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The Island Effect


^'V'^

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Percival
8 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Guarda... stai commettendo lo stesso errore ora.

Chi ti assicura che non ti sentirai un coglione tra un mese o un anno o due anni, rileggendo questo e altri tuoi post ?

Ne sono certo, Brian. Magari mi sentirò un coglione domani stesso.

Lo spero, perchè vorrà dire che avrò capito qualcosa di nuovo, a me utile.

 

Il punto, infatti, è proprio quello. Non si tratta di arrivare a una meta da cui giudicare. A mio avviso non si arriva mai.

 

Ma sicuramente ho acquisito nuove conoscenze e competenze, a forza di prendere musate, e posso guardare indietro con occhio più critico, fornendo ad altri indicazioni che a me sono state utili per fare i primi passi.

Altri che magari sono più avanti di me in altri ambiti.

Altri che io stesso ringrazierò se mi insegnano qualcosa.

 

Si è sempre coglioni.

Quando si ritiene di non esserlo più, lo si è diventati davvero, nell'altro senso.

Modificato da Percival
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BrianBoru
20 minuti fa, Percival ha scritto:

Ma sicuramente ho acquisito nuove conoscenze e competenze, a forza di prendere musate, e posso guardare indietro con occhio più critico, fornendo ad altri indicazioni che a me sono state utili per fare i primi passi.

Altri che magari sono più avanti di me in altri ambiti.

Non si tratta di essere avanti o indietro.

E' che le conoscenze non sono valide per sempre. Cioè cose che per te sono valide oggi domani non lo sono più. 

Le conoscenze utili sono quelle che ti fanno stare bene.

Se sei un AFC e stai bene, non hai bisogno di venire su IS.

Quando ti prendi una batosta da una donna allora vieni qui e ti sembra tutto più chiaro allora senti di stare meglio.

Ma non è detto che ciò che impari qui sia assoluto, per sempre. 

Non è conoscenza che si sedimenta.

Sono solo sensazioni che ti fanno sentire meglio.

Avevo 12 anni e andavo a scuola con la bicicletta. Per movimentare la cosa, per giocarci su, con il mio cronometro misuravo il tempo per arrivare e mi ripromettevo di battere il record il giorno successivo. Ogni giorno andavo sempre più veloce, ero arrivato a non rispettare le precedenze e attraversare le strade a tutta velocità, rischiando la pelle. Tutte le mattine.

Mica mi rendevo conto.

Ho imparato che è qualcosa di molto pericoloso e ora non lo farei mai.

Ero un coglione.

Ma cazzo.... quanto invidio quel bambino che sfrecciava sulla sua bici scassata, fottendosene del traffico, dei pedoni, dei semafori sfidando la morte per arrivare due secondi prima del giorno precedente.

Forse tanto coglione non ero, e sono più coglione ora che cose del genere non riesco proprio a farle manco se mi forzo.

 

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BrianBoru
30 minuti fa, EdoardoG ha scritto:

Ci penso anch'io ogni tanto ma non come opzione per movimentare lo status quo ma come possibile fatto verso cui reagire

Ma penso sia questa la forza dell'isola, il fatto di non essere mai troppo referenziale, non si impone l'Aivia pensiero, o chi per esso (sarebbe poco lungimirante) ma è l'isola che si autoalimenta

Imho

Parlavo in generale, non di is e di aivia.

L'isola si autoalimenta di se stessa. E' un limite non una forza.

Cioè è come i faraoni egiziani che non potendo mischiare il loro sangue divino con quello umano, procreavano tra fratelli indebolendo, alla lunga, la progenie.

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Mi spiace ma non sono daccordo

Benvenga l'effetto isola se serve da test per poterci entrare, rimanere, imparare e soprattutto contribuire.

Mi spiego meglio.

Arriva "nuovo utente X", spaesato, senza riferimenti, AFC (se gli ha detto bene) che espone il suo quesito...(OT/premessa: il 90% di quello che utente X chiede, è gia stao sviscerato in tutte le salse, però utente X col cavolo che si è preso la briga di andare a leggere, più facile chiedere e aspettare la soluzione no?)

