Quanto sono abitudinarie le persone?

[Romance [Partecipante] 145]

Per essere leader, devi avere chiaro l'obbiettivo del tuo circolo sociale e sposarlo appieno.

Loghi e bandiere, sono solamente simbolici. Sono indubbiamente utili, ma passano in secondo piano.

Parola chiave: obbiettivi.

 

Devi mantenere la calma,  sia di fronte alle insidie che di fronte ai successi.

Non devi ne' esaltarti, ne' deprimerti.

Ma allo stesso tempo, non devi azzerare le tue emozioni, ma sfruttarle a vantaggio del gruppo.

La parola chiave è equilibrio.

 

Tutto questo è per dirti che... Cambiare le abitudini altrui è sbagliato a prescindere.

Conoscerle, è invece molto utile, quasi fondamentale.

E quando un qualcosa lede "la mission" del circolo sociale, il leader deve intervenire.

Deve far valere le tue convinzioni, che coincidono con quelle del gruppo (per questo dicevo che l'obbiettivo deve essere chiaro).

Allo stesso modo... Sopratutto quando hai a che fare con soggetti che sono emotivamente influenzabili dalle opinioni altrui (es.: donne giovani), è importante anche complimentarsi per i successi.

Il tutto però dev'essere il più possibile naturale, per evitare che le tue azioni abbiano un sapore "costruito", "di facciata".

E qui, la parola chiave non è aggressività e/o buonismo, ma empatia.

 

Obbiettivi chiari e trasparenti, equilibrio deciso e costante, empatia verso gli altri sempre presente.

Se devi vendere qualcosa (e io non ho sufficiente esperienza in merito), la strategia potrebbe essere diversa.

Se invece devi gestire un circolo sociale... Io credo che gli elementi fondamentali siano questi.

[PURPLE BLACK [Élite] 2006]

1 ora fa, Practicing ha scritto:

Il thread mi è uscito doppio, non so perché.

Ed io ho risposto a quello sbagliato 😂😂😂

[Practicing [Partecipante] 613]

8 minuti fa, PURPLE BLACK ha scritto:

Ed io ho risposto a quello sbagliato 😂😂😂

Ho considerato "giusto" quello che ha ricevuto per primo una prima risposta.

Modificato 5 Novembre 2017 da Practicing

[Practicing [Partecipante] 613]

Niente di personale @PURPLE BLACK

[Jumpy [Partecipante] 3675]

17 hours ago, Practicing said:

Sono iscritto al forum da quasi due anni, e alcuni mesi l'ho frequentato assiduamente, altri meno se non quasi per nulla.

Ciò che ho notato è che c'è una cerchia di habitué come assidui frequentatori che sopravvive dai primi mesi in cui sono iscritto.

[...]

Insomma, quanto sono potenti le abitudini? 

E cosa fa sí che alcune persone si leghino di piú ad alcune abitudini piuttosto che ad altre?

Come possiamo fare in modo di influenzare le abitudini altrui per creare affezione a noi come persona da parte di un amico o un'HB, o alla nostra attività se siamo un imprenditore, ad esempio il proprietario di un bar, un ristorante, di una community online, di un blog, di una palestra, di una scuola di ballo, di un corso qualsiasi, oppure il responsabile di un partito, di un'associazione?

Vado a periodi... sono iscritto da tanto, ma a volte capita che non lo seguo proprio più il forum, per qualche mese ma è capitato anche per qualche anno.

Prevalentemente perchè parte del mio lavoro è al pc, ho dei tempi morti sopratutto in pausa pranzo e, per abitudine... e scrivo velocissimo... ecco immagina che queste stesse righe le scrivo quasi come se parlassi lentamente :P

Capita poi che ci siano eventi o circostanze che richiedano di più la mia attenzione ed il mio impegno... e puf... sparisco.

Per il resto... come nella vita reale, tra le persone spontaneamente nascono delle affinità, delle simpatie, così come delle antipatie, per un locale pubblico, in linea molto generale, ci si dovrebbe orientare prima su che tipo di clientela attrarre e poi "escogitare" qualche strategia.

Diciamo che, la costanza e tante piccole attenzioni, tendono a legare le persone.

Spoiler

 

Ad esempio: ieri mattina mi si apre il cinturino dell'orologio, nulla di rotto, ho semplicemente perso uno pernetti che tiene chiusi i cinturini di metallo.

Passo dal mio orologiaio di fiducia... mette il pernetto nuovo in pochi secondi.. "quanto ti devo?" - "ma nulla... che mi dovresti dare?" - "anzi andiamo a prendere un caffè..."

Oppure, locale che frequento solitamente, ci suono più o meno settimanalmente. A volte, anche nelle serate in cui sarei un comune cliente, quando prendo una birra "quanto ti devo?" - "ma nulla, tranquillo..."

 

 

[OldPlayer [Partecipante] 2434]

Il ‎05‎/‎11‎/‎2017 alle 09:45 , Practicing ha scritto:

È un argomento cui mi sto interessando: cosa lega delle persone a un'idea, una community, un luogo, un marchio, e come si può sfruttarlo a proprio favore.

La prefazione descrive il mio punto d'osservazione.

Come tutti, vado a periodi, ma uno sguardo ce lo do quasi ogni giorno.

A me il forum ha aiutato tanto, come molti altri sono arrivato qua in piena ONEITIS.

Per me è un po' come se fosse il gruppo degli "alcolisti anonimi", solo che chi arriva qua spesso è perché era "ubriaco d'amore".

