Pillola rossa: fa male ma è necessaria.

[Nero256 [Partecipante] 844]

3 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Siamo maschi

 

Anche alcune femmine per repulsione si dirigono verso modelli comportamentali diversi 

Mia madre ha scelto la strada da single per allontanarsi da dati modelli e per potermi (e quindi potersi) offrire migliori opportunità 

Da cosa è determinato il fattore ritardo / qi basso? 

Io intendevo dire che non credo che da due ritardati possa nascere un genio

Ma a prescindere dal numerino qi, che comunque non significa molto essendoci diverse intelligenze 

Sempre dal punto di vista scientifico, le informazioni in input dal environment definiscono e allenano le sinapsi 

Il numero di neuroni diminuisce con l'aumentare dell'età, quindi si peggiora sotto tutti i punti di vista 

Perché quelli intelligenti e furbi leggono tanto anche a 60 anni, altrimenti? Non che faccia miracoli se si è ritardati

Modificato 10 Gennaio 2018 da Nero256

[Joe Vicenza [Élite] 368]

On 1/9/2018 at 10:27 AM, TADsince1995 said:

La cosa comica è che, a volte, il "muro" di una corrisponde al momento di massima attrattività per l'uomo. Come è noto, in linea generale il picco di attrattività per l'uomo arriva molto più tardi rispetto a quello delle donne.

E per loro questo è una tragedia. Perché proprio quando loro stanno perdendo il loro potere di mercato e hanno l'urgenza di assicurarsi la presenza maschile di un compagno, molti loro coetanei iniziano a guadagnarlo quel potere, finalmente, magari proprio quelli che a 20 anni hanno accumulato due di picche.

Uomini che, a quel punto, ci pensano bene prima di farsi incatenare.

Dio cane si!

[Percival [Élite] 5208]

14 ore fa, magico ha scritto:

Grazie @^'V'^ e @Percival, di base sono d'accordo con voi, ma in questo caso non credo che la tipa in questione mi abbia mancato di rispetto.

Semplicemente non c'è stata.

C'avrà il diritto sta povera crista di darla a chi vuole lei?

A farmi male è l'aver scoperto la sua promiscuità quando invece la credevo santa e sfigata, perché mi sono sentito svalutato come maschio.

Ma è questa mia reazione che non è normale, e deriva da un periodo di difficoltà che sto attraversando ultimamente.

Magico, non conosco il tuo passato né le tue difficoltà, ma ti dico che la "salvezza" con le donne (leggasi: poter affrontare con relativa serenità buche, rifiuti, psicodrammi, e compagnia cantante) potrai trovarla solo nell'abbandono di quel maledetto cancro che è l'affidare la valutazione di sé ad un essere esterno.

Ancor peggio ad un esserino che per sua natura al mattino ti ama e la sera vorrebbe trucidarti.

Magari perché hai risposto tardi a un messaggio.

Magari perché ha visto il suo ex e voleva scoparlo.

Magari perché Paolo Fox le ha detto che la tradirai.

Magari, magari..

 

Capisci che in questo modo ti esponi a un frullatore emotivo non indifferente.

Oggi ti ami, domani ti disprezzi.

E' il momento di dire basta. Alzarti tutte le mattine e fare un cazzo di sorriso davanti allo specchio. SENZA cercare motivi, SENZA cercare "ragioni per cui essere felice". Solo perché ti vuoi bene, e nessuno potrà mai volertene quanto te stesso.

Non hai scelto di nascere. Non hai scelto di avere quelle caratteristiche fisiche, quella ricchezza, quella famiglia. Non hai scelto un cazzo, e ti hanno detto chi devi essere, come devi pensare, e che devi..

Devi, devi.

Non devi nulla, se non un sorriso allo specchio ogni mattina.

 

Oggi dovevo uscire con una ragazza. Sembrava presissima, eravamo d'accordo per vederci alle 16:30 alla stazione di un paesello a 35 minuti da casa mia. Se po' fà, mi piaceva molto. Notare che è da stamani che ho la febbre, ma sono uscito ugualmente ("Fa' ciò che Vuoi"...).

Le mando un messaggio per avvertirla che sono in ritardo.

Non le arriva.

In stazione non c'era.

La chiamo. Suona, suona, e suona ancora..

Sparita, volatilizzata nel nulla.

Ora.. Se io dovessi far dipendere il valore di me stesso da questo scarto della società ..

..che non ha avuto neanche l'umanità di dirmi "Non me la sento, scusami" (e non me ne frega un cazzo delle motivazioni, potrebbero non coincidere minimamente con ciò che dice e probabilmente mi farebbero solo incazzare. Basta dirlo, maledetto Pio nono) nonostante avessi fatto il mio cazzo di viaggetto.

Quanto potrei dire di valere? Un cazzo.

SBAGLIATO.

E' lei che non vale un cazzo, perché non esiste.

Ti faccio un esempio contrario, concomitante.

