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Da non vedere nessuna via di miglioramento a vederne troppe e non saper scegliere


GORE

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GORE

Ciao ragazzi, è passato un po' dall'ultima volta che ho scritto su questo forum. 
Scrissi quest'estate in piena one-itis per chiedervi consigli e mi siete stati di grande aiuto, poi scelsi di frequentare il forum solo per dare un consigli agli utenti più disagiati perchè non avrò capito un'emerita minchia della vita e delle donne ma purtroppo ho le idee piuttosto chiare su cosa sia la sofferenza e su come reagire. 
Lungi da me apparire arrogante, sono sempre un ragazzo sfigato che non fa sesso da un anno e non fa una scopata da 5 stelle da non so quanto tempo. 
Ma almeno: 

  • Ho smesso di vedere la fine della mia ultima LTR come il fallimento di una vita
  • Non sono più ossessionato dall'idea di conquistare e mantenere una relazione con una donna angelo, un unicorno, chiamatela come volete
  • Ho ristabilito che la priorità della mia vita è il mio benessere

Alcuni si ricorderanno di me forse per uno dei post nella sezione one-itis più patetici della storia di IS o per alcuni post cinici sparsi. 
Ad ogni modo, vi riassumo molto rapidamente la mia attuale situazione.
Quest'estate ho reindossato i parastinchi e sono sceso in campo per rimettermi in gioco e recuperare la mia vita dopo che una malattia, social circle pessimo e una donna l'avevano annientata.
Attualmente sono "impegnato" nel terzo anno di lingue e letterature straniere, metto impegnato tra virgolette perchè ad essere sincero non sono mai andato ad una singola lezione. 
No,non sono rimasto a casa a trastullarmi con videogames e porno giapponesi. 
Attualmente lavoro a tempo pieno per un'azienda qui nel mio paesino sperduto come impiegato commerciale estero.
Ho iniziato quest'esperianza con il pensiero fisso "faccio schifo al cazzo mi butteranno fuori in meno di una settimana" e invece alla fine dei primi 3 mesi proprio oggi il mio responsabile è entrato e mi ha detto che mi verrà offerto un nuovo contratto per il prossimo anno e che sono globalmente soddisfatti di me. 
Questa notizia mi ha destabilizzato. Ciò che nessuno sa in ufficio è che nonostante il lavoro mi piaccia molto io non abbia mai considerato di rimanere lì in pianta stabile.
Ho iniziato a lavorare solamente per distogliere la mia mente dalla mia ex e perchè cercavo una scusa per non doverla più vedere in facoltà, oltre al voler fare una nuova esperienza e risparmiare denaro per il futuro.
Un anno fa ho vinto una borsa di studio per la Germania della durata di 6 mesi con partenza ad Aprile. Da ottobre tutte le settimane prendo lezioni private di tedesco e passo le mie serate sui libri per cercare di ottenere il livello minimo richiesto per poter partire e vivere quest'esperienza di cui sento di avere un gran bisogno.
Solo che a quasi 24 anni mi sento un vero idiota a buttare via un lavoro del genere, per giunta degnamente stipendiato. 
Eppure sento un enorme bisogno di andare via di qui, rompere la mia routine, viaggiare e conoscere persone nuove. 
Lo ammetto, uno dei motivi è che ho perso qualsiasi interesse nelle persone che mi circondano. Mi sembrano tutte uguali.
Tutto ciò mi sembra estremamente egoistico ed infantile, i miei genitori mi ritengono uno stupido anche solo per il fatto che io stia considerando seriamente l'idea di licenziarmi. 
Voi di tutto ciò cosa ne pensate?
I don't have a fuckin clue.
 

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Sgchin

manda tutto e tutti affanculo e parti

ora mi vado a leggere il tuo post oneitis

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GORE
19 ore fa, Sgchin ha scritto:

manda tutto e tutti affanculo e parti

ora mi vado a leggere il tuo post oneitis

Risparmiatelo che è nammerda 😹

Ragazzi grazie per le views ma mi farebbe piacere che qualcuno si sbilanciasse e mi dicesse onestamente cosa ne pensa, senza paura di "male indirizzarmi". 

Alla fine la decisione sarà la mia,  al momento però ci sto perdendo il sonno a rifletterci senza cavarne fuori nulla e solo il confronto con persone più mature (o anche meno mature) può farmi scaturire nuove idee. 

Se servono più dettagli chiedeteli senza indugi. Grazie 

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Crescendo63
20 hours ago, GORE said:

Questa notizia mi ha destabilizzato. Ciò che nessuno sa in ufficio è che nonostante il lavoro mi piaccia molto io non abbia mai considerato di rimanere lì in pianta stabile.

