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Perdere un tesoro


andrew_sailor

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andrew_sailor

Ero indeciso se postarla in ONEITIS, dato che presenta alcune caratteristiche di quel genere, ma alla fine ho preferito questa sezione.

Chiedo consiglio su una persona e provo a riassumere brevemente la questione.

Premessa obbligatoria: Non la vedo da circa 10 anni.

Eh, lo so. E' tanto.

Nel frattempo sono passati per entrambi nuovi partners, relazioni, lunghe o brevi, lutti familiari e nascite, famiglie, eventi importanti, cataclismi e quant'altro. Tuttavia, questa persona non l'ho mai dimenticata. A ritmi regolari bussa regolarmente nel mio inconscio - attraverso dei sogni - o nel mio conscio, quando mi ritrovo a ridere pensando a eventi condivisi in passato o quando mi ritrovo addirittura ad usare delle espressioni ereditate da quel rapporto.

Ci siamo allontanati per uno dei più classici motivi delle liason sentimentali: il triangolo. Potrei scendere nel dettaglio, trovare giustificazioni che - a me - sembrano valide ma, a voler stringere, io sono stato il "traditore" (tratto distintivo della mia natura, temo). Questa persona la "tradita".

Ho provato, nell'arco del paio di anni successivi alla nostra rottura, a riconquistarla, per un attimo mi era sembrato anche di riuscirci, ma non è stato così. Di lì a poco l'allontanamento è stato definitivo.

Come detto, ho frequentato persone, ho pianto lacrime per donne che mi hanno spezzato in due, ma alla fine, se mi si chiedesse chi vorrei di nuovo nella mia vita sceglierei questa persona, nessun altra (lutti familiari esclusi).

Ora, come puntualmente mi capita, avrei voglia di trovare - provare - un contatto. Abitiamo nella stessa città, potrei avere più o meno agevolmente un suo recapito, nr di telefono o mail, ma mi chiedo se sia la cosa giusta o se la cosa giusta è "moving on", per dirla a chi è di LOSTiana memoria. Anche perché, nonostante non difetti in seduzione, non avrei proprio idea di che approccio usare. Mi conosce bene e temo sia immune a qualsivoglia "tattica", fosse anche la tattica "parla con il cuore senza mentire".

E dunque chiedo consiglio. Che fare?

Un'ultima cosa. Per amor di chiarezza.

Non sto scrivendo di una lei. Sto scrivendo di un lui.

Non scrivo di un amore. Scrivo di un'amicizia.

E a conti fatti, se il proverbio dice il vero, allora perdere un amico -  zeppo di difetti come di pregi ma che, per affinità elettiva, alla fine era lui: il migliore - è peggio di qualsiasi sconfitta sentimentale. Un sostituto di un amore lo si trova, prima o poi. Un nuovo "migliore amico" no. E si perde un tesoro.

Modificato da andrew_sailor
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Falk33

Puoi raccontarci quello che hai combinato?

È evidente che il “tradimento” in amicizia è un concetto contestuale e personale che solo se descritto può far intenderne la gravità e quindi la possibile soluzione.

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BlueRose

ti capisco molto bene anche se reputo l'amicizia tra uomini nettamente superiore a quella tra donne.

anch'io spesso mi ritrovo come te a pensare al rapporto che avevo con questa mia amica, per me era davvero una sorella e pensavo che saremmo  "cresciute" insieme 

siamo sempre state unite fin dall'asilo poi le medie e le superiori sempre insieme 

poi è successo il "tradimento" io a differenza tua sono la "tradita" anche se non mi piace usare questi termini 

sono passati più di 10 anni 

lei aveva provato a recuperare già all'inizio e io le avevo dato spazio ma il 2 "tradimento" dopo pochissimi mesi dal primo è stato ancora più doloroso 

ora se ci incontriamo in giro ci fermiamo, ci salutiamo e scambiamo le solite frasi banali di circostanza, siamo "amiche" su fb, ogni tanto un mi piace o una battuta ma finisce li 

