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Mi è crollato il mondo addosso


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Marlboro94

Ciao a tutti cercherò di essere il più sintentico possibile, ma inizio a scusarmi in anticipo perchè so già che non ci riuscirò.

Spero possiate darmi una mano ad uscire da uno stato emotivo che ormai mi tiene imprigionato da oltre tre anni. Bando alle ciance vi racconto la mia storia.

Ho 23 anni, a detta di molte amiche un bel ragazzo, secondo le persone con cui ho a che fare simpatico, ho sempre il sorriso stampato sul volto (anche se spesso dentro brucio), ho un bel lavoro che mi permette di togliermi parecchi sfizi, tant'è che le ragazze spesso non riuscivano a spiegarsi come mai fossi sempre single. Insomma se ci penso sono lo stereotipo di un ragazzo invidiabile che non ha nulla che non va, eppure stento a trovare una persona al mio fianco, e come se non bastasse sento come  la perpetua necessità di trovare quella persona che mi consideri importante, per la quale possa essere un punto di riferimento, una spalla, una ragazza che mi ami e non una semplice scopata.

La mia relazione più longeva è durata pochi mesi, circa 6, parliamo di due anni fa. Lei innamorata persa dal principio della relazione (le sono sempre piaciuto dai tempi del liceo) ha finito per scaricarmi dopo alcuni miei errori, da un giorno all'altro, per poi fidanzarsi dopo meno di due mesi  con un altro. Ma questa è un'altra storia, perchè dopo un periodo durato circa un anno in cui sono stato letteralmente una m*** e non facevo altro che pensare a lei, faticando di conseguenza ad intraprendere altre relazioni, forte delle mie amicizie sulle quale ho potuto sempre contare per svagare, ne sono uscito.

Certo, per poi ricaderci subito dopo. Ed è per questo che vi scrivo.

Circa un anno fa entro in contatto tramite amici con una mia vecchia conoscenza, lei una figa da paura, stupenda, innamorata persa di un ragazzo con il quale dopo vari tira e molla ha trascorso oltre 7 anni della sua vita. Carattere libertino, indipendente, una vera alpha, tant'è che circa 6 giorni su 7 li trascorre in compagnia delle sue amicizie (per gran parte di sesso maschile) che fatica a mentenere perché tutti, persino i familiari si stufano dei suoi atteggiamenti , piuttosto che col ragazzo che ama alla follia. Dopo diversi mesi di frequentazione come semplici amici (lei è stata una delle persone che mi ha dato una mano ad uscire dal periodo buio dopo essermi lasciato con la mia ex) la cosa si fa sempre più intensa (siamo arrivati a vederci quasi tutti i giorni, a confidarci ogni cosa, anche la più intima), il ragazzo decide di mollarla perchè stufo del suo atteggiamento troppo indipendente. Lei ha subito visto in me una spalla su cui piangere (e credetemi che ha pianto, tanto), ha iniziato a chiamarmi più volte al giorno perchè colta da attacchi di panico e pianto, e ogni volta mi sono fatto trovare presente per aiutarla ad uscirne, quasi come segno di riconoscenza per ciò che aveva fatto per me per via della mia ex. Vi giuro che conoscendola, pur piacendomi da paura fisicamente e caratterialmente, mai avrei immaginato che saremmo finiti a letto, lei amava troppo il suo ex. Eppure dopo un periodo relativamente breve, una notte, dopo che lei mi aveva chiesto di venire a casa mia per un film (cosa che era già capitata in passato quando era fidanzata), ci siamo baciati. Vi lascio immaginare la paura da parte di entrambi il giorno dopo. Decidiamo che il nostro rapporto così intimo e naturale non doveva essere intaccato da un bacio dato in amicizia (questa parola diventerà sempre più rimbombante) e decidiamo di non caderci più. Eppure io con quel bacio durato una notte intera ho capito che in realtà da lei avrei voluto altro. Neanche una settimana dopo,  tutte le promesse che ci eravamo fatti vanno al vento e finiamo a letto. Iniziamo un rapporto di trombamicizia (il mio primo) in cui ci giuriamo più volte di essere sinceri l’un l’altro, di parlarci di tutto, persino delle nostre trombate con qualcun altro, e che nel momento in cui uno dei due avesse iniziato a provare qualcosa di più intenso avrebbe dovuto comunicarlo all’istante. Allo stesso tempo però lei mi ha sempre detto più volte che qualora avesse notato in me un attaccamento troppo forte, per indole si sarebbe allontanata da me. E’ inutile dirvi che la paura di perderla ha prevalso sulla voglia di dirle effettivamente come fossero le cose da parte mia. Tutto è durato per circa tre mesi, mesi in cui abbiamo dormito insieme per settimane intere di fila, mesi in cui ci siamo raccontati ogni minuscolo particolare della nostra vita. Mesi in cui pur volendo nessuno dei due avrebbe potuto frequentare qualcun altro, non ne avremmo avuto l’occasione, eravamo insieme h24.

