Questo è un messaggio popolare. BANE [Partecipante] 6079 Inviato 15 Dicembre 2017 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 15 Dicembre 2017 2 minuti fa, Human ha scritto: Con tutto il rispetto Gente, ma a Me non interessa disquisire su cosa sia meglio tra poligamia e monogamia. Mi pare anzi di essermi posto nel mezzo della questione e non avere avuto cecità in merito con chi, senza neanche aver provato qualcosa, punta il dito sia sulla monogomia che contro la poligamia. A Me non interessa convincervi a farvi una mltr o che sia fattibile e molto piacevole avere una storia con più ragazze. Non mi interessa farvi passare dalla parte dei poligami, o viceversa, perchè Io stesso non sono schierato. Questo post serve ad altro. Ho voluto confrontarmi sulla FINE delle realazioni, non sulla scelta tra poligamia e monogamia, dato che mi sembra di aver già specificato che Io non ho preferenze in merito e vado a mio sentire. In merito a questo ho notato che al netto delle relazioni avute, maggiori quelle poligame, rispetto a quelle in monogamia, le ragazze tendono a rimanere, a mantenere rispetto ed ammirazione, attrazione e il rapporto con Me, le altre, invece, in monogamia, in quantità minore hanno generato una completa distruzione del rapporto, lasciando solo macerie. Tutte le ragazze in poligamia continuo a sentirle, chi più chi meno, sono attratte e anche a distanza di mesi o a relazione finite, c'è un bel rapporto reciproco di rispetto che potrebbe in qualsiasi momento sfociare in un rapporto fisico. Il rapporto è maturo, bello, e hanno la stessa opinione positività su di Me, non mutata. Ovvio, non tutto è stato lineare, alcune sono fidanzate, altre sono scappate, poi tornate, ma il risultato è sempre quello: Mantenimento di un rapporto bello e un piacere perpetuo. Mentre le ragazze in monogamia, hanno completamente cambiato faccia, il rispetto è scemato, il rapporto pure, l'attrazione con alcune è rimasta, altre meno, non si evince bene perchè non fanno proprio più parte della Mia Vita. In generale, c'è stata una distruzione progressiva del bellissimo rapporto che c'era. Su questo voglio disquisire, se avete esprienze in merito e se anche voi avete riscontrato questa realtà nelle vostre relazioni. L'unica donna che non mi vuole morto,per quel che ne so io,è mia madre. Forse. Dico forse perchè,riflettendoci un attimo,probabilmente usa la tattica della cucina (a dismisura) per portarmi all'infarto. Appena mi distraggo,almeno. Le mie ex mi vogliono morto e mi odiano,le presenti mi vogliono morto ma ancora non mi odiano o almeno sono indecise,in merito,le future ex mi vorranno morto. E' la regola. E,probabilmente,è ricambiata. La mia teoria è che,ove presente un principio di prossimità diluito nel tempo,tutti ci vogliamo morti. Reciprocamente. Maschi-Maschi,Maschi-Femmine,Femmine-Femmine. Ove c'è un legame forte,ad un certo punto comincia la smania di portarlo all'estremo e vedere quanto è possibile far male all'altra persona. Sul principio,non la si vuole morta (mi piace pensare al metaforicamente parlando),ma solo vederla ferita ed agonizzante per prendersi cura di lei. Per medicarla. Per raccogliere i cocci. Per sentirsi Dio,forse. Ad un certo punto,si innesca una spirale da montagne russe fatte di sangue,dalla quale è praticamente impossibile uscire. Non si riesce più a smettere di ferire l'altro/a. Questo solitamente accade in una storia monogama ma,anche ove intervenga la poligamia ad interrompere la storia monogama,vi è sempre la priorità al perpetrare il male nei confronti della persona più prossima. Perchè accade? Credo i motivi siano molteplici. Un carico di aspettative quando la storia era all'alba,ed era bellissima. Emozioni,piacere a passare le domeniche a letto perdendo la cognizione del tempo,la felicità nelle più piccole cose condivise e da condividere. Cominci reciprocamente ad illuderti sul "per sempre",anche se al "per sempre" non credi (la natura ti vuole stordito per proseguire il virus/vita). Piano piano,la vita si mette