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La redpillata più brutale che abbiate mai preso.


Tisana

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Il 26/9/2017 alle 22:26 , Tisana ha scritto:

Ok, ho sbagliato di grosso allora. 

Gli psicologi sono abbastanza detestati, ognuno li odia per motivi diversi. Però ho notato con piacere che quando parlo di psicologia che non è una scienza, che la studiano i caproni, etc... Ottengo molti consensi. Del resto in Italia c'è un forte sovrannumero di laureati in tale disciplina. Roma ne ha uno ogni 300 abitanti. 

Il tuo discorso mi pare corretto, della serie, guardiamo gli altri che fanno peggio per consolarci del fatto che facciamo schifo. 

Certo che in tutte le categorie professionali ci sono gli stronzi e le persone competenti. Tra gli psicologi sarà lo stesso, perché prendersela tanto con loro addirittura includendoli tutti in un unico calderone?  Te lo spiego subito.

So di gente che studia psicologia, poi a 30 anni suonati, con zero esperienza lavorativa e dei titoli inutili prova ad esercitare la professione. Intanto però i pazienti gli fanno da cavia per migliorare le loro qualità. Io in passato stetti da una donna, penso fosse laureata da poco. Questa addirittura usava il principio di autorità per legittimare le sue affermazioni. Se la si contestava diceva di essere lei quella con la laurea in tale "prestigiosa" materia. Quindi non avevi diritto di dire nulla, se non di attendere alla sua verità rivelata. Questa tra l'altro era collusa con un agenzia assicurativa ed è stata estremamente brava a avversarmi in un processo giudiziario che mi riguardò quando avevo 6 anni. A quell'età non avrei mai potuto difendermi da una psicologa laureata. Mi ha fottuto dandomi una mazzata tale che nessuno è mai riuscito a replicare in vita mia. Non mi dilungo sulla faccenda. Però dopo quell'esperienza ne ho fatte altre con gli psicologi. Diciamo che ne ho conosciuti una settantina in totale, tra psichiatri, psicoterapeuti e stronzi assortiti. Uno più subdolo dell'altro. 

Il motivo per cui gli psicologi che lavorano male meritano disprezzo assoluto è che loro sono anche in grado di rovinare seriamente la vita a qualcuno. Non è solo una questione dei soldi che ti fottono per il loro stupido mestiere. Si tratta proprio dei danni che possono causare gli incompetenti. Che come saprai sono elevatissimi. Se hai girato coi servizi sociali saprai anche a cosa mi riferisco. Se hai conosciuto gente imbottita di psicofarmaci rinchiusa a fare un TSO che perde il lume della ragione capirai perché alcuni si scagliano con tanta veemenza contro l'intera categoria, e non solo con quelli che contribuiscono a creare la sua cattiva fama. 

 

Non hai torto.

E' brutto che un seienne venga cataputato in situazioni piu' grandi di lui, intrappolato  tra 4 pareti all' ispezione di uno psicologo qualunque. E' brutto che venga strappato  dai giochi pomeridiani e trascinato  controvoglia al solito appuntamento dallo strizzacervelli incaricato dal giudice che magari sfiga vuole sia  proprio uno di quei falliti frustrati tarati  alla ricerca ossessiva del patologico, di motivi laddove proprio non ce ne sono, e dalle tendenze sadiche, uno di quelli  che gli fa salire i rigurgiti del pranzo e al quinto incontro ormai direttamente la bile, ma da cui non puo' scappare, perche' e' solo un bambino . E' osceno che un minorenne o persona ignorante e incapace di intendere cada nelle mani di incompetenti arrivati al ruolo per dubbie vie traverse  e sfortuna voglia non incappi in nessuno, al di fuori,  che ascolti veramente le sue speranze, le sue preghiere, cio' che ha da dire, e possa poi parlare e imporsi al posto suo. E' bruttissimo perche' mese dopo mese le lacerazioni del cuore rischieranno di diventare sempre piu' profonde, anno dopo anno si accumulera' odio. Rassegnazione. Troppo odio. E' una brutta storia.  Che si fa? Prenderne atto e basta. In qualche modo si va avanti.  La morte arrivera' certa.  Nel frattempo c'e' questo spazio di tempo che pretende di essere riempito. E' una scelta. Quel bambino ormai adulto puo' fare di tutto in preda all' odio poi spararsi un colpo e piantarla la'. Puo' aspettare la fine dei suoi giorni da cinico e disprezzante maledicendo tutto e tutti. Dicevi da qualche parte che  fosse un atteggiamento  lecito. La penso esattamente anch' io così, e' lecito.  Ci pensera' la realta' a presentare il conto, nolente o volente. Dal mio punto di vista vale la pena riempire lo spazio con la vita. Cio' che e' stato e' stato, non e' modificabile. Ma il presente e' ancora  flessibile e il futuro plasmabile.Si possono imparare a gestire le situazioni in maniera positiva, le emozioni. A calibrare le reazioni emotive in modo equilibrato.  A incanalare odio, rabbia.   Altrimenti probabile ne sara' annientato. Io non credo che la figura professionale nuda e cruda dello psicologo sia fondamentale per questo. Lo psicologo, se c'e' l' intenzione da parte dell' utente, puo' giusto aiutare a fare chiarezza su qualche dinamica. Mostrare come provare  a dipanare qualche filo aggrovigliato. Proporre qualche modello di comportamento per soffrire meno. Niente di piu'.

