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Coprite la camera del computer


Ivan39

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rickardo23
1 minuto fa, leavingmyheart ha scritto:

 

Stai palesemente trollando

basta un'opinione diversa per dare del troll?

Sinceramente mi pare di essere stato educato ed aver esposto chiaramente il mio punto di vista.

Ci sta che tu ne abbia uno diverso, senza che nessuno ti dia del troll

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TADsince1995
1 ora fa, Crow ha scritto:

Google avrà pure Fuchsia ma Microsoft ha Andromeda (di entrambi non si sa quasi nulla comunque).

Da quello che ne ho capito io, l'idea del multidevice c'è. Ma alla fine AndromedaOS non sarà altro che l'ennesima versione di Windows, che contiene ancora codice di 30 anni fa. E' quello il problema di Microsoft, il loro più grande freno è proprio il loro più grande successo. Sono sicuro che se un giorno decidessero di fare un nuovo sistema operativo da zero, sarebbero cazzi amari per tutti. Perché il know-how ce l'hanno eccome e le risorse anche, ma sono frenati da una serie di tecnologie legacy che ormai è impossibile scrostare. E io non sono certo un fan di Microsoft. Anzi, personalmente ritengo Windows una delle più grandi catastrofi tecnologiche della storia umana e uno degli elementi che ha creato una voragine culturale nell'IT i cui effetti solo adesso si stanno cominciando a mitigare. E ci sono voluti 30 anni e l'attacco simultaneo di Linux, Apple e soprattutto Google.

Google che, invece, sta coraggiosamente creandosi il suo sistema operativo da zero, con la visione multidevice, senza tutto il catrame di Windows e la dipendenza da Linux, che ha i suoi problemi, come è attualmente con Android. Poi che ci riesca è un altro paio di maniche, ma io ho dato un'occhiata ai sorgenti di fuchsia, l'ho pure compilato e lanciato e sicuramente c'è dietro uno sforzo e un investimento non da poco.

1 ora fa, Crow ha scritto:

Concordo che il PC probabilmente morirà, o comunque diventerà di nicchia, ma Microsoft non mi sembra per niente sulla via del tramonto.

Sembrerebbe che ultimamente stia piano piano uscendo dalla visione dinosaurica dell' IT che aveva fino a 10 anni fa. Perché il mondo sta cambiando, i tempi del software venduto nelle scatole di cartone è finito e oggi ha dei veri e temibili competitor, in un mercato che non è più quello in cui ha prosperato. Così come prima o poi scompariranno i cassoni x86 venduti nei supermercati con la licenza OEM.

1 ora fa, Crow ha scritto:

Hanno vinto i servizi in cambio di dati, perché la gente venderebbe la nonna pur di non pagare i 0,89€ di whatsapp all'anno, e quindi l'hanno messo "gratis". 

Questo è un aspetto molto affascinante della faccenda. Dipende da come i servizi vengono percepiti dal pubblico. Vedevo gente stracciarsi le vesti per gli 89 centesimi all'anno di Whatsapp e poi fanno a occhi chiusi gli abbonamenti a sky a 30 euro al mese per vedersi le partite di calcio o a 10 euro al mese per Netflix.

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Ivan39
Inviato (modificato)

Ma vi sembra davvero un discorso logico, normale che fila dire che la limitazione della privacy, insensata poi (a livelli mastodontici), sia una giusta conseguenza da accettare in cambio del progresso (radicale trasformazione semmai) ? Non è assolutamente vero che facebook deve poter accedere a dati ultrasensibili per offrire i servizi che offre. Qui non si parla di nome, cognome anno di nascita o numero di cellulare che sono realmente indispensabili per usufruire delle varie risorse, si parla di sapere con chi stai parlando o addirittura dove sei stato e vicino a chi ( mi riferisco alla geolocalizzazione di FB, a detta di @TADsince1995) che oltretutto non servono a un benemerito cazzo e non sono mica necessari all'esperienza virtuale. Facebook non è mai nato con lo scopo di farti sapere chi hai di fronte o con chi stai parlando. Quelle sono competenze magari di altre applicazioni, di altri software. E ripeto, senza ste cazzate che hanno aggiunto di recente, il sito funzionerebbe ugualmente come prima dato che esprimerebbe il suo scopo.

secondo voi allora, se da domani facebook decidesse addirittura di sbatterti in faccia magari tutti i dati sensibili e le varie informazioni delle persone che hai vicine di casa quando magari ti trasferisci, sarebbe tutto normale? Non regge manco per niente dire ''eh ma stacce, hanno implementato queste funzioni, siamo in un era di progresso tecnologico e se non ti sta bene non lo usare!!!!!CAVERNICOLO!!!''