in mezzo e fa il resto. La frustrazione di quelle celestiali illusioni,deluse. Il primo piatto che vola,il primo bicchiere che si rompe. Passi del tempo (tanto tempo) insieme,con annessi e connessi,dove per annessi e connessi si intendono momenti difficili,debolezze manifeste e non richieste,crisi emotive,crisi psicologiche,il mondo che va a rotoli etc etc. Con un'ampia panoramica sulle debolezze esposte. E nessuno/a riesce a resistere alla disperata tentazione di colpire esattamente nel fianco che si sa essere ferito,quando c'è da rinfacciare un ormai silente fallimento congenito. Quando sei in una relazione che sai,grazie ad esperienza pregressa (se sei fortunato),avere i giorni contati,quella sensazione di impotenza davanti all'abisso sempre più buio,è in grado di spezzarti. Sai che quella ragazza/quel ragazzo che una volta era,ora non è. E lo/la rivorresti,disperatamente. Non riesci a trasformare quello sguardo pregno di delusione e fastidio. E cresce la frustrazione,e cresce il tormento. Quando arriva la fine,tutti i bei momenti,almeno per una delle due parti in causa (solitamente quella che vive nella momentanea solitudine post relazione) sono insopportabili da gestire,psicologicamente. Per l'altra parte (solitamente quella che è già persa dietro qualche palliativo fatto di carne e prossimo fallimento congenito), tutti i bei momenti,non sono mai esistiti. C'è solo sollievo e sensazione di libertà che sfiora il nichilismo più osceno. Ove si incontrasse l'altro/a che fu agonizzante in mezzo alla strada,in una pozza di sangue,probabilmente ci si sentirebbe giustificati nel passargli sopra con la macchina. Per finirlo/finirla. E quando una storia che fu monogama,semplifichiamo in "seria",finisce in tal modo,la parte che ancora avverte come insopportabili ed impossibili da gestire i bei momenti,con un'alta percentuale di probabilità,fa qualche stupidaggine. Per stupidaggine leggasi scenate,folle tentativo di riconquista,dichiarazioni disperate,lettere trite e ritrite riguardo "amore" ancora presente,e così via. Questa disperazione,frullata con lo stato accompagnato da palliativo di carne,genera nella parte ricevente tali estreme azioni un senso di nausea,disgusto e totale e completa perdita di rispetto (aggravata più o meno da eventuali inclinazioni distruttive/nevrotiche/narcisiste,praticamente certe in tutti noi) nei confronti della controparte relativamente debole,in quel momento. Da qui l'assenza del ritorno. Consuetudine. Non certezza,ovviamente. Storie di tanti anni,disperate e con legami profondi,tra un palliativo di carne e l'altro,possono generare MOMENTANEI ritorni. La discriminante è a mio avviso quanto in basso si è spinta la parte sofferente nella fine. Maggiore è la disperazione manifesta,minore o praticamente nulla è la possibilità di un ritorno. E viceversa. L'indifferenza,l'accompagnare alla porta,il silenzio perpetuo quando si è ricevuto il benservito,dà praticamente certezza del generare un MOMENTANEO ritorno. Se parliamo di relazioni monogame semplificate in "serie". Parlando di poligamia,ove per poligamia si intende avere più storie fatte di cose belle,sesso ed amicizia con persone differenti,credo che le differenze risiedano nel comportamento tenuto,nel basso o nullo investimento temporale/emotivo/economico. Ad un certo punto,ognuna delle relazioni,ha la possibilità o la richiesta di trasformarsi in monogamia semplificata in storia "seria". Ha i litigi,le frustrazioni (specie se il tempo passato insieme è di qualità),le illusioni,le delusioni. La differenza? Non sentire il mondo che ti crolla dentro. Non pensare ossessivamente a quella situazione. Non avvertire il disperato senso di impotenza nel vedere spazzati via sogni condivisi in un disperato attimo. Non dover assistere agli sguardi pieni di delusione. Leggasi chiamare un'altra od un altro invece di affossarsi in liti "da coppia",generando nell'altra/o quell'effetto da ferita narcisistica da "questo bastardo vive anche senza di me e si dimostra libero/indipendente/bello/pieno