Come potresti fare una community tua? Dovresti studiare un po' di marketing, social marketing, personal branding per cominciare ^_^

[Rick79 [Partecipante] 333]

La 'oneitis', o meglio dire, in lingua italiana possibilmente, la fissa per qualcuna è qualcosa di assurdo e che non dovrebbe esistere per una persona equilibrata e normodotata. Molto tempo fa un tale di una certa età, che la sapeva lunga, sbrigò rapidamente la questione che non ricordo come fosse sorta riguardo le donne con un memorabile: alla fine la figa è un pezzo di carne spisciata.

Capisco la volgarità, ma non siamo qui per parlarci in punta di piedi. Ora, pur senza voler arrivare ad esagerazioni che si dicono anche per sdrammatizzare e suscitare crasse risate, il punto è che se vai in fissa per qualcuna basta concentrarsi su qualche difetto e in poco diventa meno appetibile finché la fissa sparisce. Resterà la voglia di scoparsela, probabilmente, che è perfettamente normale, ma la fissa sparirà. Riporto qui uno scritto di due anni fa di un seduttore:

"

Nei vai forum dedicati all’ argomento seduzione ed amore in genere, si leggono spesso storie di ragazzi che vivono un profondo malessere a causa della fissa per una tipa che, ovviamente, non li ricambia. E al fine di farli stare meglio non serve assolutamente a nulla ricordare loro che sul pianeta esistono altri tre miliardi di donne, perché sono fissati per quella e per loro non esiste nessun’ altra. Gli americani (e anche le community italiane) sono solite denominare queste situazioni con lo slang One-Itis. Vediamo di fare un po’ di chiarezza su una simile condizione, per cercare di aiutare in modo più efficace chi ne soffre.

Personalmente io sono molto scettico riguardo alla possibilità che una ragazza sia talmente unica e speciale da essere insostituibile con tutte le altre. E sapete perché? Per un motivo ben preciso : se andiamo a vedere chi sono coloro che soffrono di “one-itis”, nella pressoché totalità dei casi di tratta di ragazzi un po’ (o molto) sfigati, che vivono una vita relazionale poco brillante o addirittura inesistente. Ciò li porta ad attribuire alle poche femmine con cui interagiscono un valore molto superiore a quello che hanno nella realtà, per cui, non riuscendo a creare occasioni in maniera continuativa e sistematica (come sarebbe logico e naturale aspettarsi) si attaccano in modo abnorme, morboso, patologico, a quelle poche che gli capitano. In altre parole, la ragazza per la quale vanno in fissa, potrebbe non avere assolutamente nulla di speciale, se non il fatto che è una delle pochissime con cui riescono quantomeno a parlare, di cui magari hanno un recapito telefonico o un contatto Facebook. E allora iniziano a farsi mille castelli in aria, senza alcuna base di reale interesse. Può sembrare strano, ma questo accade non solo a ragazzi adolescenti, ma anche a uomini di trent’ anni o più.

In genere, il profilo di quelli soggetti alla one-itis è lo stesso di quelli che quando gli finisce una storia perché la donna con cui stavano li lascia, ci restano sotto senza rimedio e si riducono dapprima a zerbini nel patetico, disperato tentativo di recuperarla, e poi, non riuscendo nel loro intento, finiscono in depressione.

 

Purtroppo le cose stanno così. Se ho, non volendo, offeso qualche lettore, o comunque toccato qualche nervo scoperto, mi dispiace, ma c’è poco da fare : perché uno che, al contrario, alle donne piace, che riesce a fare sistematicamente conoscenze nuove e quindi rimorchia regolarmente, ben difficilmente cadrà in “one-itis”. Può capitare, occasionalmente, anche a un grande seduttore di fissarsi per una donna, ma in questi casi lei è davvero di un’ altra categoria rispetto alle altre o comunque ha un qualcosa in più o di diverso che lo fa impazzire, tuttavia lui, nella peggiore delle ipotesi, riesce comunque a consolarsi con altre, pertanto “soffre” assai di meno!

Alla luce di tutto ciò, la vera causa del fenomeno One-Itis non sta in una sorta di potere magico della ragazza o di un innamoramento folle in noi (non corrisposto), ma semplicemente nella nostra inadeguatezza relazionale che ci porta ad idealizzare, porre su un piedistallo le poche donne con cui riusciamo ad interagire, e quindi attribuire loro un valore molto superiore di quello reale. E’ lì che dobbiamo lavorare. Quando gli americani parlano di “mentalità dell’ abbondanza” al fine di non apparire “needy”, cioè bisognosi, supplichevoli, zerbini verso una donna, in parte hanno ragione. L’ atteggiamento giusto dovrebbe essere : “Non mi ci stai? E sti cazzi, tanto ne ho altre dieci come te o meglio di te tra le mani!”. Ma le altre dieci, o quante ne sono (anche due andrebbero bene), ci devono essere realmente, non nei nostri sogni. Non come dicono certi sedicenti “P.U.A.” di simulare un atteggiamento di chi è pieno di donne, senza in realtà averne vista mezza!

Pertanto, concludendo, una cura specifica contro il “male” One-Itis non esiste. L’ unica possibilità è, come ormai ben sappiamo, lavorare su sé stessi per mettersi in condizione di piacere alle donne, e di conoscere donne nuove con cui provarci in modo continuo, sistematico. Chi riesce a raggiungere questi obiettivi, state tranquilli che ben difficilmente cadrà in One-Itis! Garantisce Mountain Lion. "