Dopo tanti anni ho capito che le nostri azioni sono quasi irrilevanti.

[AtlasCoelestis [Partecipante] 1513]

L'amicizia tra maschio e femmina non esiste, giusto? Per me è così.

Adesso, secondo me conta l'esperienza.

La quantità e la qualità dell'esperienza che vivi con la Lei che vorresti tua.

Se guardo al passato, nel mio passato, è sempre stato così.

Infatti oggi tendo a fare esperienze con le ragazze già dall'apertura. 

Fa proprio la differenza, perché è vita.

Il tutto è amplificato al miliardo quando l'esperienza che proponi è una primizia per la lei di turno.

Le prime volte legano. Non solo quelle sessuali. 

È tutto un preludio.

Il giocare, l'imprevedibilità e tutte queste cose aiutano.

Ma solo se alma base c'è la volontà di far fare esperienze. Di far vivere.

Poi ovvio che conta anche il dove e il quando.

Ma il come, se fatto bene, se ben calibrato, può spostare le montagne.

Questo per me ha rappresentato una svolta spaventosa.

La cosiddetta "Cosa che fa la differenza"

Bene o male funzionano tutte allo stesso modo, se si conoscono le leve giuste allora le possibilità aumentano.

Considerato poi che se provi, indipendentemente dal risultato, non sbagli mai.

Il rimpianto, quello sì che uccide.

[Linus2016 [Élite] 2508]

@AtlasCoelestis sull'amicizia uomo-donna non sono affatto d'accordo. Ho diverse amiche che non mi farei mai nemmeno con una pistola alla tempia. E mi ci trovo da dio.

Il provarci, questo fa la differenza di base secondo me. Spesso ti bruci donne perché non ci provi o non lo fai abbastanza, abbastanza determinato, cattivo, voglioso. Tutto qui.

 

Sull'offrire esperienze, mi spieghi meglio cosa intendi? Perché non vorrei darti ragione, prendendo fischi per fiaschi ahahahah

[mrc77 [Partecipante] 382]

17 minuti fa, Linus2016 ha scritto:

Erano le mie convinzioni quando mi sono iscritot al forum e lo sono tutt'ora. 

Per contro, devo anche dire, che non ho né letto un manuale (giusto distrattamente Franco per motivi trash) né tantomeno applicato tecniche.

 

Credo che banalmente, l'avere una conoscenza dell'argomento "seduzione" riduca il delta fra quelle che potenzialmente potresti farti e quelle che ti fai effettivamente.

In sostanza (non me ne volere @vol-à-voile se ci metto la matematica), hai 100 donne. Diciamo che 30 verrebbero anche a letto con te. Te da solo te ne fai 5. Se hai cognizione di causa, arrivi magari a 10, magari a 15, etcetc.

Tutto qui. 

 

Come nella navigazione a vela, conta essere in un punto trigonometrico in un dato momento, né prima né dopo. E quindi, si, conta moltissimo il quando e il come entri nella vita di una donna. 

Le "conquiste" migliori e più durature sono appunto quelle dove nessuno fa quasi nulla.

Più fatichi e più vuol dire che hai in mano qualcosa che non funziona, che non va, che alla prima folata va a puttane.

 

Ora, credo che tutte siano fattibili da tutti perché per assurdo ci saranno sempre situazioni in cui tu sei quello giusto e blablabla. Però spesso e volentieri non è il momento, non è il caso etcetc

La bellezza conta e non conta. La ricchezza conta e non conta. E cosi il resto. Nel senso che non sono un Adone, ma magari entro al momento giusto e fanculo quello più bello.

Sono lubrificanti

In fondo diciamo le stesse cose. Non so voi ma io non mi sento così ferrato sull'argomento seduzione, l'unica cosa che so è che ancora ne devo imparare tante....però magari chi ha più conoscenza ed esperienza avrà una visione diversa

Quindi mi piacerebbe sapere cosa ne pensa @^'V'^

[AtlasCoelestis [Partecipante] 1513]

22 minuti fa, Linus2016 ha scritto:

@AtlasCoelestis sull'amicizia uomo-donna non sono affatto d'accordo. Ho diverse amiche che non mi farei mai nemmeno con una pistola alla tempia. E mi ci trovo da dio.

Il provarci, questo fa la differenza di base secondo me. Spesso ti bruci donne perché non ci provi o non lo fai abbastanza, abbastanza determinato, cattivo, voglioso. Tutto qui.

 

Sull'offrire esperienze, mi spieghi meglio cosa intendi? Perché non vorrei darti ragione, prendendo fischi per fiaschi ahahahah

Guarda, anche io ho amiche che non mi farei mai. 

Però alle lunghe il problema diventa il viceversa.

Non so come mai, ma nell'ultimo anno 3 di quelle che credevo amiche si sono dichiarate a me. 

Quindi sono portato a pensare quello di cui sopra, che vale ovviamente per me.

Mica voglio convincere nessuno ahaha!

 

Per la questione esperienza intendo semplicemente fare qualcosa, qualsiasi, insieme. 