di donne,nonostante i miei palesi ricatti emotivi" (mi si perdoni,ho semplificato il concetto al maschile) che fa male ma eccita terribilmente,sul momento. Si sa che ci si ossessiona su quello o su chi che non si può avere o dispensare potere e controllo. Da qui il disperato senso di perpetua sfida. Del "dovercela fare",del "non mi vuole abbastanza= non valgo nulla" ed i bad-trip cognitivi che ne conseguono. Nel momento che (anche qui) la vita si mette di mezzo e la persona ferita nel non poter esercitare potere va avanti (fidanzamento,altra storiella etc etc),raramente vi è quel senso di disperazione nella parte poligama che porta al fare disperate scenate (etc etc etc) che generano disprezzo/perdita di rispetto/volontà omicida/odio per non essere quel libero stallone o quella giocosa puledra che fu. Da qui,e dalla certezza della leggerezza del rapporto,i ritorni ed i buoni rapporti mantenuti (solitamente dopo un periodo di assestamento più o meno violento). Leggerezza = casa. Specialmente di questi tempi. Personalmente,la vedo così. La disperazione è la discriminante. sotterfugio, SuitFlip, AtlasCoelestis e 13 altri ha reagito a questo 7 9 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LIZ [Partecipante] 665 Inviato 15 Dicembre 2017 Condividi Inviato 15 Dicembre 2017 Che sapore ha la fine?! Ha un sapore più amaro quando quello che provi per l'altra persona è stato più intenso, più travolgente, più profondo, più intimo. Ha un sapore meno amaro se lui/lei è stato un piacevole incontro di passaggio in quel periodo della vita. Si torna indietro da qualcuno quando non ci sono sentimenti forti. Ci può essere attrazione, simpatia, affetto, ma non l'amore, che nel caso sia finito e disilluso, non ti fa tornare indietro e può portarti solo alla deriva. Sono due livelli differenti: uno che scava nel profondo, l'altro che assapora soltanto i benefici in superficie. what_else, Tisana, Samball e 1 altro ha reagito a questo 3 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
engang var [Partecipante] 361 Inviato 15 Dicembre 2017 Condividi Inviato 15 Dicembre 2017 4 ore fa, Human ha scritto: Questo post vuole essere una riflessione, una empirica osservazione dei fenomeni che hanno segnato la fine di ogni relazione che ho vissuto, assaggiato e sentito, talune tra tagli e ferite profonde, divenute cicatrici, altre più lievi e meno dolorose, altre ancora con solo un leggero dispiacere, poste alla fine da Me. Come alcuni sanno, non patteggio per nessuno degli schieramenti che si scontrano da tempo e che portano le loro bandiere della poligamia o della monogamia. Amo la soggettività che non diventa Mai oggettività, e penso che la strada per ogni idividuo sia propria e personale e non adatta a tutti gli altri. Io difatti, in questa guerra, mi posiziono nel mezzo: Non sono nè monogamo, nè poligamo, sono entrambi, sono quello che la Mia mente e il Mio sentire vuole in quell'esatto momento. Ho avuto relazioni con più ragazze contemporaneamente, tutte a conoscenza l'una dell'altra, e altre relazioni, meno frequenti ma comunque presenti, in cui non avevo voglia di altro se non di lei, e entravo in una monogamia non enunciata, ma semplicemente posta in essere dal mio modo di agire e dal modo di agire di lei. Ed è di questo che voglio discutere, della fine che volenti o nolenti segna ogni relazione, per qualsiasi motivo o circostanza, e che svanisce nel nulla, mutando, ridefinendosi e cambiando la sua essenza. Ed è a questo proposito che voglio portarvi la differenza che ho visto tra le relazioni monogame, e la loro fine e quelle poligame. Monogamia e distruzione Questo è il connubio che ho notato in tutte le relazioni monogame che ho avuto. Sono quelle relazioni che forse ho vissuto più intensamente, in cui cadevo e attingevo a piene mani, come di un piede posto sull'accelleratore, saggiavo ogni aumento di chilometro, godendomi le brezza magnifiche di una velocità devastante che però sapevo mi avrebbe portato contro un muro di cemento armato, distrutto