Al massimo lo fai si, ma cambi nome del sito, cambi piattaforma. Oppure lo fai notificare con una schermata rossa grossa così sul computer di ogni utente, con la possibilità di poter abilitare o no la nuova funzione. No che aggiungi sostanziali modifiche da un giorno all'altro senza dargli la giusta visibilità e magari inserendole piccole piccole alla fine di un testo lungo kilometri. Io ad esempio, che non sono uno smanettone de ste cose e che non me ne frega una sega di andarmi a vedere questo genere di notizie sul web, non sapevo proprio nulla di tutte ste minchiate inovative.

E dire che o ti sta bene oppure esci non ha proprio significato, ripeto, queste non sono cose necessarie manco per una ceppa.

 

Modificato da Ivan39
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leavingmyheart
1 ora fa, Ivan39 ha scritto:

Ma vi sembra davvero un discorso logico, normale che fila dire che la limitazione della privacy, insensata poi (a livelli mastodontici), sia una giusta conseguenza da accettare in cambio del progresso (radicale trasformazione semmai) ? Non è assolutamente vero che facebook deve poter accedere a dati ultrasensibili per offrire i servizi che offre. Qui non si parla di nome, cognome anno di nascita o numero di cellulare che sono realmente indispensabili per usufruire delle varie risorse, si parla di sapere con chi stai parlando o addirittura dove sei stato e vicino a chi ( mi riferisco alla geolocalizzazione di FB, a detta di @TADsince1995) che oltretutto non servono a un benemerito cazzo e non sono mica necessari all'esperienza virtuale. Facebook non è mai nato con lo scopo di farti sapere chi hai di fronte o con chi stai parlando. Quelle sono competenze magari di altre applicazioni, di altri software. E ripeto, senza ste cazzate che hanno aggiunto di recente, il sito funzionerebbe ugualmente come prima dato che esprimerebbe il suo scopo.

secondo voi allora, se da domani facebook decidesse addirittura di sbatterti in faccia magari tutti i dati sensibili e le varie informazioni delle persone che hai vicine di casa quando magari ti trasferisci, sarebbe tutto normale? Non regge manco per niente dire ''eh ma stacce, hanno implementato queste funzioni, siamo in un era di progresso tecnologico e se non ti sta bene non lo usare!!!!!CAVERNICOLO!!!''

Al massimo lo fai si, ma cambi nome del sito, cambi piattaforma. Oppure lo fai notificare con una schermata rossa grossa così sul computer di ogni utente, con la possibilità di poter abilitare o no la nuova funzione. No che aggiungi sostanziali modifiche da un giorno all'altro senza dargli la giusta visibilità e magari inserendole piccole piccole alla fine di un testo lungo kilometri. Io ad esempio, che non sono uno smanettone de ste cose e che non me ne frega una sega di andarmi a vedere questo genere di notizie sul web, non sapevo proprio nulla di tutte ste minchiate inovative.

E dire che o ti sta bene oppure esci non ha proprio significato, ripeto, queste non sono cose necessarie manco per una ceppa.

 

 

Non sei tu a stabilire cosa sia o non sia necessario, ma l'azienda in base a come risponde il mercato nel suo insieme.

Dovete imparare ad accettare le regole se scegliete di giocare. Sennò fate a meno e tornate a usare la cornetta (che non è la moglie del croissant) e le lettere, come si faceva prima.

Lamentarsi è patetico, infantile, non degno di un uomo adulto. 

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rickardo23

Giustificare una violazione dello stato di diritto sulla base di una mera logica di mercato

Applicando questo principio, tipico di educazioni retrograde, a qualsiasi aspetto della vita sociale ne scaturirebbe il caos.

