Quello che mi fa male...

[Rock2013 [Élite] 738]

Non so come definire bene la cosa. In passato ero una persona molto chiusa. Adesso lo sono ancora solo nelle aperture. Nel senso chi mi conosce mi vede come una persona che parla con tutti e tutte, è molto fisico, ha la faccia tosta, fa casino, nel suo ambiente è un leader. Non sono però una persona che attacca bottone con qualsiasi sconosciuto. Tipo se entro in un locale dove non conosco nessuno mi viene facile creare un legame con chi sta al banco ma è facile che sto per i fatti miei tutto il tempo o alla ricerca di persone che conosco. Ma se qualcuno mi da parlare apriti cielo. Questo si traduce in un grave difetto: il bisogno degli altri. Mi piace tantissimo stare al centro all'attenzione, avere amici, entrare in posti dove la gente ti conosce. Quando sono in posti nuovi mi sento perso e non vedo l'ora di incontrare qualcuno che conosco.

A questo si aggiunge un altro problema. Se all'inizio le persone sono attirate e attratte da me con il tempo questa ricerca di conferme della loro amicizia spesso mi rende bisognoso e lascia trasparire la mia timidezza azzerando con le ragazze l'attrazione che si era creata inizialmente.

Vorrei lavorare molto su questo recupero della mia mascolinità se cosi vogliamo chiamarla ma non so da dove partire. Ho meglio ho tanti spunti sui quali lavorare. Ma alcuni saranno drastici. Il primo iniziare a concedersi meno alle persone. Mi sono accorto di essere troppo accomodante nel cercare di essere loro amico. Di aprirmi tanto con loro. E quando lo sono volere sempre qualcosa di più dal nostro legame.

Soprattutto ho notato una cosa. Quando sono in gruppo con amici e amiche le ragazze ascoltano le mie storie, si appassionano. Molti dei miei amici invece mi mettono perennemente in difficoltà, soprattutto chi mi conosce da anni e accetta poco questo mio cambiamento e mi ricorda come quello sempre silenzioso. E da queste persone voglio iniziare a staccarmi.

Se avete consigli o letture da dove partire ve ne sarei grato. Soprattutto non riesco a capire come lavorare sull'attrazione. Ad esempio nel modo di fare ci sono tanti atteggiamenti che finiscono per autosabotarmi. Ma credo la base sia continuare a lavorare tanto sulla timidezza. A non imbarazzarmi o sminuirmi quando mi fanno complimenti le ragazze o i ragazzi mi cercano di mettermi in cattiva luce. A togliersi un po' questo sorriso perenne.

 

 

Modificato 31 Gennaio 2018 da Rock2013

[PapuPetagna [Partecipante] 6108]

So che non è facile ma cerca di liberarti del fardello del bisogno di considerazione, della paura del giudizio degli altri. Perché spesso ci facciamo una marea di film salvo scoprire che in realtà agli altri di quello che facciamo noi non frega nulla

[Fncesco [Partecipante] 18]

Se invece nella tua mente provi a girare la cosa e pensare che sono loro a doversi guadagnare la tua di attenzione? E che se non ti soddisfaano sarai tu ad andartene? Sembra poco ma ti fa sembrare diverso.

[Rock2013 [Élite] 738]

Grazie ragazzi devo lavorare parecchio. Ma il bello è che alcuni di questi meccanismi li ho appresi solo negli ultimi anni. Es per dire una scemenza di poco conto, nel senso parliamo di scale di valori totalmente diverse, anche sui forum mi è capitato di "legarmi" a degli utenti che magari mi aiutavano nei topic. Quando non li ho visti più calcolarmi ci son rimasto male. Ovviamente contestualizzando la cosa al virtuale 😂. Nel senso non è che non ci ho dormito la notte. Però lì per lì mi è dispiaciuto. Ora immaginate nella realtà con una scala di valori diversa come mi pesa magari legarmi ad una persona, sentire dentro di me tante belle cose verso di lei e poi vederla sparire o vedere che il rapporto è molto diverso da come immaginavo. Boh. Dovrei iniziare ad aspettarmi nulla dalle persone e godermi quello che viene. Vivere con più distacco emotivo.

Avete presente le seghe mentali che uno si spara sulle hb? Tipo di dormire assieme, fare progetti insieme ecc senza neanche avere scopato? Io mi faccio le stesse seghe sulle amicizie. Dovrei liberare proprio la testa da tutti questi pensieri che probabilmente poi si traducono spesso in imbarazzi.