[...]

Un anno fa ho vinto una borsa di studio per la Germania della durata di 6 mesi con partenza ad Aprile. Da ottobre tutte le settimane prendo lezioni private di tedesco e passo le mie serate sui libri per cercare di ottenere il livello minimo richiesto per poter partire e vivere quest'esperienza di cui sento di avere un gran bisogno.

Eh, è un bel dilemma!

Non ho consigli, io stesso al tuo posto non saprei bene cosa scegliere, però ti scrivo qualche pensiero perché magari può ispirarti riflessioni...

(e cmq, complimenti per come ti sei tirato su :-) :appl: )

 

Potresti compilare una lista con i PRO (e magari anche i CONTRO) di ciascuna scelta.

P.es. del lavoro il fatto che ti piaccia molto (il che di solito indica fattori che ti portano anche a crescere come persona). Del periodo in Germania, le prospettive di esperienza umana (anche se difficilmente prevedibili e quantificabili a priori).

Avere sulla carta una serie di punti da considerare, può aiutare a chiarirsi le idee. Anche solo scrivere quello che abbiamo in testa, spesso porta a chiarezza e intuizioni.

 

Quote

Solo che a quasi 24 anni mi sento un vero idiota a buttare via un lavoro del genere, per giunta degnamente stipendiato. 

IMHO, non farti prendere dal mito del "posto". Certo ha un bel valore, ma fare scelte per paura ("E se poi non trovo più nulla di simile?") non è quasi mai una motivazione costruttiva. Se ascoltassimo la paura, non usciremmo nemmeno dall'utero ;-)

E qs vale anche per i consigli dei tuoi che, seppur ben intenzionati, sono probabilmente basati più sulla paura e su posizioni protettive, che su quello che è veramente importante per te.

 

Quote

Eppure sento un enorme bisogno di andare via di qui, rompere la mia routine, viaggiare e conoscere persone nuove.

Capisco questo bisogno e la voglia di "espandere" il tuo mondo e la tua mente...

Però mi viene da dire una cosa "poco popolare": io ritengo che, molto spesso, viaggi e vacanze siano molto eccitanti ma poco costruttivi. Vedo poche persone che tornano dai viaggi davvero cambiati, cresciuti o arricchiti. Sono molto spesso puro "entertainment".

Il che non è nulla di male in sé, ma è improduttivo e inconcludente. Un grande "Sì, va beh, e allora?" che però si scopre solo a posteriori.

Quindi ti invito a chiederti se pensi che quel viaggio ti porterà davvero cose utili a livello umano, culturale e magari lavorativo (apprendimenti e crescita che resteranno con te); oppure solo esperienze piacevoli e però, tornato a casa, ti ritroverai uguale a quello di prima.

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Tisana
21 ore fa, GORE ha scritto:

Lo ammetto, uno dei motivi è che ho perso qualsiasi interesse nelle persone che mi circondano. Mi sembrano tutte uguali.
Tutto ciò mi sembra estremamente egoistico ed infantile, i miei genitori mi ritengono uno stupido anche solo per il fatto che io stia considerando seriamente l'idea di licenziarmi. 

Amico, non ti so dare consiglio. Posso solo dirti che io ho fatto solo stronzate e ho gettato via opportunità. 

I genitori di solito immaginano il figlio "sistemato". Nel senso che è l'oggetto del loro progetto, lo vogliono vedere col posto fisso e la carrierina di merda. 

Vedi te, io penso che non sia divertente stare in ambienti lavorativi oppressivi. Sarà egosistico, chissene, alla fine non devi rendere conto agli altri delle tue scelte. 

 

Modificato da Tisana
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Sgchin
58 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

IMHO, non farti prendere dal mito del "posto". Certo ha un bel valore, ma fare scelte per paura ("E se poi non trovo più nulla di simile?") non è quasi mai una motivazione costruttiva. Se ascoltassimo la paura, non usciremmo nemmeno dall'utero ;-)

E qs vale anche per i consigli dei tuoi che, seppur ben intenzionati, sono probabilmente basati più sulla paura e su posizioni protettive, che su quello che è veramente importante per te.

 

questo periodo è a mio avviso immenso. dovrebbe essere il mantra che ripeti ogni mattina appena alzato.

 

la paura del peggio non deve essere mai più forte della voglia del meglio

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GORE
22 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

Eh, è un bel dilemma!

Non ho consigli, io stesso al tuo posto non saprei bene cosa scegliere, però ti scrivo qualche pensiero perché magari può ispirarti riflessioni...

(e cmq, complimenti per come ti sei tirato su :-) :appl: )

 

Potresti compilare una lista con i PRO (e magari anche i CONTRO) di ciascuna scelta.

