Gestire ignoranza e menefreghismo altrui

[Carnacki [Élite] 9231]

Mentre nelle relazioni sociali con le persone sto migliorando ed imparando a viverle meglio, ancora non riesco a farlo in situazioni in cui interagisco indirettamente col prossimo.

Faccio un esempio, il traffico. Nonostante io stia sempre attento alla guida, ho quotidianamente a che fare con gente che si muove come fosse da sola nell'universo, che si mette con le quattro frecce in mezzo agli incroci, che attraversa col rosso (e manco si accorge di essere quasi investita), etc.

In pratic come gestite lo stress e rabbia (se ne avete) generata da quelle persone intorno a voi che col loro menefreghismo possono danneggiare anche il prossimo?

In molte giornate sono tranquillo e vivo sereno le cose, in altre sono insofferente verso questo modo di fare...

[Edo [Donna] 15305]

Pensa che sono meno fortunati di te, sono nati deficitari e quindi sono come bambini, occorre tanta pazienza perché non ci arrivano (e non ci arriveranno mai). Hai fatto l'esempio del traffico: hai descritto situazioni che odio anch'io, quindi sì, capisco cosa intendi. Se è liberatorio vai di clacson e se ti mandano a qual paese con i gesti fai finta che siano letteralmente invisibili, ignorali

Esistono persone che hanno la vita talmente vuota e brutta e che il solo fatto di far incavolare te che sei alla guida e quindi poterti rispondere con un vaffa, li fa sentire utili e non ignorati, non dar loro la soddisfazione di essere "importanti" anche solo per 15 secondi nella giornata è tanta roba per te

Non agiscono fregandosene, lo fanno apparentemente ma in realtà è un modo come un altro per non passare inosservati

[Carnacki [Élite] 9231]

Sulla questione di chi alla guida cerca notorietà hai ragione, ma per i pedoni? Spero non ci sia una visione malsana in cui attraversare incuranti o lanciarsi in mezzo alla strada con sguardo ebete sia un sintomo di bisogno d'attenzioni...

[Edo [Donna] 15305]

2 ore fa, Improve Your Skill ha scritto:

Sulla questione di chi alla guida cerca notorietà hai ragione, ma per i pedoni? Spero non ci sia una visione malsana in cui attraversare incuranti o lanciarsi in mezzo alla strada con sguardo ebete sia un sintomo di bisogno d'attenzioni...

Quella è solo qualificazione per il premio Darwin ;)

[Crescendo63 [Partecipante] 3422]

On 3/14/2018 at 12:07 PM, Improve Your Skill said:

Faccio un esempio, il traffico. Nonostante io stia sempre attento alla guida, ho quotidianamente a che fare con gente che si muove come fosse da sola nell'universo, che si mette con le quattro frecce in mezzo agli incroci, che attraversa col rosso (e manco si accorge di essere quasi investita), etc.

Il mondo è pieno di deficienti.

Ma proprio nel senso etimologico: "deficere" vuol dire mancare, e i deficienti mancano di capacità che per altri sono scontate, come fare attenzione all'ambiente che li circonda, seguire più di un evento per volta, valutare rischi e situazioni, ecc. (poi va beh, c'è l'imbecille egoista che se ne sbatte degli altri). Questi proprio non ci arrivano: è come se avessero attivo un solo neurone alla volta! :-D

Quindi capisco la tua frustrazione, ma renditi conto che la maggior parte non lo fanno apposta, è che proprio sono limitati.

 

Quote

In pratic come gestite lo stress e rabbia (se ne avete) generata da quelle persone intorno a voi che col loro menefreghismo possono danneggiare anche il prossimo?

In primis, mi chiedo "Ma lo faccio anch'io? Capita anche a me?"... e la risposta è quasi sempre "Sì" :-D

Magari di rado, però capita. Perché siamo umani, limitati e fallibili. Quindi divento più paziente, perché mi rammento che può capitare a chiunque.