Di storie finite non troppo bene ne ho viste un po'.  Qualcosa e' andato storto. Male. Ma ne ho viste altrettante finite in meglio.  E questo sicuramente non per azione dello Spirito Santo o  del karma, piuttosto per un pizzico di botta di culo (persone giuste al momento giusto),  l' intervento di psicoesperti che hanno agito con competenza, saggezza ed empatia, e in primis lo spirito collaborativo del paziente. Quantomeno una scintilla di voglia di vivere che e' stata individuata ed alimentata.  Una ragazzina costretta dalla madre  a farsi toccare e peggio dai compagni di lei, tenuta in segregazione, che a 13 anni, separata finalmente dalla famiglia, non parlava, non dormiva,  ed era solita tapparsi ossessivamente  tutti gli orifizi, naso, orecchie, bocca, vagina, con tutto cio' che le capitava a tiro, cibo, pezzi di carta, biglie, gomme da masticare.  Un bimbo di 7 anni come un gattino randagio impaurito e tremolante figlio di un' eroinomane dentro e fuori di galera strappato alla madre dal padre della stessa pasta  che l' ha sballottato noncurante di qua e di la'  finche' con un' azione mirata, veloce e dai buoni supporti psicologici per tutti i soggetti, e' stato dato in adozione a due genitori  capaci. Una bambina orfana di padre e senza dimora al seguito di una madre psichica con cui per anni faceva elemosina per le strade d' Europa e dormiva nelle cabine telefoniche, che dopo il suicidio di lei e' stata cresciuta in istituto con tutte le cure del caso.  Questi sono solo tre esempi di casi reali riusciti bene.  Tre individui con grosse cicatrici che come no a volte si riaprono, e allora  piangono lacrime amare. Eppure ora  conducono vite normali. Non hanno dipendenze pericolose, hanno un lavoro e ci tengono, una rete sociale in cui sanno interagire, amici veri sulla cui spalla appoggiarsi.  Sanno cosa sia la felicita' e hanno imparato a starle attaccate con gli artigli. L' abisso del passato non si cancella e la tentazione da risucchio e' sempre in agguato. Ma se vogliono hanno i punti d' appoggio per stare in carreggiata. Per riconoscere e stare alla larga dal baratro. Il punto e'. Questi ringraziano gli psicoterapeuti, gli educatori, gli assistenti sociali e tutte le altre figure professionali del caso che hanno elaborato dei progetti di supporto che si sono rivelati ragionati e validi. Sono sinceramente grati. Io credo abbiano imparato ad avere un atteggiamento vincente. Poi chi vivra' vedra'.  Questi sono esempi magari per alcuni un po' sopra le righe. Non importa essere parte di una casistica del genere per essere disperati. Il dolore e' sempre dolore, indipendentemente dal contesto, e' un esperienza soggettiva, intima, dilaniante e non giudicabile.  C'e' chi si perde in un bicchiere d' acqua, non sa cosa fare, gli viene detto,non coglie, non ci crede,  non lo fa, e affoga. C'e' chi invece naviga con una barchetta  a vela sgangherata in un oceano tropicale violento  in stagione di cicloni, si arrabatta per escogitare sistemi di sopravvivenza, ne trova di stupidi, ne testa di piu' validi, alla fine provando e magari ascoltando i consigli via radio azzecca quello che fa al caso suo e  non solo riesce a stare a galla, addirittura non da' fuori di testa.  In entrambi i casi c'e' la disperazione.  In entrambi i casi penso sia cosa intelligente se ci si vuole salvare dispiegare tutte le forze e risorse   possibili e non perdere energie a sputare per partito preso su mani protese in aiuto.

