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Stringile la mano - Il Patto delle Ombre


Percival

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Stamattina ho dovuto appuntare una frase sul mio quaderno.

Una frase banalissima, che si è scritta da sola, di getto. Una frase di cui ho compreso il significato e le radici solo azzerando le distrazioni e focalizzando la mia attenzione sulla storia che si stava creando nella mia mente:

 

Devi prima imbatterti in te stesso,

per poter conoscere davvero gli altri.

 

La osservo.. C'è di più.

Chiudo gli occhi, e lascio che mi spieghi.

 

Imbatterti in te stesso.

Devi trovare la forza di fermarti, voltarti e guardare negli occhi la Tua Ombra: colei che ogni giorno, in punta di piedi, ti ha sempre seguito.

Alzare il palmo della mano e con un atto di Volontà arrestare il flusso frenetico e indolente del traffico, per concentrati totalmente su quegli occhi.

Quando sentirà che la stai guardando avrà un lieve sussulto.

Non è abituata.

Si sentirà osservata. Abbasserà lo sguardo timidamente, forse per timore di esser giudicata, criticata, minacciata con l'indice di esser sbattuta in cantina se solo aprisse bocca.

Sorridile.

Non dirle nulla.

Solo un sorriso amichevole, disarmato e disarmante.

 

C'è sempre stata. Ti ha dato degli input davanti a scelte difficili, ti ha dato la forza di rialzarti in quei momenti in cui tutto sembrava perduto (e che adesso ricordi con un sorriso). Porta con sé la saggezza innata dei tuoi avi, pura e selvaggia.

Arde silenziosamente della tua voglia di vivere, ed è disposta a mettersi attivamente (poiché in modalità stealth già lo fa) al tuo servizio, se avrai il coraggio di metterti al suo.

E' oscura, è ombra, impalpabile ma non per questo meno viva.

E' essenza che ti rende unico, ma al contempo sorella di miliardi di altre ombre.

Miliardi di ombre lasciate a sé stesse. *

 

Per procedere lungo il tuo cammino, e per sua natura, devi darle le spalle. Gliele hai sempre date, e non per questo ha smesso di seguirti.

Non per questo ha smesso di credere in te.

E anzi è pronta, in qualsiasi momento, a ricordarti chi sei, a raccontarti di te.

Non importa se le dai le spalle, perché quello è il lato che deve proteggere mentre cammini, concentrato sulla meta e a schivare i colpi di spada, le buche, a resistere agli acciacchi. Quello è il lato che le spetta, perché deve agire in incognito, non può esporsi alla luce del sole.

 

Seguirti, consigliarti, fondersi a te in un Uno inarrestabile in quei momenti in cui lasci divampare il tuo fuoco interiore...

Una mano, lasciata sporgere dietro al fianco e desiderosa di fornire approvazione, senso di unità, è forse la chiave per suggellare un'alleanza silenziosa.

 

Un Patto d'Amicizia con la tua tenebra, per scorgere la luce.

Il Segno da mostrare quando incontri una sorella, e poterle parlare da cuore a cuore.

 

"Orietur in tenebris lux tua".

 

 

 

* E' curioso come, cercando un'immagine con cui soddisfare il mio lato esteta nella creazione del post, non ne abbia trovata NEANCHE UNA che si avvicinasse a ciò che avevo immaginato.

Neanche un'immagine che rappresentasse un bambino, o una bambina, che prendesse per mano un mostro enorme che sorgesse dalla base suoi piedi.

Una creatura infernale, ma con lo sguardo dolce e protettivo.

Con una delle sue enormi dita dalle unghie acuminate timidamente protesa verso la mano del bambino. Bambino che la stringeva con determinazione, come per rassicurare il mostro, mentre incedeva con passo sicuro lungo un sentiero pieno di Guai.

Sarà un caso che non ne abbia trovata neanche una che si AVVICINASSE a questa mia creazione mentale?

Sarà un caso che questo tipo di (apparente) paradosso risulti così raro da trovare?

 

E poi, come al solito, l'Ombra fa il suo dovere, e ripesca tra i ricordi recenti qualcosa che possa fare al caso nostro.