Mesi in cui sebbene ad ogni mia proposta di fare un passo in avanti, di gettarci in quest’avventura,  lei ribadisse  il concetto secondo il quale io per lei fossi solo un amico; ma con i gesti, con i fatti, mi dimostrava tutt’altro.

Arriviamo all’epilogo di questa storia:

Arrivano le vacanze, lei parte per la sua casa al mare senza genitori. Trascorre li circa un mese in cui ci sentiamo praticamente ogni giorno, continua a chiamarmi quando sta male e ha quei 5 minuti di pianto incontrollato in cui ripensa all’ex, un mese in cui anche a distanza ci litighiamo per tipici cavolate tra “fidanzati”: mi hai risposto dopo 4 ore, ecc. ecc. Dettagli che mi mettono ancora più dubbi sui suoi reali sentimenti perché se da un lato decantava amicizia dall’altro mi trattava come un fidanzato.

Rientra un giorno prima del previsto, per via di alcuni problemi fisici, senza avvisare nessuno in famiglia. E mi chiede di venire da me perché i genitori erano convinti che tornasse il giorno dopo. La sera stessa sta male, la accompagno al PS d’urgenza, trascorriamo la notte lì. Non abbiamo l’opportunità di andare a letto.

Trascorrono circa due settimane, lei è sempre più fredda, cerco di farglielo notare ma lei mi conferma che non è così. Non scopiamo eppure mi bacia. Associo la mancanza di sesso al suo stare male fisicamente. Lei mi conferma che è tutto ok ma che al contrario da parte mia vede che non è tutto apposto perché non le racconto di nulla di ciò che è successo in sua assenza. Io non ho frequentato nessuna, non ho niente da raccontarle.

Ieri sera il tragico epilogo dopo diversi giorni in cui il suo allontanamento ha portato a mia volta ad allontanare me da lei (ho deciso di sparire in cerca di qualche suo avvicinamento). Ed effrttivamente mi chiama incavolata nera perche non mi sono fatto sentire. Decidiamo di incontrarci la sera e mi accusa di non essere sincero, di non parlarle più di nulla, mi conferma che per lei il nostro rapporto non è cambiato e che fin quando non mi sono allontanato lei non aveva percepito nulla di strano. Mi dice che non abbiamo scopato perché mi ha percepito troppo attaccato (come? Non ci siamo visti per un mese, e mi sono distaccato io), insomma cerca di farmi una m*** in ogni modo. Percepisco che c’è qualcosa che non va e le faccio una domanda buttata li, chiedendole se in vacanza si fosse vista con qualcuno. Non mi risponde. La faccia le si sbianca. Incazzata nera mi accusa di voler rigirare la frittata. Certo sarebbe stata liberissima di farlo -glielo dico-  ma avrebbe dovuto dirmelo, in segno di quella sincerità che tanto osannava da parte sua. Non mi risponde verbalmente ma è tutto chiaro. La accompagno a casa le dico che se ha un minimo di rispetto per ciò che ho fatto nei suoi confronti avrebbe dovuto rispondermi, in caso contrario io avrei interrotto ogni rapporto. Non mi risponde, mi chiede se l’avrei salutata, me ne vado senza dirle ciao. Le mando un messaggio in cui la saluto per l’ultima volta. Lei mi risponde dicendomi tra le tante cose “se c’è stata qualcosa con qualcuno non ti è stato detto sicuramente per un ovvio motivo e cioè la mia paura che tu ti legassi a me al punto di stare male. Mi sto prolungando perché non voglio dirti addio. So che non puoi capire me perché si sei tu per prima come è logico che sia”. Non le rispondo. E’ da stamattina che mi chiama e manda massaggi. Non ha avuto nessuna risposta eppure la penso ogni istante e la vogli risponderle è forte. mi ha scritto che questo messaggio sarebbe stato l’ultimo qualora non mi fossi fatto vivo “buona vita”.