Sulla psicologia ho le mie remore; non e' una scienza naturale. Per quanto riguarda invece la neuropsichiatria e farmacologia, io mi ci inchino riverente. Ho visto gente psichica tirata fuori dalla morte  per i capelli. Non parlo di morte come scelta consapevole, lucida, discutibile all' inverosimile, ma pur sempre scelta. Parlo di morti tragicamente stupide, gente che in preda a subbugli deliranti non capisce piu' un tubo, non distingue tra realta' e fantasia, fa una cazzata e ci rimane secca. Familiari allo stremo delle forze che anche se solo per un attimo si sono potuti concedere una boccata d' aria prima della lotta successiva. Io stessa avrei il cranio fracassato a martellate scaturite da attacchi d' ira allucinati se non ci fossero stati puffer biochimici di mezzo ad arginare il fiume in piena. Tu la vedi a priori come robaccia che i pazzi devono ingurgitare per calmarsi col fine di piantarla di frantumare le palle alla gente intorno? In alcuni casi c'e' del vero. Quegli episodi di pericolosita' reale dove non c'e' tempo per filosofeggiare e piazzare un costrutto psicologico tra i tanti, e vige allora la regola del mors tua vita mea ( Io a differenza tua per fortuna non  ho mai visto direttamente nessuno tra colleghi o coinvolti prendere certe situazioni a cuor leggero al motto di cazzisuoichisenefotte- anziorameloinculopure.  Ma non ho alcun dubbio che capiti.)  Molte altre volte invece e' la chiave giusta per aprire la porta ad un mondo di pace, uno spiraglio di luce, anche se fugace. Per sedare quel tumulto interiore che sfocia in un Inferno all' esterno che ingurgita tutta la gente intorno, e lasciar spazio all' affiorare di sensazioni piacevoli. E' importante per risalire iniziare a sperimentare sensazioni sane di tranquillita'.  Appagamento. Amore. Queste sono le basi su cui si potra'  costruire una vita decente. Questo lo dico io.

 

Io non butto tutti i psicoesperti in un calderone. I ciarlatani sputasentenze  arrivati dal nulla  ci sono eccome e una volta beccati vanno silurati all' istante; poi ci sono quelli che invece hanno una  formazione medica, intelligenza, una mente normalmente sana, impegno sincero e coscienza. E tra questi, nonostante linee guida oculate e lavori d' equipe in cui ci si dovrebbe correggere e controllare  a vicenda,  a volte capitano diagnosi frettolose dettate da convinzioni inflessibili,  terapie monitorate con sufficienza,  sovramedicazioni. Questa e' la realta', quando ti schiaccia. Se uno ci tiene a se stesso, prova fino all' ultimo a non rimanere a terra incazzato.

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Anonimo.92
11 ore fa, senza nome ha scritto:

Sarebbe in ogni caso molto utile un post in cui si danno a un newbie dritte pratiche per avere un'esperienza più bella possibile. Intendo nel senso come decidere da quale andare(foto spesso a cu non si può farr affidamento e mancanza di recensioni) ,come e quando parlare di soldi,optare per il pagamento a tempo o a servizio...

@Anonimo.92

 

https://www.italianseduction.club/forum/t-56118-il-manuale-delle-bitches/?tab=comments#comment-1628489

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Tisana

Guarda che gli psicofarmaci danneggiano il cervello. Non lo dico per partito preso. Ti rincoglioniscono a tal punto da rimanere inebetito. Gli psichiatri li prescrivono a volte seguendo delle tabelle senza valutare con troppa attenzione il tuo caso. Una volta che notano che uno non funziona ne provano un altro, tra quelli che hanno nella lista. Alcuni psicofarmaci agiscono sull'inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina. Parlo di antidepressivi. Peccato che non ci sia niente nel corpo che sia per davvero selettivo. Mentre quei farmaci in teoria dovrebbero inibire la ricaptazione della serotonina, in pratica potrebbero inibire anche il rilascio. Questo capita spesso, infatti ti puoi rincoglionire pesantemente con quelle schifezze. 

