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Potreste darmi delle dritte sulle tecniche di riprogrammazione subcnonscia e credenze limitanti?


the last Hope

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Crescendo63
13 hours ago, The Phoenix said:

Il vedere la loro mancanza di senso non é, oltre che ovviamente portarli alla luce, anche rendersi conto consciamente che un senso quei giudizi negativi non ce l'hanno ?

Anche. Ma il punto più importante è rendersene conto a livello di consapevolezza, non solo a livello razionale.

(problema: se non hai sperimentato la consapevolezza, non la comprendi e non la distingui dalla ragione)

 

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Se mi limito ad osservare qualcosa, non emetto alcun giudizio... Se non la giudico, non mi rendo conto realmente se mi é funzionale o meno, perché non scendo in un'autoanalisi adeguata.

Di nuovo, osservarla la porta alla consapevolezza, anche se non ne fai un'analisi.

 

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Quindi Tutto, sotto sotto, non ritorna ad un'osservazione critica e coscia (alias autoanalisi) per quanto spesso la si consideri qualcosa di diverso, più profondo, a volte più esoterico o spirituale ?

Il discorso diventa complicato :-)

Un problema è che il potere della mente razionale è alquanto limitato (per questo le emozioni ci dominano molto di più). In Occidente l'abbiamo sopravvalutata, ma non è poi così efficace (esempio: il fumatore che sa benissimo razionalmente che si sta avvelenando, ma fuma ugualmente).

Invece, la consapevolezza va ben al di là; e, in effetti, ha a che fare con la dimensione spirituale.

In queste aree si dice che, quando prendi davvero consapevolezza di un comportamento distruttivo, non puoi più continuarlo: non è la ragione o la volontà che lo rifiutano, è che proprio perde di senso.

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The Phoenix

Si, effettivamente non ho specificato che questo mio ragionamento nasce dopo anni di percorsi spirituali in Italia e in Asia legati all'automiglioramento attraverso meditazioni, "ipnosi", autoipnosi e dinamiche che in un modo o nell'altro a tutto questo fanno riferimento.

E si utilizza spesso il termine Consapevolezza. Anche nel mondo più commerciale della spiritualità che purtroppo si può sovrapporre quasi completamente a quel marketing malsano da cui dovrebbe più di tutto tenere le distanze. Ma a parte questo...

 

Quello su cui vorrei far porre l'attenzione è che la consapevolezza giunge dopo un'osservazione che "fa ragionare su qualcosa".

Capita spesso che il ragionamento non lo facciamo davvero coscienti di farlo ma soprattutto in maniera talmente veloce che l'idea pare arrivi dal nulla (o dall'Universo) e che chiamiamo Giungere Ad Una Nuova Consapevolezza. Quei momenti in cui sembra ti arrivi la risposta, un'illuminazione o semplicemente un punto di vista migliore.

 Spero di riuscire a far capire quello che intendo perchè è molto sottile.

 

Siamo dominati dalle emozioni, assolutamente ed inconfutabilmente vero.

Infatti quelli che smettono di fumare spesso lo fanno perchè associano ancor più dolore alla cosa, magari rendendosi conto che proprio il fumo ha contribuito al cancro che stanno cercando di combattere o perchè realizzano che il fumare va a soddisfare un loro bisogno (vorrebbero appartenere ad un certo gruppo ed essere accettati o simili) quindi decidono di interrompere il circolo vizioso instaurando una nuova abitudine più salutare.

Eppure in entrambi gli esempi, nel secondo ancor più palesemente del primo, si parte dalla volontà di far qualcosa. E la volontà di far qualcosa nasce dalla ragione che ti fa comprendere che una cosa è meglio di un'altra... Meglio di un'altra sotto la sfera emotiva, in quanto provocherebbe estrema sofferenza.

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