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ciao come stai, dopo 8 mesi, sincero interesse,semplice sonda o cosa?


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Neotry
16 minuti fa, Sgchin ha scritto:

@Neotry  come mai hai creato un nuovo utente?

Cioè? Comunque se vuoi scrivimi in privato, così non inquiniamo troppo il topic con i cazzi nostri ahah

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Neotry

@kurayami si infatti è quello che ho capito anche io. E l'ho capito a 20 anni nonostante si e no io abbia avuto nessuna relazione seria. Mi è bastata una one itis per capirlo. Eppure prima, essendo un romanticone pensavo che amare volesse dire abbandonarsi reciprocamente, essere se stessi al 200% ecc. Tutte cazzate. Se lasci il volante sei fuori strada, ti pianti. 

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Neotry
8 minuti fa, kurayami ha scritto:

E' proprio il concetto di "essere se stessi" che è in gioco.

Io per essere se stessi intendo in maniera forse errata quella di ''non pensare troppo'', ovvero niente tecniche o prese di coscienza particolari, fare alla come viene insomma. Sarei me stesso se per esempio mi chiedesse di uscire e tempo nemmeno di leggere il messaggio le direi di si perchè mi va troppo di vederla. Un occhio un po' più attento invece ogni tanto direbbe no, anzi, direbbe no e uscirebbe con gli amici o se ne starebbe a casa da solo nonostante la gran voglia di vederla perchè altrimenti poi capisce quanto potere ha su di te e piano piano accorcerà sempre di più il guinzaglio.

Con se stessi intendo senza filtri, seguire l'istinto e il cuore. Ma nelle relazioni ci vuole cuore ma sopratutto testa...

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M.C.
9 ore fa, Neotry ha scritto:

Io per essere se stessi intendo in maniera forse errata quella di ''non pensare troppo'', ovvero niente tecniche o prese di coscienza particolari, fare alla come viene insomma. Sarei me stesso se per esempio mi chiedesse di uscire e tempo nemmeno di leggere il messaggio le direi di si perchè mi va troppo di vederla. Un occhio un po' più attento invece ogni tanto direbbe no, anzi, direbbe no e uscirebbe con gli amici o se ne starebbe a casa da solo nonostante la gran voglia di vederla perchè altrimenti poi capisce quanto potere ha su di te e piano piano accorcerà sempre di più il guinzaglio.

Con se stessi intendo senza filtri, seguire l'istinto e il cuore. Ma nelle relazioni ci vuole cuore ma sopratutto testa...

Mah anche questa cosa secondo me ha un peso relativo

Nelle tante paturnie della mia cara ex alla fine è arrivata a dirmi che è sembrato mi fregasse il giusto di lei: eppure tra le tante cazzate che ho fatto, spesso ho fatto lo stronzo patinato dicendo che uscivo con gli amici, o che facevo finta di fregarmene: quando in realtà sarebbe stato meglio comportarmi come mi sentivo

Quindi fate quello che vi sentite a patto che non siano cuoricini sotto casa cazzate del genere

Che problema potresti avere a dire ad una persona che la ami, o che vorresti stare con lei: come uomo e sopratutto come persona che sa cosa vuole è un tuo diritto/dovere esprimere ciò che provi e vuoi

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Sten
3 minuti fa, M.C. ha scritto:

Mah anche questa cosa secondo me ha un peso relativo

Nelle tante paturnie della mia cara ex alla fine è arrivata a dirmi che è sembrato mi fregasse il giusto di lei: eppure tra le tante cazzate che ho fatto, spesso ho fatto lo stronzo patinato dicendo che uscivo con gli amici, o che facevo finta di fregarmene: quando in realtà sarebbe stato meglio comportarmi come mi sentivo

Quindi fate quello che vi sentite a patto che non siano cuoricini sotto casa cazzate del genere

Che problema potresti avere a dire ad una persona che la ami, o che vorresti stare con lei: come uomo e sopratutto come persona che sa cosa vuole è un tuo diritto/dovere esprimere ciò che provi e vuoi

Le paturnie finali hanno davvero un peso relativo :4_joy:

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Ambasciatore
10 ore fa, kurayami ha scritto:

Che è giusto.