Gli psicofarmaci certo vengono migliorati, anche gli effetti collaterali sono sempre più lievi. 

Può capitare però di vedere gente che prende antidepressivi con lo sguardo perso nel vuoto. In pratica gli psichiatri gli hanno dato qualcosa che non andava bene, i pazienti dunque sperimentano dei meravigliosi effetti collaterali. Mi piacerebbe molto vedere gli psichiatri che giocano a fare i dottori fottendosensene della salute dei pazienti tutti in galera. 

Gli psichiatri prescrivono merda come Zyprexa e Seroquel per "curare" un sacco di cose. A partire dalle allucinazioni, alla depressione psicotica e tante altri disturbi. La cosa divertente è che quei disturbi talvolta nemmeno sono precisi nell'identificarli. Per cui può capitare che possano prescrivere qualcosa che non era adatto al paziente. Poi magari il paziente torna da loro e gli danno qualcos'altro, sempre leggendo dalle loro tabelle.

Non so se avete mai visto uno con tic strani, o espressioni facciali assurde. Quello è un effetto collaterale dei farmaci antipsicotici. Anche quelli ti annientano il cervello. E anche quelli li danno come fossero confetti. 

Ci sono moltissimi adulti che prendono quella merda degli psicofarmaci. Moltissimi nemmeno seguono la posologia e li mischiano. Io sono fermamente convinto, anche se non sono uno psichiatra che quelle pastiglie siano velenose. Certo non nego che qualcuno possa trarne vantaggio dal loro utilizzo. Però mi sembra abbastanza stupido fare finta che gli psichiatri siano un gruppo di santoni. Sopratutto perché penso che molti abbiano un conoscente che si è rovinato con quella merda che gli prescrivevano. 

In particolare gli antidepressivi li danno con molta facilità. Non conosco le statistiche, ma so che molti li comprano. Anche chi non ne avrebbe bisogno e a furia di prenderne ne diventa dipendente. 

Non voglio intavolare un dibattito contro gli psichiatri, perché so che tra loro ce ne sono pochi che denunciano le cose che dico io con maggiore competenza e precisione. Lo fanno pubblicamente e apertamente, quindi non sono nemmeno dei complottisti, anzi, tutta gente con il pedigree scientifico. Non mi sono inventato un "complotto". Io non sono psichiatra, ma per fortuna so che altri che lo sono hanno preso una posizione critica nei confronti degli psicofarmaci. Meno male che qualcuno si salva in mezzo a quella categoria di pezzi di merda abietti. Però la mia impressione è che la maggior parte di loro siano stronzi puri. Con poche eccezioni positive degne di elogio. 

I casi fortunati di gente che si è trovata bene con lo psicologo li conosco anch'io, si tratta prevalentemente di persone che ha dubbi o piccolezze da risolvere. Però magari hanno una vita che funziona. Quindi vanno dallo psico, anche solo per fare due chiacchere. Quelli "guariscono" sempre, anche per l'amore dell'identità che gli viene attribuita dallo psicologo quando egli nomina i loro problemi pescando da una definizione da manuale. Poi ci sono altri che girano un sacco di professionisti della psiche. Perché qualche amico li ha convinti che se non va bene uno devi andare da un altro. Gli psicologi non sono tutti uguali, non sono tutti disonesti e/o idioti. Non tutti si laureano a psicologia perché dopo lo psicopedagocico non sapevano che cazzo fare. Non tutti sono stati scartati a medicina, per poi spostarsi a psicologia, etc... Solite motivazioni. Allora il malcapitato di turno fa il giro degli stronzi e intanto li paga. Poi si rende conto che tutto questo è stato inutile. Perdita di tempo e danaro.