Ora utente X chiede cose veramente banali ed al limite dell'assurdo, che magari nello stato mentale in cui si trova per lui banali non sono, ok, ci stà.

Arriva la risposta secca, diretta e anche abbastanza dura da chi quelle cose le ha già vissute

Utente X ha due scelte: chiudersi in difensiva e non accettare il consiglio/critica che gli è stato sollevato negando e giustificando fino allo sfinimento, oppure leggere, fermarsi un attimo e comprendere che forse quello che ha detto quel  tipo dall'altra parte dello schermo ha un suo valore...deve fare una scelta, un test appunto.

Se utente X sceglie la seconda ipotesi allora è benvenuto, benvengano persone che vogliono mettersi in discussione e crescere, perchè domani saranno coloro che aiuteranno (si spera) nella crescita altri nuovi utenti X

Se utente X sceglie invece la prima ipotesi...bhe grazie, non abbiamo bisogno sull'isola di gente come lui. E' solo una perdita di tempo cercare di far capire a chi non vuol  capire.

Qualcuno storcerà il naso pensando che la mia sia solo la sparata per far vedere quanto Serio79 sia alpha, ecc..

Apparte che alpha non lo sono e manco me ne frega di esserlo, se ho scritto ciò è perchè parlo per esperienza diretta.

Quando approdai qui' (in maniera attiva) più di due anni fa mi sono ritrovato in toto nel nuovo utente X

Ricordo come anche io proposi domande (ad oggi per me) stupide e ricordo ancora come solo due o tre utenti mi risposero in maniera brusca e diretta...mitica fu una risposta datami dal grande Kurayami, secca, diretta, ma vera

Ai tempi mi offesi come una fighetta isterica col ciclo...scelsi la prima ipotesi di cui sopra. Però mi fece solo che bene quel trattamento, fù in quel momento che mi fermai a riflettere e pian piano mi rimisi in discussione.

Se mi avessero solo risposto in maniera politically correct invece come sarebbe andata? Forse sarei comunque arrivato alla consapevolezza che ho oggi ma ci avrei messo il triplo del tempo.

Ecco perchè credo che l'effetto isola non sia del tutto deleterio.

 

IMHO

 

 

 

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Red Eyes
2 ore fa, BrianBoru ha scritto:

sì e no in effetti

l'isola è un rifugio, una comfort zone: tutto viene regolato da norme che vengono stabilite da uno o più leader che più o meno coabitano e collaborano. Tutti sanno cosa fare per non creare tensioni e per beccare quella briciola di pane quotidiana per sopravvivere o addirittura vivere. E vissero felici e contenti ? Oppure no.

Il limite di tutto questo è che l'isola diviene un posto stantio dove non accade mai nulla e dove i viaggiatori che arrivano dall'esterno, e che portano nuove idee, vengono appesi senza tanti complimenti.

Va da se che per uscire da questo stallo dovrebbe accadere qualcosa del tipo che il leader viene a mancare o più leader smettono di collaborare. 

Insomma.

L'isola può dare la sensazione di un posto sicuro ma non è affatto detto che lo sia realmente.

Ma a quanto pare noi campiamo di sensazioni.

 

Qua bisogna fare una distinzione di un isola in cui hai scelto di stare o su un isola in cui per ragioni a te estranee devi stare.

E' ben diverso.

Da come scrivi, la sensazione che mi hai dato è che sembra che sei obbligato a stare su "questa isola". 

Perchè mai devi stare attento a non creare tensioni se sei libero di esprimerti come vuoi? Perchè nella tua isola parli di sopravvivere e non di prosperare? Ti rappresenta realmente quell'isola?

Quella credo che sia una brutta isola da lasciare al più presto.

Ma se vedi un isola, ci vivi un mese e ci stai bene. Quella è la tua isola e l'ultima cosa al mondo che vuoi è che il leader viene a mancare o si smette di collaborare.

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senza nome

Ma i leader o comunque i catalizzatori di massa o anche solo di minoranze polarizzate vengono a mancare di continuo, facendo diventare sempre più piatto il pensiero della community. È un meccansimo molto diffuso in economia ed applicabile, con le dovute modifiche anche qui,alla fine tutti gli ambienti diventano una corsa a due e gli altri vengono ribalzati dalla massa. Ovviamente non devono abbandonare o fare grosse troiate quei due.