 

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"Please take my hand".

Mi piace pensare che sia il Demone a chiederlo al bambino.

Mi piace notare la determinazione con cui stringe quella mano possente.

 

Sarà un caso?

Modificato da Percival
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LIZ

Prima accettiamo accogliamo le nostre paure e i nostri mostri, prima saremo delle persone libere. Mi è capitato spesso in situazioni critiche di "analizzare" le reazioni di altri individui in base a quelli che erano stati i "mostri" del mio passato. Per me ormai totalmente accolti, con i quali ho imparato a camminarci mano nella mano (così com'è nell'immagine evocativa di V) lungo la mia strada, ma che, evidentemente per gli altri non sono nè chiari, nè accolti. Individui che oltretutto si ostinano a rimanere ciechi e costruiscono castelli di alibi e bugie in primis a loro stessi.

"Conoscere le proprie stesse ombre per riconoscerle negli altri... ha senso per potersi proteggere, oppure bisognerebbe in qualche modo cercare di fare luce dentro quegli occhi che seppur aperti non vedono/sentono?".

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5 ore fa, LIZ ha scritto:

Prima accettiamo accogliamo le nostre paure e i nostri mostri, prima saremo delle persone libere. Mi è capitato spesso in situazioni critiche di "analizzare" le reazioni di altri individui in base a quelli che erano stati i "mostri" del mio passato. Per me ormai totalmente accolti, con i quali ho imparato a camminarci mano nella mano (così com'è nell'immagine evocativa di V) lungo la mia strada, ma che, evidentemente per gli altri non sono nè chiari, nè accolti. Individui che oltretutto si ostinano a rimanere ciechi e costruiscono castelli di alibi e bugie in primis a loro stessi.

"Conoscere le proprie stesse ombre per riconoscerle negli altri... ha senso per potersi proteggere, oppure bisognerebbe in qualche modo cercare di fare luce dentro quegli occhi che seppur aperti non vedono/sentono?".

Proteggersi, avvolgersi nell'Ombra per riconoscere quella altrui, sapersi difendere da essa...

E saper colpire.

Cercare di far luce negli occhi vitrei e spenti di chi neanche si ricorda di avere un'Ombra come amica, indicandogli quel cunicolo buio dentro di sé...

Nel quale poter trovare la luce.

 

Ci sono aspetti apparentemente antitetici nella questione delle "Ombre". Nella loro connotazione (negativa/positiva), nel loro ruolo, nei significati attribuitigli.

Antitesi che io invece sento, adesso, come sintesi.

L'Ombra è di solito vista come quei lati brutti e cattivi di sé da nascondere, demonizzare, buttare.

Alcuni propongono un punto di vista diverso nella forma ma identico nelle premesse, consigliando di accettare l'Ombra, farci pace, mantenendo tuttavia la connotazione negativa della stessa. Un peso, un fardello da lasciar andare, esperienze o emozioni negative da accettare e dimenticare.

Pochi, pochissimi.. Dicono di darle la mano. Abbracciarla e, al momento opportuno, lasciarle prendere i comandi. Fondersi con essa, e godersi tanto la notte quanto il giorno.

Lasciare che quella parte perduta del Potere personale esca fuori, si impossessi di Te, travolgendo impetuosamente chi si pari davanti.

 

Osservare senza giudizio quelle pulsioni "malvagie", comprendere che sono al Tuo Servizio, se sai governarle, e sentirne il Potere fluire lungo le vene.

L'Ombra sei Tu.

Sono quelle energie a cui hai rinunciato, che hai condannato, che hai "accettato".

Fanculo all'accettazione, intesa nel senso comune come quella disgustosa forma di quasi-pietà e pigra compiacenza.

Non serve a nulla "accettare" quei lati, non serve a nulla prendere coscienza del proprio Potere dimenticato se non lo si imbriglia e lo si mette al proprio servizio, se non si è pronti a lasciarlo guidare la biga quando il momento lo richiede.

 

Usarlo come difesa dal Potere altrui.. Ha senso.