Ma essere se stessi al 200% vuol dire prendersi i coglioni in mano, fare un briefing con la tipa, decidere dove andare e ... partire.

Portarcela.

Non farsi portare.

Ascoltarla.

Non farsi comandare.

Ma andare e guidare.

E' sempre essere se stessi.

Ma vuol dire essere "qualcuno che fa qualcosa".

Io sono convinto che il 90% dei frontal crash li faccia chi è talmente drogato che neanche si ricorda piu' che stava guidando un'auto, in autostrada, ai 130..

 

E' proprio un concetto di definizione individuale.

Tu sei "te stesso" quando ti astieni da giudizio e controllo e ti sfondi di dolci, vegeti su un divano e ti abbandoni perdendoti nella fantasia ....

Oppure sei te stesso nel momento in cui intervieni coscientemente, ti gestisci e ti controlli e ti muovi in modo da ottenere il risultato migliore per entrambi?

E' proprio il concetto di "essere se stessi" che è in gioco.

Il punto, secondo me, è che non siamo tutti uguali, anzi...

per cui "essere se stessi", al netto del fatto che quel "se stessi" è sempre un misto di volontà, natura e accidenti esterni, per ciascuno di noi vuol dire una cosa diversa. Tu hai descritto il tuo modo di essere te stesso, ma non è generalizzabile, non è una forma che va bene per tutti.

Per qualcuno essere se stessi, nel modo in cui si è in quel determinato momento, vuol dire scacciare automaticamente ogni donna che lo circonda, o far durare le relazioni non più di tre mesi. Per queste persone quel controllo di cui parli non è essere se stessi, è violentarsi tutti i giorni per essere qualcosa che non sono.

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M.C.
53 minuti fa, Sten ha scritto:

Le paturnie finali hanno davvero un peso relativo :4_joy:

Esponi meglio che non capisco in quale misura sarebbero paturnie

 

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gold86
11 ore fa, kurayami ha scritto:

Questi sono concetti da romanzo rosa che proprio non capisco da dove arrivino.

Io ci ho pensato a lungo a questa cosa, d'altronde mi riguardava.

Ed ammetto che, ogni tanto, è ancora difficile "gestirsi".

 

Credo derivino da una proiezione del rapporto madre-figlio verso la sventurata di turno.

Sventurata nel vero senso della parola: lei cercava un partner e si ritrova un bambino che vuole la sua approvazione ed il suo giudizio.

Per il "bambino" è una sensazione estremamente piacevole in quanto, appunto, "familiare".

Per la sventurata, dopo qualche tempo passato a pensare "ma quanto è tenero e sensibile", cominciano i conati di vomito. 

Si potrebbe fare lo stesso discorso all'inverso: cioè come proiezione del rapporto padre-figlia verso lo sventurato di turno.

Vale per quelle ragazze che, in sostanza, vogliono un padre, non un compagno.

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Neotry
1 ora fa, Ambasciatore ha scritto:

Il punto, secondo me, è che non siamo tutti uguali, anzi...

per cui "essere se stessi", al netto del fatto che quel "se stessi" è sempre un misto di volontà, natura e accidenti esterni, per ciascuno di noi vuol dire una cosa diversa. Tu hai descritto il tuo modo di essere te stesso, ma non è generalizzabile, non è una forma che va bene per tutti.

Per qualcuno essere se stessi, nel modo in cui si è in quel determinato momento, vuol dire scacciare automaticamente ogni donna che lo circonda, o far durare le relazioni non più di tre mesi. Per queste persone quel controllo di cui parli non è essere se stessi, è violentarsi tutti i giorni per essere qualcosa che non sono.

E' proprio così. Io ho detto come sarebbe per me. Poi chiaramente aivia si fa una gangbang con una ragazza, sorelle della ragazza, mamma milf della ragazza ecc solo mostrando se stesso. Per me invece al momento essere me stesso vorrebbe dire buttarmi di testa con un tuffo a pesce da un cavalcavia ahah

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