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Uomini, se avreste la possibilità di tornare indietro, vi risposereste ancora?


Salvatore93

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PURPLE BLACK
28 minuti fa, Apollodoro ha scritto:

Non vorrei  generalizzare ma l'andazzo con le avventuriere straniere che vengono qui è proprio di questo genere

.... Credevo che fossimo noi italiane :35_thinking:

Quindi fammi capire. 

Le tanto emancipate donne straniere vengono in italia perché qui trovano uomini disposti a mantenerle? 

Ci sono cose che non mi tornano. 

31 minuti fa, Apollodoro ha scritto:

E forse, sta andando verso la fine, ma c'è pericolo di una degenerazione verso il peggio (non c'è mai fine al peggio)

C'è nel momento in cui ti accorgi che è bene godere e ricordare i momenti sereni. Non é facile. 

 

33 minuti fa, Apollodoro ha scritto:

Ok, oggi sono pessimista, ho le mie ragioni. :7_sweat_smile:

:295_rose:

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Tisana
2 ore fa, Iced ha scritto:

chi si sposa deve essere consapevole di quello che fa ,  o comunque ne deve aver desiderio altrimenti non avrebbe senso pronunciare il fatidico si per accontentare qualcun'altro. 

sposarsi o scegliere di mantenere fede a questo patto è una scelta continua , giornaliera , lo è come quando si ha una relazione senza essersi sposati , amare l’altro ogni giorno è una scelta. 

quindi il dire se sarebbe fattibile “risposarsi” secondo me è una domanda troppo soggettiva... dipende da ciò che ciascuno di noi desidera e che ha scelto di fare. Se si è stati coerenti con se stessi credo che si possa essere felici della propria scelta. Se invece ci si è sposati senza un vero motivo o desidero ma solo per accontentare qualcun’altro o per seguire le mode della società, si sarà sempre infelici , non solo col partner ma anche con se stessi.

@Apollodoro  sei troppo pessimista. non so se hai avuto esperienze di matrimonio o meno, ma sappi che se lo si vuole il matrimonio può benissimo non essere la tomba dell’amore anzi  ne diventa  il rifugio. 

Anche te una fanatica di Bauman? Ne circolano un sacco di questi tempi. 

Il matrimonio non è un contrattino, come comprare un biglietto del bus, oppure prendersi la sim telefonica. Si tratta di una scelta che perlomeno condiziona sia il tuo ruolo in società, sia la tua vita per un bel periodo di tempo. Anche perché, seppur molti non lo ammettano, la famiglia è una forma di azienda. Con ruoli e obiettivi in comune tra i membri della stessa. La riuscita del progetto avviene se entrambe le parti condividono i progetti. 

Poi, chi si sposa comunica un immagine di se alla società, aderisce ad una convenzione e si sottomette al ruolo che deriva da quella scelta. 

Ora possiamo notare che molti matrimoni sono bianchi, sono facciate e chi li contrae sopporta le contraddizioni e le ipocrisie dovute alla sua scelta scellerata. 

Non capisco l'accento positivo su quella pratica. Io auspico che in Italia si possano finalmente introdurre contratti di mantenimento, contratti di matrimonio "a consumo" e si possa finalmente risolvere il problema del mantenimento in caso di divorzio che nella maggior parte dei casi pone l'uomo in una condizione svantaggiosa. 

Voglio il matrimonio poligamo, io faccio da beta provider e mi compro 6 o 7 schiave sessuali vincolate da contratti. Tutte più giovani di me, tutte poste in una condizione economicamente svantaggiosa rispetto a me. Se tradiscono il contratto, sono espulse dalla famiglia. Nel contratto voglio vantaggi e prestazioni sessuali garantite per legge. 

Altrimenti, niente matrimonio. Col femminismo attuale, le donne sono diventate delle merde, non sanno fare più nulla, non sanno cucinare, non sanno pulire per terra. Eppure pretendono un ruolo "paritario" all'uomo pure in famiglia. OSCENO!