Qualcuno alla fine li ringrazia, ma ce ne sono un sacco che gli sputerebbero in faccia agli psicologi. Io penso che se uno si trova bene a parlare con gli psico, ok, faccia pure. Però occorre essere disposti a bersi la loro versione e non indagare sui loro titoli e sulla loro conoscenza. Altrimenti sono inutili. Loro dicono che possono aiutare solo chi si vuole far aiutare, che tradotto significa che "aiutano" chi non ha spirito critico e si beve le cazzate. 

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Jumpy
10 hours ago, Tisana said:

Guarda che gli psicofarmaci danneggiano il cervello. Non lo dico per partito preso. Ti rincoglioniscono a tal punto da rimanere inebetito. Gli psichiatri li prescrivono a volte seguendo delle tabelle senza valutare con troppa attenzione il tuo caso. Una volta che notano che uno non funziona ne provano un altro, tra quelli che hanno nella lista. Alcuni psicofarmaci agiscono sull'inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina. Parlo di antidepressivi. Peccato che non ci sia niente nel corpo che sia per davvero selettivo. Mentre quei farmaci in teoria dovrebbero inibire la ricaptazione della serotonina, in pratica potrebbero inibire anche il rilascio. Questo capita spesso, infatti ti puoi rincoglionire pesantemente con quelle schifezze. 

[...]

Può capitare però di vedere gente che prende antidepressivi con lo sguardo perso nel vuoto. In pratica gli psichiatri gli hanno dato qualcosa che non andava bene, i pazienti dunque sperimentano dei meravigliosi effetti collaterali. Mi piacerebbe molto vedere gli psichiatri che giocano a fare i dottori fottendosensene della salute dei pazienti tutti in galera. 

Gli psichiatri prescrivono merda come Zyprexa e Seroquel per "curare" un sacco di cose. A partire dalle allucinazioni, alla depressione psicotica e tante altri disturbi. La cosa divertente è che quei disturbi talvolta nemmeno sono precisi nell'identificarli. Per cui può capitare che possano prescrivere qualcosa che non era adatto al paziente. Poi magari il paziente torna da loro e gli danno qualcos'altro, sempre leggendo dalle loro tabelle.

Non so se avete mai visto uno con tic strani, o espressioni facciali assurde. Quello è un effetto collaterale dei farmaci antipsicotici. Anche quelli ti annientano il cervello. E anche quelli li danno come fossero confetti. 

Ci sono moltissimi adulti che prendono quella merda degli psicofarmaci. Moltissimi nemmeno seguono la posologia e li mischiano. Io sono fermamente convinto, anche se non sono uno psichiatra che quelle pastiglie siano velenose. Certo non nego che qualcuno possa trarne vantaggio dal loro utilizzo. Però mi sembra abbastanza stupido fare finta che gli psichiatri siano un gruppo di santoni. Sopratutto perché penso che molti abbiano un conoscente che si è rovinato con quella merda che gli prescrivevano. 

In particolare gli antidepressivi li danno con molta facilità. Non conosco le statistiche, ma so che molti li comprano. Anche chi non ne avrebbe bisogno e a furia di prenderne ne diventa dipendente. 

Mah ... IMHO stai facendo considerazioni personali e generiche di contesti che, probabilmente neanche conosci... del resto, tra le righe, lo ammetti tu stesso.

In quanto, se fosse vero quello che scrivi, metà delle cose sarebbero da denuncia penale per le persone di cui parli.

E, se non fosse vero, e qualcuna delle persone di cui parli dovesse essere riconoscibile, potrebbe denunciarti per diffamazione.

Ad ogni modo, psicofarmaci non vuol dire che ti imbottiscono di roba tipo "Qualcuno volò sul nido del cuculo". Questo è quello che credono, appunto, quelli che degli psicofarmaci sanno quello che vedono nei film.

A parte che, in alcuni contesti, è quasi una "moda" andare in psicoterapia e farsi prescrivere psicofarmaci dallo psichiatra personale, è una sorta di status symbol, come in USA negli anni '80.

Così come tante persone prendono psicofarmaci e, probabilmente, neanche lo sai. Giustamente, figurati se vengono a raccontarti i cazzi loro... magari non lo sanno neanche i fidanzati/mariti.

E tiri in ballo gli antipsicotici, cosa totalmente diversa dagli antidepressivi... come prendere un cucchiaino di sciroppo della tosse o imbottirsi di antibiotici in flebo.

