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The Island Effect


^'V'^

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All'infuori del forum come si puo' evitare di creare questo effetto isola? ad esempio quando si esce con un gruppo di persone spesso si forma, posso fare qualcosa per disinnescarlo? 

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BrianBoru
Il 18/8/2017 alle 22:58 , ^'V'^ ha scritto:

Ed è stare a controllare il telefono e mettersi ansie ed aspettative in base ad accordi basati su parole di donna. 

(Non vuol essere un discorso sessista, anche con i bambocci, i froci e gli infami è lo stesso). 

Questo passo è un'opera d'arte ;)

Adoro neggare... E' questo è il NEG

  • Grazie! 1
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BrianBoru
Il 18/8/2017 alle 21:57 , ^'V'^ ha scritto:

media_144896449624572100.jpg

 

Mi capita spesso di leggere critiche pesanti e giudizi verso utenti che riportano i loro crucci e drammi, convinti che siano normali. 

 

Grazie a tutti. 

 

In tutte le compagnie che ho frequentato e che frequento l'effetto isola si genera per compiacimento alle donne o al leader.

Cioè il leader o le donne, soprattutto quelle carine, affermano qualcosa. 

Gli altri maschi vanno a rimorchio allo scopo di compiacere.

Le donne compiaciute marcano i loro comportamenti di generazione delle morali.

E il circolo è vizioso.

Se i leader del gruppo sono lì per opportunismo (ed in genere è sempre così) con il tempo la loro forza moralizzatrice si spegne a meno che non riescano ad imporla sulle fighe, che a loro volta le trasferiscono sugli altri maschi del gruppo. Il che è tutto sommato un bene. Perchè  le fighe, senza guida, cominciano, per rivalità o invidia, a generare morali diverse spaccando il gruppo e i maschi possono persino arrivare a litigare tra loro.

E mi sa che qui sta succedendo più o meno questo.

E con l'arrivo di nuove donne, perchè ormai questo forum si sta trasformando in altro, la situazione l'effetto isola è destinato ad accentuarsi.

 

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Percival
6 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Domanda uno:

L'Effetto Isola non è sbagliato in senso intrinseco. 

.. CUT

Sottoscrivo in toto.

Mi sono rivisto in tutti i punti di questo post.

 

Se rileggo i miei primi interventi, se ripenso a quanto mi stava sul cazzo "quel sapientone" di Aivia (così come altri utenti che si sono rivelati proprio coloro da cui avevo più da imparare) che andava contro a quelli che erano, allora, i miei paradigmi di pensiero, mi viene da sorridere.

Ma non è un sorriso di disprezzo verso me stesso. E' un sorriso comprensivo.

Il sorriso di chi accetta le varie fasi della propria crescita, che non guarda indietro con astio verso quel sè che percepisce come tanto distante emotivamente - eppure a un soffio di vento, temporalmente -.

Quel sè che rivede in ogni utente nuovo, e a cui può sorridere, oltre che dare una bella scrollata di spalle, a muso duro.

Ti rileggi, lo leggi, e con lo stesso sorriso pensi: "Che Coglione!"

Il Coglione che siamo stati un po' tutti, che si approccia in punta di piedi a un mondo "nuovo" o che magari scatta sulla difensiva quando vengono colpiti i suoi trigger points, ma in entrambi i casi desideroso di carpire i segreti di quell'Arte Oscura che chiamano "Seduzione", per accedere a quella tanto agognata e calda porta per il piacere, a forma di V... E poi ritrovarsi a scoprire sè stesso.

Quel coglione che guarda, appunto, anche il numero dei Likes, che guidano il focus della sua attenzione, ma che al momento di cliccare il pulsante esita, per paura di conferire ulteriore "potere" all'utente.

La paura del dare, interpretato come un togliere a sè stessi.

Se do a te, tolgo a me.

Una delle paure chiave, radice di molti dei problemi in superficie che hanno coloro che si affacciano sul baratro di questo mondo, la tana del bianconiglio.

 

Paura.

La stessa paura di chi, agendo secondo una sorta di istinto di protezione del nuovo sè stesso e della propria isola, condanna o deride l'utente nuovo.

La stessa paura che puoi leggere negli occhi del nuovo arrivato.

 

Questo post non vuol essere un'incitazione al buonismo, che mi da il voltastomaco.

