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italiano o dialetto


due.di.picche

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due.di.picche

proprio oggi riflettevo su questa cosa, e guarda caso trovo un articolo sul corriere: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach..._italiani.shtml

riflettevo sul fatto che l'italiano lo usavo a scuole, durante le interrogazioni, mentre tra amici, familiari, nel lavoro, anche nelle strutture pubbliche si usa spesso se non sempre il dialetto locale.

perciò quando parlo ad una HB lo faccio in italiano perchè lo trovo più elegante, ma la cosa mi riporta ai tempi della scuola e, inconsciamente, mi sembra di essere interrogato, come se già non lo fossi....

che ne pensate?

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kaka89

io credo che avvicinare una HB fino al quel momento sconosciuta per te e parlare italiano sia il minimo ma non solo perche cosi sembri meno cafone ma anche perche magari la ragazza non è delle tue zone e non comprende il dialetto che parli...

e poi avresti il coraggio di avvicnare una ragazza parlando in dialetto?

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L

Di questi tempi, è bene trovarsi a proprio agio con l' italiano. Il fatto che tu ti senta "interrogato" è dovuto al fatto che non sei abituato a parlare in italiano, e credimi, purtroppo non è una buona cosa. Non sto dicendo che sia sbagliato parlare in dialetto, anzi, in certi casi è anche meglio, però una buona confidenza con la lingua italiana è necessaria, non solo per rimorchiare (che alla fine è un piacere, un passatempo) ma anche e soprattutto per rapportarsi con gli altri nel senso più ampio del termine. Quindi, ti consiglio di abituarti a parlare in italiano, ti troverai meglio nei rapporti interpersonali :)

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-eFFe-

Sottoscrivo in pieno! E' anche una questione di rispetto verso le persone che non conosci e potrebbero non comprendere il tuo linguaggio.

Ma soprattutto, una buona proprieta' di linguaggio fa sempre bella mostra e in definitiva e' seducente   :cool2:

Idem per le lingue straniere: un PUA o aspirante tale, non puo' non conoscere almeno una lingua straniera!!!  :wrong:

Oltre all'italiano s'intende ;)

Edit: il dialetto e' comunque un patrimonio da preservare: tramandiamolo, studiamolo, parliamolo nelle sedi opportune e con le persone giuste :)

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ildrhitch

NO non sono assolutamente daccordo ! non bisognia parlare in italiano corretto si deve parlare ovviamente come parleresti ad un amico.

La confidenza e fondamentale e sopratutto ogni forzatura che ci imponiamo e un ovvio indigatore di interesse nei confronti della ragazza,

ed è ovviamente risaputo che quando le ragazze notano qualcosa che non va e interesse nei loro confronti perdono stimoli e attrazione.

Poi si sta parlando di rispetto: Ma quando mai si è rimorchiato col rispetto, da sempre i natural stronzi allo stato puro rimorchiano più della metà dei membri del forum ed è un dato di fatto.

Ricordate che quello che rimorchia non è quello che offre da bere e si comporta nel modo più edugato possibile, Molte volte uno sti cazzi al posto giusto attrae più di mille parole! e questa prendetela come una massima.

Io non dico di essere cafoni ma confidenti e naturali, cavolo mystery rutta per mostrare disinteresse e noi stiamo attenti al congiuntivo.

Riflettete su quello che ho scritto ciao by il dr.hitch spero che molti siano daccordocon me

UNO STI CAZZI VALE PIù DI MILLE PAROLE ............tra l'altro molte volte ho fatto capitolare ragazze solo col dialetto e ora dovrei nasconderlo seeeeeeeeeeee

vi ricordo chesi sta parlando di seduzione ......

