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Depressione: conoscerla per combatterla


Dott.Mauro Grillini

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Giraluna

Avevo capito il post 😀

Stavo pensando ad una persona in particolare quando scrissi la domanda.

A questa persona sono state prescritte delle punture contro la depressione. Se la osservo, lei non rispetta questi spazi ed anzi in un certo senso pare voglia restarci nella sua condizione perché quando le si fa presente un miglioramento s incaponisce nell affermare che non è vero. 

Ogni scusa è buona per delegare e non fare nulla, sfiorando attimi in cui pensi "Che crede di avere le serve?". 

Le si dice di no, eppure ti rimane quella sensazione di essere tu in torto. Di essere tu il cattivo quando è perfettamente normale prendersi questi spazi. 

Modificato da Giraluna
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sfulcrum
14 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Avevo capito il post 😀

Stavo pensando ad una persona in particolare quando scrissi la domanda.

A questa persona sono state prescritte delle punture contro la depressione. Se la osservo, lei non rispetta questi spazi ed anzi in un certo senso pare voglia restarci nella sua condizione perché quando le si fa presente un miglioramento s incaponisce nell affermare che non è vero. 

Ogni scusa è buona per delegare e non fare nulla, sfiorando attimi in cui pensi "Che crede di avere le serve?". 

Le si dice di no, eppure ti rimane quella sensazione di essere tu in torto. Di essere tu il cattivo quando è perfettamente normale prendersi questi spazi. 

Semplicemente perché la sua prospettiva è falsata, prova a metterti degli occhiali da sole poi esci è prova a vedere i colori; si ragiona su due piani diversi.

In generale al momento le terapie farmacologiche offrono una prima, seconda e terza linea; più la quarta non farmacologica, ma i casi non responsivi sono veramente pochi se cis si gioca bene le carte con augmentation e acceleration (prima)....pochi in Italia le giocano bene (anche perché il problema è molto più complesso di quanto appaia).

L'unica "difficoltà" è individuare eventuali bipolari o depressioni che corrono lungo quello spettro, poi a psicoanalisi/miglioramento coping, crescita di vita la si accoppia, ma in acuto è un adiuvante.

Modificato da sfulcrum
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Dott.Mauro Grillini
2 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Avevo capito il post 😀

Stavo pensando ad una persona in particolare quando scrissi la domanda.

A questa persona sono state prescritte delle fiale contro la depressione. Se la osservo, lei non rispetta questi spazi ed anzi in un certo senso pare voglia restarci nella sua condizione perché quando le si fa presente un miglioramento s incaponisce nell affermare che non è vero. 

Ogni scusa è buona per delegare e non fare nulla, sfiorando attimi in cui pensi "Che crede di avere le serve?". 

Le si dice di no, eppure ti rimane quella sensazione di essere tu in torto. Di essere tu il cattivo quando è perfettamente normale prendersi questi spazi. 

Fermo restando che ogni situazione e persona è a sè e senza conoscere tutta la faccenda e i diretti interessati viene difficile dare risposte specifiche..

 

Nella prima frase mi sembra di cogliere il sintomo e il pensiero depressivo all'opera..

 

Nella seconda mi colpisce il senso di colpa che provi in rapporto al dire no a richieste di questa persona...spesso associamo questo al rifiuto di aiutare chi sta male, cosa che moralmente viene condannata dal nostro "tribunale interiore" facendoci vivere come brutte persone...è molto comune in chi assiste persone con questo tipo di problema...anche senza invischiamenti particolari...è una sensazione che ahime dobbiamo imparare a reggere...

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Dott.Mauro Grillini
8 minuti fa, sfulcrum ha scritto:

Semplicemente perché la sua prospettiva è falsata, prova a metterti degli occhiali da sole poi esci è prova a vedere i colori; si ragiona su due piani diversi.

In generale al momento le terapie farmacologiche offrono una prima, seconda e terza linea; più la quarta non farmacologica, ma i casi non responsivi sono veramente pochi se cis si gioca bene le carte con augmentation e acceleration (prima)....pochi in Italia le giocano bene (anche perché il problema è molto più complesso di quanto appaia).

L'unica "difficoltà" è individuare eventuali bipolari o depressioni che corrono lungo quello spettro, poi a psicoanalisi/miglioramento coping, crescita di vita la si accoppia, ma in acuto è un adiuvante.

Sulla parte farmacologica sono in attesa di consultarmi con un collega psichiatra, poichè non essendo medico non voglio dire stupidate o dare false informazioni

 

Se ti va di ampliare il discorso e/o raccontare esperienze in merito può essere interessante..

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sfulcrum
1 minuto fa, ispettore Coliandro ha scritto:

Se ti va di ampliare il discorso e/o raccontare esperienze in merito può essere interessante..

Basta che chiedi.

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Dott.Mauro Grillini
2 minuti fa, sfulcrum ha scritto:

Basta che chiedi.

