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ltr che puntualmente parla del passato


vena

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intanto grazie x aver risposto.

guarda credo che sia un unione di c e d. ho la sensasione che lo debba fare perchè resto cmq molto indipendente,libero,con il mio lavoro e i miei interessi ed è come se stia cercando di pareggiare i livelli gonfiandosi un po e allo stesso tempo cercando di "demolirmi".

sono cmq intuizioni ,magari sbagliate.

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  • 2 settimane dopo...
Descent
Il 9/1/2018 alle 22:31 , AmandaSlave ha scritto:

In ogni caso, continua a metterle dei paletti, altrimenti questo atteggiamento diventerà sempre più frustrante. 

Mi aggrego alla riflessione, chiedendoti in che modo da donna recepiresti in maniera chiara e autorevole dei paletti.

Potresti fare qualche esempio? 

Nello specifico della questione, cosa pensi potrebbe fare comprendere ad una partner che se un suo comportamento infastidisce il compagno dovrebbe preoccuparsi di perderlo? Quali atteggiamenti, quali espressioni? 

 

Modificato da Descent
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AmandaSlave
4 minuti fa, Descent ha scritto:

Mi aggrego alla riflessione, chiedendoti in che modo da donna recepiresti in maniera chiara e autorevole dei paletti.

Potresti fare qualche esempio? 

Nello specifico della questione, cosa pensi potrebbe fare comprendere ad una partner che se un suo comportamento infastidisce il compagno dovrebbe preoccuparsi di perderlo? Quali atteggiamenti, quali espressioni? 

 

In genere qui si consiglia di ignorare ciò che non ti piace e "premiare" invece i comportamenti che gradisci. 

Potrebbe essere la soluzione se lei lo facesse solo perché le piace provocarlo e/o avere conferme: non ricevendo reazioni smetterebbe molto presto.

Escluso questo specifico caso di cui sopra, io personalmente smetto di far qualcosa quando l'altra persona reagisce male, non quando ignora. 

Mi basta vederlo scazzato, non serve arrivare a fargli perdere la pazienza per smettere (a meno che non sia una cosa che io faccio perché la ritengo assolutamente giusta e penso che stia sbagliando lui). Oppure se ne parla, si discute e si arriva almeno a un compromesso se proprio non siamo d'accordo.

Ma su questo forum si dice anche di non seguire i consigli delle forummine :7_sweat_smile:

magari quello di incazzarsi è un atteggiamento che funziona solo con me e poche altre. 

 Quindi il consiglio ufficiale rimane quello di non dare importanza ai comportamenti sbagliati, soffermarvi su quelli positivi e verbalizzare il meno possibile.

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Descent
28 minuti fa, AmandaSlave ha scritto:

verbalizzare il meno possibile

Sai cos'è, io su questo punto mi trovavo d'accordo, ma da un po' di tempo mi sto chiedendo se è veramente consono in una relazione che si spera diventi stabile il non esprimere esplicitamente certi disagi.

Il premiare e punire è un atteggiamento che condivido in toto, a prescindere che si tratti di una relazione sentimentale, di amicizia e così via.

Penso però che in una relazione sentimentale, quindi dove io vorrei perlomeno vivere me e l'altra persona senza filtri e senza giochini astrusi, questo atteggiamento comunicativo sia funzionale soltanto nella fase iniziale. 

Quindi la mia domanda escludeva già il punire e premiare, e verteva di più su come comportarsi assertivamente quando già una relazione sembra essersi approfondita da tempo. 

Cosa dà ad una donna il sentore di "non sto scherzando e non sei indispensabile"? Quale atteggiamento adottare per esprimere in maniera chiara che io voglio godere appieno di te senza precludermi l'essere me stesso? 

In altri termini: cosa potrebbe rendere un'apertura apparentemente pericolosa - secondo i teoremi del forum - un segno di coraggio, rispetto di sé e dell'altra, voglia di sborrare l'anima? 

