Una grigia domenica.

[FlavioMB17 [Partecipante] 1084]

Qui a Roma piove, anzi, ora sta uscendo il sole, ma fino ad un’oretta fa l’ha tirata giù col secchio.

È domenica ed ho la partita di calcio, vinciamo e segno pure un gol. Come si dice dalle mie parti, oggi mi sono svegliato col culo scoperto, e sono giù di morale e nel mood “piagnisteo”. Da quando lei mi ha lasciato ogni tanto va così, anche se dopo otto mesi stia decisamente meglio. La partita mi distrae per due orette. Poi però torno nello spogliatoio e il cellulare come al solito non dice niente di nuovo, spero ci sia quel messaggio, invece no. Quindi entro su whatsapp perché magari non c’era segnale e quindi lascio caricare l’app e invece niente, neanche oggi. E allora mi chiedo perché, faccio un rapido flashback cercando errori, parole che potevo dire, gesti che potevo fare ma non trovo quegli errori, quello che dovevo dire l’ho detto, quello che dovevo fare l’ho fatto. E resta quindi solo il perché? E non c’è risposta. Quindi ripongo il cellulare, prendo le pacche sulla testa e sulle spalle dei compagni, cerco di assaporare la soddisfazione in quei gesti che ormai sono così abituali, così automatici, anche se sinceri, ma niente. Il mister conosce la vicenda, avendo stretto con lui un rapporto che va oltre quello mister-giocatore, e come già mi aveva chiesto una volta anche oggi mi chiede “nessuna novità?”. Scuoto la testa. Mi accorgo che da quel giorno è tutto più sbiadito, tutto grigio come questa domenica. Inizio a spogliarmi e vado sotto la doccia, dove l’acqua fredda di un campo devastato è utile solo per nascondere le lacrime.

[Practicing [Partecipante] 613]

Subsonica - Di domenica