le ossa, tagliato le membra. Sublimi accordi tra un uomo e una donna, che creavano un vissuto più intenso, forse anche posto in essere dal terrore di quella folle velocità che aumentava e poi.. la fine. Perchè qui si sta disquisendo di quella. La fine di una relazione monogama, Mia, è sempre stata segnata dalla distruzione, dalla totale mutazione tossica del rapporto, volgendo occhi innamorati, che siano i miei o i suoi, in due occhi vuoti. Una distruzione marcata che infrangeva ogni tipo di attrazione. Niente più voglia di sesso, odio, risentimento, rabbia, terrore, nausea e disgusto. Insomma, quello che era distrutto, per sempre, o quasi. Poligamia e piacere perpetuo L'altro lato della medaglia. Le orgie animalesche di piacere, l'amore tra le tue amanti, la conoscenza di ognuna di esse, il piacere di guardarle e percepirle libere, di sentirti libero e quella sensazione di accellerare ma non così follemente, di fermarti e cambiare macchina, di gustarle più lentamente, meno infilato in una visione devastante di un vortice piacevole quanto terrificante. Ma anche queste finiscono, vuoi perchè qualcuno gli promette monogamia, vuoi perchè il Mondo le ringloba in una malsana ipocrisia, vuoi per motivi reali di logistica, finanziaria, di divergenze di Vita ma.. Ma la fine qua è più dolce, non è segnata da cali di attrazione, non è segnata da tradimenti, da ipocrisia, è malinconicamente dolce e non distruttiva e mantiene con sè il piacere perpetuo. Difatti, loro non se ne vanno mai veramente, restano follemente prese da te, pensano forse di te cose malsane, ma il tempo le riporta sempre a tornare, sia che siano andate via con qualcuno innamorate folli, sia che ti abbiano accusato di essere un porco maschilista, tornano. Ma tornano non come le ex, tornano piene di voglia, talune anche fidanzate, a chiederti sesso, altre a darti ragione e a chiederti scusa, ancora attratte da te. Nessun distruzione, solo temporanee mutazioni che comunque mantengono in essere un piacere perpetuo, di poterle riavere, di poterle rivivere, di non aver visto quel legame distrutto e segnato per sempre. Su questo voglio discutere, e confrontarmi su quello che è il vostro vissuto. Perchè forse il Mio è solo un caso, tanti casi, ma quando ero in poligamia sono tutte tornate, tutte costantemente attratte, le altre, sono chissà dove, alcune mi odiano, ad alcune faccio schifo, altre ancora forse non sfiorerebbero più neanche con un bastone. la differenza la fa il sentimento. il sentimento ti porta alla possessività, all'egoismo, ti tira fuori tutto di te, il bello , il brutto, un te a 360° la poligamia è sfizio. Draco64 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
engang var [Partecipante] 361 Inviato 15 Dicembre 2017 Condividi Inviato 15 Dicembre 2017 2 ore fa, Human ha scritto: . L'ultima mltr che ho avuto comprendeva ragazze che uscivano con Me a cena, passeggiavano con Me, facevano sesso con Me, conoscevo i loro amici, naturalmente nel ruolo di fidanzato per proteggerle, e i loro parenti, alcune volte. Ero dentro il loro tessuto sociale, dentro la loro testa e dentro la loro anima, oltre che alle loro gambe. Quindi non direi che ci sia una suddivisione di emotività, te le vivi pienamente, con la sola differenza che non hanno l'esclusività. 2 ore fa, Human ha scritto: Druid, escludendo la poligamia delle maschere, in cui gli uomini si sentono fighi a tradire promesse e a non avere neanche il coraggio di essere coerenti con sè stessi ed il proprio sentire, la poligamia, come la intendo io, non è detto che sia meno vissuta. Qua rispondo anche a Nero, nel merito se avessi mai sentito di voler cambiare prospettive, priorità etc.. La poligamia non è vivere qualcosa a metà. Non si sta parlando di scopare tipe random in qualche locale, di ONS, o di scopamiche, si sta parlando di vere e proprie relazione con più donne. Significa creare le stesse dinamiche relazionali che però non sottointendono esclusività ma libertà. Con loro fai sesso, ma te le vivi a pieno. L'ultima mltr che