Vai al contenuto

Vivere a milano, quanto costa?


decatron

Messaggi raccomandati

evolutionator
11 ore fa, mrjako ha scritto:

Come te la passi con la figa a Torino? 

se mi stai chiedendo se esiste o meno, esiste
anche se penso sia più una questione di quantità che di livello medio di bellezza
secondo me ce ne sono anche fuori dalla città, nei paeselli (non quelli minuscoli)
dalle mie esperienze però posti più a est come bergamo, brescia hanno forse un livello medio più alto
potrebbe essere una mia impressione, non lo so
 

Link al commento
Condividi su altri siti

Maldoner
12 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

Io so bene cosa significa stare in bei posti ma soli

Come hai affrontato e affronti questo aspetto?

È una delle cose che piano piano mi sta facendo cagare addosso nella vita.

(E di mio sono un tipo solitario e introverso, a cui piace stare da solo)

Come riesci a non marcire in casi come questi, sapendo che non vieni in mente a nessuno, non avendo nessuno con la quale spendere il proprio tempo, con la quale aprirsi emotivamente ecc ecc?

Immagino che la risposta sia: smettendo di essere soli e creando legami.

Ma tu come hai fatto fronte a questi problemi?

  • Abbraccio 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Wyatt99
13 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

Tu arrivi in un posto nuovo e ti sembra tutto stupendo. Ma poi la verità viene fuori dopo, vivendoci. 

Sono d’accordo.

13 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

Cracovia è molto carina ma è la città meno polacca della polonia. La vera polonia non è lì. Le belle fighe non stanno lì. Trovi un sacco di arpie (naso acquilino) e poco altro. Quando hai la morosa portala pure lì, vi fate la passeggiata lungo il fiume 👫

La trovo proprio carina.

Tralasciando la figa, è una città che mi ha colpito subito: a differenza di Milano e di altre città che ho visto in vita mia.

Il fiume è bellissimo, soprattutto vicino alla parte del castello. 
L’ho girata anche da solo, di notte e soprattutto nella piazza del mercato.

L’unico problema erano le tipe che ti fermavano per portarti nei night club, però per allontanarli bastò fargli vedere la carta d’identità. Li la maggiore età è 19 anni? Perché io avevo 18 anni  e si allontanavano subito, dicendo che minimo 19 anni serviva per partecipare.

 

Probabilmente ci ritornerò 

Modificato da Wyatt99
Link al commento
Condividi su altri siti

mrjako

Se mi dai l'ok vorrei aprire un thread dove ti intervisto a ruota libera alla Joe Rogan, solo che sei tu l'ospite fisso del podcast in forma scritta @leavingmyheart

  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

leavingmyheart
53 minuti fa, Maldoner ha scritto:

Come hai affrontato e affronti questo aspetto?

È una delle cose che piano piano mi sta facendo cagare addosso nella vita.

(E di mio sono un tipo solitario e introverso, a cui piace stare da solo)

Come riesci a non marcire in casi come questi, sapendo che non vieni in mente a nessuno, non avendo nessuno con la quale spendere il proprio tempo, con la quale aprirsi emotivamente ecc ecc?

Immagino che la risposta sia: smettendo di essere soli e creando legami.

Ma tu come hai fatto fronte a questi problemi?

 

 

la risposta che alcuni ti darebbero è <<fa qualcosa!! azione!!>> come dicevano a me 🙂

ma la verità è che emotivamente non ci riesci perché è tutto flippato alla base. 

Io ho vissuto per un certo periodo in un hostel party. Stavo in mezzo a un fiotto di gente, e c'era più di una carina che lavorava alla reception, soprattutto una in particolare. Ci ho avuto moltissime interazioni. Lei super solare, ma...... era come se ci fosse un vetro tra me e lei. E non solo tra me e lei, ma anche con altre sue colleghe. Conta che io ho una sensibilità molto elevata e se c'è qualcosa che non quadra me ne accorgo subito. E sentivo che queste interazioni erano uno spalare l'acqua con la forca. Gli upgrade non li sentivo. E avevo fatto caso che lei non rispondeva a me, in realtà. Nel senso che tu stai facendo 

1... 2... 3

ma lei fa 

2... 2... 2

partiva già da 2 (socievole, solare, open, scherzosa, mi toccava, etc..) 

ma al mio 3 non faceva 3.

