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Sfruttare le mia disabilità con le ragazze


handyman

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Ciao @handyman ho letto la tua storia.

Sono una persona schietta e sincera, apprezzato e al tempo stesso odiato per questa mia caratteristica. Penso sia inutile sottolineare il fatto che, sulla carta, parti pesantemente svantaggiato in ambito seduttivo rispetto ad un normodotato, così come io, col mio mento retruso, la mia calvizie devastante, i miei occhi a palla, gli zigomi assenti e il fisico tendenzialmente ectomorfo, parto pesantemente svantaggiato rispetto a un belloccio.

 

Consiglio di chi gli approcci per strada li conosce e li ha provati per tanto, troppo, tempo: quel metodo ha un alto tasso di successo solo se hai un alto tasso di successo nella tua cerchia sociale. Se sei considerato sfigato dalle tue amiche, vicine di casa, colleghe di lavoro o università, verrai percepito come sfigato anche da quasi tutte le sconosciute approcciate per strada.

Gli opener diretti come quelli che vuoi usare tu mettono spesso in difficoltà una ragazza, anche la più sicura di sè. Nel tuo caso però la metti doppiamente in difficoltà, perchè se non è interessata a conoscerti meglio per le più disparate ragioni (che possono andare ben oltre la tua disabilità), si sentirà tremendamente in colpa nel rimbalzarti.

 

Non mi metterò a parlarti di motivazione, perseveranza, e altre frasi fatte (qui dentro ne troverai a decine) in quanto si tratta di un meccanismo positivo che si auto-alimenta: se inizi ad avere un minimo di successo, la perserveranza e la forza di volontà verranno da sole. Ma è anche vero il contrario, purtroppo.

Voglio solo darti un consiglio pratico.

 

1. Sciogliersi le stringhe di una scarpa 

2. Avvicinarsi alla ragazza obiettivo

3. Chiedere alla ragazza il favore di allacciare le stringhe fornendo anche una giustificazione

4. Ringraziare la ragazza con una frase (esempio: Grazie milla… visto che sei stata così gentile e sei anche molto carina posso offrirti un caffè?)

4. Attaccare bottone con la ragazza, parlando di qualunque cosa ti venga in mente sul momento (un commento sui suoi capelli, un'informazione sugli orari degli autobus o sul negozio di fiori/animali/elettrodomestici più vicino, una battuta su una persona buffa che è passata o su una cosa simpatica che hai visto in quel momento, un consiglio su quale camicia abbinare ai pantaloni che indossi in quel momento, ecc...)

 

Insomma, non partire subito in quarta col caffè o l'appuntamento. Prendi tempo e inventati qualunque espediente per farla parlare, per farla esporre, per capire chi hai di fronte, e da lì intuire come reagisce alla tua presenza, quali reazioni susciti in lei: fastidio, simpatia, una distaccata gentilezza dovuta al fatto che sei disabile? Sulla base di quello regolarti sul SE e sul COME chiederle un appuntamento, un numero di telefono o di andare a bere qualcosa.

Più ci parli, più è probabile che si stabilisca una connessione tra voi, che troviate punti di contatto e quindi che accetti un tuo invito o che ti lasci il numero di telefono.

 

Al posto di usare l'espediente della scarpa puoi chiederle di prendere qualcosa al posto tuo perchè tu non ci arrivi, magari un oggetto che si trova in uno scaffale alto di un centro commerciale o un negozio.

 

Approccia chi vuoi, nessuno negherà un favore a un disabile, che si tratti di una scarpa slacciata o di un jeans troppo in alto o troppo in fondo in uno scaffale, ma sii un minimo selettivo nel domandare appuntamenti o altro, perchè rischi di ricevere decine di sorrisi imbarazzati seguiti da un diplomatico, e socialmente accettabilissimo, "Non posso, vado di fretta e sono in ritardo, mi dispiace".

Good luck!

Modificato da Gerard
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Bacardi

Mah, sinceramente leggendo il tuo primo post non posso altro che provare pena e compassione per te. E non parlo della disabilità ma per questi modi squallidi e davvero poco produttivi che vorresti utilizzare.

L'unica tua arma vincente è usare la pena che una persona può provare per te? Che tu sia disabile o no non c'è cosa più schifosa e depenalizzante dell'usare la compassione e la pena per cercare di ottenere qualcosa. Esci le palle e inizia a essere uomo e inizia e ritenerti una persona normale innanzitutto te stesso, perchè è ovvio che tu non ti ritieni normale o all altezza delle altre persone e devi ricorrere a questi mezzucci.

Ma le persone attorno a te, e specialmente le donne, odorano la sfida da miglia lontane, e tu ne puzzi fino alla testa. E ti ripeto, la disabilità non centra nulla, centra il tuo essere uomo. 

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  • 7 mesi dopo...
nebbya

Anch'io ho lo stesso problema di handyman e sono anche molto timido.

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