ho avuto comprendeva ragazze che uscivano con Me a cena, passeggiavano con Me, facevano sesso con Me, conoscevo i loro amici, naturalmente nel ruolo di fidanzato per proteggerle, e i loro parenti, alcune volte. Ero dentro il loro tessuto sociale, dentro la loro testa e dentro la loro anima, oltre che alle loro gambe. Quindi non direi che ci sia una suddivisione di emotività, te le vivi pienamente, con la sola differenza che non hanno l'esclusività. Eseclusività, che come ha detto Dave, in qualche modo espone un tuo fianco. Non so precisamente perchè, ma penso sia dettato da valori intrinsechi di istinti biologici in cui la donna in realtà non ammette monogamia, e dello stesso uomo che in quella situazione diventa dipendente dalla sua fica, per fare sesso, generando una situazione di esposizione totale ai suoi attacchi. Cosa che non accade in poligamia, in cui sono tutte tornate. E macabramente divertente notarle tornare a casa, con la volontà di essere tue, con la volontà di dirti che hanno sbagliato, mentre mantieni la tua via e riscopri con loro le sensazioni passate. Mentre le altre sono andate, fuliggine, polvere al vento, distruzione completa di tutto, rapporti esacerbati che non contemplano manco più il saluto, altro che attrazione. Non so, penso che Madre Natura sia fottutamente schietta nel comunicarci il sentiero da intraprendere. carattere. io non so davvero come fate a gestirle certe situazioni... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
engang var [Partecipante] 361 Inviato 15 Dicembre 2017 Condividi Inviato 15 Dicembre 2017 1 ora fa, Human ha scritto: Tutte le ragazze in poligamia continuo a sentirle, chi più chi meno, sono attratte e anche a distanza di mesi o a relazione finite, c'è un bel rapporto reciproco di rispetto che potrebbe in qualsiasi momento sfociare in un rapporto fisico. Il rapporto è maturo, bello, e hanno la stessa opinione positività su di Me, non mutata. Ovvio, non tutto è stato lineare, alcune sono fidanzate, altre sono scappate, poi tornate, ma il risultato è sempre quello: Mantenimento di un rapporto bello e un piacere perpetuo. la risposta è molto semplice. Nella poligamia non ti metti in gioco al 100% (quel famoso 100%) , ma lo fai al 20, 50% e quindi lasci l'altra metà tutta da scoprire e assaporare. è quello che le fa tornare tutte Lilith, Anonimo.92 e Tisana ha reagito a questo 2 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Descent [Partecipante] 1259 Inviato 15 Dicembre 2017 Condividi Inviato 15 Dicembre 2017 (modificato) 4 ore fa, Human ha scritto: confrontarmi su quello che è il vostro vissuto Se si è cresciuti con una base sicura e con un'educazione in sintonia con la propria inclinazione caratteriale, probabilmente si sarà più capaci di lasciare andare gli altri, di vivere in una relazione ciò che che di bello si percepisce, senza scadere nella patologica ricerca di un porto sicuro che non si è mai avuto. In questo senso la monogamia è un'illusione che va nutrita con una donna in grado di adorarti per ciò che sei, che sa rinnovarsi in base ai tuoi desideri. Praticamente inattuabile, se non burocraticamente parlando. La poligamia è roba per chi ha una base psichica sicura, per chi sa che l'abbandono non esiste e che la solitudine la si può riempire con una volontaria interpretazione utile dei fatti. Non sono un tipo da scopamiche, e loro lo sanno. Se avessi a disposizione cinque ragazze con le quali passare il mio tempo, alla fine mi fotterei il cervello per una. Le mie relazioni monogame sono finite male. Zero contatti, e a parte qualche sega in memoria dei vecchi tempi andati, non ho neanche alcun interesse per instaurare un nuovo contatto. Se capita la scopata anacronistica suicida va bene, potrebbe anche darmi qualcosa, ma non credo il mio cervello sarebbe in grado di reinventarsi talmente tante cazzate da credere nuovamente nelle sepolte condizioni di partenza. In sintesi la monogamia, a prescindere dal suo motore culturale, è roba per chi sa illudersi bene. La poligamia invece