P.es. del lavoro il fatto che ti piaccia molto (il che di solito indica fattori che ti portano anche a crescere come persona). Del periodo in Germania, le prospettive di esperienza umana (anche se difficilmente prevedibili e quantificabili a priori).

Avere sulla carta una serie di punti da considerare, può aiutare a chiarirsi le idee. Anche solo scrivere quello che abbiamo in testa, spesso porta a chiarezza e intuizioni.

 

IMHO, non farti prendere dal mito del "posto". Certo ha un bel valore, ma fare scelte per paura ("E se poi non trovo più nulla di simile?") non è quasi mai una motivazione costruttiva. Se ascoltassimo la paura, non usciremmo nemmeno dall'utero ;-)

E qs vale anche per i consigli dei tuoi che, seppur ben intenzionati, sono probabilmente basati più sulla paura e su posizioni protettive, che su quello che è veramente importante per te.

 

Capisco questo bisogno e la voglia di "espandere" il tuo mondo e la tua mente...

Però mi viene da dire una cosa "poco popolare": io ritengo che, molto spesso, viaggi e vacanze siano molto eccitanti ma poco costruttivi. Vedo poche persone che tornano dai viaggi davvero cambiati, cresciuti o arricchiti. Sono molto spesso puro "entertainment".

Il che non è nulla di male in sé, ma è improduttivo e inconcludente. Un grande "Sì, va beh, e allora?" che però si scopre solo a posteriori.

Quindi ti invito a chiederti se pensi che quel viaggio ti porterà davvero cose utili a livello umano, culturale e magari lavorativo (apprendimenti e crescita che resteranno con te); oppure solo esperienze piacevoli e però, tornato a casa, ti ritroverai uguale a quello di prima.

Non per leccacularti ma tra le tante letture che mi hanno dato conforto in questi mesi bui c'è stata anche la lettura del tuo blog. Ti ringrazio per il lavoro che hai fatto. 
Il tuo post carico di saggezza mi ha dato molto su cui riflettere, spero di riuscire a capire realmente cosa voglio. 

 

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Crescendo63
2 hours ago, GORE said:

tra le tante letture che mi hanno dato conforto in questi mesi bui c'è stata anche la lettura del tuo blog. Ti ringrazio per il lavoro che hai fatto.

Ehi, grazie! :-)))

 

Quote

spero di riuscire a capire realmente cosa voglio. 

Giusto. Perché alla fine è questo che più conta.

Il difetto dei consigli altrui è che ognuno vede le cose dal proprio punto di vista, non dal tuo; ma solo tu sai (o saprai) cosa è meglio per te.

 

Tieni anche conto di un'altra cosa: a volte cosa è meglio per noi lo scopriamo solo sperimentando, ed anche facendo errori. Errori inevitabili e preziosi perché, senza farli, non scopriremmo qualcosa di importante per noi.

Per questo fare una scelta, anche se poi si rivelasse non la migliore, è cmq meglio di non farla, perché ci porta ad una esperienza che sarà sempre più utile di una stasi, o del restare nello status quo.

Quindi, arrivato al momento di scegliere l'una o l'altra via, scegli fidandoti del tuo intuito e - come si dice - "butta il cuore oltre l'ostacolo". Comunque vada, sarà un successo. :-D

Fatti guidare dalla gioia e dalla curiosità, piuttosto che dalla paura.

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Crescendo63

Ah, e un'altra cosa: contrariamente a quanto molti ti diranno, non esiste una "scelta giusta" valida in assoluto: esiste la scelta "giusta per te", in quel determinato momento.

Ad maiora! :-)

Modificato da Crescendo63
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AlanDisage

Ciao, guarda per quel che ne so io, e in base a come hai scritto il 3d sembra che, effettivamente, per quanto ben pagato o ben inserito tu possa essere, non è quello che vuoi fare, sbaglio? :)

Se hai davvero le skills professionali che ti permettono di lavorare cosi bene, sicuramente in germania o piu o meno ovunque verrai letteralmente ripagato meglio. 

Se non sei sicuro di ció che fai l'unica é partire. Non saprai mai com'è il mondo là fuori(se non che è diverso...) standotene in Italia a lavorare per mr.Qualcuno.

Riguardo le persone che hai intorno, magari è solo dovuto alla "noia" e alla monotonia della vita...parti per un pó e li vedrai con un altra ottica, assicurato. Spero di essere stato almeno un minimo d aiuto! 

Ciao

P.s.Per quanto brutta possa essere come frase nei confronti di altra gente, la strada piú facile é quella che stai vivendo in Italia...e sappiamo tutti che Facile=Non Soddisfacente :)

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