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vorrei conquistare una barista


iSed

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Rock2013

Fatto secoli orsono. Il lavoro più bello del mondo. Non ho mai avuto grandi regole dietro e a parti invertite dovevi capire chi poteva starci e chi invece faceva la marpiona per saltare la fila o avere trattamenti di favore (ahime la stragrande maggioranza :D).

Non ho mai ricavato nulla all'interno dei locali perchè ho sempre preso il lavoro come una missione. Sempre sorridente e socievole ma sempre andato a razzo non perdendo mai tempo. E poi vabbe evidentemente ci sapevo fare meno di altri colleghi.

All'epoca però era una manna fuori. All'uni lavorando spesso in locali frequentati da universitarie mi attaccavano sempre bottone con il classico "ma tu sei quello..." oppure attaccavo bottone io. E poi quando tornavano nel locale la cosa continuava e conoscevi amiche e amici.

Per le colleghe erano in tanti a fraintendere. In ogni caso il consiglio era sempre quello di andare in orari non proprio morti (imbarazzo, poco rumore) ma neanche affollati. Mi pare di capire però dipenda dalle regole del posto.

 

Modificato da Rock2013
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iSed
Il 6/4/2018 alle 09:32 , giginatural ha scritto:

Ciao iSed,

parlo del fatto che una barista sia pagata per essere socievole, quindi è bene saper cogliere quando le sue attenzioni sono frutto di professionalità e non di attrazione.

hai ragione, così come mi era già stato fatto notare da altri utenti. Grazie

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iSed
Il 6/4/2018 alle 13:08 , Rock2013 ha scritto:

Fatto secoli orsono. Il lavoro più bello del mondo. Non ho mai avuto grandi regole dietro e a parti invertite dovevi capire chi poteva starci e chi invece faceva la marpiona per saltare la fila o avere trattamenti di favore (ahime la stragrande maggioranza :D).

Non ho mai ricavato nulla all'interno dei locali perchè ho sempre preso il lavoro come una missione. Sempre sorridente e socievole ma sempre andato a razzo non perdendo mai tempo. E poi vabbe evidentemente ci sapevo fare meno di altri colleghi.

All'epoca però era una manna fuori. All'uni lavorando spesso in locali frequentati da universitarie mi attaccavano sempre bottone con il classico "ma tu sei quello..." oppure attaccavo bottone io. E poi quando tornavano nel locale la cosa continuava e conoscevi amiche e amici.

Per le colleghe erano in tanti a fraintendere. In ogni caso il consiglio era sempre quello di andare in orari non proprio morti (imbarazzo, poco rumore) ma neanche affollati. Mi pare di capire però dipenda dalle regole del posto.

 

Sicuramente dipende dalle regole del posto, e sicuramente se cerchi interazioni sociali e possibili partner...ci sono lavori peggiori!

E con tutto quel viavai davvero non hai mai concluso nulla?! Perchè?

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giginatural
Il 7/4/2018 alle 16:27 , iSed ha scritto:

Sicuramente dipende dalle regole del posto, e sicuramente se cerchi interazioni sociali e possibili partner...ci sono lavori peggiori!

E con tutto quel viavai davvero non hai mai concluso nulla?! Perchè?

Probabilmente, scala dei valori...

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iSed
Il 12/4/2018 alle 16:11 , giginatural ha scritto:

Probabilmente, scala dei valori...

Può essere, la vita è fatta a scale... :-)

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Rock2013
Il 7/4/2018 alle 16:27 , iSed ha scritto:

Sicuramente dipende dalle regole del posto, e sicuramente se cerchi interazioni sociali e possibili partner...ci sono lavori peggiori!

E con tutto quel viavai davvero non hai mai concluso nulla?! Perchè?

Non so magari ero io a non saperci fare o il tipo di locale. Per dire io lavoravo sempre alle feste quindi dove le interazioni erano velocissime. Mi dai questo, tieni, ciao. Mi serviva più come detto dopo. Quando a distanza di giorni incontravi le hb fuori e ti aprivano loro o le aprivi tu ricordando loro di averle viste al tuo bancone.

Un mio amico lavora invece in un circolo privato dove le hb si piazzano ore e ore al suo bancone. Le chiusure per lui arrivano ogni settimana. Ma oltre a saperci fare lui, è un game totalmente diverso dove interagisci anche per tre ore con le hb (sempre più sbronze). Quindi puoi fare di tutto. Scherzare con loro. Fare tantissime prese in giro. Offrire shottini e giocare  con loro ecc ecc. Inoltre essendonun circolo fa il cazzo che gli pare. Ogni tanto quando sono al suo bancone mi fa da wing presentandomi le hb😂

Modificato da Rock2013
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  • 3 settimane dopo...
GLR
Il Thursday, March 29, 2018 alle 10:23 , leavingmyheart ha scritto:

 

Indifferente no perché se poi la becchi fuori non hai abbastanza ciccia per attaccare bottone.

Ma qualsiasi "flirt" puoi metterti a fare serve a na sega, perché tutto tende a morire lì, è questo il problema. 

Ci vuole anche una discreta dose di culo perché si aprano degli spiragli, dipende da molti fattori logistici...

ma se tipo durante il lavoro fa delle pause sigaretta, o dopo il lavoro resta a farsi un drink, è lì che devi agire. Se hai ben lavorato prima arrivando ad un certo livello di confidenza stai a cavallo.