Li prescrivono come confetti? Mah... solo a me non mi prescrive una cippa neanche il medico di base? Che qulo :P

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Mickey mcqueen
Il 27/9/2017 alle 15:56 , ^'V'^ ha scritto:

Concordo su tutto e capisco benissimo la sensazione. 

Solo... Quando ci riferiamo ai loro comportamenti narcisisti psycho... 

Beh. Molta gente lo pensa pure di me. 

Pochi me lo dicono, ma sono certo che molti altri lo pensino. 

Perché non rispondo, rispondo con una frase secca dopo un mese, visualizzo e non rispondo... 

E il fatto è che 

- Ho molte più persone che mi cercano di quante possa gestirne con garbo e tempo. 

- Ho purtroppo ogni giorno pressioni temporali ed economiche e cose cui devo rispondere veramente perché ci sto perdendo dei soldi che non ho. 

E così, avendo visto il Facebook di più d'una ragazza bella e avendo notato che sono sommerse addirittura più di me...

Mi rendo conto che un ragazzo non conosce la sensazione, non la capisce e la chiama narcisismo. 

E allora ti faccio un altro parallelo. 

Se tutte le mille persone che mi chiedono cose sono convinti che potrei risolvere problemi per loro importanti, perché ho meno di 30 clienti paganti e prendo prestiti ogni mese per stare aperto? 

E parimenti, se tutte le mille persone che scrivono ad una ragazza sono convinti che con un suo pompino sarebbero felici, perché quella è nella merda con findomestic e la rata della macchina?

Forse credono che se è stata tanto disponibile da accettare l'amicizia o lasciare il contatto, allora metterà da parte i suoi impegni, le altre mille persone, i suoi guai e si pagherà un taxi per andare a farli spruzzare venti minuti?

Poi dopo cento rotture di scatole e sensazioni di rifiuto o di non essere considerati, ma soprattutto dopo cento seghe stressanti e deprimenti, si incazzano con lei e vanno a puttane dicendo che è psicopatica. 

Ora.

È chiaro che questa sensazione la viviamo tutti, poi sta bene solo quello che i soldi per le puttane li ha ogni volta ed ha anche la maturità emotiva e l'intelligenza per fruirne. 

Ma... Secondo me ci stiamo perdendo tutti qualcosa. 

Lo sto perdendo io che sono dannato di richieste consigli e però non ho da mangiare mezzo mese e non so mai se posso pagare l'affitto, lo sta perdendo la bella ragazza che ha mille barboni di lusso che le mettono like e le scrivono ciao, ma è indietro di tre mesi con la rata della macchina, e lo stanno perdendo anche i mille che credono che io o la ragazza siamo narcisisti perché non li consideriamo o nemmeno li leggiamo. 

Ci torno dopo. 

@^'V'^ visto che io stesso ti avevo definito cosi qualche giorno fa innanzitutto mi scuso per la superficialita' con cui ho usato quella parola senza essere assolutamente abilitato a  formulare diagnosi di alcun tipo , offendendoti .  Quello che ho detto era dovuto a un tuo post che mi turbo' e fece stare male per motivi anche personali ,ma che trovai comunque inaccettabile  e che per un po' mi ha reso difficile leggere I tuoi post. Questo per dirti che trovo comprensibilissimo il tuo discorso e non ho assolutamente fatto quell'uscita infelice per questi motivi

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Tisana

Vai in farmacia e chiedi zoloft. Te lo danno senza ricetta. Vai a comprare rivotril. Prova,vai in tutte le farmacie e chiedilo. Non farai fatica ad averlo senza ricetta.

Molti tossici vendono le pastiglie di rivotril a 50cent l'una. Se le prendi con gli alcolici ti stordiscono. Sono una droga per poveri. 

Non è difficile trovare farmacisti che se ne fregano della ricetta e medici che ti prescrivono farmaci alla cazzo di cane. 

E poi no, non mi invento nulla. Il nido del cuculo è un film realistico. 

Quelle cose avvengono nella realtà e non sono io da denunciare. Anzi per fortuna molti psichiatri si beccano loro delle belle denunce. Purtroppo molti la fanno franca.