 

Modificato 4 Febbraio 2018 da Rock2013

[dickinson1 [Partecipante] 2640]

35 minuti fa, Rock2013 ha scritto:

Es per dire una scemenza di poco conto, nel senso parliamo di scale di valori totalmente diverse, anche sui forum mi è capitato di "legarmi" a degli utenti che magari mi aiutavano nei topic. Quando non li ho visti più calcolarmi ci son rimasto male. Ovviamente contestualizzando la cosa al virtuale 😂.

 

considera anche che molti utenti non si collegano per periodi,anche.

Non  e' che non ti calcolano,attenzione.

[Rock2013 [Élite] 738]

21 ore fa, dickinson1 ha scritto:

considera anche che molti utenti non si collegano per periodi,anche.

Non  e' che non ti calcolano,attenzione.

No ma infatti era per fare un esempio banale in quanto come detto parliamo di scale totalmente diverse. Immagina ad esempio nella realtà cosa avviene.

Es non vedevo l'ora di vedere una mia amica dopo le vacanza di Natale, mi ero fatto mille pippe su quando ci saremmo rivisti. Ieri le ho scritto neanche mi ha cagato e ho iniziato a farmi mille pippe sul motivo. Questo lavorare di testa porta a caricare un incontro con una persona tantissimo. Magari ti aspetti di essere abbracciato ecc e se non avviene ci resto un po' così. Quando invece ciò non avviene accadono le cose più belle, spontanee ed inaspettate.

Non so, mi sto fottendo proprio il cervello. Mi sono accorto di aver caricato tante amicizie di aspettative inutili. Prima ero molto più spontaneo ed indipendente. Non me ne fregava assolutamente di queste cose.

E avviene con le amicizie figuriamoci con le hb cosa avviene. Di conseguenza se io non chiudo subito non accadrà mai niente perchè poi mi carico di un'ansia e di un imbarazzo incredibile.

Comunque come sfida di crescita mi piace. Perchè devo imparare a bilanciare il sorriso con la sicurezza di sè. E lo storytelling senza scendere nel personaggio pagliaccio della situazione.

[dickinson1 [Partecipante] 2640]

Si fa tutto in piccoli passi.

E' tutta esperienza.

[Rock2013 [Élite] 738]

Sto facendo già buoni passi. Ma vincere alcuni imbarazzi sarà una battaglia molto lunga.

[Agro [Élite] 302]

Ciao @Rock2013,

Ho trovato interessante il tuo metterti in discussione, penso che sia un passo importante verso una maggiore consapevolezza di te stesso e quindi di ricerca verso il miglioramento.. Hai capito che i tuoi disagi non arrivano dai comportamenti di chi hai intorno, ma da te stesso, in quanto sei tu che li carichi di importanza.

La tua ricerca di consensi, di "comfort zone"..La paura di non piacere e l'aspettarsi sempre qualcosa dagli altri.. Mi ricordi me anni fa!

Tante cose le ho imparate solo attraverso delusioni.. 

Ma delusione su delusione capì che non erano gli altri a sbagliare ma piuttosto le mie aspettative che creavo e cucivo sulle persone, amici o partner che siano stati. Nessuno ci deve nulla e se diamo qualcosa non aspettiamoci che sia a buon rendere, ma potenzialmente a fondo perduto.

E' una visione cinica, ma funziona così. Ma non perchè io resti con la mano tesa dal momento in cui ho donato qualcosa, un dono con il cuore ti riempie tanto quanto averlo ricevuto, ma perchè ti aspetti almeno un minimo di considerazione, che non è un diritto ma piuttosto una possibilità.

PapuPetagna ti ha già consigliato bene: Lavora sull'autostima e sull' eccessiva paura del giudizio che hai. Non mettere il tuo benessere nella bocca di altri, perchè non potrai mai piacere a tutti e piacerai ancora meno se sarai percepito non autentico. Distaccati da questa dipendenza! Arriva a pensare: FANCULO di come andrà! 

Chiediti: cos'è che perderò? Cos'è che perderai se non piacerai a quella figa di Tizia o al tuo amico Caio? 

Pensaci 

Se posso darti un consiglio, torna in quel locale di sconosciuti e divertiti!

Un abbraccio!

Modificato 14 Febbraio 2018 da Agro

[Rock2013 [Élite] 738]

Anche una mia amica mi ha detto che appaio come troppo emotivo. Che dovrei fregarmene bellamente. Comunque alcuni buoni passi tipo non pregare le persone per un saluto ecc li sto facendo. Anzi in alcuni casi sono state loro che sono venute a salutarmi.