Quello che fa la differenza è che a livello psicologico/emotivo lei ti viva in più situazioni diverse. Deve averti vissuto in questo modo, sennò con te non ci esce manco a crepare.

Torno su questo thread perché sono riuscito ad uscire con una commessa applicando quello che avevi detto... soprattutto credo che abbia fatto la differenza il cambio di set di cui parlavi e al quale davi molta importanza...( ho cercato di creare un minimo di rapporto durante l'orario di lavoro e poi una volta l'ho beccata mentre usciva dal lavoro vicino alla sua macchina e l'ho invitata ad uscire).
Pensavo a questa cosa però ...quando invece ad esempio si approccia una ragazza per strada/supermercato/negozio.. in questi casi è veramente difficile fare un cambio di set sul momento prima di invitarla a uscire/ chiederle il numero... O credi che in questi casi il cambio di set sia meno importante? 

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leavingmyheart
57 minuti fa, GLR ha scritto:

Torno su questo thread perché sono riuscito ad uscire con una commessa applicando quello che avevi detto... soprattutto credo che abbia fatto la differenza il cambio di set di cui parlavi e al quale davi molta importanza...( ho cercato di creare un minimo di rapporto durante l'orario di lavoro e poi una volta l'ho beccata mentre usciva dal lavoro vicino alla sua macchina e l'ho invitata ad uscire).
 

 

Evviva, vuol dire che non ho sprecato bit a vuoto !

 

58 minuti fa, GLR ha scritto:

Pensavo a questa cosa però ...quando invece ad esempio si approccia una ragazza per strada/supermercato/negozio.. in questi casi è veramente difficile fare un cambio di set sul momento prima di invitarla a uscire/ chiederle il numero... O credi che in questi casi il cambio di set sia meno importante? 

 

Si fa sempre quello che si può. 

Se riesci magari ad uscire dal negozio assieme a lei in modo fluido, o per strada a fare un pezzo assieme con la scusa di mostrarti dove si trova la piazza X..

ogni cosina che consente di variare le esperienze vissute assieme è un turbo.

Se poi non si riesce proprio amen, il numero lo pigli e poi ci provi comunque.

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  • 3 mesi dopo...
luca Bozzi
Il 12/3/2018 alle 10:19 , iSed ha scritto:

purtroppo in questo momento mi sento prigioniero di questo mindset, che nemmeno a me piace...non tanto per i soldi, ma perchè sento di perdere tempo!

guarda, la mia tattica ideale sarebbe questa: primi incontri sul lavoro (pretesto per incontrarla e stabilire una iniziale connessione), qualche chiacchiera scambiata per farla ridere ed aumentare la connessione, eventuale chat game, approccio diretto con invito ad aperitivo...ma il tutto dovrebbe durare qualche settimana,  non certo due mesi! 

Io però non riesco a schiodarmi dal punto 1, o meglio alcune volte ci siamo parlati ma siamo stati interrotti dai clienti dopo pochissimo...continuo a frequentare il locale solo perchè spero e cerco di costruirmi l'occasione per strapparle un sorriso, forse è una paranoia ma mi sembra giusto farlo prima di chiederle di uscire. Teoricamente potrei passare al chat game ma io le avevo già scritto prima di conoscerla dal vivo (niente di esplicito) e lei non aveva risposto, probabilmente perchè non sapeva chi fossi, quindi mi sembra azzardato. Non so se si senta una tacca sopra di sè, è difficile valutarlo sul lavoro, credo lo capirei solo con un rifiuto con insulto. 

Morale: io non vedo l'ora di provarci a bomba, ma sento che avrei qualche chance in più superando quello step, e quindi temporeggio...ma è veramente frustrante e rischioso, cerco per favore consigli, sia da uomini sia da donne, vi sarà capitata una situazione simile... 🙂

ma in tutto questo il titolare come si comporta?

Modificato da luca Bozzi
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luca Bozzi
Il 29/3/2018 alle 11:30 , Giraluna ha scritto:

È la mia professione. Una bellissima professione che devi sentirti dentro. 

Vi dirò ... In un turno di lavoro al bar è un conto, un altro in una discoteca; altro ancora prestare servizio ad un evento. 

Il contesto è cruciale come il livello di professionalità richiesto. 

A me ad esempio è concesso ridere e scherzare (soft) coi clienti perché fa parte del lavoro: li metti a tuo agio, li invogli a consumare di più, ma è tassativamente vietato durante l'evento dove presto servizio accettare comportamenti o discorsi fuori dal comune rapporto cliente barista. 

Tutto dev essere rimandato a dopo l orario di lavoro. 

Per intenderci: stacco alle e parliamo con calma. Se vuoi attendere, mi farebbe piacere. 

È così per volere del boss e a me sta bene. Protegge lui ed i suoi dipendenti.

A breve avrò un evento presso un'importante azienda. Pernotteremo fuori. Anche qui le occasioni di certo possono presentarsi, ma ripeto, tutto a fine evento. Durante c è solo il lavoro.

Non so come sia nei bar. Quindi non posso parlare. Però ecco, almeno sugli eventi ho voluto darvi uno scorcio.

giraluna ciao .Vorrei spiegarmi qualcosa sui titolari e su come si sentono padroni delle hb cameriere? come devo comportarmi da cliente? se fai l'infastidito

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