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Fanatismo apple, come mai sono simili agli islamici?


Tisana

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Tisana

Io non sono uno psicologo, penso servirebbe qualcuno specializzato in cognitivismo clinico per capire la testa bacata del fanatico Apple medio. 

Provo a dare una mia breve opinione. Poi, siccome so che qua dentro c'è chi studia la psicologia, mi rimetto alle vostre opinioni e pareri certamente più precisi del mio. 

Io parto così: Prendo a prestito la definizione di "cultura" dall'antropologia. Per cui, un insieme di conoscenze che ti danno un identità di te in rapporto agli oggetti della realtà che conosci. Aderendo alla società, il processo di acquisizione della conoscenza avviene tramite comportamenti condivisi tra le persone facenti parte dello stesso gruppo. L'identità di se è data anche da ciò di cui si è parte come uomini all'interno di un sistema. Ogni persona riconosce se stessa in rapporto agli altri e in rapporto al suo ruolo nella società. Quindi, non sto parlando di intellettualismo o di cultura personale, intesa come bagaglio di conoscenze e competenze che ti sono utili da usare come strumenti. Io ragionavo sull'identità e sulla percezione di se stessi, rapportandosi agli altri e aggrappandosi alle convenzioni sociali. Ora, penso al fanatico apple come una persona che aderisce ad una sua cultura, ma a differenza delle persone normali, lui lo fa come lo fanno pure i fanatici islamici. 

Se si domanda ad un fanatico, chi sei? Lui nella testa traduce: A chi appartieni? 

Per loro, l'identità di se, va riferita ad un unità simbolica. L'ideologia è il metro di misura della morale e dell'etica. Quindi, per loro il "bene" è tutto quello che sta dentro la loro ideologia fanatica, il "male" è tutto quello che è fuori e non aderisce pedissequamente ai loro canoni. 

Ora, a me, come a molti altri è capitato di confrontarsi con un fanatico Apple. La cosa curiosa è che quando fai delle critiche ai loro prodotti, loro le prendono come fossero offese alla propria persona. Allo stesso modo di come farebbe un fanatico islamico o un integralista cattolico. Se critichi la loro idea, loro nella testa traducono la tua avversione all'ideologia come un attacco alla persona. E allora scatta il meccanismo di difesa. 

I fanatici Apple sembrano veramente indottrinati, se tu parli con uno di loro, ti daranno la stessa impressione che potresti avere parlando con un religioso ottuso ed intransigente. Mi incuriosisce particolarmente questo fatto, perché con gli altri marchi una cosa del genere non capita. Se parli di scelte di acquisto o di prodotti tecnologici con persone sane di mente, al massimo potresti farti una normale chiaccherata. Dove alla fine, ognuno rimane con la sua idea, ma non si pensa che si debba esprimere la propria identità tramite l'acquisto di un dispositivo elettronico. O forse si, ma comunque la gente sana di mente non arriva mai al livello dei fanz della Apple. Ne, si va a "giurare fedeltà" ad un marchio o ad un azienda. 

I fanz della Apple è come se avessero aderito ad un "ideologia tecnologica", passatemi il termine, non so in che altro modo definire quel fenomeno. Ecco perché appaiono "stupidi". Sembra che abbiano giurato di prestare fede al marchio. Sono soldati che difendono a spada tratta la loro amata azienda. Il che è anche ridicolo, perché non sono nemmeno pagati per farlo. Anzi, pagano loro per comprare il marchio e poi, senza prendere un centesimo, lo sponsorizzano tra amici e parenti. Attaccano l'adesivo della mela sul retro della vettura e vanno a fare proselitismo. Come fossero dei testimoni di Geova. 

In pratica sono cervelli lavati per sempre. Ma mi chiedo come sia possibile e perché avvenga solo ed esclusivamente con la Apple. Perché certo, sarà un bel marchio, ma dall'apprezzare un prodotto, al farsi indottrinare ne passa di acqua sotto i ponti. Io per esempio ho a casa dispositivi elettronici della Apple. Un Powerbook G4, un Imac, un vecchio modello di iphone e uno più recente. Non sono fanatico, non patisco i problemi di mente dei malati che fanno la coda davanti agli Apple store e tutte le volte mi stupisco del loro comportamento. 