è per chi è un pelo in sintonia con la natura e sa come vivere. Modificato 15 Dicembre 2017 da Descent dave87, Shriekin D., Vper e 3 altri ha reagito a questo 3 2 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Druid [Partecipante] 8724 Inviato 15 Dicembre 2017 Condividi Inviato 15 Dicembre 2017 3 minutes ago, Descent said: In sintesi la monogamia, a prescindere dal suo motore culturale, è roba per chi sa illudersi bene. La poligamia invece è per chi è un pelo in sintonia con la natura e sa come vivere. Non sono d'accordo con la tua equazione.. Monogamo = Illuso Poligamo = Vivere secondo Natura Sono d'accordo sul fatto che le persone abbiano mete diverse e a volte mete uguali ma velocità diverse.. Quindi che le storie abbiano un inizio e una fine, che dura quel tratto di percorso in cui si va nella stessa direzione e alla stessa velocità.. Ma io posso decidere di fare quel percorso breve o lungo che sia con una sola persona.. Ma non vivendo nell'illusione che sia Eterno, consapevole che ci sarà un Bivio o uno dei due rallenterà/si fermerà/etc... E poi ci sarà un'altra persona che farà un altro tratto con me.. Romance e TheSpecialist ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nero256 [Partecipante] 844 Inviato 16 Dicembre 2017 Condividi Inviato 16 Dicembre 2017 2 ore fa, lucerosa ha scritto: Scusami Human, non mi capacito proprio di questa cosa. Tu magari no Sono tante le cause, le esperienze che definiscono la forma mentis di una persona Il mindset Faccio un'ipotesi perché non dispongo di numeri da poter fare statistica Chi si stupisce o non ha mai fatto tale esperienza, o non l'ha fatta un numero sufficiente di volte o non di recente Perciò si finisce per pensare che il mondo sia come la realtà percepita nella propria bolla Serve raggiungere l'ultimo livello nella piramide di Maslow, per ottenere l'assenza di giudizio e accettare qualsiasi realtà come normale Ricordo ancora all'inizio quando lessi Zema per le prime volte "c'è gente che rimane a bocca aperta quando piroetto una ragazza, la bacio e poi passo a un'altra, quando per me è la cosa più normale del mondo baciarne due insieme" L'impossibile rimane tale solo finché qualcuno non lo realizza Mi sembrava assurdo potermi svegliare alle 5 contento e carico per allenarmi un'ora e mezza, sudando come un beduino e trovarmi a fine allenamento pieno di energia positiva Mi sembrava assurdo che una ragazza si sentisse a suo agio e abbastanza in confidenza da mandarmi foto di nudo perché le piacevo tanto Mi sembrava così lontano dalle mie possibilità trovare delle ragazze che accettassero la natura del mio demone oppresso, senza essere eccessivamente gelose Eppure la mattina a seguire la nostra notte di fuoco in cui l'hanno sentita urlare dalla strada, a finestre chiuse, dal 2° piano, stava abbracciando un'altra mia preda Ridevano e scherzavano insieme, consapevoli, cercavano mie attenzioni, mentre le prendevo in giro sporadicamente A questo riguardo @Humannon sarà che sia proprio questa la differenza? Mi spiego meglio Possibile che dipenda molto anche dal loro sentire? Dalle loro esperienze e dalla loro apertura mentale? Dal contesto della relazione? Dal loro lifestyle e quindi dai bisogni emotivi e materiali che cercano di riempire in un dato periodo della loro vita? Di conseguenza, sia un alimentarsi a vicenda, più o meno inconsciamente, di certe energie e di certe meccaniche? Si caricano di certe visioni, basate su influenze radicate nel profondo della nostra mente fin da piccoli, che se non vengono combattute continuamente ritornano Inevitabilmente Parlo della programmazione sociale, delle favole Disney Questo e altri fattori le portano a sentirsi al sicuro, sistemate a vita, realizzate Si perde la visione di insieme e ci si crede unici e speciali E si innescano tutta una serie di comportamenti che finiscono per influenzare l'uomo se non ha l'abbondanza, fino ad arrivare a quanto descritto da Bane Per fare due esempi L'altro giorno in biblioteca, ho sfogliato un romanzo di Sophie