nonostante mi capiti spesso di pensare a lei e nonostante reputi quell'amicizia la cosa più importante della mia infanzia e adolescenza, se si facesse viva ora non le darei nessuno spazio 

non riuscirei a fidarmi ancora 

e non credo si potrebbe ricominciare il rapporto com'era 

anzi credo che forse non ci riconosceremmo neanche 

sono passati troppi anni 

sono cambiate troppe cose 

 

le amicizie che ho ora non sono paragonabili a quella 

forse perchè anch'io non riesco più a dare tanto come facevo prima in un rapporto di amicizia 

o forse ho idealizzato quell'amicizia perduta 

non lo so

 

cmq pensaci bene 

dipende anche da quanto è stato grave il tuo "tradimento" verso il tuo amico 

 

 

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andrew_sailor

Sinceramente, mi sento un po sciocco a dover spiegare dinamiche di 10 anni fa (eravamo 25enni all'epoca) ma dato che i primi due messaggi mi hanno richiesto chiarimenti - e comprendo la richiesta - proverò a darne, cercando di dare gli elementi essenziali:

lui era fidanzato con questa ragazza, in un rapporto chiaramente sbilanciato: lui dava a lei più di quanto lei desse a lui. Era opinione di tutti gli amici comuni, soprattutto mia naturalmente che ero colui con il quale più si confidava. Lei era anche una mia cara amica, simpaticissima. Spesso si usciva anche soli e non è mai accaduto nulla. 

 Dopo un paio di anni circa si sono lasciati, più o meno di comune accordo e in fondo bene.

Di lì a poco, molto poco, un paio di mesi più o meno, io e lei siamo passati da amicizia a relazione, iniziata un paio di settimane prima di una vacanza estiva tra amici, ufficializzata con questi amici durante questa vacanza estiva (lui non c'era) e "confessata" da me a lui il giorno del ritorno dalla vacanza.

 Con il senno di poi posso solo aggiungere che da parte sua la cotta era iniziata da un po' (ed io non me ne ero minimamente accorto). DA parte mia fino a un secondo prima di darle un bacio, non avevo minimamente pensato di darle un bacio: sembra assurdo - specie detto da un traditore - ma è così.

Forse non conta molto ai fini della storia ma aggiungo questo punto: in fondo non ero innamorato. Ma sono stato due anni con lei. L'ho fatto - l'ho capito meglio con il senno di poi - perché mi sembrava assurdo perdere il mio migliore amico per una storia che non fosse importante. Dovevo almeno renderla importante.

In ogni caso il punto è: non mi interessa sapere cosa possa aver pensato lui - della serie "era tutto premeditato, me l'ha fatta lasciare apposta"  e cavolate così - ormai è passato troppo tempo, ma se è il caso di provare un contatto. Se esiste una prescrizione.

 

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BlackSabo

Non esiste una prescrizione.

Tu desideri che lui rientri nella tua vita.

E' passato cosi' tanto tempo che possono essere cambiate mille cose e magari lui stesso puo' aver fatto pace mentalmente con te per quella situazione.

Non lo sai finche' non ci provi.

Onestamente non so quale sia l'approccio migliore perche' non ho vissuto una situazione simile.

Immagino che gli chiederei di vederci davanti ad una birra, una sera, cosi' da avere il tempo di parlare un po' per bene.

Easy.

Se rifiuta a spada tratta, probabilmente gli manderei un lungo messaggio (non sono il tipo da chiamata, ma magari tu lo sei) per spiegare questo che hai scritto qui e principalmente:

53 minuti fa, andrew_sailor ha scritto:

ho frequentato persone, ho pianto lacrime per donne che mi hanno spezzato in due, ma alla fine, se mi si chiedesse chi vorrei di nuovo nella mia vita sceglierei questa persona, nessun altra

 

Confido anche che tra uomini si possa parlare sinceramente ed a carte scoperte e che almeno la possibilita' di incontrarvi te la conceda.

Poi, se il rapporto raggiungera' di nuovo i vecchi fasti, questo dipende da mille variabili.

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