Conosco un ragazzo che si è messo assieme ad una rumena. La mantiene, ma lei almeno sa compensare e svolge tutte le faccende domestiche. Una donnamoderna, femminista da sex&city, invece è solo un tormento, hanno mille pretese e zero responsabilità, incapaci pure di svolgere compiti semplici come lavare i rubinetti e cucinare pasti decenti. 

la legge attuale non è calibrata in relazione all'indipendenza che le donne hanno raggiunto. Io dico che è giusto per la donna aspirare a fare carriera e a svolgere un lavoro soddisfacente, pure mi sta bene se guadagnano molto, sono libere e hanno voglia di prendere cazzi, tutto giusto. Allora come mai nelle relazioni loro esercitano ancora tutti i vantaggi che avevano prima? Ancora oggi molte pretendono la cavalleria, vogliono che si paghi loro cena e uscite. Vogliono il vecchio ruolo dell'uomo, ma non sono disposte ad offrire altrettanto per bilanciare tale impegno. Poi, siccome guadagnano e lavorano, perché si deve tutt'oggi versare il mantenimento in caso di divorzio? la parte economicamente forte spesso è la donna. 

Il matrimonio va contestualizzato pensando alla società contemporanea, troppo facile parlare di amore e fesserie.

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PURPLE BLACK
1 ora fa, Apollodoro ha scritto:

Ma non potete venirmi a dire che una donna si va a sposare il barbone che trova per strada anche se è uguale a Brad Pitt: non lo farà MAI.

Guarda ho un amico che vive in Svizzera, fa un lavoro che gli rende bene ed è sempre circondato da ragazze stupende alle quali non fa mancare nulla. 

Anni fa perse la testa per una bellissima fotomodella, abituata a standard altissimi. Sembrava tutto condiviso, quando lei, per lavoro, si spostò in America latina. 

Lì ha conosciuto un poveraccio, che per vivere zappa la terra. Poco più di uno straccione. Lei ha mollato tutto e tutti. Lavoro, bella vita da mantenuta, bei vestiti, cene di gala....  Vive raccogliendo patate. 

Non ti dico questo mio amico la forma di disprezzo che ha per questa ragazza. 

Ogni tanto dice che non vale neppure il disprezzo, perché se preferisci il pezzente,  al top di gamma, significa che non meriti nulla. 

La conclusione è che sarebbe stato meno "traumatizzato" se fosse stato lasciato per uno più ricco. 

La verità è che soffriamo qualsiasi sia il motivo per il quale c'è una rottura. Soffriamo perché non riusciamo a capire dove è l'errore. Non esiste errore. Dobbiamo solo essere "tanto" fortunati da trovare la persona giusta. Perché,  per quanto se ne dica,  abbiamo bisogno di amare e di sentirci amati. 

 

 

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Jumpy
4 hours ago, PURPLE BLACK said:

In un matrimonio o in una convivenza dovrebbe e sottolineo dovrebbe  esserci il reciproco riconoscimento dei ruoli. 

Per quanto sembri incredibile, il peso di una convivenza se non si è ricchi sfondati si fa sentire.

Guarda, è una mentalità ancora relativamente diffusa qui al Sud.

Ai miei tempi (i miei 14-16), alle ragazze veniva martellato in testa, fin da bambine che "dovevano" sposarsi.. che se non si sposavano poi erano "costrette" a lavorare per mantenersi.

Detto in altre parole, fino a neanche tanto tempo fa, la donna che lavorava per mantenersi era vista come una poveretta che non era riuscito a trovare nessuno che se la sposava e la manteneva.

Di conseguenza, per le ragazze, nel fidanzato era prioritario:

- l'auto... perchè da sole i genitori non le avrebbero fatte uscire di sera, se le passava a prendere il fidanzato si;

- i soldi, perchè  nelle famiglie c'era (ancora un po' c'è) la mentalità che l'uomo che non offre drink/cena/viaggi/vacanze, non ti intesta casa, non ti regala la pelliccia (semicit.) è un barbone.

Occhio però: non aveva importanza se il tipo era ricco di famiglia o lavorava, bastava che il soldo c'era.

C'è poi un altro problema, ora più attuale che mai: tranne pochissime eccezioni, si passa dall'ambiente ovattato e protetto della famiglia, al convivere/sposarsi... senza mai aver vissuto da soli.

