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Comportamento autodistruttivo


Kaider

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Spero sia la sezione giusta.

E' un post molto lungo, mi scuso per la confusione.

Sono sempre stato un ragazzo con una bassa autostima e molto critico nei miei confronti, anzi, molto pesante con me stesso. Questa cosa non la davo a vedere in un primo momento nei confronti delle ragazze che conoscevo, sapendo che fosse una cosa brutta da mostrare, la celavo per un periodo breve all'inizio della relazione. Mi considero comunque un ragazzo discreto/brutto se dovessi darmi un voto al momento è tra il 5/6, ho avuto le mie relazioni più o meno serie, ma di numero abbastanza esiguo rispetto a certi numeri qua dentro (una decina).

Quella poca fortuna che ho avuto, il discreto successo è stato decretato dal fatto che quando riesco ad ottenere un appuntamento o un uscita, ho un carattere molto tranquillo e rilassato e la mia voce a quanto pare piace dato essendo bassa e calma, dando un senso di quiete a chi ascolta, ma anche di eccitamento (Così mi è stato detto da diverse ex). 

Di quelle 10 ragazze che ho nominato, 3 le considero one-itis e tutte e 3 mi hanno fatto scattare un comportamento autolesionistico e abbastanza distruttivo/pesante sia per me che nei loro confronti.
Tutte e 3 le ragazze vivevano in tre città diverse, tutte e 3 avevano grosse differenze di carattere/lineamenti fisici, quindi nessuna delle 3 si assomigliava per qualcosa. 

All'inizio, le prime uscite/appuntamenti, riesco a mantenere un forte inner game nella mia mente, in cui non mi faccio intaccare molto dai sentimenti o situazioni, forse quello fa scattare la mia naturalezza nel comportarmi, riesco a distinguere e distaccare bene lei da me, dal mio cuore e dai miei sentimenti e si anche dal mio cazzo. Questo porta loro ad avvicinarsi molto verso di me, vuoi per mistero/curiosità. Quindi diciamo che nella prima fase del rapporto sono loro ad avvicinarsi come api sul miele. Bene il problema scatta da questa fase.

 

Una volta che si avvicinano (Preclude già il fatto che siamo all'inizio di una relazione o siamo già finiti a letto). Io inizio ad incattivirmi, divento freddo, sempre più distaccato, inizio a rispondere male ai messaggi o ad ignorare, non rispondo alle telefonate (non mi hanno fatto nulla di male). La mia testa si fa pesante ed inizio a pensare (Come ho fatto ad averla vicino a me ? Non sono un granchè eppure stravedono per me in questo momento). Forse dall'arroganza o altro esplode questo lato di me, che le fa soffrire, perchè si ci sono dei momenti in cui le ferisco appositamente per farle piangere (No, non provo nessun piacere da questa cosa, sono cosciente quando lo faccio e alla fine provo un forte senso di colpa ma sto zitto). Poi ci sono dei giorni in cui sono normale/tranquillo anche docile e poi ricambio nuovamente.


Esempio una delle ultime relazione (divenne poi una delle one-itis più brutte della durata di 2 anni). Avevo scoperto dopo 2 mesi circa che ci conoscevamo, mentre parlavamo a letto, che mentre chattava/usciva con me comunque sentiva un altro ragazzo, durante una discussione tutti e due a letto le ho detto testuale "non vedo l'ora domani te ne vai fuori dalle palle e torni a casa tua" (si era fatta 1000km in aereo a suo tempo per me). Inutile dire che si  è girata dall'altra parte del letto e ha iniziato singhiozzare, in quel istante ho provato un fortissimo turbamento dentro e l'ho presa verso di me e l'ho asciugato le lacrime con le mani, scusandomi delle parole che avevo usato abbracciandola. C'è ne sono tantissimi altri di episodi, parole fatte per ferire o proprio giochi mentali.

Per le critiche ho nominato inizio post, quando la cosa ormai sta degenerando e questo mio comportamento negativo viene fuori, inizio anche ad essere critico davanti a loro, magari si complimentano con me o mi dicono qualcosa di bello nei miei confronti, io distruggo la cosa dicendo che mentono o dicono un sacco di balle giusto per farmi contento "Anche tua madre ti dice che sei bello, anche se in verità fai cagare". Oppure penso che mi tradiranno presto, perchè è facile trovare meglio di me. Glielo faccio anche presente a loro, lasciandole ancora peggio di prima.

Riassumo: Inizio di una relazione, io sono in totale controllo della situazione, sono talmente sicuro di me che me ne fregò e calpesto i loro sentimenti, ottengo quello che voglio (andare a letto), anche se in verità tengo ad avere una relazione seria con quella persona. Divento proprio crudele nei loro confronti, le faccio piangere, prendo e non do, sembra che non me ne frega niente, distruggo tutte le cose positive che cercano di darmi (eppure le desidero con tutto me stesso). Questo le porta ad allontanarsi con brutalità da me, perchè appunto stanno vivendo un piccolo incubo. Bene arrivati a questa fase io mi "accorgo" di cosa faccio e da lì comincia un mea culpa dove perdo ogni orgoglio/dignità nel scusarmi e cercare di recuperarle ad ogni costo (anche mentire su cosa mi spinge a comportarmi male) e va avanti per molto tempo, perchè a volte ritornano, ritorniamo a letto e poi scatta di nuovo tutta la mai negativà, riesco a differenziare molto questa personalità, dato che ho spinto queste vecchie ex a tradire e tornare da me per un breve periodo, pur sapendo cosa avevo fatto ancora prima.

