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La redpillata più brutale che abbiate mai preso.


Tisana

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Wyatt99
47 minuti fa, gelsomino ha scritto:

tu?!... o chi avrebbe dovuto "insegnartelo?!?....

 

Io.

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^'V'^
51 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

È normale fino a quando non conoscerà un vero Mandingo. È quasi primavera, e citando @gelsomino “il mandingo sento il profumo del fiore che nasce tra le sue gambe”.

Ne conoscono, ma fino a che moltissime donne crederanno che ci sono quelli che vogliono "solo" scopare e quelli che si vogliono far fidanzare, quando incontrano della gente seria scappano.

Dipende dalla zona in cui vivete e può risultarvi più o meno strano quanto sia ricorrente che i ragazzi omosessuali si fidanzino con ragazze.

In zone come il Veneto o molte parti del sud, è abbastanza normale. 

Quello che normale non dovrebbe essere è quanto le ragazze credano davvero che uno sia etero, fallendo nel capire cosa sia un etero e a cosa serva. 

Caso diverso quelle che lo sanno e vogliono proprio questo.

Una ex collega di K stava con un gay, sapendo che lo fosse.

Da un lato lui aveva copertura, dall'altro lei aveva un fidanzato che non vive per fare le altre e che non vuole scopare.

Insomma poteva tenersi addosso un maschio senza dover pagare col sesso per avere relazione

Per qualche motivo per lei questo era un valore, e dal momento che è dichiarato e in chiaro, massimo rispetto. 

La maggior parte delle (molte) ragazze e donne che stanno in mono con un ragazzo o uomo omosessuale, però, non ne hanno idea e gli sembra normale. 

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Bozzarelly
4 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Da un lato lui aveva copertura, dall'altro lei aveva un fidanzato che non vive per fare le altre e che non vuole scopare.

E lui non andava a scoparsi uomini?

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^'V'^
42 minuti fa, Bozzarelly ha scritto:

E lui non andava a scoparsi uomini?

Ah bella! Ma per chi l'hai presa? 

Gli uomini andavano a scoparselo. 

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Resilienza....
Il 1/3/2024 at 15:52, ^'V'^ ha scritto:

Problemi oggettivi intendo roba seria tipo conoscere a memoria delle battute di guerre stellari. 

oooohh mi hai fatto venire un brivido sulla schiena.

le routine e i giochi di magia.

tempi belli per i centri diagnostici

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evolutionator
23 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Li abbiamo avuti ma, esattamente come i jeans che lasciano scoperto il culo (usanza nata in alcune carceri americane per comunicare disponibilità sessuale passiva durante l'ora d'aria) le femmine hanno fallito nel riconoscere il segnale.

la mia era una risposta un po' sardonica un po' metaforica a chi non ritiene problematico avere ipoteticamente anche oltre la metà dei maschi 'erbivori' nella società; dubito sarebbe un bel posto in cui vivere per n ragioni, dalla criminalità alla depressione

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^'V'^
21 ore fa, evolutionator ha scritto:

la mia era una risposta un po' sardonica un po' metaforica a chi non ritiene problematico avere ipoteticamente anche oltre la metà dei maschi 'erbivori' nella società; dubito sarebbe un bel posto in cui vivere per n ragioni, dalla criminalità alla depressione

Il modello a cui faccio ora riferimento parla di un naturale equilibrio sociale che si ha quando ci sono 70% colombe e 30% falchi, ma non ricordo l'autore da cui lo attinsi. So che nei vecchi audio del Predator Mindset, quando la voce guida dice di trovare dimora presso i figli di Adamo ma di non essere mai più di tre per ogni sette, mi basavo su quel computo.