Gente di valore dai contenuti a volte buoni,a volte opinabili,ma comunque che dicevano qualcosa sono stati ostriccizati/ignorati/o gli si è rotto i coglioni davvero troppo o semplicemente non riuscivano più a riconoscersi in nulla di ciò che qui veniva detto, divenendo sempre tutto una guerra,con l'esito che ti hanno salutato(tipo aldus,ma anche maldiluna,Gongolo,war,George Kaplan,forse kuravol2....). In compenso gente che per motivi egoici o svariati secondi fini,che ancora devo capire quale beneficio apportano,vengono incentivati nei loro interventi e nella loro permanenza dalla massa,spesso quasi coccolati. Alla stesso modo gente come il buon crick1997 o alexxxx non vengono calcolati e per due pischelli che spingono e si impegnano ed oltre alle chiacchiere qualcosa fanno, a nessuno(o giù di li)frega un cazzo di "colitivarli" ed aiutarli;invece tutti a rispondere a gente che ti trolla o comunque dovrebbe essere allontanata. Bho io non so,inizio a pensare sempre più fortemente che la mia percezione della realtà sia completamente sballata e che sto perdendo tempo prezioso a leggere moltissimi utenti che scrivono qui sopra.

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BrianBoru
41 minuti fa, Ale92 ha scritto:

Qua bisogna fare una distinzione di un isola in cui hai scelto di stare o su un isola in cui per ragioni a te estranee devi stare.

E' ben diverso.

Da come scrivi, la sensazione che mi hai dato è che sembra che sei obbligato a stare su "questa isola". 

No.

Se ho espresso questo, non ho scritto bene.

Ho scritto come un abitante dell'isola conscio dei vantaggi e degli svantaggi dello stare sull'isola, per ricordarmi e ricordare a chi è interessato che oltre il mare c'è un mondo che fa cose che non sono necessariamente sbagliate e che vanno considerate, così come chi arriva sull'isola deve avere rispetto per come la vedo io. Altrimenti è giusto che vada impiccato.

41 minuti fa, Ale92 ha scritto:

Perchè mai devi stare attento a non creare tensioni se sei libero di esprimerti come vuoi? Perchè nella tua isola parli di sopravvivere e non di prosperare? Ti rappresenta realmente quell'isola?

Nei gruppi gli umani si comportano in maniera standard. Ciascuno arraffa quello che può. Va da se che c'è chi è nella posizione di arraffare di più e chi meno e infatti si cerca di salire nella scala sociale per arraffare il più possibile. E' possibile che nella scala sociale non ci siano differenze troppo grandi tra chi è alla base e chi in cima, oppure no.

Ma pensare che chi è in cima non approfitti della sua posizione è infantile. 

Le moderne democrazie hanno avuto dei sistemi per evitare differenze sociali troppo grandi e sistemi di controllo e bilanciamento del potere dei vertici delle piramidi.

Tutti sistemi che vengono quotidianamente smantellati.

"Prosperare" è invece un termine da propaganda.

 

41 minuti fa, Ale92 ha scritto:

Quella credo che sia una brutta isola da lasciare al più presto.

Ma se vedi un isola, ci vivi un mese e ci stai bene. Quella è la tua isola e l'ultima cosa al mondo che vuoi è che il leader viene a mancare o si smette di collaborare.

Sull'isola non ci sto mica un mese. 

Ci sto fino a quando ci sto bene.

 

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Red Eyes
38 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

Ma pensare che chi è in cima non approfitti della sua posizione è infantile. 

E' sano e funzionale che chi è in cima approfitti guadagni di più.

Dipende che rapporto di potere hai in quell'isola.

Ne approfitti a discapito degli altri abitanti? Ottieni più vantaggi rubandoli agli altri?

O crei una collaborazione win win dove tutti ci guadagnano?

Per isola non si intende società. Si intende tribù di piccole dimensioni dove si vive per scelta. Dove ognuno migliora la condizione dell'altro.