Con soli non intendo con i coinquilini, ma proprio solo: che ti devi cucinare da solo, fare la spesa, fare un minimo di pulizie, pagare le bollette, mettere la lavatrice e così via.

Si, certo, a farci l'abitudine sono quattro cazzate... ma ho amici, anche più grandi di me, che, vivendo in famiglia, da soli non saprebbero neanche lessarsi la pasta o fare il caffè.

Ovvio che, persone del genere quando/se andranno a convivere con una donna/uomo che lavora... be'... rischia di finire a rotoli nel giro di qualche settimana in quanto sono totalmente incapaci di gestirsi da soli nelle faccende di tutti i giorni.

4 hours ago, PURPLE BLACK said:

Ma ti pare che io che lavoro, che ho babbo che mi paga le bollette, mamma che lava e stira e mi fa da mangiare, che ho  una stanza tutta mia "gratis",  vado e torno quando mi pare senza quasi rendere conto a nessuno, mi sposto per interesse????

Qua si solleva ancora un altro problema. La stragrande maggioranza dei miei amici che ancora vive in famiglia:

- si lamenta di guadagnare troppo poco, non poter permettersi di vivere da soli e "beato te che guadagni tanto e c'hai casa puoi vivere da solo", e che da soli non ce la faranno mai a pagarsi l'affitto e le bollette;

- poi, le stesse persone di cui sopra:  uscite tutte le sere, vacanze a luglio, agosto e settembre, vacanze per il ponte dei morti, per il ponte dell'8 dicembre, vacanze di Natale fuori, settimana bianca, vacanze di Pasqua, di tanto in tanto qualche weekend all'estero... a parte che tante vacanze non potrebbero permettersele se lavorassero, ma, da dove li tirano fuori tutti questi soldi?

Mio padre dice sempre, che non è che c'è crisi, è che sono cambiate le priorità: prima si lavorava il più possibile per guadagnare e poter avere la possibilità di andarsene di casa, delle vacanze, ora è l'opposto, tutti si vogliono divertire, ma nessuno vuole fare più un cazzo... perchè nelle famiglie si sta fin troppo bene.

Fino a qualche anno fa pensavo che esagerava, ora ... be', no.

1 hour ago, Tisana said:

Anche te una fanatica di Bauman? Ne circolano un sacco di questi tempi.

Siamo liquidi ... guarda, forse è la posizione almeno più onesta.

Spoiler

 

Più di una persona negli ultimi anni, mi ha fatto il discorso che, si, le piace vedermi, passare del tempo insieme, magari si, anche farsi qualche vacanza insieme, ma senza un legame "strutturato" tipo fidanzamento/convivenza, piuttosto, con la consapevolezza, che, tra un mese o un anno, potrebbe finire o potremmo trovare altre persone interessanti e non vederci più.

 

Siamo liquidi.

Cerchiamo le relazioni, ma ne siamo spaventati per paura di metterci in gioco e di perdere la libertà di avere, appunto, eventuali altre relazioni: un paradosso dentro un paradosso :P

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robinbreak

Cosa succederebbe se il male si formerebbe dentro di te?!?

 

 

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PURPLE BLACK
39 minuti fa, Jumpy ha scritto:

Guarda, è una mentalità ancora relativamente diffusa qui al Sud.

Ai miei tempi (i miei 14-16), alle ragazze veniva martellato in testa, fin da bambine che "dovevano" sposarsi.. che se non si sposavano poi erano "costrette" a lavorare per mantenersi.

Detto in altre parole, fino a neanche tanto tempo fa, la donna che lavorava per mantenersi era vista come una poveretta che non era riuscito a trovare nessuno che se la sposava e la manteneva.

Di conseguenza, per le ragazze, nel fidanzato era prioritario:

- l'auto... perchè da sole i genitori non le avrebbero fatte uscire di sera, se le passava a prendere il fidanzato si;

- i soldi, perchè  nelle famiglie c'era (ancora un po' c'è) la mentalità che l'uomo che non offre drink/cena/viaggi/vacanze, non ti intesta casa, non ti regala la pelliccia (semicit.) è un barbone.

Occhio però: non aveva importanza se il tipo era ricco di famiglia o lavorava, bastava che il soldo c'era.