Non solo, ma se io andavo a 0 (ignorarla completamente) lei sempre restava su 2 2 2.

Lo sentivo che c'era qualcosa di strano. Mi sentivo tagliato fuori da tutto. E ci piangevo letteralmente sulla cosa. 

 

Perché tutto ciò? eh... tu sei un cliente, per lei sei lavoro. È tutta lì la storia. Lei è settata su quello, il mindset del lavoro. Pensa al suo boss quando parla con te, non a te. Infatti poi mi accorsi che il modo in cui si poneva con me era lo stesso modo in cui si poneva con gli altri. 

Era ovvio, evidente. Io mi sentivo bloccato. Non perché volevo stare nella famosa comfort zone. Non era quello il motivo per cui non le ho mai proposto di vederci fuori. Lo sapevo che avrebbe declinato con qualcosa come <<sono molto occupata, devo sempre studiare etc... però se vuoi puoi andare al posto xyz.. >> o qualcosa del genere. Se mi fossi sentito una risposta così me ne sarei dovuto andare via da lì perché sarebbe stato troppo umiliante. Succede così quando stai dentro un contesto, ti ci abitui e ti fai la reputazione di quello che non ci prova. Se poi improvvisamente ci provi la tua reputazione è rovinata. Perché si capirebbe che sei un falso, FINGEVI di non avere interesse per lei e invece lo avevi. 

È sempre pericoloso giocare in casa, coi membri della casa, se ti sei fatto conoscere come quello risoluto a priori. 

Figuriamoci se poi sei un loro cliente. Il peggio del peggio.

 

Mesi dopo mi trovavo in un'altra città. Conobbi questa donna che lavorava in un cafè. Mi piaceva un sacco. Un giorno mi decisi a provarci veramente. Stavamo lì a parlare. E anche se pure in quel caso non sentivo che non c'erano upgrade, proposi di scambiarci i numeri. Quella fece una faccia così 🙄. Mi propose il contatto Fb. 

 

Ebbi tanti altri fallimenti così. 

Cosa c'era in me che non andava bene? 

Eh. Giocavo d'azzardo. Era quello il problema. Non avevo un lifestyle vantaggioso. Ovvio che perdessi continuamente. Col risultato di bruciare capitale psicologico inutilmente. Sofferenze inutili. 

Ti senti tagliato fuori perché lo sei. Non fai parte di niente. E non è assolutamente facile cominciare a farne parte. 

  • Grazie! 1
  • Abbraccio 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Maldoner
3 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

la risposta che alcuni ti darebbero è <<fa qualcosa!! azione!!>> come dicevano a me 🙂

ma la verità è che emotivamente non ci riesci perché è tutto flippato alla base. 

Io ho vissuto per un certo periodo in un hostel party. Stavo in mezzo a un fiotto di gente, e c'era più di una carina che lavorava alla reception, soprattutto una in particolare. Ci ho avuto moltissime interazioni. Lei super solare, ma...... era come se ci fosse un vetro tra me e lei. E non solo tra me e lei, ma anche con altre sue colleghe. Conta che io ho una sensibilità molto elevata e se c'è qualcosa che non quadra me ne accorgo subito. E sentivo che queste interazioni erano uno spalare l'acqua con la forca. Gli upgrade non li sentivo. E avevo fatto caso che lei non rispondeva a me, in realtà. Nel senso che tu stai facendo 

1... 2... 3

ma lei fa 

2... 2... 2

partiva già da 2 (socievole, solare, open, scherzosa, mi toccava, etc..) 

ma al mio 3 non faceva 3.