 

Un'altra cosa che mi aiuta, è pensare che loro sono quelli "normali" (la massa inetta, ebete e un po' "zombesca"), e io faccio parte di una ristretta minoranza di persone con capacità superiori alla media. Per cui non sono loro "sbagliati", sono io che sono "strano" e non faccio testo. ;-)

[Oliver [Partecipante] 81]

Il 14/3/2018 alle 12:07 , Improve Your Skill ha scritto:

Mentre nelle relazioni sociali con le persone sto migliorando ed imparando a viverle meglio, ancora non riesco a farlo in situazioni in cui interagisco indirettamente col prossimo.

Faccio un esempio, il traffico. Nonostante io stia sempre attento alla guida, ho quotidianamente a che fare con gente che si muove come fosse da sola nell'universo, che si mette con le quattro frecce in mezzo agli incroci, che attraversa col rosso (e manco si accorge di essere quasi investita), etc.

In pratic come gestite lo stress e rabbia (se ne avete) generata da quelle persone intorno a voi che col loro menefreghismo possono danneggiare anche il prossimo?

In molte giornate sono tranquillo e vivo sereno le cose, in altre sono insofferente verso questo modo di fare...

Per quanto riguarda il comportamento altrui in queste situazioni, non puoi farci nulla, visto che appartiene a un numero spropositato di elementi. L'unica cosa che puoi fare, è cercare di non farti influenzare molto, dato che comunque non ne ricaveresti nulla. In alcune giornate sei tranquillo, e quindi somatizzi meglio; in altre, un po' meno: è una cosa normale. Ovviamente, lo dico per il semplice fatto di non poterti metterti a tu per tu con tutti quelli che agiscono nel modo da te descritto, altrimenti rischieresti un esaurimento nervoso e anche qualche frattura :) La resilienza si impara solo con l'esperienza, affrontando situazioni (soprattutto negative) della vita.

[fabionegro [Lurker] 33]

Il 14/3/2018 alle 12:07 , Improve Your Skill ha scritto:

Mentre nelle relazioni sociali con le persone sto migliorando ed imparando a viverle meglio, ancora non riesco a farlo in situazioni in cui interagisco indirettamente col prossimo.

Faccio un esempio, il traffico. Nonostante io stia sempre attento alla guida, ho quotidianamente a che fare con gente che si muove come fosse da sola nell'universo, che si mette con le quattro frecce in mezzo agli incroci, che attraversa col rosso (e manco si accorge di essere quasi investita), etc.

In pratic come gestite lo stress e rabbia (se ne avete) generata da quelle persone intorno a voi che col loro menefreghismo possono danneggiare anche il prossimo?

In molte giornate sono tranquillo e vivo sereno le cose, in altre sono insofferente verso questo modo di fare...

Da questo topic si riesce a fare un quadro parziale della tua personalità: sei una persona buona, apprensiva ed empatica il più delle volte, con una propensione all'ascolto attivo. Tuttavia, non lasci che gli altri abusino di te e della tua disponibilità. In un certo senso mi ci rivedo molto, perchè anche io mi trovo quotidianamente nella tua stessa situazione.

Il problema è uno: non tutte le persone (anzi un buon 2/3) sono dotate di buonsenso. Sono troppo focalizzati su se stessi e vedono il prossimo come un ostacolo alla loro realizzazione. Sono quelle stesse persone che inseguono obiettivi materiali, schiavi del dio consumismo e del potere (oltre che della comfort zone). Arraffano dove possono e si convincono di essere felici. Ebbene, non lo sono, e la frustrazione la fa da padrone in loro.

Il consiglio che mi sento di darti è il seguente: cerca il perfetto bilanciamento tra reattività e proattività nei confronti del prossimo. In parole povere, sii reattivo nei rapporti indiretti e proattivo in quelli diretti e più intimi. Per farla ancora più breve, tratta gli sconosciuti come loro trattano te. Parti sempre con le migliori intenzioni, ma al minimo atteggiamento arrogante reagisci ancora più intensamente. A fine giornata, andrai a letto sempre con la coscienza pulita e contento di come sei.

Un abbraccio!