E voglio sentirlo dire da una forummina. 

 

Cioè, mi dà proprio un senso di alienazione l'idea di dovere pensare la donna come una creatura alla quale doversi adeguare per poterla sufficientemente vivere. 

Va bene che gli uragani non sono per tutti, e che il conflitto sta alla base della vita (nello specifico relazionale), ma che sia una guerra più eccitante di quella che prevede una strategia difensiva, mi pare il minimo per iniziare a godere veramente. 

 

Modificato da Descent
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AmandaSlave
26 minuti fa, Descent ha scritto:

da un po' di tempo mi sto chiedendo se è veramente consono in una relazione che si spera diventi stabile il non esprimere esplicitamente certi disagi.

Io me lo sono sempre chiesto da quando sto qui sopra, ma non ho i mezzi per verificare non avendo a che fare con le donne. Su di me so per certo che non funziona. Se hai un disagio e non lo esterni, io non posso saperlo e continuo a comportarmi come sempre. 

Tuttavia se sono quasi tutti d'accordo sul non verbalizzare, evidentemente la maggioranza delle donne è persuasa da ciò. 

 

(escludo dal discorso il non verbalizzare l'interesse etc. , che invece trovo giustissimo)

 

Io recepisco il messaggio quando decisamente mi viene detto di aver sbagliato, portando le motivazioni e non sentendo ragioni. Quando lo vedo sicuro di ciò che mi sta dicendo, senza tentennamenti che mi facciano pensare di poter continuare a fare ancora come mi pare senza conseguenze. Quando è fermo nelle sue posizioni.

Non mi piace il comportamento x, per i motivi yz. Sei libera di fare come vuoi, ma anche io lo sono. Ognuno accetta le conseguenze di ciò che fa. 

Se capisce bene, altrimenti ti allontani.

L'unica possibile altra soluzione è giungere ad un compromesso, ma in casi come quello di questo thread io eviterei. È una mancanza di rispetto e su questo non può esserci compromesso.

 

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Descent
26 minuti fa, AmandaSlave ha scritto:

Io recepisco il messaggio quando decisamente mi viene detto di aver sbagliato, portando le motivazioni e non sentendo ragioni. Quando lo vedo sicuro di ciò che mi sta dicendo, senza tentennamenti che mi facciano pensare di poter continuare a fare ancora come mi pare senza conseguenze. Quando è fermo nelle sue posizioni.

 

Cosa ti spingerebbe a fare quello che ti pare, pur sapendo che la conseguenza esiste, ed è il suo fastidio o la sua sofferenza?

Sai che così facendo rimarrebbe più attaccato a te da qualche vincolo psicologico?

Non è forse questo l'inizio della costruzione di un muro di inautenticità, di asservimento a delle nevrosi? 

Voglio dire, un individuo con uno stile comunicativo passivo, qui definito possibilmente come beta, potrebbe avere delle difficoltà ad esprimersi con autorevolezza, come tu stessa affermi essere necessario per un tuo cambiamento di atteggiamento.

Realizzato questo, perché continuare a fare ancora come ti pare? 

 

Togliendo il fatto che poc'anzi 

3 ore fa, AmandaSlave ha scritto:

Mi basta vederlo scazzato,

Ma probabilmente con scazzato intendevi sufficientemente consapevole e sicuro.

2 ore fa, AmandaSlave ha scritto:

Non mi piace il comportamento x, per i motivi yz. Sei libera di fare come vuoi, ma anche io lo sono. Ognuno accetta le conseguenze di ciò che fa. 

Che però, se detto con tentennamenti, nonostante tu possa ben capire dove voglia giungere il discorso, questo non vale praticamente nulla. 

È questo che mi incuriosisce: del tipo capisco quello che vuoi dirmi, ma vediamo come posso usarlo a mio vantaggio per colmare delle mie basse insicurezze, anziché provare ad elevarci

Che penso sia la base di quello che lessi una volta scritto da un'utentessa, che scoraggiava certi atteggiamenti di apertura nei confronti delle donne, che avrebbero soltanto ben capito così con che tipo di presa afferrare meglio le palle del povero pazzo di turno. 