Uscendo da quale autore specifico, il discorso 30F/70C è in linea con il concetto di strategie evolutive stabilizzate (ESS) nella teoria dei giochi, applicata alla biologia evolutiva. Teoria sviluppata da John Maynard Smith e George R. Price nel 1973 che descrive come in una popolazione possano coesistere strategie comportamentali differenti (come "falchi" e "colombe" in termini metaforici) in proporzioni che rimangono dinamicamente stabili attraverso il tempo, poiché nessuna strategia può sopraffare completamente l'altra a lungo termine se l'ambiente non cambia.

Nella metafora dei "falchi" e delle "colombe", i "falchi" rappresentano gli individui che adottano una strategia seria, pronti alla proattività ed alla competizione per ottenere risorse, mentre le "colombe" rappresentano gli individui che adottano una strategia più democratica ed erbivora, sprovveduta, evitando il confronto e cercando alternative comode o, peggio, decidendo per numero. Questo modello mostra come, a seconda dei costi e dei benefici della competizione e della cooperazione, una certa proporzione di "falchi" e "colombe" possa diventare un equilibrio evolutivo stabilizzato, dove nessuna delle due strategie è in grado di soppiantare completamente l'altra.

Ma questo è vero solo fino a che i falchi, competitivi, non adottano una strategia collaborativa, sinergica. 

L'idea che questa proporzione tenda a bilanciarsi nel tempo non è attribuibile direttamente a Maynard Smith o Price nelle loro pubblicazioni originali. E' un'estrapolazione fatta da un altro autore che non ricordo e che ha applicato il concetto di ESS a specifici contesti sociali, esplorando la dinamica delle strategie comportamentali in popolazioni specifiche.

Alla luce di queste osservazioni, e considerando non solo il concetto competizione/collaborazione dei giochi, ma proprio quello che ricordo del 30 Falchi/70 Colombe, che parlava proprio di sprovvedutezza e quell'acquiescenza che definiamo "erbivora", ritengo che il problema di una società non risieda nel fatto che siano il 50, il 60 o l'80% gli erbivori, ma se i giusti stiano avendo un atteggiamento bandito, isolati a competere come proiettili soli in gelatina balistica, o se stiano cooperando in sinergia. 

In questo senso, tornando alla teoria dei giochi, possiamo notare che i giusti, i seri, operando in modo win win TRA LORO hanno un vantaggio tattico formidabile sul restante 70% di sprovveduti erbivori. 

Ma questo vantaggio short term mette in atto "a strong environmental reaction", quel sistema di check and balance per cui si torna 70-30 in equilibrio dinamico. 

E' solo quando insieme riescono ad operare in modo intelligente, ottenendo win win per loro e al contempo per la collettività, che assistiamo ad un vantaggio strategico, ecologico e sostenibile nel lungo periodo. 

Questo è il next level di Sapiens. 

E credo di essere la persona al mondo che più sa quanto sia difficile ottenerlo, dato che ci rimetto soldi quasi ogni mese da dieci anni provandoci, non riuscendo ad averne 300 in dieci anni in Europa che capiscano il loro vantaggio, che siano seri e professionali, che operino in sinergia co-op a gruppi da 3-9, e che riescano a farlo a vantaggio mutuale, simbiotico, con la local populace. 

Ma è il next Level di Sapiens. 

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evolutionator
Il 4/3/2024 at 11:39, ^'V'^ ha scritto:

applicato il concetto di ESS a specifici contesti sociali,

mi sta bene la E, mi sta bene l'ultima S, verso la S centrale invece ho qualche riserva, perché c'è cambiamento
soprattutto nella nostra specie

tramite mia intuizione e tramite generoso ausilio di conoscenze altri - eventualmente multimediali - già potei dedurre il valore della collaborazione e della costruzione di una rete sociale e altresì la necessità di impegno personale nella realizzazione di comportamenti utili ad attuare tali vantaggiosi cambiamenti, che desidererei emergere perlomeno nella zona geo-socialmente locale
ma ho forti evidenze che ciò non accadrà (nonostante debba dire io noti una non-nulla predisposizione e la manifestazione di qualche non celato tentativo a proposito)

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