Modificato da ildrhitch
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//stefano//

hai ragione anche secondo me non bisogna essere troppo formali, usare espressioni confidenziali crea simpatia e poi come hai detto tu anche mystery non è molto educato.

però secondo me c'è un limite a tutto, tra parlare in dialetto e parlare come parli agli amici c'è un pò di differenza. importante è non sembrare troppo rozzo poi un pò di espressioni dialettali fanno bene. ;)

Modificato da //stefano//
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Doppio

Secondo me la differenza di parlata non può essere discussa così su carta...mi spiego meglio.Io credo che il parlare italiano/dialetto dia veridicità a un eventuale social proof;

Per fare esempi pratici:

-Se dico che faccio il muratore (tengo a precisare che ho massimo rispetto x i muratori) e parlo dialetto la cosa non importa quasi per nulla (certo parlare un italiano perfetto fà cmq la sua scena);

-Se dico che faccio teatro (io faccio teatro) e parlo un dialetto pesante darò sicuramente meno veridicità a quello che ho detto;tutto sommato loro non sanno veramente se sto loro mentendo.

Quindi parlare dialetto o no conta a seconda di quello che state dicendo,come al solito ci vuole coerenza con quello che dite! B)

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SIRCIARLY

Non esiste il dialetto quando si parla con uno sconosciuto. Si può parlare un perfetto italiano con una cadenza del posto. Risulta elegante e simpatica nulla di più....

Certo se vi mettete a parlare napoletano stretto ad una piemontese vedete che faccia farà....Invece provate a parlare italiano ma con qualche parolina in dialetto il risultato cambierà....

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Escalus

Soprattutto ragazzi, cosa stiamo studiando qui?! Una rapida lettura di chi ci sta di fronte e poi ci si regola di conseguenza.

Tutto dipende da cosa voglio e a cosa miro. Saper parlare un italiano corretto credo sia alla base di ogni Pua, come parlare una seconda lingua. Il dialetto arricchicisce la capicità di comunicazione e perchè no, di ricalco. Avete mai provato ad usare espressioni dialettali che non vi appartengono con persone appena conosciute che parlano quel dialetto?

O magari costruire un Neg sul fatto che la solita hb di turno sta parlando in modo incomprensibile..

Pronti ad ogni evenienza, ecco..

Sono d'accordo con Sirciarly che parlare con la cadenza del posto possa risultare simpatico, ma senza esagerare.

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XAX

Da Romano, posso aggiungere la mia esperienza in merito.

Il tipo di lingua scelta nella comunicazione deve essere a sostegno dello scopo che ci si è prefissati.

A Roma, non so nelle altre città, la parlata "romana" può esser utilizzata come un linguaggio confidenziale se ripulita da parolacce o amenità varie, o può essere utilizzata come un linguaggio volgare se farcita di parolacce o di espressioni tipiche del dialetto.

Chi ha visto "Il Marchese del Grillo" o "In Nome del Popolo Sovrano" sa di cosa sto parlando.

A Roma capita spesso di parlare con donne che usano l'Italiano e il Romano nei modi più svariati.

  1. C'è la Pariolina tiratissima che parla un Italiano senza accento.
  2. C'è la donna simpatica attenta a parlare un Italiano corretto.
  3. C'è la donna simpatica che usa il Romano e l'Italiano insieme con molta elasticità.
  4. C'è la Zora che parla un Romano strascicato e volgare.

A secondo del tipo di interazione che vogliamo volere con queste categorie di donne, possiamo scegliere di ricalcare il loro modo di parlare, adeguandoci ai loro standard, o di utilizzare il contrasto del nostro modo di parlare per comunicare qualcosa.

Ad esempio

  1. Una parola detta in romanesco stretto può servire come NEG per rompere quella sua barriera di superiorità data in modo artificiale, oppure può essere un modo diverso per vedere quanto è attratta (stesso concetto dell'allontanarsi leggermente per vedere se ci segue)
  2. Parlare Italiano senza accento è un modo per ricalcare ma si può passare all'accento romano pulito in un momento in cui si vuole comunicare maggiore confidenzialità e simpatia
  3. i può usare l'Italiano per sottolineare concetti importanti o, esasperandolo, per farla ridere su una sciocchezza; si può usare il romano per farla ridere su una battuta vera
  4. Si può usare l'Italiano per comunicarle che si sta comportando male o si può esasperare ancora di più il dialetto per neggarla oltre a ciò che sta dicendo già di suo

Le possibilità sono molte, in ogni caso la domanda è sempre la stessa: "Cosa voglio ottenere con ciò che sto per dire?".

La lingua scelta fa parte dell'insieme verbale/non verbale che compongono la nostra comunicazione.

Modificato da XAX
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