Ok..dicci di più riguardo ai farmaci che hai citato

In particolare mi piacerebbe si affrontassero soprattutto per quanto riguarda i principali benefici e un discorso sugli "effetti collaterali" poichè temo che una delle cause di minor aderenza terapeutica stia in preconcetti relativi ai presunti danni da farmacoterapia

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sfulcrum
12 minuti fa, ispettore Coliandro ha scritto:

Ok..dicci di più riguardo ai farmaci che hai citato

In particolare mi piacerebbe si affrontassero soprattutto per quanto riguarda i principali benefici e un discorso sugli "effetti collaterali" poichè temo che una delle cause di minor aderenza terapeutica stia in preconcetti relativi ai presunti danni da farmacoterapia

Uno dei maggiori effetti della non aderenza è il prendere una pastiglia tutti i giorni...la gente se ne scorda.

La strada maestra è sicuramente la polifarmacoterapia e lo screening genico sui citocromi, ovvero combinare diversi psicofarmaci a dosaggi bassi, in modo da migliorare l'effetto di uno e ridurre gli effetti collaterali dell'altro nonché un approccio basato sulla genetica atto a velocizzare la cinetica del farmaco.

Il buon Stahl insegna come questo approccio permetta di ridurre vertiginosamente i tempi di remissione e le ricadute...l'unica  (minima) attenzione sul piano clinico è la sindrome serotoninergica, ma basta sapere cosa si fa.....poi se devo dire la mia credo che si sta prendendo la conseguenza per la causa usando SSRI, SNRI, NARI e cugini: l'alterazione biomolecolare, a mio parere, è da un'altra parte.

Di base il primo comandamento è non curare chi è normale (discriminare chi è da trattare e chi no), successivamente è utile controllare funzionalità tiroidea, folati, profilo lipidico (sono un amante della mirtazapina in augmentaion) e il qtc.

Poi si gioca. effetti collaterali ci sono, ma sono presenti pure nel doppio cieco col placebo, sono tranquillamente gestibili.

Non entro maggiormente nel dettaglio delle combinazioni perché non vorrei che chi legge li provasse a casa

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Giraluna
19 minuti fa, ispettore Coliandro ha scritto:

spesso associamo questo al rifiuto di aiutare chi sta male,

Da persona che l ha avuta, so un pochino cosa possa aiutarmi nell aiutare. Ma io ragiono da persona che non ha assunto alcuna Medicina.

Oggi ad esempio ho proposto valide alternative per spronarla. Io ed i miei non ci saremo sempre. A quel punto  cosa farà  da sola? Si ammazza? Più volte ha detto che se non ci fosse la mia famiglia sarebbe morta da tempo.

esiste un limite ai no che si possono dire per spronare queste persone? O bisogna assecondare anche i capricci? 

Apparire cattivi è funzionale o forse sottovaluto l influenza farmacologica?

@sfulcrum forse è stata curata una persona normale. Tutti i test di cui parli non li ha fatti. È stata visitata da un geriatra che ha prescritto quelle punture. 

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sfulcrum
2 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Da persona che l ha avuta, so un pochino cosa possa aiutarmi nell aiutare. Ma io ragiono da persona che non ha assunto alcuna Medicina.

Oggi ad esempio ho proposto valide alternative per spronarla. Io ed i miei non ci saremo sempre. A quel punto  cosa farà  da sola? Si ammazza? Più volte ha detto che se non ci fosse la mia famiglia sarebbe morta da tempo.

esiste un limite ai no che si possono dire per spronare queste persone? O bisogna assecondare anche i capricci? 

Apparire cattivi è funzionale o forse sottovaluto l influenza farmacologica?

@sfulcrum forse è stata curata una persona normale. Tutti i test di cui parli non li ha fatti. È stata visitata da un geriatra che ha prescritto quelle punture. 

Gli avrà dato sicuro il Samyr, comunque età avanzata va discriminato il decadimento cognitivo...

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Dott.Mauro Grillini
5 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Da persona che l ha avuta, so un pochino cosa possa aiutarmi nell aiutare. Ma io ragiono da persona che non ha assunto alcuna Medicina.

Oppure mi viene in mente che le chiavi che sono servite a te possono essere meno utili per altri..ma capire le chiavi altrui e farle vedere alla persona e’ compito di chi e’ formato per farlo..

 

5 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Oggi ad esempio ho proposto valide alternative per spronarla. Io ed i miei non ci saremo sempre

L’hai fatto sicuramente con ottime intenzioni..anche se mi sembra di avvertire tra le righe una discreta preoccupazione che ti sta guidando..

5 minuti fa, Giraluna ha scritto:

 

. A quel punto  cosa farà  da sola? Si ammazza? Più volte ha detto che se non ci fosse la mia famiglia sarebbe morta da tempo.

Vedi sopra

5 minuti fa, Giraluna ha scritto:

esiste un limite ai no che si possono dire per spronare queste persone? O bisogna assecondare anche i capricci? 

Apparire cattivi è funzionale o forse sottovaluto l influenza farmacologica?

 

Quanto riesci a prendere le distanze dalle emozioni che ti suscita l’interazione con questa persona? 

Perche il dilemma a mio giudizio non si gioca tanto sull’assecondare vs spronare

quanto nel far sì che le emozioni che ricevi dal contatto con quella persona non ti/vi travolgano e inchiodino

quanto riesci a riconoscere in vivo quelle emozioni e a “starci dentro” senza venirne sopraffatta? La partita la di gioca li...

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