Venerdì sera mi vedrò con un'altra ragazza che sembra molto presa. Supponiamo che andrà tutto bene (stai a vedè..), e supponiamo che me la chiavi alla prima sera tra le lacrime di gioia.

Quanto potrei dire di valere? Potrei dire che sono il Gabriel Garko del Granducato?

Eppure sono la stessa identica persona che non è stata degnata neanche di un "non vengo".

 

La realtà è che la variabile non sei tu (in senso lato). La variabile è chi ti circonda.

Per Nella oggi sei Gesù sceso in terra, e per Carla sei uno sfigato.

Per Nella domani sei uno stronzo senza cuore e per Carla sei interessante.

Qual è la Verità?

Esiste una verità ESTERNA a te?

 

Gli altri valuteranno compiendo un'approssimazione, comparandoti con esemplari di maschio a te precedenti, rapportandoti coi propri modelli di "ciò che deve piacere".

E valuteranno diversamente in base allo stato emotivo di quel periodo che, come ben sappiamo, soprattutto per le fanciulle, è ASSAI MUTEVOLE e preda dei venti.

 

Tu dici che la tua reazione non è normale.

Sì invece, è normale nel senso di "comune".

Tanti, troppi decidono il loro valore sulla base di quello che gli danno gli altri, ed è in parte un meccanismo naturale, ma che come Maschio adulto deve FARTI SCHIFO. Ribellati, e decidi di essere l'unico in grado di dispensare Valore a te stesso.

Gli altri che si fottano.

Che vadano a prendersela con Fox, con la De Filippi, con l'amica (?), con l'ex e con chi per loro.

 

Tu decidi quanto vali, e sono sicuro che vali almeno un sorriso ogni mattina.

Anche e SOPRATTUTTO quando commetti errori, fallisci, o gli altri ti dicono che non vali un cazzo.

Modificato 10 Gennaio 2018 da Percival

[> Mark < [Élite] 2244]

13 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Gavin de Becker era in qualità di consulente dell''FBI a tenere un corso sulla prevenzione della violenza dentro un carcere. 

Un carcerato gli si avvicina e gli dice che stima la bella persona che è Gavin, e spiega che non è colpa sua se è diventato alcolista e criminale, dato che suo padre era alcolista. 

Gavin, che ha avuto un'infanzia probabilmente peggiore di quella del carcerato, gli risponde... anche il mio era alcolista e criminale, per questo io no. 

Nero... Freud non ha mai affermato una cosa che fosse scientificamente solida o che sia stata poi verificata, e se è per questo non ha mai avuto un unico successo terapeutico. 

Ma ha avuto il merito di creare modelli deterministici uni causali deresponsabilizzanti e vittimistici, che sebbene fossero lontani da qualsiasi piano di realtà verificato, hanno fatto presa fin dentro alle viscere delle donne al punto che per tutto il '900 se ne è parlato, e questo nonostante il suo buffo maschilismo becero a livelli di "invidia del pene" e immaturità sessuale affibbiata a quelle che sanno provare orgasmi clito. 

Però... ecco, a noi si chiede un gradino di consapevolezza più alto del comodo sprofondare nel vittimismo determinista famigliare. 

Siamo maschi.

Renato Vallanzasca è sicuramente un criminale e un assassino. Tuttavia si guadagnò i miei 2 centesimi di stima quando, in due occasioni diverse:

• Il giorno del suo primo arresto, ai vari giornalisti intrisi della demagogia dell'epoca (si era nel '77) che gli chiedevano se lui non si ritenesse una vittima della società, rispose tranchant: "Non diciamo cazzate."
   
• In una successiva intervista invece, molto candidamente, disse testuali parole: "Sono nato per fare il delinquente, il resto sono balle. Non sono una vittima della società. Non mi reputo tale. Sono un ragazzo che poteva avere la possibilità di studiare. Anche se non ero di una famiglia benestante, non ci mancavano i mezzi, eravamo in una condizione agiata. Ma fin da piccolo mi piaceva rubare i soldatini."

[Dee [Partecipante] 1492]

3 hours ago, > Mark < said:

Sono un ragazzo che poteva avere la possibilità di studiare. Anche se non ero di una famiglia benestante, non ci mancavano i mezzi, eravamo in una condizione agiata.

La semplicita' della frase.
Si, gli piaceva farlo. 

Come a lui ---> https://en.wikipedia.org/wiki/Carl_Panzram

[Rick79 [Partecipante] 333]

Comprendo il tuo stato d'animo, Magico, sebbene personalmente trovi assai difficile una mi rivada a sangue se l'ho messa in zona amicizia precedentemente. Ritengo però, che a 43 anni, tu debba esserti formato, già da un pezzo, tutti quegli anticorpi, alimentati da sano cinismo, che ti rendono la pillola, del colore che vuoi, ma sempre amara quando si tratta di pali, meno indigesta.

Ci sono molti modi, ammetto, spesso volgari, ma tant'è, per dimenticare una donna, e finire, a volte, per disprezzarla così da farsi passare le fregole per lei.