Anzi. Sono il primo a usare toni duri con alcuni utenti nuovi, quando penso possa essere propedeutico.

Quei toni duri che, quando sei ancora immaturo, ti fanno fare il broncino da fighetta risentita, ma che poi impari ad apprezzare con un like quando percepisci l'intento di scrollarti, l'intenzione positiva di colui che ha investito del tempo in te, rivedendo sè stesso.

Gli stessi toni duri che, al tempo, altri utenti hanno usato con me e che mi hanno spinto a migliorare, a pormi domande, a mettere in dubbio il fragile sistema di credenze su cui poggiavo.

 

Grazie anche a questo forum, ho imparato una regola molto semplice, ma al contempo decisamente efficace: SPESSO, se ODI qualcuno, se ti sta sul cazzo e magari lo prenderesti a calci in faccia, spesso, significa che da quella persona hai da imparare qualcosa. Qualcosa che, molte volte, si rivelerà cruciale per il tuo sviluppo.

Fa' un respiro, datti uno schiaffo su quel musino di fata brontolona, e rileggi il suo contributo, ascolta le sue parole, o osserva le sue azioni.

Magari ha scritto una cagata sul serio.

Magari, invece, quello stronzo un giorno lo ringrazierai.

..E col tuo ringraziamento, col tuo sorriso, o con un cazzo di like, lo motiverai a contribuire ancora, per te e per l'isola.

La paura del dare si trasforma in desiderio di ringraziare, e di poter dare a tua volta.

 

Quello stronzo un giorno sarai tu.

E il coglione sarà il nuovo arrivato nell'Isola che, anche con i tuoi grazie e i tuoi contributi, avrà prosperato.

Modificato da Percival
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BrianBoru
6 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Domanda uno:

L'Effetto Isola non è sbagliato in senso intrinseco. 

 

sì e no in effetti

l'isola è un rifugio, una comfort zone: tutto viene regolato da norme che vengono stabilite da uno o più leader che più o meno coabitano e collaborano. Tutti sanno cosa fare per non creare tensioni e per beccare quella briciola di pane quotidiana per sopravvivere o addirittura vivere. E vissero felici e contenti ? Oppure no.

Il limite di tutto questo è che l'isola diviene un posto stantio dove non accade mai nulla e dove i viaggiatori che arrivano dall'esterno, e che portano nuove idee, vengono appesi senza tanti complimenti.

Va da se che per uscire da questo stallo dovrebbe accadere qualcosa del tipo che il leader viene a mancare o più leader smettono di collaborare. 

Insomma.

L'isola può dare la sensazione di un posto sicuro ma non è affatto detto che lo sia realmente.

Ma a quanto pare noi campiamo di sensazioni.

 

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BrianBoru
1 ora fa, Percival ha scritto:

Se rileggo i miei primi interventi, se ripenso a quanto mi stava sul cazzo "quel sapientone" di Aivia (così come altri utenti che si sono rivelati proprio coloro da cui avevo più da imparare) che andava contro a quelli che erano, allora, i miei paradigmi di pensiero, mi viene da sorridere.

Ma non è un sorriso di disprezzo verso me stesso. E' un sorriso comprensivo.

Il sorriso di chi accetta le varie fasi della propria crescita, che non guarda indietro con astio verso quel sè che percepisce come tanto distante emotivamente - eppure a un soffio di vento, temporalmente -.

Quel sè che rivede in ogni utente nuovo, e a cui può sorridere, oltre che dare una bella scrollata di spalle, a muso duro.

Ti rileggi, lo leggi, e con lo stesso sorriso pensi: "Che Coglione!"

Guarda... stai commettendo lo stesso errore ora.

Chi ti assicura che non ti sentirai un coglione tra un mese o un anno o due anni, rileggendo questo e altri tuoi post ?

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4 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Va da se che per uscire da questo stallo dovrebbe accadere qualcosa del tipo che il leader viene a mancare o più leader smettono di collaborare. 

Ci penso anch'io ogni tanto ma non come opzione per movimentare lo status quo ma come possibile fatto verso cui reagire

Ma penso sia questa la forza dell'isola, il fatto di non essere mai troppo referenziale, non si impone l'Aivia pensiero, o chi per esso (sarebbe poco lungimirante) ma è l'isola che si autoalimenta

Imho

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