C'è poi un altro problema, ora più attuale che mai: tranne pochissime eccezioni, si passa dall'ambiente ovattato e protetto della famiglia, al convivere/sposarsi... senza mai aver vissuto da soli.

Con soli non intendo con i coinquilini, ma proprio solo: che ti devi cucinare da solo, fare la spesa, fare un minimo di pulizie, pagare le bollette, mettere la lavatrice e così via.

Si, certo, a farci l'abitudine sono quattro cazzate... ma ho amici, anche più grandi di me, che, vivendo in famiglia, da soli non saprebbero neanche lessarsi la pasta o fare il caffè.

Ovvio che, persone del genere quando/se andranno a convivere con una donna/uomo che lavora... be'... rischia di finire a rotoli nel giro di qualche settimana in quanto sono totalmente incapaci di gestirsi da soli nelle faccende di tutti i giorni.

Qua si solleva ancora un altro problema. La stragrande maggioranza dei miei amici che ancora vive in famiglia:

- si lamenta di guadagnare troppo poco, non poter permettersi di vivere da soli e "beato te che guadagni tanto e c'hai casa puoi vivere da solo", e che da soli non ce la faranno mai a pagarsi l'affitto e le bollette;

- poi, le stesse persone di cui sopra:  uscite tutte le sere, vacanze a luglio, agosto e settembre, vacanze per il ponte dei morti, per il ponte dell'8 dicembre, vacanze di Natale fuori, settimana bianca, vacanze di Pasqua, di tanto in tanto qualche weekend all'estero... a parte che tante vacanze non potrebbero permettersele se lavorassero, ma, da dove li tirano fuori tutti questi soldi?

Mio padre dice sempre, che non è che c'è crisi, è che sono cambiate le priorità: prima si lavorava il più possibile per guadagnare e poter avere la possibilità di andarsene di casa, delle vacanze, ora è l'opposto, tutti si vogliono divertire, ma nessuno vuole fare più un cazzo... perchè nelle famiglie si sta fin troppo bene.

Fino a qualche anno fa pensavo che esagerava, ora ... be', no.

Siamo liquidi ... guarda, forse è la posizione almeno più onesta.

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Più di una persona negli ultimi anni, mi ha fatto il discorso che, si, le piace vedermi, passare del tempo insieme, magari si, anche farsi qualche vacanza insieme, ma senza un legame "strutturato" tipo fidanzamento/convivenza, piuttosto, con la consapevolezza, che, tra un mese o un anno, potrebbe finire o potremmo trovare altre persone interessanti e non vederci più.

 

Siamo liquidi.

Cerchiamo le relazioni, ma ne siamo spaventati per paura di metterci in gioco e di perdere la libertà di avere, appunto, eventuali altre relazioni: un paradosso dentro un paradosso :P

Praticamente abbiamo detto le stesse cose in modi diversi. Il tuo è molto più chiaro. :12_slight_smile:

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Apollodoro

Ed io vi dico che un giorno sarete traditi anche dalla persona che amate. 

20 ore fa, PURPLE BLACK ha scritto:

.... Credevo che fossimo noi italiane :35_thinking:

Quindi fammi capire. 

Le tanto emancipate donne straniere vengono in italia perché qui trovano uomini disposti a mantenerle? 

Ci sono cose che non mi tornano. 

C'è nel momento in cui ti accorgi che è bene godere e ricordare i momenti sereni. Non é facile. 

 

:295_rose:

Cioè, ma stai a dì davero davero?

Fosse che abiti in un altro Paese a me sconosciuto.

E' davanti agli occhi di tutti da anni e anni che sono partite per venire qui all'avventura per proliferare cercando "il miglior partito" disponibile. 

Per quanto riguarda l'amore eterno: anche quello un giorno (io vi dico) vi tradirà. In qualche modo lo farà. 

E' ovvio che non bisogna mai fermarsi a cercare e di amare. E' un po' come quella metafora che dice che non è importante la meta ma il viaggio. 