Mi auguro sinceramente che questo approccio sia circoscritto al campo della privacy, e non agli altri diritti sul quale si basa lo stato sociale (che mi risulta sia quello in cui viviamo)

Dico ciò senza entrare nelle logiche dell'insulto e della provocazione, che non denotano alphaness o saper stare al mondo da uomo, ma semplicemente incapacità a sostenere un dialogo non dico di alta qualità, ma quantomeno costruttivo

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Ivan39
1 ora fa, leavingmyheart ha scritto:

 

Non sei tu a stabilire cosa sia o non sia necessario, ma l'azienda in base a come risponde il mercato nel suo insieme.

Dovete imparare ad accettare le regole se scegliete di giocare. Sennò fate a meno e tornate a usare la cornetta (che non è la moglie del croissant) e le lettere, come si faceva prima.

Lamentarsi è patetico, infantile, non degno di un uomo adulto. 

O fai parte delle aziende già citate nel thread oppure sei la tipica persona passiva che subisce tutto quello che gli succede intorno, perché d'altronde le regole vanno accettate.

Se magari mi spieghi che c'entra il fatto del lamentarsi... Ho chiesto delucidazioni su una questione e dopo le risposte abbiamo espresso delle considerazioni in merito. Qual'è il tuo problema?

Davvero, Facebook o LinkedIn ti pagano? Ti ostini a proteggerli quando con le argomentazioni che abbiamo sollevato è palese capire che stanno nel torto.

 

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BlackSabo

Se non paghi per un servizio, sei tu quello che viene venduto.

Le aziende si scambiano dati personali, e non, per svariati motivi, principalmente commerciali.

Ricordo bene quando whatsapp è stato acquisito da facebook: l'app mi ha presentato un lungo messaggio da leggere dove alla fine mi chiedevano il consenso per condividere i dati con facebook. Ho letto tutto e ho deciso di non condividere i miei dati. Per quel che può valere.

 

Comunque, per chi ha voglia di vivere un attimo più tranquillamente e di informarsi al riguardo (dovreste già saperlo, ma ovviamente queste notizie sono menzionate pochissimo dai media italiani), cercate: GDPR.

Prego.

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Ivan39
23 minuti fa, BlackSabo ha scritto:

Se non paghi per un servizio, sei tu quello che viene venduto.

Le aziende si scambiano dati personali, e non, per svariati motivi, principalmente commerciali.

Ricordo bene quando whatsapp è stato acquisito da facebook: l'app mi ha presentato un lungo messaggio da leggere dove alla fine mi chiedevano il consenso per condividere i dati con facebook. Ho letto tutto e ho deciso di non condividere i miei dati. Per quel che può valere.

 

Comunque, per chi ha voglia di vivere un attimo più tranquillamente e di informarsi al riguardo (dovreste già saperlo, ma ovviamente queste notizie sono menzionate pochissimo dai media italiani), cercate: GDPR.

Prego.

Grazie Black :)

Non ricordo del messaggio, mi sarà sicuramente sfuggito pensando magari fosse un mero avviso di privacy solo da leggere...Spero di poter modificare le impostazioni lo stesso ora.

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leavingmyheart
1 ora fa, Ivan39 ha scritto:

O fai parte delle aziende già citate nel thread oppure sei la tipica persona passiva che subisce tutto quello che gli succede intorno, perché d'altronde le regole vanno accettate.

Se magari mi spieghi che c'entra il fatto del lamentarsi... Ho chiesto delucidazioni su una questione e dopo le risposte abbiamo espresso delle considerazioni in merito. Qual'è il tuo problema?

Davvero, Facebook o LinkedIn ti pagano? Ti ostini a proteggerli quando con le argomentazioni che abbiamo sollevato è palese capire che stanno nel torto.

 

 

Certo, Zucchinaberg ha bisogno di me che lo sponsorizzi.

 

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leavingmyheart

La retorica dei "diritti" ha montato la testa a troppa gente che si crede al centro del mondo.

Invece di ringraziare di essere nati in un'epoca tutto sommato fortunata e nella parte fortunata del globo si sta a rompere le palle su faccende di lana caprina.

È ridicolo: scegli arbitrariamente di iscriverti a FB, ai vari servizi Google, scarichi app a go-go senza leggere le condizioni e contemporaneamente pretendi di dettare le tue regole a chi ti fa usare le cose aggratis in cambio dei dati che TU decidi di condividere. 

Ma LOL.

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