 

 

 

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AmandaSlave
7 ore fa, Descent ha scritto:

Cosa ti spingerebbe a fare quello che ti pare, pur sapendo che la conseguenza esiste, ed è il suo fastidio o la sua sofferenza?

Se le conseguenze sul suo umore fossero visibili, seppur senza verbalizzarle, avrei certamente il buon senso di smettere. L'eccezione, come ti dicevo, è nella situazione in cui io sia perfettamente convinta di fare qualcosa di giusto/di non dover rendere conto a lui di quel comportamento/di non fargli un torto oppure di non poter fare a meno di fare x.  

7 ore fa, Descent ha scritto:

un individuo con uno stile comunicativo passivo, qui definito possibilmente come beta, potrebbe avere delle difficoltà ad esprimersi con autorevolezza

Capisco, è sicuramente una difficoltà che va superata da entrambe le parti. Quando si è convinti della proprie idee bisogna saperle portare avanti, sia uomini che donne. Considera anche che difficilmente mi sono trovata a che fare con un individuo, per capirci, "beta". Forse mai. Quindi ho la visione un po' distorta. In ogni caso, conoscendomi, vedendo un uomo in grande difficoltà mi impietosirei a dismisura e lascerei stare quel comportamento. Ma non è positivo provare pietà. 

8 ore fa, Descent ha scritto:

con scazzato intendevi sufficientemente consapevole e sicuro.

Con scazzato intendevo infastidito, però non in difficoltà. Semplicemente uno che si è rotto il cazzo e sta per scoppiare. 

8 ore fa, Descent ha scritto:

Che però, se detto con tentennamenti, nonostante tu possa ben capire dove voglia giungere il discorso, questo non vale praticamente nulla. 

Torniamo al discorso di prima sulla capacità di portare avanti le proprie posizioni. È normale che se io faccio x e a te non piace, ma trentenni mentre mi comunichi il disagio, io capisco che ho uno spiraglio per farti ragionare e che forse il suddetto disagio non è così grande. Ergo, cerco di imporre le mie ragioni.

Chi convintamente esprime un disagio non sente ragioni. Non stiamo parlando di opinioni che possono cambiare.

Un disagio non è un'opinione. Lo vivi ed è così. Quindi è bene non ascoltare nient'altro, anche perché a mio avviso viene prima il benessere del singolo e poi quello della coppia.

Tentenni ---> il disagio non è grave ---> posso provare a farti capire che ho ragione io (grazie anche al tuo comportamento "passivo")

 

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11 minuti fa, AmandaSlave ha scritto:

 

Tentenni ---> il disagio non è grave ---> posso provare a farti capire che ho ragione io (grazie anche al tuo comportamento "passivo")

 

se va cosi

possiamo aggiungere, a breve, un'altra freccia

--------------> fine della relazione

 

è matematica 

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AmandaSlave
1 minuto fa, dave87 ha scritto:

se va cosi

possiamo aggiungere, a breve, un'altra freccia

--------------> fine della relazione

 

è matematica 

Perfettamente d'accordo

Ma tant'è...

Comunque secondo me finiscono prima le relazioni in cui entrambi mantengono le loro posizioni 

Il rapporto dura di più quando lui/lei acconsente e si va avanti finché non si sveglia e la/lo sfancula, giustamente *

Ma faceva bene anche l'altro/a a rigirare le cose a suo favore 

* a parte quando fate troppo i bravi ragazzi e ci stufiamo :769_heart:

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11 minuti fa, AmandaSlave ha scritto:

 

Il rapporto dura di più quando lei acconsente 

 

quando da uomo, porti Lei, ad acconsentire sulla tua guida, sulla tua posizione

 

altrimenti giochi e sei in balia della figa e  --------a breve ------->  fine della relazione

 

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