Cosa dovrei fare? Se da un lato è palese che sia stata con qualcuno dall’altro non mi ha confermato nulla. Soprattutto questa insistenza nei messaggi e nelle chiamate dimostra che tiene  a me non come semplice trombamico. Ma forse mi sbaglio? Spero possiate darmi dei suggerimenti perché la paura di perderla è tanta. Vorrei che capisca quanto ci tengo per lei. O perlomeno vorrei smettere di caderci così facilmente .

Scusate se mi sono prolungato tanto ma il semplice fatto di scrivere mi sta facendo sentire meglio.

 

Ci sono ricascato. Non vaglio passare un altro anno come quello scorso.

 

Modificato da Marlboro94
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Tisana

Ciao, confesso che ho letto una frase si e tre no, poi sono passato al finale ma penso di aver capito il senso della tua attention whorata. 

Posso chiederti se lei ha un altro? E poi quanti anni ha? E quale sarebbe il tuo problema? la vuoi conquistare, la vuoi scopare o cosa? 

Se vuoi semplicemente uscire dal tuo stato emotivo vai da un professionista della psiche, pagalo, raccontagli queste cose e fatti aiutare. Semplice no? 

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PaoloG
12 minuti fa, Marlboro94 ha scritto:

Ciao a tutti cercherò di essere il più sintentico possibile, ma inizio a scusarmi in anticipo perchè so già che non ci riuscirò.

Spero possiate darmi una mano ad uscire da uno stato emotivo che ormai mi tiene imprigionato da oltre tre anni. Bando alle ciance vi racconto la mia storia.

Ho 23 anni, a detta di molte amiche un bel ragazzo, secondo le persone con cui ho a che fare simpatico, ho sempre il sorriso stampato sul volto (anche se spesso dentro brucio), ho un bel lavoro che mi permette di togliermi parecchi sfizi, tant'è che le ragazze spesso non riuscivano a spiegarsi come mai fossi sempre single. Insomma se ci penso sono lo stereotipo di un ragazzo invidiabile che non ha nulla che non va, eppure stento a trovare una persona al mio fianco, e come se non bastasse sento come  la perpetua necessità di trovare quella persona che mi consideri importante, per la quale possa essere un punto di riferimento, una spalla, una ragazza che mi ami e non una semplice scopata.

La mia relazione più longeva è durata pochi mesi, circa 6, parliamo di due anni fa. Lei innamorata persa dal principio della relazione (le sono sempre piaciuto dai tempi del liceo) ha finito per scaricarmi dopo alcuni miei errori, da un giorno all'altro, per poi fidanzarsi dopo meno di due mesi  con un altro. Ma questa è un'altra storia, perchè dopo un periodo durato circa un anno in cui sono stato letteralmente una m*** e non facevo altro che pensare a lei, faticando di conseguenza ad intraprendere altre relazioni, forte delle mie amicizie sulle quale ho potuto sempre contare per svagare, ne sono uscito.

Certo, per poi ricaderci subito dopo. Ed è per questo che vi scrivo.