Se io volessi potrei denunciare un paio di farmacisti. Ma non lo faccio per lo stesso motivo per cui tu non denunceresti l'amico che vende cocaina. Sai che fa una cosa illegale, che per giunta rovina la gente, ma non te ne fotte un cazzo.

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24 minuti fa, Mickey mcqueen ha scritto:

@^'V'^ visto che io stesso ti avevo definito cosi qualche giorno fa innanzitutto mi scuso per la superficialita' con cui ho usato quella parola senza essere assolutamente abilitato a  formulare diagnosi di alcun tipo , offendendoti .  Quello che ho detto era dovuto a un tuo post che mi turbo' e fece stare male per motivi anche personali ,ma che trovai comunque inaccettabile  e che per un po' mi ha reso difficile leggere I tuoi post. Questo per dirti che trovo comprensibilissimo il tuo discorso e non ho assolutamente fatto quell'uscita infelice per questi motivi

You Welcome, nessun problema. 

 

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Tisana

L'argumentum ab auctoritate è la fallacia logica più diffusa. Dopo Argumentum ad hominem. 

Anch'io cado spesso in questa fallacia. A volte di proposito. 

Quando qualcuno ti nega la validità di un tuo ragionamento, spesso lo fa richiamando il principio di autorità. Io lo faccio spesso, quindi non vado a lamentarmi se altri lo fanno con me. 

Di solito per controbattere a chi usa questa fallacia, io vado giù di citatologia. In pratica uso l'autorità di qualcun'altro per portare acqua al mio mulino. Penso sia il modo migliore di fare. 

Se una persona riconosce il principio di autorità, allora per correttezza dovrà riconoscere anche l'autorità che cito io. 

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/neuroscienze/come-difendersi-dai-falsi-psicologi-e-psicoterapeuti Questo spiega brevemente cosa fare con i millantatori quando vengono smascherati. 

Aggiungo una considerazione. In passato qui in Italia ci fu un conguaglio. Vennero parificati i titoli in lettere e filosofia alla laurea in psicologia. Per cui oggi molti che insegnano psico nelle università non hanno nemmeno la laurea in tale disciplina. 

La donna che la insegnava nel mio liceo era laureata in lettere. Penso che molti abbiano conosciuto dei coach di qualcosa. Pure loro spesso non hanno alcun titolo o si sono reinventati. 

Se il principio di autorità vale per me, allora vale anche per loro. 

So che qua dentro c'è gente che spiega PNL. Ovvero una pseudoscienza conclamata. Ce l'avranno i titoli per farlo? Chissà... Intanto però la insegnano. Non voglio indagare. 

Io per prassi faccio così: se mi si prescrive uno psicofarmaco vado a studiare come agisce e di cosa è composto. Se ascolto uno psicologo vado sempre a verificare le fonti di quello che dice. Mi erudisco di volta in volta. Anche per via della mia diffidenza nei confronti di quella categoria.

Non sono uno psicologo, ne uno psicoterapeuta. Ma da paziente ho avuto modo di farmi una mia idea. 

Idea che non è nemmeno tanto estrema. Se andate sui forum dove la gente parla dei problemi che gli hanno causato gli "esperti" della psiche troverete molti carichi di rabbia. Molto più di me. Io alla fine sono molto sereno. Proprio perché non mi va di perdere ulteriore tempo con certi individui che ho imparato a conoscere. Per evitarli ovviamente. 

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Jumpy
3 hours ago, Tisana said:

Vai in farmacia e chiedi zoloft. Te lo danno senza ricetta. Vai a comprare rivotril. Prova,vai in tutte le farmacie e chiedilo. Non farai fatica ad averlo senza ricetta.

Molti tossici vendono le pastiglie di rivotril a 50cent l'una. Se le prendi con gli alcolici ti stordiscono. Sono una droga per poveri. 

Non è difficile trovare farmacisti che se ne fregano della ricetta e medici che ti prescrivono farmaci alla cazzo di cane. 

E poi no, non mi invento nulla. Il nido del cuculo è un film realistico. 

Di recente ho avuto problemi già col Cardiazol, un sedativo della tosse che ti stende come un sonnifero ... avrò la faccia dello psicopatico :P

I tossici... be' si farebbero di tutto, ai miei tempi usavano il Roipnol, poi qualche anno dopo, così dicevano, c'erano alcuni antiallergici che mescolati con l'alcol erano una bomba.

