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Giapponese


BrianBoru

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BrianBoru

Qualcuno si è mai cimentato nello studiare il giapponese ?

Con che approccio ? Che risultati ? che difficoltà ?

Come avete superato l'approccio  agli alfabeti e ai kanji ?

 

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vol-à-voile

Ho vissuto per due anni nel Kansai, prima Osaka poi Kyoto.
L'ho imparato sbattendoci la testa, delle volte piangendo perché non riuscivo mai a superare determinati limiti.
Nel 2014 ho preso il Noryoku Shiken, l'N2 (una sorta di C1 tendente al C2).

Ora con quel foglio di carta mi ci pulisco il culo perché non so più che farmene, però non mi sono pentito della scelta di studiare la lingua.. alla fine mi ha fatto capire tante cose e soprattutto che paradossalmente nella sua complicità il giapponese è una lingua molto intuitiva.

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BrianBoru
11 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Ho vissuto per due anni nel Kansai, prima Osaka poi Kyoto.
L'ho imparato sbattendoci la testa, delle volte piangendo perché non riuscivo mai a superare determinati limiti.
Nel 2014 ho preso il Noryoku Shiken, l'N2 (una sorta di C1 tendente al C2).

Ora con quel foglio di carta mi ci pulisco il culo perché non so più che farmene, però non mi sono pentito della scelta di studiare la lingua.. alla fine mi ha fatto capire tante cose e soprattutto che paradossalmente nella sua complicità il giapponese è una lingua molto intuitiva.

A me non sembra così complicato.

E' la scrittura il problema.

Sarò leggermente disgrafico, ma a me l'hiragana mi fa venire il nervoso. Il katakana mi sembra meno ostico.

Sui kanji non saprei. Ce ne sono molti che non riesco neanche a distinguere l'uno dall'altro ma ammetto che non mi sono cimentato.

 

 

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vol-à-voile

E' proprio questo il problema: non è come sembra e non bisogna farsi idee prima di partire.
Hiragana? Una stronzata immane, ho amici che lo hanno imparato in due giorni.
Katakana? Idem.
Il problema sono i kanji, lì si che c'è da sbatterci la testa purtroppo.

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senza nome
3 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Ho vissuto per due anni nel Kansai, prima Osaka poi Kyoto.
L'ho imparato sbattendoci la testa, delle volte piangendo perché non riuscivo mai a superare determinati limiti.
Nel 2014 ho preso il Noryoku Shiken, l'N2 (una sorta di C1 tendente al C2).

Ora con quel foglio di carta mi ci pulisco il culo perché non so più che farmene, però non mi sono pentito della scelta di studiare la lingua.. alla fine mi ha fatto capire tante cose e soprattutto che paradossalmente nella sua complicità il giapponese è una lingua molto intuitiva.

Scusate, non centra un cazzo,tolta qualche one-itis fulminante,hai fatto (magari anche a costo di tanta fatica) una gran bella vita.

Bella per te.

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vol-à-voile
Il 7/12/2017 alle 18:52 , kurayami ha scritto:

2) La quasi totale assenza di espressioni di uso comune traducibili. Ci sono UN SACCO di cose che per noi non hanno senso, modi di dire, che devi prendere cosi come sono. Se provi a fare come in inglese e tradurre parola per parola... nessuno capisce cosa vuoi dire. Anche se grammaticalmente corretto.

Questo è veramente il punto più ostico del giapponese, è un qualcosa che solo chi lo ha studiato seriamente sa di che cosa si stia parlando..

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