Non solo, ma se io andavo a 0 (ignorarla completamente) lei sempre restava su 2 2 2.

Lo sentivo che c'era qualcosa di strano. Mi sentivo tagliato fuori da tutto. E ci piangevo letteralmente sulla cosa. 

 

Perché tutto ciò? eh... tu sei un cliente, per lei sei lavoro. È tutta lì la storia. Lei è settata su quello, il mindset del lavoro. Pensa al suo boss quando parla con te, non a te. Infatti poi mi accorsi che il modo in cui si poneva con me era lo stesso modo in cui si poneva con gli altri. 

Era ovvio, evidente. Io mi sentivo bloccato. Non perché volevo stare nella famosa comfort zone. Non era quello il motivo per cui non le ho mai proposto di vederci fuori. Lo sapevo che avrebbe declinato con qualcosa come <<sono molto occupata, devo sempre studiare etc... però se vuoi puoi andare al posto xyz.. >> o qualcosa del genere. Se mi fossi sentito una risposta così me ne sarei dovuto andare via da lì perché sarebbe stato troppo umiliante. Succede così quando stai dentro un contesto, ti ci abitui e ti fai la reputazione di quello che non ci prova. Se poi improvvisamente ci provi la tua reputazione è rovinata. Perché si capirebbe che sei un falso, FINGEVI di non avere interesse per lei e invece lo avevi. 

È sempre pericoloso giocare in casa, coi membri della casa, se ti sei fatto conoscere come quello risoluto a priori. 

Figuriamoci se poi sei un loro cliente. Il peggio del peggio.

 

Mesi dopo mi trovavo in un'altra città. Conobbi questa donna che lavorava in un cafè. Mi piaceva un sacco. Un giorno mi decisi a provarci veramente. Stavamo lì a parlare. E anche se pure in quel caso non sentivo che non c'erano upgrade, proposi di scambiarci i numeri. Quella fece una faccia così 🙄. Mi propose il contatto Fb. 

 

Ebbi tanti altri fallimenti così. 

Cosa c'era in me che non andava bene? 

Eh. Giocavo d'azzardo. Era quello il problema. Non avevo un lifestyle vantaggioso. Ovvio che perdessi continuamente. Col risultato di bruciare capitale psicologico inutilmente. Sofferenze inutili. 

Ti senti tagliato fuori perché lo sei. Non fai parte di niente. E non è assolutamente facile cominciare a farne parte. 

Concordo al cento per cento con quello che hai detto e lo capisco benissimo.

Però ammetto di non aver capito cosa c'entri con le mie domande.

Link al commento
Condividi su altri siti

Wyatt99
4 minuti fa, Maldoner ha scritto:

Concordo al cento per cento con quello che hai detto e lo capisco benissimo.

Però ammetto di non aver capito cosa c'entri con le mie domande.

Un poeta non risponde rispetto a ciò che chiede lo studente, risponde rispetto a ciò che il suo io vuole.

  • Abbraccio 1
Link al commento
Condividi su altri siti

leavingmyheart
11 minuti fa, Maldoner ha scritto:

Concordo al cento per cento con quello che hai detto e lo capisco benissimo.

Però ammetto di non aver capito cosa c'entri con le mie domande.

 

 

e allora capirai 🙂

Link al commento
Condividi su altri siti

Wyatt99
1 ora fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

e allora capirai 🙂

Io voglio una tua opinione su Danzica, Cracovia, Varsavia, Lodz e Breslavia.

No @leavingmyheart, non potrai sfuggirmi.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

gelsomino
1 ora fa, Wyatt99 ha scritto:

Un poeta non risponde rispetto a ciò che chiede lo studente, risponde rispetto a ciò che il suo io vuole.

Non rispondono a quello che gli chiede la gente i poeti scrivono poesie, e la Poesia è la loro Risposta(semicictazione difficile)

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...