Poi, sempre IMHO, uno contro è prendere lo Xanax per dormire (alzi la mano chi non l'ha mai fatto), o, appunto, il Cardiazol perchè la tosse non ti fa dormire da 3 giorni.

Tutt'altro paio di maniche è chi finisce in tso.

2 hours ago, Tisana said:

Se una persona riconosce il principio di autorità, allora per correttezza dovrà riconoscere anche l'autorità che cito io. 

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/neuroscienze/come-difendersi-dai-falsi-psicologi-e-psicoterapeuti Questo spiega brevemente cosa fare con i millantatori quando vengono smascherati. 

In Italia attribuirsi un titolo di studio con valore legale che non si possiede è reato penale ... si rischia grosso, ci mancherebbe che non vengano neanche puniti.

2 hours ago, Tisana said:

Per cui oggi molti che insegnano psico nelle università non hanno nemmeno la laurea in tale disciplina.

Si, come, ad esempio, a ingegneria insegnano anche dei laureati in matematica o in chimica. Quindi?

2 hours ago, Tisana said:

Penso che molti abbiano conosciuto dei coach di qualcosa

Il coaching non è (ancora) regolamentato per legge in Italia. Ossia, in altre parole, chiunque, volendo, si può alzare domattina e autodefinirsi coach perchè è un titolo che non ha (ancora) un valore legale.

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Tisana

Che c'entra se ad ingegneria insegnano matemaitci o chimici? Insegnano ciò che riguarda la loro competenza, ovvero analisi 1,2,3 e chimica di base. 

Io dicevo di gente che non ha la laurea in psicologia e insegna materie di psicologia. Gente che si inventa come lo psicologo di Dio, lo psicologo dei colori, etc... Poi ci sono quelli che millantano titoli che non hanno. I coach che si mettono a fare psicoterapia. I medici che si mettono a fare gli psicologi pur non avendone le competenze, etc.

Se per questo ho visto un geometra che insegnava scienze delle costruzioni in un gruppo dell'università della terza età. Finché lo si fa in quel contesto ok. In altri posti no.

Se ad ingegneria un architetto ti insegnasse analisi, ci potrebbe stare. Se te la insegnasse un matematico potresti storcere il naso, magari se te la insegnasse un ingegnere lo preferiresti. Se invece te la insegna un letterato non ti suona un campanellino di allarme in testa? 

Non so dirti cosa potrebbe preferire un ingegnere, so di alcune facoltà dove analisi 1 e 2 la fanno in comune con fisica e matematica. In altri posti agli ingegneri hanno il corso facilitato. Il punto del discorso è che non ti arriva in facoltà un tizio laureato in Scienze della comunicazione ad insegnare chimica o matematica. 

Il conguaglio che c'è stato in passato ha creato ulteriore divisione tra le aree di competenza che riguardano la psicologia. Io lo dico da paziente, solo perché se becchi un laureato in filosofia che fa lo psicologo è diverso da quando ne vedi un altro laureato in psicologia che fa lo stesso mestiere. Ma mi sono già dilungato prima. 

Sul TSO, sarò breve, lo danno anche a chi non ne avrebbe bisogno oltre agli altri che veramente ne necessitano. Anche quella è una pratica che porta molti dubbi e riflessioni. Non li posso esprimere tutti qua. Per essere sintetico io lo considero un sequestro di persona. Mi rendo conto che messa così suona come un opinione poco ragionata. Però ho le mie ragioni per detestare certi elementi tra gli espertoni della psiche umana. 

Ho già riconosciuto prima che in mezzo alla merda c'è anche qualche girasole. Per chi lo volesse cercare lo invito a farlo, ma dovrà girare un sacco di psicologi prima di trovarne uno adeguato. Le esperienze personali che smentiscono questo mio assunto sono benvenute. La mia esperienza mi ha portato a credere che la psicologia non sia una scienza e che chi la pratica è spesso un deficiente. Ora semplicemente non li voglio più vedere, ne gli psico, ne gli altri. 

Ognuno può raccontare esperienze positive o negative riguardo la loro categoria. Anch'io posso dire di aver visto persone che ho considerato in gamba. Ma per me rappresentano una minoranza. 

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