Quindi, la cosa più ovvia che mi è venuta in mente per spiegare il fenomeno è il concetto di identità e di cultura. 

Il fanatico Apple secondo la mia visione è alla ricerca di un "identità" da costruire. Quelle persone tra l'altro si identificano con lo spot "think different" che vorrebbe dire "pensa diversamente". Una presa per il culo in pratica. Loro pensano tutti alla stessa maniera. Sembra che il reparto marketing della Apple li abbia manipolati e riprodotti in scala da quanto sono tutti uguali l'uno all'altro. 

Secondo me ci sta che ci si possa sentire parte di un gruppo, come compratori del marchio X, o quello Y. La cosa è anche normale, penso sia un fenomeno noto. Ma non ai livelli dei fanatici Apple. A quelle vette di fanatismo arrivano solo loro e gli islamici.

Che ne pensate? Ho esagerato con la critica, o ci sono andato vicino? 

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  • 2 mesi dopo...
Jumpy

In studio, in un angolino, abbiam ancora un Macintosh II, religiosamente conservato sotto cellophane... tipo reliquia.

Di tanto in tanto qualcuno, più per curiosità che altro, lo accende... è lì dal 1989 e ancora si avvia come se l'avessi spento la sera prima.

Quindi per me Apple è sinonimo di estrema affidabilità anche se i sui prodotti costano un occhio della testa... a volte anche un rene :P

Ora come ora è uno status symbol più che altro, in quanto i problemi di compatibilità lo rendono praticamente inutilizzabile per chi fa un uso intensivo di pc e programmi specializzati.

Come chi prende solo capi firmati... non è per il capo firmato... è perchè pensa che il capo firmato lo ponga automaticamente al di sopra degli altri... "manco fosse 'nu titolo 'e studio" (cit.).

Modificato da Jumpy
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iPaq
15 ore fa, Dee ha scritto:

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Fantastica!

Mi ricorda una piccola discussione, a pranzo con una tipa, con cui avevo delle divergenze sui metodi d'allenamento.

Ad un certo punto cambiamo discorso e lei comincia a parlare di libertà, mentre giochicchiava con l'iPhone, e mi fa "la libertà non ha prezzo".

E io di rimando: "è per questo che ti sei presa l'iPhone?".

E' rimasta gelata. Ovviamente, non me l'ha data; ma meglio così data la tipa. 

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da wikipedia: 

Il marketing tribale (in inglese tribal marketing) è una strategia di marketing non convenzionale che mira a creare una comunità collegata al prodotto o servizio che si intende promuovere. Analizzando come l'antropologia le tribù postmoderne il marketing tribale crea e fortifica il sentimento comunitario dei consumatori, attraverso prodotti e strategia appositamente studiate per catalizzare la formazione delle comunità e supportarne lo sviluppo, l'autoriconoscimento e l'autosostentamento.

I principali esponenti sono i francesi Michel Maffesoli e Bernard Cova, il secondo ritenuto il teorico del tribalismo, che fin dall'origine l'hanno contrapposto come alternativa mediterranea al marketing classico di stampo anglosassone.

 

Da come ho sentito anche a quelli che vendono i prodotti apple al centro commerciale, avviene un lavaggio del cervello, visto che hanno un manuale di condotta da studiare per fare quel ruolo. 

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msepla

Visto che ti interessa il genere, ti suggerisco un'altra "setta". vai a studiarti il caso dei fanatici di TESLA. stessi comportamenti, osannano musk come un dio e sopratutto, nonostante l'azienda abbia dei fondamentali economici che fanno ridere (flussi di cassa negativi che non stanno ne in cielo ne in terra), continuano a sostenere che musk è un grande imprenditore e non c'è verso di fargli cambiare idea!

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iPaq

"Un prodotto attraente è un prodotto che ti sembra funzioni meglio". Un pò come una figa: più è bella, più è desiderata, più sembra figa.

Poi magari a letto è una figa di legno.

Ecco: Apple = figa di legno.

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Gyro

Sembra l'egoboost dei social, tutte fotomodelle a colpi di photoshop poi viste dal vivo sono dei cessi incredibili.

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