Nel mare aperto è ovvio che approfitti di ogni opportunità che si crea a discapito di qualcun altro.

 

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BrianBoru
17 minuti fa, Ale92 ha scritto:

E' sano e funzionale che chi è in cima approfitti guadagni di più.

Dipende che rapporto di potere hai in quell'isola.

Ne approfitti a discapito degli altri abitanti? Ottieni più vantaggi rubandoli agli altri?

E' la cosa più facile da fare, la più ovvia.

17 minuti fa, Ale92 ha scritto:

O crei una collaborazione win win dove tutti ci guadagnano?

Per creare una situazione del genere devi trovarti in situazioni congiunturali.

Alla lunga non funziona più.

In linea teorica un leader dovrebbe dire

"Ho tratto vantaggio a sufficienza dalla situazione. Mi tolgo dai coglioni".

Utopia.

Come mi sono sentito dire a proposito di una grossa azienda di cui ero consulente e che stava prendendo una brutta china "bisogna mungere la vacca fino a quando ha ancora il latte"

 

17 minuti fa, Ale92 ha scritto:

Per isola non si intende società. Si intende tribù di piccole dimensioni dove si vive per scelta. Dove ognuno migliora la condizione dell'altro.

Nel mare aperto è ovvio che approfitti di ogni opportunità che si crea a discapito di qualcun altro.

 

All'inizio del thread è stata definita isola una comunità in cui idee e mentalità si appiattiscono onde consentire ai suoi abitanti di avere un codice chiaro e univoco di comportamento.

Le dinamiche umane sono tipiche, sia in piccole che grosse comunità.

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Nero256
1 ora fa, Ale92 ha scritto:

 

Perchè mai devi stare attento a non creare tensioni se sei libero di esprimerti come vuoi? Perchè nella tua isola parli di sopravvivere e non di prosperare? Ti rappresenta realmente quell'isola?

Quella credo che sia una brutta isola da lasciare al più presto.

 

Per quanto ne ho capito io non è un "stare attento a non creare tensioni" quanto "Evitare di crearle apposta". I malintesi ci possono stare sempre, è normale, ma risolvibile 

Un saggio una volta mi disse "crescendo ho capito che con gli amici si comunica in un modo, con le donne in un altro, a seconda di chi hai di fronte e del tuo scopo comunichi diversamente"

Puoi esprimerti come vuoi, ci mancherebbe, ma ricorda che sei in un contesto pubblico definito sulla seduzione. Finché ci si scambia le battute tra utenti che più o meno si conoscono / capiscono, è una cosa, con altri viene percepita in maniera completamente diversa da come magari la intendi tu. 

Quest'isola non è un posto dove boh bella ci si becca tutti là a fare bordello come piace a noi. È un posto pagato e gestito da persone che vogliono offrire dei servizi con uno scopo definito.

Se vai a fare volontariato non lo fai come ti pare e piace, ma devi stare nelle linee guida dell'associazione per cui fai volontariato. Hai un margine di libertà, ma non deve andare contro gli scopi prefissati. Del resto non sei obbligato a fare volontariato (o rispondere per forza ai topic).

Quello di Aivia, secondo me, è un richiamo che in primis dice "Raga, guardate la seduzione si applica a 360 gradi" e in secondo luogo "ricordatevi a cosa serve davvero questo posto, non l'abbiamo fatto per tirare pomodori ai poveri"

Calibrazione, self control, focus, ma in totale relax perché non è il nostro lavoro, siamo volontari. Se la cosa messa in questi termini dà noia o risulta difficile, non dobbiamo farla per forza.

Sta solo chiedendo umilmente una mano, un po' di collaborazione, senza imporre limiti o conseguenze.

Piuttosto avrei una domanda per il cartello: si potrebbe cercare una soluzione per automatizzare e rendere sicuro "un tutorial" per i nuovi iscritti? Un bot che linka un topic se un post viene "segnalato", una notifica che ricorda la netiquette e che ricompare ogni giorno finché non si raggiungono 30 messaggi. Perché è giusto parlare di effetto isola, ma è anche vero che due dritte andrebbero date anche a molti nuovi iscritti. 

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