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Come non odiare i propri amici


Mat_two

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alphabuono

Non ho mai detto che è semplice; e più vivi in contesti piccoli più l'impresa è ardua. Va metabolizzato: è pur sempre un cambiamento, un'evoluzione. Se ci pensi bene non è nemmeno vero il fatto gli sei sempre piaciuto/ti sono sempre piaciuti. E' più giusto dire: facevo comodo a loro, me li facevo andare perchè non avevo di meglio.

Quelli che contano veramente non organizzano cose a tua insaputa/parlano male in tua assenza. Sia chiaro: queste persone sono poche, forse 5.

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Mat_two
Il 6/12/2017 alle 23:39 , alphabuono ha scritto:

Quelli che contano veramente non organizzano cose a tua insaputa/parlano male in tua assenza. Sia chiaro: queste persone sono poche, forse 5.

Sono d'accordo
Il punto è prenderne piena consapevolezza.

Per quella che è la mia esperienza, negli anni si frequentano varie compagnie, per poi cristallizzarsi in uno specifico gruppo che, vuoi per comodità, vuoi per contingenze, diventa il gruppo di amici "più stretti". 
Crescendo possono succedere due cose: 
a) puoi adeguarti allo status quo e nasconderti nella massa formata dal tuo gruppo. Allora ti andrà bene ciò che organizzano gli altri (e altre volte sarai anche tu tra quelli che prendono le decisioni - ma di solito c'è sempre uno o due leader, non necessariamente maschi alfa, che tirano un po' le fila), parteciperai alle pizzate/cene di gruppo e soffocherai i tuoi veri interessi nella mediocrità degli argomenti del gruppo- E farai questo perché dopo tutto ti fa comodo, e va bene così. 
Difficilmente verrai lasciato fuori dalle gite e dalle serate, perché tu, assecondando il gruppo, dai validazione;

b) desideri qualcosa di più. Hai interessi tuoi, che gli altri non condividono, perché condividerli chiederebbe uno sforzo eccessivo e per lo sforzo e la fatica già c'è il lavoro - figurarsi, le amicizie devono essere solo un modo per svaccare, certo. Se cerchi la tua strada, la mediocritas del gruppo (che, ci tengo a sottolineare, non è necessariamente un male), non ti andrà più bene; adeguarti ai discorsi degli altri non sarà più sufficiente. Quindi dopotutto verrai tagliato un po' fuori, perché - anche se non lo ammetteranno mai in tua presenza, tu sei un po' diverso. E, anche se non lo ammetteranno mai a se stessi, tu stai provando a fare qualcosa di più, e a loro non va proprio benissimo, perché stai provando a superarli. E quindi ti lasciano a casa, a volte.

c) ci sono quelle 5 persone al massimo che ti accettano per quello che sei, perché sanno che è giusto così. L'importante è essere per loro ciò che loro sono per te, secondo me.

 

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Dai @Mat_two, nell’ultimo post ti sei risposto dasolo.. ottimo.

il punto a) mi ha fatto venire in mente una cosa; hai mai notato che quei “ maschi alpha” del gruppo, magari, hanno la ragazza migliore, ma spesso vedo i ragazzi beta ( con beta intendo appena al di sotto del leader e non gli sfigati) con molte più ragazze.. forse è proprio quel comportarsi “ neutri” senza esporsi che agevola...

mha magari è una mia fissa... ma mi confermi secondo te?

 

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Mat_two
16 ore fa, healer ha scritto:

Dai @Mat_two, nell’ultimo post ti sei risposto dasolo.. ottimo.

il punto a) mi ha fatto venire in mente una cosa; hai mai notato che quei “ maschi alpha” del gruppo, magari, hanno la ragazza migliore, ma spesso vedo i ragazzi beta ( con beta intendo appena al di sotto del leader e non gli sfigati) con molte più ragazze.. forse è proprio quel comportarsi “ neutri” senza esporsi che agevola...

mha magari è una mia fissa... ma mi confermi secondo te?

 

Sì, molti di questi "leader dei gruppetti" hanno magari la ragazza storica, che magari non è nemmeno granché esteticamente, ma non sono dei seduttori. 
Invece quelli che nelle dinamiche del gruppo prendono meno l'iniziativa spesso hanno più ragazze, è vero. Tempo fa, in una discussione sul fascino del criminale, avevo accennato all'archetipo dell'idraulico. Intendevo proprio dire che sovente, nelle dinamiche sociali, paga di più essere quello che non si espone troppo nel gruppo, ma che ci sa fare quando si trova ad interagire con le signorine singolarmente. 
Qui credo che si potrebbe aprire una discussione parecchio interessante (tanto per dirne una: la differenza tra la figura del guerriero e quella dell'amante, e via dicendo).