Circa un anno fa entro in contatto tramite amici con una mia vecchia conoscenza, lei una figa da paura, stupenda, innamorata persa di un ragazzo con il quale dopo vari tira e molla ha trascorso oltre 7 anni della sua vita. Carattere libertino, indipendente, una vera alpha, tant'è che circa 6 giorni su 7 li trascorre in compagnia delle sue amicizie (per gran parte di sesso maschile) che fatica a mentenere perché tutti, persino i familiari si stufano dei suoi atteggiamenti , piuttosto che col ragazzo che ama alla follia. Dopo diversi mesi di frequentazione come semplici amici (lei è stata una delle persone che mi ha dato una mano ad uscire dal periodo buio dopo essermi lasciato con la mia ex) la cosa si fa sempre più intensa (siamo arrivati a vederci quasi tutti i giorni, a confidarci ogni cosa, anche la più intima), il ragazzo decide di mollarla perchè stufo del suo atteggiamento troppo indipendente. Lei ha subito visto in me una spalla su cui piangere (e credetemi che ha pianto, tanto), ha iniziato a chiamarmi più volte al giorno perchè colta da attacchi di panico e pianto, e ogni volta mi sono fatto trovare presente per aiutarla ad uscirne, quasi come segno di riconoscenza per ciò che aveva fatto per me per via della mia ex. Vi giuro che conoscendola, pur piacendomi da paura fisicamente e caratterialmente, mai avrei immaginato che saremmo finiti a letto, lei amava troppo il suo ex. Eppure dopo un periodo relativamente breve, una notte, dopo che lei mi aveva chiesto di venire a casa mia per un film (cosa che era già capitata in passato quando era fidanzata), ci siamo baciati. Vi lascio immaginare la paura da parte di entrambi il giorno dopo. Decidiamo che il nostro rapporto così intimo e naturale non doveva essere intaccato da un bacio dato in amicizia (questa parola diventerà sempre più rimbombante) e decidiamo di non caderci più. Eppure io con quel bacio durato una notte intera ho capito che in realtà da lei avrei voluto altro. Neanche una settimana dopo,  tutte le promesse che ci eravamo fatti vanno al vento e finiamo a letto. Iniziamo un rapporto di trombamicizia (il mio primo) in cui ci giuriamo più volte di essere sinceri l’un l’altro, di parlarci di tutto, persino delle nostre trombate con qualcun altro, e che nel momento in cui uno dei due avesse iniziato a provare qualcosa di più intenso avrebbe dovuto comunicarlo all’istante. Allo stesso tempo però lei mi ha sempre detto più volte che qualora avesse notato in me un attaccamento troppo forte, per indole si sarebbe allontanata da me. E’ inutile dirvi che la paura di perderla ha prevalso sulla voglia di dirle effettivamente come fossero le cose da parte mia. Tutto è durato per circa tre mesi, mesi in cui abbiamo dormito insieme per settimane intere di fila, mesi in cui ci siamo raccontati ogni minuscolo particolare della nostra vita. Mesi in cui pur volendo nessuno dei due avrebbe potuto frequentare qualcun altro, non ne avremmo avuto l’occasione, eravamo insieme h24.

Mesi in cui sebbene ad ogni mia proposta di fare un passo in avanti, di gettarci in quest’avventura,  lei ribadisse  il concetto secondo il quale io per lei fossi solo un amico; ma con i gesti, con i fatti, mi dimostrava tutt’altro.

Arriviamo all’epilogo di questa storia:

Arrivano le vacanze, lei parte per la sua casa al mare senza genitori. Trascorre li circa un mese in cui ci sentiamo praticamente ogni giorno, continua a chiamarmi quando sta male e ha quei 5 minuti di pianto incontrollato in cui ripensa all’ex, un mese in cui anche a distanza ci litighiamo per tipici cavolate tra “fidanzati”: mi hai risposto dopo 4 ore, ecc. ecc. Dettagli che mi mettono ancora più dubbi sui suoi reali sentimenti perché se da un lato decantava amicizia dall’altro mi trattava come un fidanzato.

Rientra un giorno prima del previsto, per via di alcuni problemi fisici, senza avvisare nessuno in famiglia. E mi chiede di venire da me perché i genitori erano convinti che tornasse il giorno dopo. La sera stessa sta male, la accompagno al PS d’urgenza, trascorriamo la notte lì. Non abbiamo l’opportunità di andare a letto.

Trascorrono circa due settimane, lei è sempre più fredda, cerco di farglielo notare ma lei mi conferma che non è così. Non scopiamo eppure mi bacia. Associo la mancanza di sesso al suo stare male fisicamente. Lei mi conferma che è tutto ok ma che al contrario da parte mia vede che non è tutto apposto perché non le racconto di nulla di ciò che è successo in sua assenza. Io non ho frequentato nessuna, non ho niente da raccontarle.