Dalle cose più stupide a quelle più strane.

Per esempio una delle cose che faccio da sempre appena aperta una ragazza che vedo essere ricettiva è dire di essere il campione di lotta coi pollici.

La sfido e giochiamo, la batto e la prendo in giro. E poi via così.

Questa fa parte delle cose iper-stupide ma che, guarda caso, fin'ora hanno SEMPRE funzionato con TUTTE.

Per quelle strane dipende. 

Può essere un giro insieme nei cimiteri, nelle case abbandonate, entrare nelle ville quando non c'è nessuno e fare il bagno in piscina (È già la 6° volta questa estate).

Esperienze. Emozioni. Legami e connessioni.

Questo, con me, ha sempre fatto la differenza tra il risultato e la sòla.

Quando me le bruciavo era perché, o è perché, non seguivo/seguo il mio Mostro.

Quindi do per scontato o evito di fare alcune cose, finendo sempre per mangiarmi le mani.

Quando non riesce è perché non si ha il coraggio di seguire il flusso del cazzo. Si ha paura di qualcosa. Capita, serve e fa crescere.

Ma poi per una settimana ti mangi le mani se quella che hai, momentaneamente, perso ti attizzava manco avesse in culo la diavolina.

Spero di essermi spiegato. Sono da cellulare e mi sento disabile a scrivere.

Semai sono qui :)

Modificato 6 Agosto 2017 da AtlasCoelestis

[OldPlayer [Partecipante] 2434]

Bel titolo, ma non sono d'accordo. ....

Senza le tecniche conquisti "solo" le donne già attratte da te e certe volte neppure quelle....

Con le tecniche ovviamente non è che puoi fare miracoli ma avere la possibilità di conquistare quelle a cui non fai cagare si.

Se poi si tratta di chat game, imho le tecniche fanno decisamente la differenza. 

 

[Caraibika [Élite] 2371]

La seduzione imho serve soprattutto a riconoscere le donne già attratte e far fluire tutto in modo scorrevole senza fare cazzate, oltretutto sono le situazioni più naturali e piacevoli (almeno per me). Se non c'è l'attrazione di base puoi sapere tutta la teoria del mondo ma non ti aiuterà a crearla, quello che proverai a fare risulterà meccanico e forzato sia per te che per lei. Altra cosa che conta tantissimo è la tempistica, la stessa che ti pala potrebbe starci una settimana dopo solo perché ha uno stato d'animo diverso, ma questa è una cosa non sempre facile da sfruttare purtroppo.

Modificato 6 Agosto 2017 da Caraibika

[joker2 [Partecipante] 56]

5 hours ago, OldPlayer said:

Se poi si tratta di chat game, imho le tecniche fanno decisamente la differenza. 

 

Per esempio?

Secondo me non c'è chissà che tecnica, però sono curioso di capire cosa intendi!

[OldPlayer [Partecipante] 2434]

1 ora fa, joker2 ha scritto:

Per esempio?

Secondo me non c'è chissà che tecnica, però sono curioso di capire cosa intendi!

Sulla chat non hai la possibilità di usare il paraverbale.

Quindi scegliere cosa dire e saper scalare bene fa la differenza

[jepgambardella [Partecipante] 839]

@Jordan
Così com'è sembra un post inutile, 
comunque mi pare invece che tu cerchi di schematizzare nella tua testa tecniche, comportamenti e metodi per cercare di inserire le persone che conosci in delle categorie.
Il problema è che puoi far finta di non essere needy quanto vuoi, ma se nella testa l'unico pensiero che ti frulla mentre parli con una ragazza è la sua figa, lei non te la darà mai. 
Al contrario, potresti non accorgerti che quel tuo amico che ti sembra così BETA è in realtà molto seducente. Ha un modo tutto suo che alle ragazze piace. Un comportamento inconscio che tu non riuscirai mai a decifrare e trascrivere. 
Allo stesso tempo, è molto diffuso scambiare come dei copioni i manuali di seduzione. Sarebbe tutto molto bello se bastasse leggere un libro per cominciare a scopare in giro. Invece molte questioni cercano semplicemente di sviscerare alcune parti che in te ci sono già, e a cui invece tu non hai mai dato importanza. È un cammino. 
Oltretutto nei tuoi esempi hai omesso una parte importante: quanto ne capiscono Tizio, Caio e Sempronio di donne? 
Perché il punto è lì, e la pratica delle tecniche dipende da quello. Kino escalation. Quando farla? Se per te loro parlano un linguaggio alieno, non riuscirai mai a trovare il momento adatto per riuscirci. Arrivare anche solo ad un bacio ad esempio. 
Poi io non posso crogiolarmi e aspettare che il destino mi porti la figa a tavola, tutte quelle che mi sono fatto me le sono sudate.
Inconsciamente? Con cognizione di causa? Non conta.
Ci passi notti insonni a capire cosa fare.
Il forum o dei manuali possono aiutarti, ovviamente. Ma devono essere comunque consigli che per te devono avere senso. Magari domani segui un consiglio che ti pare una cazzata, non sentendolo tuo ovviamente va male, e darai la colpa al consiglio di merda. E dopodomani che fai? 
Sei punto e da capo. 
Prendi ad esempio il concetto di "Punire è premiare". 
A prima lettura, specialmente se l'esperienza è poca, sembra una follia vera e propria. Però poi, con un'attenta analisi, leggendo anche la discussione intera (grazie Internet), ti accorgi che è vero. Che cazzo, mi è capitato. 
Il problema è che chi cazzo fai autoanalisi al giorno d'oggi, e senza ipocrisia soprattutto. 