Tu a cosa pensi che sia dovuta questa cosa? 

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18 ore fa, Mat_two ha scritto:

Qui credo che si potrebbe aprire una discussione parecchio interessante (tanto per dirne una: la differenza tra la figura del guerriero e quella dell'amante, e via dicendo).

non so a cosa tu ti riferisca

18 ore fa, Mat_two ha scritto:

Tu a cosa pensi che sia dovuta questa cosa? 

come già accennato da me, 

 

Il 9/12/2017 alle 23:36 , healer ha scritto:

forse è proprio quel comportarsi “ neutri” senza esporsi che agevola..

credo che nell'esporsi, si rischia. Ad esempio organizzi giornata al mare e il mare fa cagare danno la colpa a te, come se fossi tu che sporchi il mare ! Se invece la giornata è bella, ok, tutto normale, così doveva andare. 

Ti rifaccio io l'esempio di un idraulico, se viene a casa tua e fa un lavoro di merda o comunque non quello che ti aspettavi (magari è solamente caro), su 10 persone che incontri ne parlerai male a tutte e dieci. Al contrario se fa un buon lavoro, forse, su 10 persone che incontrerai, ad una ne parlerai bene. Ormai è normale così.

Chi non si espone ed anzi, sa sfruttare i "leader", le cosidette eminenze grige https://it.wikipedia.org/wiki/Eminenza_grigia , vengono viste e considerate meglio.

Io, anche se in questo periodo mi va un po di merda per fine ltr e un paio di oneitis (che stanno passando), sono entrato in un paio di gruppi e ho proprio visto queste dinamiche. Gli organizzatori di entrambi i gruppi, che tra l'altro ci mettono tutte le risorse possibili ; la faccia, macchina se c'è da spostarsi, telefonate, organizzare le serate etcetc sono si visti bene (su questo non discuto) , ma in entrambi i gruppi c'è quel "ragazzo" a cui tutte le ragazze vanno dietro ed è un super sfigatone (a mio avviso) ma che viene visto come uno divertente e ok. Una persona che Da sempre ragione, si aggrega a tutto, mai discute... Proprio Sabato, una delle ragazze che a me piaceva e che ha scelto quel "lui" in uno dei gruppi di cui ti parlavo, mi ha confessato che dopo 2 mesi (che lei glie la dava) ha capito che è un cretino e che lo molla. Si, alla lunga non pagherà questa cosa ma nel breve periodo questi personaggi cambiano donne, di media/alta qualità, regolarmente. E a me fa pensare molto.

Ma ripeto, magari è solo una mia fissa, io non sono super socievole e non giro con centinaia di persone per cui potrebbe essere solo che in entrambi i casi mi sia capitato ma non è la regola; per questo chiedevo pure a te conferma.

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Mat_two
8 ore fa, healer ha scritto:

ma in entrambi i gruppi c'è quel "ragazzo" a cui tutte le ragazze vanno dietro ed è un super sfigatone (a mio avviso) ma che viene visto come uno divertente e ok. Una persona che Da sempre ragione, si aggrega a tutto, mai discute... Proprio Sabato, una delle ragazze che a me piaceva e che ha scelto quel "lui" in uno dei gruppi di cui ti parlavo, mi ha confessato che dopo 2 mesi (che lei glie la dava) ha capito che è un cretino e che lo molla. Si, alla lunga non pagherà questa cosa ma nel breve periodo questi personaggi cambiano donne, di media/alta qualità, regolarmente. E a me fa pensare molto.

Mmmm, sì so cosa intendi, ma secondo me sbagli approccio. Perché quello che fa sì che quel ragazzo abbia le ragazze non è tanto il suo essere silenzioso e accondiscendente.. Piuttosto, dovresti focalizzarti sul COME si pone con le ragazze, sia in contesto di gruppo, sia quando è da solo con loro. Per quella che è la mia esperienza, la differenza è tutta lì. 

Ai tempi dell'università avevo un amico che era un po' uno "sfigatello": arrivato all'uni sembrava un pulcino fuori posto. E non prendeva mai decisioni, si adeguava a ciò che decidevano gli altri. Però aveva i suoi risultati con le ragazze; insomma ci sapeva fare. Poi con l'andare del tempo questa cosa ha avuto ripercussioni positive sulla sua autostima e ha imparato ad emergere un po' di più anche in gruppo. Certo, non è mai stato un leader, ma questo conta poco.. 