Ieri sera il tragico epilogo dopo diversi giorni in cui il suo allontanamento ha portato a mia volta ad allontanare me da lei, decido di sparire per un po. Mi chiama incavolata nera perche non mi sono fatto sentire. Decidiamo di incontrarci la sera e mi accusa di non essere sincero, di non parlarle più di nulla, mi conferma che per lei il nostro rapporto non è cambiato e che fin quando non mi sono allontanato lei non aveva percepito nulla di strano. Mi dice che non abbiamo scopato perché mi ha percepito troppo attaccato (come? Non ci siamo visti per un mese, e mi sono distaccato io), insomma cerca di farmi una m*** in ogni modo. Percepisco che c’è qualcosa che non va e le faccio una domanda buttata li, chiedendole se in vacanza si fosse vista con qualcuno. Non mi risponde. La faccia le si sbianca. Incazzata nera mi accusa di voler rigirare la frittata. Certo sarebbe stata liberissima di farlo -glielo dico-  ma avrebbe dovuto dirmelo, in segno di quella sincerità che tanto osannava da parte sua. Non mi risponde verbalmente ma è tutto chiaro. La accompagno a casa le dico che se ha un minimo di rispetto per ciò che ho fatto nei suoi confronti avrebbe dovuto rispondermi, in caso contrario io avrei interrotto ogni rapporto. Non mi risponde, mi chiede se l’avrei salutata, me ne vado senza dirle ciao. Le mando un messaggio in cui la saluto per l’ultima volta. Lei mi risponde dicendomi tra le tante cose “se c’è stata qualcosa con qualcuno non ti è stato detto sicuramente per un ovvio motivo e cioè la mia paura che tu ti legassi a me al punto di stare male. Mi sto prolungando perché non voglio dirti addio. So che non puoi capire me perché si sei tu per prima come è logico che sia”. Non le rispondo. E’ da stamattina che mi chiama e manda massaggi. Non ha avuto nessuna risposta eppure la penso ogni istante.

 

 

Scusate se mi sono prolungato tanto ma il semplice fatto di scrivere mi sta facendo sentire meglio.

 

 

Ci sono ricascato. Non vaglio passare un altro anno come quello scorso.

 

Minkia che papiro :)

Ma tu sei innamorato di lei oppure no!? 

Perchè in caso di risposta affermativa la sincerità sulla quale si basa il vostro rapporto va a farsi fottere....Scegli "cosa" vuoi essere...

Se a lei non sta bene Amen 

Passa avanti, hai 23 anni di che cazzo ti preoccupi!? 

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Mickey mcqueen
14 minuti fa, Marlboro94 ha scritto:

Ciao a tutti cercherò di essere il più sintentico possibile, ma inizio a scusarmi in anticipo perchè so già che non ci riuscirò.

Spero possiate darmi una mano ad uscire da uno stato emotivo che ormai mi tiene imprigionato da oltre tre anni. Bando alle ciance vi racconto la mia storia.

Ho 23 anni, a detta di molte amiche un bel ragazzo, secondo le persone con cui ho a che fare simpatico, ho sempre il sorriso stampato sul volto (anche se spesso dentro brucio), ho un bel lavoro che mi permette di togliermi parecchi sfizi, tant'è che le ragazze spesso non riuscivano a spiegarsi come mai fossi sempre single. Insomma se ci penso sono lo stereotipo di un ragazzo invidiabile che non ha nulla che non va, eppure stento a trovare una persona al mio fianco, e come se non bastasse sento come  la perpetua necessità di trovare quella persona che mi consideri importante, per la quale possa essere un punto di riferimento, una spalla, una ragazza che mi ami e non una semplice scopata.

La mia relazione più longeva è durata pochi mesi, circa 6, parliamo di due anni fa. Lei innamorata persa dal principio della relazione (le sono sempre piaciuto dai tempi del liceo) ha finito per scaricarmi dopo alcuni miei errori, da un giorno all'altro, per poi fidanzarsi dopo meno di due mesi  con un altro. Ma questa è un'altra storia, perchè dopo un periodo durato circa un anno in cui sono stato letteralmente una m*** e non facevo altro che pensare a lei, faticando di conseguenza ad intraprendere altre relazioni, forte delle mie amicizie sulle quale ho potuto sempre contare per svagare, ne sono uscito.

Certo, per poi ricaderci subito dopo. Ed è per questo che vi scrivo.

