facile, osservando come ti muovi nel mondo, ti confronti con la realtà, agisci verso gli altri: le aree in cui ti viene facile, e dove invece fatichi

2) Il come non è facile da sintitezzare. Ma di sicuro è fattibile: abbiamo in noi tutti i potenziali, che possiamo sempre sviluppare. Non sempre al massimo (se non sono portato per la musica, non diventerò mai un campione), ma di sicuro in parte.

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handyman
16 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

Ognuno di noi è un misto di Natura (le caratteristiche innate) e Cultura (l'influenza dell'ambiente intorno a noi): entrambe determinano chi siamo.

C'è una continua dialettica tra la propria personale natura (innata), e gli stimoli dell'ambiente in cui viviamo, una tensione e uno scontro: il risultato è la personalità.

- Se vince l'ambiente (a cui ci pieghiamo), diventiamo nevrotici (rinneghiamo noi stessi per fare contenti gli altri)

- Se vince la nostra natura interiore, possiamo svilupparci in uno spettro tra "persona realizzata" (sano) e "sociopatico senza freni inibitori" (malato)

... Un equilibrio non facile! ;-D

 

Puoi spiegare concretamente questa parte?

In particolare sula "vittoria" della nostra natura umana: cioè, quali atteggiamenti, convinzioni, idee portano in una o nell'altra direzione?

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Crescendo63
6 hours ago, handyman said:

Puoi spiegare concretamente questa parte?

Faccio un esempio: se tu sei un maschio giovane, probabilmente faresti sesso ogni volta che puoi, e quando vai in giro toccheresti le tette e il culo alle belle donne (e magari pure alle altre ;-).

E' nella tua natura, ci sei nato, è un impulso innato. E' quindi parte di te. Ok?

 

Dall'altra parte, c'è la "cultura" (la società, le regole, l'educazione, ecc.): che ti dice invece "E' ora di andare al lavoro, non di fare sesso", e "Non si toccano le donne senza il loro consenso".

Quindi se tu non sei appena uscito dalla jungla (ovvero da uno "stato di natura"), cosa fai? Ascolti la cultura, reprimi i tuoi impulsi, e fai la brava persona :-)

Ecco un esempio banale dello scontro continuo tra Natura e Cultura dentro di noi.

Con quelle regole non ci sei nato, te le hanno inculcate; e col tempo sono diventate parte della tua personalità (in senso freudiano, sono il tuo Super-Io). Ma non sono propriamente "te", sono una sovrastruttura.

 

Quote

In particolare sula "vittoria" della nostra natura umana: cioè, quali atteggiamenti, convinzioni, idee portano in una o nell'altra direzione?

Non capisco la domanda... e forse sarebbe anche complicato da spiegare.

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