Comunque questa storia delle categorizzazioni a priori mi fa venire in mente Bianca di Nanni Moretti. Il protagonista cerca in tutti i modi di decifrare la realtà e le relazioni umane. Infatti ha un fascicolo per ogni suo amico. Ma quando si accorge che non è possibile ricondurre tutta l'esistenza in degli scemi prestabiliti, lo shock sarà troppo forte. Non saprà affrontarlo e compie un'ultimo gesto liberatorio (non il suicidio, bensì l'omicidio) e finalmente si rende conto che "le nostre azioni sono rilevanti" e può cominciare a vivere. La frase finale è "è triste morire senza figli". Proprio quando lui raggiunge la maturità della vita, quando si accorge che è bella perché è così, proprio perché è questo caos a cui non puoi attribuire un modello di sandali, l'idea di non poter mettere al mondo un'altra vita lo deprime.
Lascio il link al finale qui.
 

[Linus2016 [Élite] 2508]

1 ora fa, jepgambardella ha scritto:

@Jordan
Così com'è sembra un post inutile, 
comunque mi pare invece che tu cerchi di schematizzare nella tua testa tecniche, comportamenti e metodi per cercare di inserire le persone che conosci in delle categorie.
Il problema è che puoi far finta di non essere needy quanto vuoi, ma se nella testa l'unico pensiero che ti frulla mentre parli con una ragazza è la sua figa, lei non te la darà mai. 
Al contrario, potresti non accorgerti che quel tuo amico che ti sembra così BETA è in realtà molto seducente. Ha un modo tutto suo che alle ragazze piace. Un comportamento inconscio che tu non riuscirai mai a decifrare e trascrivere. 
Allo stesso tempo, è molto diffuso scambiare come dei copioni i manuali di seduzione. Sarebbe tutto molto bello se bastasse leggere un libro per cominciare a scopare in giro. Invece molte questioni cercano semplicemente di sviscerare alcune parti che in te ci sono già, e a cui invece tu non hai mai dato importanza. È un cammino. 
Oltretutto nei tuoi esempi hai omesso una parte importante: quanto ne capiscono Tizio, Caio e Sempronio di donne? 
Perché il punto è lì, e la pratica delle tecniche dipende da quello. Kino escalation. Quando farla? Se per te loro parlano un linguaggio alieno, non riuscirai mai a trovare il momento adatto per riuscirci. Arrivare anche solo ad un bacio ad esempio. 
Poi io non posso crogiolarmi e aspettare che il destino mi porti la figa a tavola, tutte quelle che mi sono fatto me le sono sudate.
Inconsciamente? Con cognizione di causa? Non conta.
Ci passi notti insonni a capire cosa fare.
Il forum o dei manuali possono aiutarti, ovviamente. Ma devono essere comunque consigli che per te devono avere senso. Magari domani segui un consiglio che ti pare una cazzata, non sentendolo tuo ovviamente va male, e darai la colpa al consiglio di merda. E dopodomani che fai? 
Sei punto e da capo. 
Prendi ad esempio il concetto di "Punire è premiare". 
A prima lettura, specialmente se l'esperienza è poca, sembra una follia vera e propria. Però poi, con un'attenta analisi, leggendo anche la discussione intera (grazie Internet), ti accorgi che è vero. Che cazzo, mi è capitato. 
Il problema è che chi cazzo fai autoanalisi al giorno d'oggi, e senza ipocrisia soprattutto. 

Comunque questa storia delle categorizzazioni a priori mi fa venire in mente Bianca di Nanni Moretti. Il protagonista cerca in tutti i modi di decifrare la realtà e le relazioni umane. Infatti ha un fascicolo per ogni suo amico. Ma quando si accorge che non è possibile ricondurre tutta l'esistenza in degli scemi prestabiliti, lo shock sarà troppo forte. Non saprà affrontarlo e compie un'ultimo gesto liberatorio (non il suicidio, bensì l'omicidio) e finalmente si rende conto che "le nostre azioni sono rilevanti" e può cominciare a vivere. La frase finale è "è triste morire senza figli". Proprio quando lui raggiunge la maturità della vita, quando si accorge che è bella perché è così, proprio perché è questo caos a cui non puoi attribuire un modello di sandali, l'idea di non poter mettere al mondo un'altra vita lo deprime.
Lascio il link al finale qui.
 

Piccolo OT ma non potevo esimermi: A me fa venire in mente la distruzione del critico cinematografico.

 

Sono fuori e non ho lo sbatti di cercare il link sul tubo.

 

Fine OT