Circa un anno fa entro in contatto tramite amici con una mia vecchia conoscenza, lei una figa da paura, stupenda, innamorata persa di un ragazzo con il quale dopo vari tira e molla ha trascorso oltre 7 anni della sua vita. Carattere libertino, indipendente, una vera alpha, tant'è che circa 6 giorni su 7 li trascorre in compagnia delle sue amicizie (per gran parte di sesso maschile) che fatica a mentenere perché tutti, persino i familiari si stufano dei suoi atteggiamenti , piuttosto che col ragazzo che ama alla follia. Dopo diversi mesi di frequentazione come semplici amici (lei è stata una delle persone che mi ha dato una mano ad uscire dal periodo buio dopo essermi lasciato con la mia ex) la cosa si fa sempre più intensa (siamo arrivati a vederci quasi tutti i giorni, a confidarci ogni cosa, anche la più intima), il ragazzo decide di mollarla perchè stufo del suo atteggiamento troppo indipendente. Lei ha subito visto in me una spalla su cui piangere (e credetemi che ha pianto, tanto), ha iniziato a chiamarmi più volte al giorno perchè colta da attacchi di panico e pianto, e ogni volta mi sono fatto trovare presente per aiutarla ad uscirne, quasi come segno di riconoscenza per ciò che aveva fatto per me per via della mia ex. Vi giuro che conoscendola, pur piacendomi da paura fisicamente e caratterialmente, mai avrei immaginato che saremmo finiti a letto, lei amava troppo il suo ex. Eppure dopo un periodo relativamente breve, una notte, dopo che lei mi aveva chiesto di venire a casa mia per un film (cosa che era già capitata in passato quando era fidanzata), ci siamo baciati. Vi lascio immaginare la paura da parte di entrambi il giorno dopo. Decidiamo che il nostro rapporto così intimo e naturale non doveva essere intaccato da un bacio dato in amicizia (questa parola diventerà sempre più rimbombante) e decidiamo di non caderci più. Eppure io con quel bacio durato una notte intera ho capito che in realtà da lei avrei voluto altro. Neanche una settimana dopo,  tutte le promesse che ci eravamo fatti vanno al vento e finiamo a letto. Iniziamo un rapporto di trombamicizia (il mio primo) in cui ci giuriamo più volte di essere sinceri l’un l’altro, di parlarci di tutto, persino delle nostre trombate con qualcun altro, e che nel momento in cui uno dei due avesse iniziato a provare qualcosa di più intenso avrebbe dovuto comunicarlo all’istante. Allo stesso tempo però lei mi ha sempre detto più volte che qualora avesse notato in me un attaccamento troppo forte, per indole si sarebbe allontanata da me. E’ inutile dirvi che la paura di perderla ha prevalso sulla voglia di dirle effettivamente come fossero le cose da parte mia. Tutto è durato per circa tre mesi, mesi in cui abbiamo dormito insieme per settimane intere di fila, mesi in cui ci siamo raccontati ogni minuscolo particolare della nostra vita. Mesi in cui pur volendo nessuno dei due avrebbe potuto frequentare qualcun altro, non ne avremmo avuto l’occasione, eravamo insieme h24.

Mesi in cui sebbene ad ogni mia proposta di fare un passo in avanti, di gettarci in quest’avventura,  lei ribadisse  il concetto secondo il quale io per lei fossi solo un amico; ma con i gesti, con i fatti, mi dimostrava tutt’altro.

Arriviamo all’epilogo di questa storia:

Arrivano le vacanze, lei parte per la sua casa al mare senza genitori. Trascorre li circa un mese in cui ci sentiamo praticamente ogni giorno, continua a chiamarmi quando sta male e ha quei 5 minuti di pianto incontrollato in cui ripensa all’ex, un mese in cui anche a distanza ci litighiamo per tipici cavolate tra “fidanzati”: mi hai risposto dopo 4 ore, ecc. ecc. Dettagli che mi mettono ancora più dubbi sui suoi reali sentimenti perché se da un lato decantava amicizia dall’altro mi trattava come un fidanzato.

Rientra un giorno prima del previsto, per via di alcuni problemi fisici, senza avvisare nessuno in famiglia. E mi chiede di venire da me perché i genitori erano convinti che tornasse il giorno dopo. La sera stessa sta male, la accompagno al PS d’urgenza, trascorriamo la notte lì. Non abbiamo l’opportunità di andare a letto.

Trascorrono circa due settimane, lei è sempre più fredda, cerco di farglielo notare ma lei mi conferma che non è così. Non scopiamo eppure mi bacia. Associo la mancanza di sesso al suo stare male fisicamente. Lei mi conferma che è tutto ok ma che al contrario da parte mia vede che non è tutto apposto perché non le racconto di nulla di ciò che è successo in sua assenza. Io non ho frequentato nessuna, non ho niente da raccontarle.