Sul discorso che chi si espone rischia più di chi non si espone, non c'è ovviamente alcun dubbio

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Romance

Uno, nessuno, centomila.

Non a caso cito il titolo di un capolavoro di Pirandello, riferendomi alla mia idea a riguardo dei social circle.

Questo perché, qualsiasi gruppo di persone fa emergere lati diversi del nostro carattere.

Facce diverse di una stessa medaglia.

Maschere.

E quindi...

Quando mi si chiede del mio "gruppo di amici", mi piace rispondere che...

... Ne ho uno. Ma al contempo non ne ho nessuno. E ne ho centomila.

Non è facile da spiegare, ma ci provo.

 

Breve cronistoria.

Ho avuto un piccolo social circle storico, dalle scuole elementari.

Attorno ai sedici anni, per svariati motivi, ci siamo divisi. Salvo poi ritrovarci recentemente, negli ultimi mesi.

Per me quello era IL gruppo.

E ho sofferto.

Ho sofferto come si soffre in One-Itis.

 

Ma non è più così.

O meglio...

Ora sto bene attento a non farmi incastrare da un solo social circle.

Perché un gruppo malato è peggio di una LTR tossica.

Sei costretto a recitare una parte che non è tua.

 

Pur avendo un carattere introverso, solitario...

... Ho tanti amici.

Ma non appartengono alla stessa cerchia.

Ci vediamo quando capita.

Separatamente.

Quando abbiamo voglia di vederci. Di parlare. Di raccontare come va la vita.

 

E quindi...

Perché perdere tempo in un ambiente che non è più il nostro?

Però poi... Perché  buttare via tutto,"cambiare gruppo e tagliare i contatti"?

 

Si può rimanere amici anche se non si esce ogni sabato sera.

Si può rimanere amici anche se si frequenta un differente social circle.

Si può rimanere amici anche se non si ha nessun social circle.

Si può rimanere amici anche se ne abbiamo centomila.

 

Focus su noi stessi, sempre.

Non vedo perché sprecare il tempo nel cercare di cambiare gli altri.

Si cresce e si va avanti.

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  • 3 settimane dopo...
comeback

Sarò duro e molto sincero.

Primo punto. Il miglioramento personale è una faccenda con te stesso, nel 99.99%. La figa, è potenzialmente uno dei tanti premi che puoi ricevere, ma non c'è bisogno che investi tutto il tuo potenziale per cercare figa: basta girarsi intorno per vedere che non ci sono tutti questi campioni in giro. Posso dirti, con estrema franchezza, che se pensi che per beccare figa devi attuare una qualche forma di crescita personale, stai sbagliando. Puoi scopare, talvolta anche figa piuttosto mediocre, semplicemente essendo un mediocre ma avendo un buon network, e senza industriarsi troppo. 

Punto due. Quando anni fa ho iniziato il mio percorso di crescita personale, ho perso tutti gli amici (amici, poi). Dal primo all'ultimo. Al tempo scopavo lo stesso, come ovviamente beccavo anche belle sberle, ma il punto non era nemmeno quello: io vedevo l'esigenza di espandermi, crescere, cambiare, mentre i miei amici erano intrappolati nel loro binario morto. Al tempo, tra l'altro da buoni sfigati, me ne combinavano alcune come è accaduto a te. La mia ambizione al cambiamento li spaventava, cosi' prima mi limitarono, poi provarono a farmi da parte boicottando tutte le mie proposte. Potevo rallentare, adattarmi al loro stile e lasciar tutti i miei sogni. Non era il mio destino. Andai via, sulle mie gambe e ripartii da zero. Molti finirono persino ad odiarmi, ma dopo anni a lavorar duro, tutti i miei sforzi mi hanno ripagato.

Punto tre. Non sarai giovane per sempre, il fuoco che hai dentro, col tempo inizierà a spegnersi e sarai un uomo più maturo che prenderà soltanto un paio di decisioni all'anno, ma non si butterà su ogni fronte a tentare o a provare. Oggi ho 29 anni, agisco in modo più calcolato, sono meno irruento e non ho il fuoco dei 23-24. Devi sfruttare la tua corrente, la tua energia.

Punto quattro. La vita non è solitudine, ma è anche solitudine. Devo riuscire a trovare costantemente il tuo equilibrio e talvolta tagliare dei rami secchi. Alcuni amici a 20 anni hanno un senso, a ridosso dei 30 no, e a 25 ti limitano. 

 

Buona vita

 

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