Tutelarsi, stabilire degli stop loss, dei paletti.

Ci sono momenti in cui è necessario lasciare il comando all'Ombra. Quei momenti in cui il turbine di emozioni sta risucchiando il bambino e l'adulto nella voragine, intenti a osservare l'abisso con occhi vitrei, sempre più da vicino, e in cui è necessario l'intervento dell'ombra per prenderli per i capelli.

La chiamo "safe mode".

Quando mi rendo conto che devo respirare, che sto perdendo il controllo del timone, lascio i comandi alla spietata freddezza, al vuoto, all'assenza di coinvolgimento.

E mi ha salvato il culo un sacco di volte, in svariati tipi di situazione, tra cui ovviamente quelle sentimentali.

 

L'Ombra come difesa, sì.

Ma anche come micidiale arma d'attacco.

L'Ombra è ciò che riesce a far tacere i sensi di colpa, i condizionamenti, le roboanti voci di tutte le influenze che abbiamo ricevuto e riceviamo, e che condizionano le nostre azioni.

Crea il silenzio, per consentire l'attacco, la predazione.

Quella predazione che spesso e volentieri è così desiderata, dalla preda, da non lasciarle il respiro per il piacere quando si affondano i denti nel collo.

Quella forza necessaria a tirar fuori le palle e chiudere un contratto con un cliente, senza se e senza ma.

 

E poi, quando conosci la tua Ombra, tanto più quando ci sei Amico... Non puoi fare a meno di osservare quelle degli altri.

Quegli occhi spenti dietro i quali si nasconde un'ombra fiacca, depotenziata, sclerotica.

Vorresti aiutarli. Vorresti ridar vigore alla loro Ombra, per far sì che vivano un'esperienza più "piena" della loro vita.

Qualche volta scorgi una fiammella, e senti il desiderio bruciante di aiutarli.

Poi.. Ti scontri con la realtà. Capisci che non si sono ancora imbattuti in sé stessi, o che lo hanno fatto e sono fuggiti a gambe levate dal mostro che tendeva loro il dito. Hanno indossato dei paraocchi e hanno paura.

Vedi che la maggior parte dei tuoi tentativi sono vani. Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere.

Ti imbatti in persone che cercano nelle tue parole significati che non ci sono. Che sperano di trovare la luce senza dover fare due passi nell'Abisso. Che credono che Luce e Abisso non si compenetrino in una calda dimora glaciale. A questo proposito adoro il simbolo del Tao, con lo Yin e lo Yang che si rincorrono senza fine, formano un Uno, ed ognuno di essi contiene una parte dell'altro. Un punto di nero nel bianco, e un punto di bianco nel nero.

I più non capiscono ciò che dici.. O non vogliono capire (la paura è comprensibile, davanti a questo delirante cabaret).

Ma non demordi.

Lasci i tuoi messaggi nella bottiglia qua e là, perché sai (o speri) che qualcuno prima o poi li troverà ed avrà la curiosità di leggerli, di leggerti, e leggervisi.

Qualcuno con cui magari condividere gli infiniti universi paralleli dei propri Abissi e immergersi nella luce che in essi risiede, che ci circonda, dimenticandosi di tutti quelli che non vedono, non vogliono vedere, o sentono Ombra e Luce come così distanti.

 

Hold my hand, Liz.

Modificato da Percival
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LIZ
2 ore fa, Percival ha scritto:

Hold my hand, Liz.

My pleasure.

Hai scritto questo thread quasi con la stessa tempistica con cui cercavo risposte alla mia domanda. Volevo essere sicura di averlo compreso fino in fondo e la tua risposta me ne ha dato una piena conferma. Hai messo Luce e Ombra in quello che mi domandavo, e seppur una bozza di risposta già l'avevo, sapere di non essere sola a camminare nel buio, mi ha confortato. L'ho sentito molto vicino a quel che di poco conosco di me, o per meglio dire, quello che da sempre, so che è l'unica via per (perdonami il francesismo che tra l'altro utilizzi anche tu) "salvarmi il culo".

Grazie, cavaliere Percival. :)

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