Ieri sera il tragico epilogo dopo diversi giorni in cui il suo allontanamento ha portato a mia volta ad allontanare me da lei, decido di sparire per un po. Mi chiama incavolata nera perche non mi sono fatto sentire. Decidiamo di incontrarci la sera e mi accusa di non essere sincero, di non parlarle più di nulla, mi conferma che per lei il nostro rapporto non è cambiato e che fin quando non mi sono allontanato lei non aveva percepito nulla di strano. Mi dice che non abbiamo scopato perché mi ha percepito troppo attaccato (come? Non ci siamo visti per un mese, e mi sono distaccato io), insomma cerca di farmi una m*** in ogni modo. Percepisco che c’è qualcosa che non va e le faccio una domanda buttata li, chiedendole se in vacanza si fosse vista con qualcuno. Non mi risponde. La faccia le si sbianca. Incazzata nera mi accusa di voler rigirare la frittata. Certo sarebbe stata liberissima di farlo -glielo dico-  ma avrebbe dovuto dirmelo, in segno di quella sincerità che tanto osannava da parte sua. Non mi risponde verbalmente ma è tutto chiaro. La accompagno a casa le dico che se ha un minimo di rispetto per ciò che ho fatto nei suoi confronti avrebbe dovuto rispondermi, in caso contrario io avrei interrotto ogni rapporto. Non mi risponde, mi chiede se l’avrei salutata, me ne vado senza dirle ciao. Le mando un messaggio in cui la saluto per l’ultima volta. Lei mi risponde dicendomi tra le tante cose “se c’è stata qualcosa con qualcuno non ti è stato detto sicuramente per un ovvio motivo e cioè la mia paura che tu ti legassi a me al punto di stare male. Mi sto prolungando perché non voglio dirti addio. So che non puoi capire me perché si sei tu per prima come è logico che sia”. Non le rispondo. E’ da stamattina che mi chiama e manda massaggi. Non ha avuto nessuna risposta eppure la penso ogni istante.

 

 

Scusate se mi sono prolungato tanto ma il semplice fatto di scrivere mi sta facendo sentire meglio.

 

 

Ci sono ricascato. Non vaglio passare un altro anno come quello scorso.

 

Io al posto tu l'avrei mandata a fanculo.Non tanto perché non ti ha detto dell'altro è liberissima,lo so che ha parlato di trasparenza ecc ma le loro parole non vogliono dire un cazzo inutile prendersela,ma perché sentedosi in torto ha cercato di rigirare la frittata e riversare su di te i suoi sensi di colpa.Pure questo è tipico ma a me fa sempre girare i coglioni e non lo accetterei mai neppure se fosse una tara genetica.Comunque prima di fare qualunque mossa fai pace col cervello e capisci cosa vuoi da lei.Se vuoi continuare da scopa amico trattala con sufficienza senza astio pero',deve capire che con il suo comportamento hai perso semplicemente stima.nei suoi confronti e che finché non rimediera' non conta un cazzo.Attacala sul narcisismo è sempre il tallone di achille.

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gosurfing

Ciao,

ho letto tutta la storia e devo dire che la situazione mi sembra molto chiara: siete troppo sbilanciati per poter continuare questo rapporto di trombamicizia.

Tu sei preso sentimentalmente ed emotivamente, lei no.

E questo gioco non può continuare a lungo, fidati...anzi ti auguro che sia arrivata la fine, per non devastarti ulteriormente tirando per le lunghe.

Più hai a che fare con lei, più le vai sotto, più lei si allontana, più tu soffri. Non hai la forza mentale per gestire un rapporto del genere, per lo più con una donna cosi.

Non devi pensare troppo alle parole che dice una donna, nè tantomeno a quei gesti stupidi del tipo "eh ma mi cerca sempre, eh ma ci comportiamo come se fossimo fidanzati".

Il succo è che non state insieme.  Una ragazza che vuole stare con te, te lo dice chiaramente, te lo verbalizza, ti fa sentire l'esclusività del vostro rapporto, non perde occasione per baciarti, sentirti...altrimenti è un castello di sabbia, non è niente. 

Mi dispiace ma non l'hai persa, probabilmente non l'hai mai avuta nel modo in cui vorresti. Le hai dato del buon sesso e una forte presenza, ma non è scattato quel qualcosa da farle perdere la testa per te.

Devi allontanarla, sennò ti fa a pezzi.
 

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Marlboro94

Ciao a tutti e grazie per le risposte.  Confesso che mi sto accorgendo solo ora che nel vano tentativo di accorciare quanto più possibile il posto, alla fine ho omesso di dire le cose come stanno da parte mia.

26 minuti fa, Tisana ha scritto:

Ciao, confesso che ho letto una frase si e tre no, poi sono passato al finale ma penso di aver capito il senso della tua attention whorata. 