Kinsella, non ricordo il titolo, qualcosa sui segreti Un romanzo di fantasia Nel senso che i nomi e alcuni dettagli dei fatti accaduti sono stati inventati Ma quanto scritto è pur sempre frutto della mente femminile e a modo suo descrive una realtà, mentale o fisica non lo sappiamo, non importa, in entrambi i casi non meno reale di un bacio passionale e coinvolgente Il libro inizia con una lista di segreti, comunemente femminili, della protagonista Finisce con un'altra lista In particolare mi ha colpito uno della fine, che cita approssimativamente "9. Stiamo insieme da soli 3 mesi e so che è presto, ma quando lo guardo mentre non se ne accorge non posso fare a meno di pianificare i nomi dei nostri prossimi 3 bambini. Vabbè, è meglio tenere per sé certi segreti" Capite che una donna innamorata che ha di questi pensieri, in relazione monogama, non può che spingere verso una sola direzione con ogni cellula del suo essere, anche se razionalmente sarà capace di affermare altro Delusa di queste aspettative di realizzazione biologica, che portano indubbi svantaggi economico - sociali al maschio il quale tenderà ad evitare nella maggior parte dei casi, sempre più o meno inconsciamente, lei non può che distruggere ogni cosa Non può accettare di aver investito tanto e di essere stata abbandonata poco prima della meta che si proiettava irrealisticamente Della serie o tutto o niente Come un bambino capriccioso che non riceve ciò che vuole e mette il broncio Vi sarà capitato di pensare dopo un litigio con i vostri genitori "ah sì? Fanculo, vedi come me ne vado per conto mio a fare il cazzo che mi pare! Vedi come non avrò più bisogno di te/voi, ché se non fossi costretto non avrei nulla a che fare nemmeno per sbaglio con persone così, altroché viverci insieme e dipendere" E così il migliore degli amanti e degli uomini, diventa l'ultimo degli stronzi perché non possono raccontarsi la verità, cioè che non c'erano piano e condizioni reali, tali da garantire la sicurezza ambita (rarissima in questo mondo caotico) E che si era partiti con l'obiettivo di regalarsi orgasmi spaziali e alleggerirsi la quotidianità a vicenda È più facile scaricare la colpa e autogiustificarsi Disperazione Venendo trattato da stronzo inadeguato a delle aspettative sempre maggiori che vanno contro la sua natura biologica, e senza varietà, l'uomo non può che finire succube di questa influenza Tra stress, monogamia, violenza psicologica più o meno diretta, il testosterone scende, lei si schifa ancora di più, non c'è più l'odore di maschio che l'aveva presa di pancia Disperazione anche per lui L'altro esempio riguarda la mia coinquilina e forse non è così azzeccato Per tutto l'anno non ha fatto altro che dire a suo padre cosa volesse, a differenza delle sue sorelle Il risultato è che ora suo padre le ha detto di non prendere nulla per natale perché avrà già tutto ciò che le serve (monogamia), ma anche che non sa cosa prendere alle altre figlie, che sicuramente riceveranno qualcosa, ma non quel regalo così perfetto e completo (poligamia) Sono curioso di sentire chi tornerà per prima dal padre a chiedere qualcosa PURPLE BLACK, SuitFlip, Trilly e 4 altri ha reagito a questo 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tisana [Partecipante] 2848 Inviato 16 Dicembre 2017 Condividi Inviato 16 Dicembre 2017 3 ore fa, engang var ha scritto: Nella poligamia non ti metti in gioco al 100% (quel famoso 100%) , ma lo fai al 20, 50% e quindi lasci l'altra metà tutta da scoprire e assaporare. è quello che le fa tornare tutte Tu sembri più sana di mente degli altri. Mi puoi spiegare in cosa consista questa "poligamia"? Si parla solo di rapporti e relazioni di coppia o si parla di sistemi sociali? Qua dentro considerate poligamia pure i matrimoni di gruppo o parlate solo di scopatelle con le teste di merda modaiole che si fanno mille trombate con le donne inferiori? Sono curioso... Secondo me i PUAH hanno solo da beneficiare dell'attuale cultura che formalmente non approva la poligamia. Loro possono