 

Un altro esempio, c'è questa ragazza che conosco da 1 anno, non provo nessuna attrazione per lei, non potrei mai avere nulla, però mi è stata molto vicina, anzi l'unica da 1 anno, ci sono andato a letto, lei aveva dei sentimenti per me però non ricambiati. Ha provato ad aiutarmi in tutti modi, mi è stata vicina, si è subita tantissimi lati miei brutti, l'ho offesa, derisa, trattata malissimo, ora la cosa si sta affievolendo ed si è arresa, mi aveva detto all'inizio "le persone come te, una volta guarite, sono quelle che danno di più". Nemmeno lei c'è l'ha fatta

 

Non ho mai picchiato nessuno, ma ho avuto scatti di rabbia grossi anche. Sono stato da uno psicologo per più di 1 anno ma ho fatto fatica a far uscire diverse sfere della mia vita, ed una delle più importanti e il mio cerchio famigliare, un piccolo grosso problema che mi ha destabilizzato per tantissimo tempo e tutt'ora la mia famiglia è un grosso problema per me. Dopo diversi mesi con lo psicologo mi ha detto che soffrissi di depressione da diversi anni, cosa che io non ero al corrente o almeno non l'ho accettavo, non ho mai nominato la parola depressione a nessuno nè parlato. E' brutto da dire ma i miei problemi dentro di me sono iniziati già a 13 anni e tutt'ora non saprei comunque definire un momento preciso da quando è iniziato tutto. Ho avuto dei lunghi periodi di solitudine, dove per mesi e mesi non sentivo nessuno, un anima, nessun messaggio sul telefono niente, avrò passato 2 capodanni in compagnia e non ricordo quand'è l'ultima votla che ho festeggiato il mio compleanno. Ho avuto due episodi di tentato suicidio nel mio passato.

 

Tutte le relazioni importanti che ho nominato sono durante una manciata di mesi scarsissimi, il resto è un continuo tira e molla da parte mia dove perdo tutto la mia dignità e sono disposto a tutto per quei 5 minuti con loro.


Arrivati a questo punto penso che sono un psicopatico.

 




 

Modificato da Kaider
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Valentyna

Hai qualche complesso di inferioritá senza dubbio

Che cerchi di combattere ferendo loro 

Ti crei uno scudo, sei una persona insicura. . Sicuramente tutto é dipeso dai tuoi problemi legati alla tua famiglia

Sei in un circolo vizioso, peró ne sei consapevole

Quindi sei piú avanti di molte altre persone nelle tue stesse condizioni che peró nemmeno se ne rendono conto

Non so che tipo di problemi famigliari tu abbia, non so se, come e quando potrai risolverli

Ma penso che una volta che questi problemi non ci sarebbero piú ne gioverebbe anche il tuo rapporto con le ragazze

 

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1 ora fa, Valentyna ha scritto:

Hai qualche complesso di inferioritá senza dubbio

Che cerchi di combattere ferendo loro 

Ti crei uno scudo, sei una persona insicura. . Sicuramente tutto é dipeso dai tuoi problemi legati alla tua famiglia

Sei in un circolo vizioso, peró ne sei consapevole

Quindi sei piú avanti di molte altre persone nelle tue stesse condizioni che peró nemmeno se ne rendono conto

Non so che tipo di problemi famigliari tu abbia, non so se, come e quando potrai risolverli

Ma penso che una volta che questi problemi non ci sarebbero piú ne gioverebbe anche il tuo rapporto con le ragazze

 

Ciao, grazie per aver speso tempo a leggere tutta quella roba e per la risposta.

 

Molto probabilmente è come dici tu, ed è una cosa che nessuno me l'aveva mai posto sotto ai miei occhi. Spiegherebbe già tutto quello che parte da un' autocritica molto pesante nei miei confronti, dalla paura di essere "sostituito o abbandonato" e dalla rabbia che scatta fuori in diverse "facce".
Spiegherebbe anche perchè non calcolo mai i piccoli risultati che ottengo e invece i fallimenti li vivo in maniera molto ossessiva o distruttiva, come i rapporti.

 

Diciamo che ho avuto un padre che c'era solo fisicamente e per tutto il resto non c'era assolutamente mai, ma per qualsiasi cosa della quotidianità che partiva da un bambino, fino all'adolescenza e oltre ancora, ci sono talmente tante cose che dovrei fare un elenco (cosa che ho fatto in un foglio). Le poche volte che c'era era in maniera molto negativa nella mia vita, con forti critiche e dire quanto fossi una nullità.

 

Mia madre c'è sempre stata fino a che attorno a quando avevo 13 anni era nato mio fratello e tra lui e il nuovo lavoro che le rubava tutta la giornata sono stato messo da parte. In parte mi ha giovato perchè ho dovuto iniziare ad arrangiarmi da solo su molte cose, è questa cosa me l'ha fatta notare.

Modificato da Kaider
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