Posso chiederti se lei ha un altro? E poi quanti anni ha? E quale sarebbe il tuo problema? la vuoi conquistare, la vuoi scopare o cosa? 

Se vuoi semplicemente uscire dal tuo stato emotivo vai da un professionista della psiche, pagalo, raccontagli queste cose e fatti aiutare. Semplice no? 

Siamo coetanei e non ha un altro. Vorrei conquistarla.

21 minuti fa, PaoloG ha scritto:

Minkia che papiro :)

Ma tu sei innamorato di lei oppure no!? 

Perchè in caso di risposta affermativa la sincerità sulla quale si basa il vostro rapporto va a farsi fottere....Scegli "cosa" vuoi essere...

Se a lei non sta bene Amen 

Passa avanti, hai 23 anni di che cazzo ti preoccupi!? 

Io sono cotto. Vorrei essere il suo ragazzo, e so che a lei non sta bene perchè me l'ha più volte detto. Ma se me lo dice perchè mi tratta come tale?

-si incazzava se non le rispondevo e quando le dicevo che non ero tenuto a farlo in quanto non ero il suo ragazzo

-mi ha detto che si sarebbe ingelosita se fossi uscito con un'altra

-voleva sentirmi sempre

 

12 minuti fa, Mickey mcqueen ha scritto:

Io al posto tu l'avrei mandata a fanculo.Non tanto perché non ti ha detto dell'altro è liberissima,lo so che ha parlato di trasparenza ecc ma le loro parole non vogliono dire un cazzo inutile prendersela,ma perché sentedosi in torto ha cercato di rigirare la frittata e riversare su di te i suoi sensi di colpa.Pure questo è tipico ma a me fa sempre girare i coglioni e non lo accetterei mai neppure se fosse una tara genetica.Comunque prima di fare qualunque mossa fai pace col cervello e capisci cosa vuoi da lei.Se vuoi continuare da scopa amico trattala con sufficienza senza astio pero',deve capire che con il suo comportamento hai perso semplicemente stima.nei suoi confronti e che finché non rimediera' non conta un cazzo.Attacala sul narcisismo è sempre il tallone di achille.

Hai centrato il punto, ha voluto girare su di me i suoi sensi di colpa e sebbene sappia che ha scopato con un altro è questa la cosa che più mi fa male. L'ho mandata a fanculo ieri sera e mi ha tartassato di chiamate e messaggi. Perchè se per lei sono una semplice scopata? Cosa intendi per attaccarla sul narcisismo?

 

Modificato da Marlboro94
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Tisana
Adesso, Marlboro94 ha scritto:

Siamo coetanei e non ha un altro. Vorrei conquistarla.

Okkei, io fossi in te la lascerei, ma visto che hai già deciso allora procedi col piano per sedurla. 

Una visita dallo psicologo però potresti farla, lo stato emotivo in cui versi non so se ti possa essere utile per piacere alla donna a cui aspiri. Tre anni nella tua condizione mica sono pochi. 

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gosurfing
1 minuto fa, Marlboro94 ha scritto:

Ma se me lo dice perchè mi tratta come tale?

-si incazzava se non le rispondevo e quando le dicevo che non ero tenuto a farlo in quanto non ero il suo ragazzo paura inconscia di perdere il controllo su di te, stop

-mi ha detto che si sarebbe ingelosita se fossi uscito con un'altra possesso

-voleva sentirmi sempre stima, amicizia, voglia di sentirsi corteggiata

Claro?

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Marlboro94
5 minuti fa, gosurfing ha scritto:

Claro?

SI ha un senso. Ma perchè riempirmi di messaggi e telefonate stamattina? Solo per paura di perdermi?

C'è modo per ribaltare la situazione? Dovrei risponderle? Chiamarla?

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PaoloG

@Marlboro94 

Le cose sono sempre più semplici di come sembrano... 

Io lascerei perdere tutte le strategie che ti proporranno i casanova del forum....

Al tuo posto Sarei semplicemente me stesso...!!!

Tu la vuoi e tu devi farti avanti! Fai l'uomo: corteggiala, falla divertire, falla stare bene, uscite insieme non solo per scopare.... Dichiarati! 

Se non ti vuole Amen e passa avanti! Non sarà il primo 2 di picche della tua vita e manco l'ultimo! Hai 23 anni.....

Ma non restare in questa via di mezzo, perché se lei troverà altro non esiterà a metterti da parte. 

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