fare i poli-amorosi e trombare tutte le donne inferiori, mentre la cultura e la religione formalmente spingono a produrre rapporti esclusivi. Gran pacchia per i PUAH maschi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160899 Inviato 16 Dicembre 2017 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 16 Dicembre 2017 Rimanendo nello spirito del post iniziale, senza entrare nella diatriba cultura Vs natura, se ripenso alla fine delle relazioni monogamiche... La prima è finita tanto di merda che io stesso non ho accettato la sua amicizia su fb due anni fa, ossia 15 anni dopo, perché mi fa troppo schifo come persona. La seconda non voleva essere ideologicamente monogamica, ma lavoravo sedici ore al giorno sempre e solo tra maschi, la sera invece di uscire lavoravo, era l'unica che conoscevo ed era l'unica cosa bella della mia vita, a parte il mio migliore amico. È finita con lei che baciava il mio migliore amico allo scoccare della mezzanotte alla festa di capodanno che avevo fatto per lei, rinunciando alle seicento mila lire che mi avevano offerto per lavorare. La terza non voleva essere ideologicamente monogamica, ma avevo i testicoli compromessi dall'impatto nell'incidente e funzionavo a metà, mi feci altre tre tipe durante la relazione ma questo è tipico dei monogami, non avevo altre storie d'amore. Questa è storia di questo forum, quella che scappò col fotografo la sera della nostra festa mentre l'aspettavo, dopo il suo messaggio "faccio la doccia e arrivo amore 💕" La riscopai diverse volte a partire da due mesi dopo, e ci sono in buoni rapporti, ma di regola la scopo solo quando la vedo molto innamorata con la visione a tunnel all'inizio della relazione della vita, che ogni sei mesi ha il turnover. Di fatto fu una fine orribile e sporca. Tutto ciò che di solito porta una donna a schifarti lo avevo: testo bassissimo come dopo anni di monogamia, idea di sentirmi suo, zero interazioni di lei con altre donne, troppo spesso a casa mia. Sul fronte poligamia, se inteso come ragazze con cui ho avuto relazioni profonde d'amore e non come felici condivisioni di momenti (che comunque non valgono meno), ho in mente solo un caso in cui sono rimasto a fissare il vuoto per un mese per la merdata fattami, e in effetti è forse l'unica con cui non sono rimasto in nessun tipo di rapporti, anche se lei due anni dopo ha chiesto scusa piangendo a un'altra che frequentavamo, non mi ha più cercato per vergogna sua, mi disse che non avrebbe più retto il mio sguardo. Io qualche sera in cui avevo bevuto uno jager di troppo la mano gliel'ho tesa, ma senza mai sentire risposta. A parte lei, che di base non ha perso il rispetto per me ma per se stessa e non mi cerca per vergogna e non per disprezzo... Tutte le altre vanno, vengono, mi chiamano, mi stimano, si fidanzano, si lasciano, si fidanzano, si lasciano... E io rimango lì. Col fidanzato non parlano più, litigano, lo schifano, ne parlano di merda, io rimango lì. Gli dicono sempre bugie. Con me la maggior parte delle volte non serve. A volte lo fanno lo stesso. Faccio finta di niente. Sul fronte poligamia intesa in senso sentimentale, a parte un solo caso sono rimasto in ottimi rapporti o quantomeno in vera amicizia, rispettato e visto come maschio. Sul fronte monogamia tutte e tre le situazioni hanno portato a uno schifo di finale condito di violenza gratuita verso i miei sentimenti. Due su tre mi hanno chiesto scusa piangendo, rispettivamente dopo due anni una e due mesi l'altra, ma solo dopo avermi visto innamorato di qualcuna più giovane una, o dopo aver scoperto la verità l'altra, che era stata imboccata di menzogne per mesi contro di me. Ma pur avendo chiesto scusa piangendo, non è poi nata con loro due la relazione di complicità e rispetto che invece è nata con quelle che mi hanno visto maschio. Poi magari è sempre tutto solo un caso. karien, Attato, purple pill e 18 altri ha reagito a questo 11 9 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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