 

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Anonimo.92
20 ore fa, Tisana ha scritto:

Allora come mai nelle relazioni loro esercitano ancora tutti i vantaggi che avevano prima? Ancora oggi molte pretendono la cavalleria, vogliono che si paghi loro cena e uscite. Vogliono il vecchio ruolo dell'uomo, ma non sono disposte ad offrire altrettanto per bilanciare tale impegno. Poi, siccome guadagnano e lavorano, perché si deve tutt'oggi versare il mantenimento in caso di divorzio? la parte economicamente forte spesso è la donna. 

 

Purtroppo ci vuole tempo per cambiare le cose, e la spinta per QUESTO cambiamento, è pressoché nulla.
Ma ci sono anche donne che non si aspettano tutto le sia dovuto.

Al massimo un caffè alla prima uscita, e non c'è nulla di male nell'offrire un caffè da 1€ se sei un uomo.

Ciò che fa incazzare è la pretesa.
Mi è anche capitato che qualche donna lavoratrice mi offrisse la cena, visto che io non ho reddito.

Insomma è relativo.

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PURPLE BLACK
15 minuti fa, Apollodoro ha scritto:

Ed io vi dico che un giorno sarete traditi anche dalla persona che amate. 

Cioè, ma stai a dì davero davero?

Fosse che abiti in un altro Paese a me sconosciuto.

E' davanti agli occhi di tutti da anni e anni che sono partite per venire qui all'avventura per proliferare cercando "il miglior partito" disponibile. 

Per quanto riguarda l'amore eterno: anche quello un giorno (io vi dico) vi tradirà. In qualche modo lo farà. 

E' ovvio che non bisogna mai fermarsi a cercare e di amare. E' un po' come quella metafora che dice che non è importante la meta ma il viaggio. 

 

Guarda che la tua teoria la sostengo da molto. Solo che su IS si dice di continuo che le italiane se la tirano e sono solo a caccia di dote per poi lasciarvi sul lastrico, mentre le straniere sono, oltre che oltremodo più fighe, non se la tirano affatto (e forse qui vi appoggio che hanno una mentalità diversa), ma soprattutto che non cercano i polli da spennare. 

Io vivo nel nord est. Quello che tutti definiscono il ricco nord est, e qui, il fenomeno delle donne o ragazze provenienti da paesi meno agitati, che intortano il benestante imprenditore esiste da almeno una 20 di anni. 

Vengo qui, ci vanno a letto una o due volte (ci vuole anche fegato, per andare con certi, ammetto! Ma la fame fa miracoli), li fanno separare dalla moglie che li sostiene da una vita, poi dicono di aver nostalgia della mamma. Tornano a casa e si fanno mandare soldi per vivere e costruire "il nido d'amore" perché là, la vita costa meno e possono fare ancora di più i signori (le scuse).... Una volta che li hanno spremuti come limoni.... 

Ciao, ciao, saluti e baci.... 

PS a tutti gli altri, non crediate ad una sola parola di quello che ho scritto, è frutto della mia fantasia ☺️

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Apollodoro

Succede la stessa identica cosa anche qui, centro-sud. Identica. 

Arrivano, spollano il pollo, tornano con tutto il malloppo nel loro paese di origine più eventuale prole. Non se n'è salvato uno di quelli che conosco (tranne me fin'ora) anche molti amici, stesi sul lastrico. 

Con questo non dirò mai che sono meglio le italiane non voglio togliervi questa soddisfazione.

Ah, le ultime due che ho conosciuto, io ad esempio, (entrambe dell'est) volevano i soldi dell'affitto prima di avere un qualsiasi rapporto. Io non ho mai dato nulla e successivamente per una mi sono anche ritenuto "stupido" (perché mi piaceva particolarmente ).

Come vedi abbiamo tutti le nostre colpe. Se l'amore e le relazioni si devono basare su uno scambio di denaro preferisco stare solo o quasi. E allora bisogna o "umiliarsi" a fare il provider oppure a spendere fior di quattrini per creare qualcos'altro. 

L'importante è fregarsene. 

Ho capito che l'importante è fregarsene e che se vuoi una donna o un uomo ogni mezzo è lecito (in amore è tutto lecito come in guerra). 

E' lecito anche lo scambio di favori personali, di banche, bancomat e carte di credito. 

Ma se alla fine la banca fallisce... ci va di mezzo colui che ha investito per prima. 

 

Modificato da Apollodoro
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