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Vivere a milano, quanto costa?


decatron

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2 minuti fa, Maldoner ha scritto:

La solitudine.

Non stare da solo, ma proprio essere solo.

Sono sincero, ho provato a risponderti ma ho rinunciato perché ripensando ad esperienze di altre persone e amici è una situazione per cui entrano in gioco troppe variabili, anche a livello di cambiamenti personali. La mia esperienza in merito sarebbe abbastanza relativa nel contesto.

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Jagar
Il 11/6/2022 at 18:11, evolutionator ha scritto:

non abito a milano, conosco genete che abita o ha abitato a milano
i principali problemi di cui so di milano: il costo della vita, ovviamente, e che i milanesi non contemplano il resto del mondo all'esterno di milano
per dire io son abituato che se devo andare da qualche parte come minimo devo fare 20 minuti macchina, o anche 40; un milanese se deve andare da un quartiere all'altro già ci pensa due, anche tre volte (comunque non che la cosa sia un'esclusiva di questa città)

non so se andando a vivere magari alla periferia della città metropolitana i costi siano un pochettino inferiori, per dire pero o san giovanni o san donato, al limite della metro
la gente che conosco che ha lasciato milano ne rimpiange gli eventi, l'attività costante
ma poi comunque dov'è che vuoi incontrare persone? alla chiesetta del paese? all'alimentari/tabacchino? cioè dai
e per di più, se vai a dire ad una ragazza di città che vieni da fuori si spegne subito l'interesse, quindi...

non lo so, ci son problemi da una parte come ce ne sono dall'altra
lascia stare milano e vieni a torino

"Dalla provincia al centro città
Si parla un'altra lingua, nananana
Lui va dall'idroscalo fino a San Babila
Ma lei non verrà mai, lì nell'hinterland"

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Jagar
Il 12/6/2022 at 11:04, Maldoner ha scritto:

Come hai affrontato e affronti questo aspetto?

È una delle cose che piano piano mi sta facendo cagare addosso nella vita.

(E di mio sono un tipo solitario e introverso, a cui piace stare da solo)

Come riesci a non marcire in casi come questi, sapendo che non vieni in mente a nessuno, non avendo nessuno con la quale spendere il proprio tempo, con la quale aprirsi emotivamente ecc ecc?

Immagino che la risposta sia: smettendo di essere soli e creando legami.

Ma tu come hai fatto fronte a questi problemi?

Sono da un anno e mezzo in queste condizioni, ma in una inutile città da 20k abitanti, dopo aver lasciato la mia da 350k circa. In generale anche io sono sempre stato da solo senza troppi problemi perché ho cose da fare e che mi piacciono ma allo stesso tempo amo la socialità ed uscire, aggiungo anche mai avute relazioni per cui non ho manco mai avuto quel tipo di legame o appoggio. Nell'ultimo anno e mezzo però, a parte i periodi festivi di ritorno a casa, sono sempre stato solo: si, parli coi colleghi più grandi di te almeno 10 anni, con qualcuno in palestra, con istruttori, negozianti ecc...ma non stringi "amicizie", no "circolo sociale". Certamente ti senti via chat o telefono con familiari ed amici (questi ora sono meno di quanti ne ho lasciati quando me ne andai, perché è in questi momenti che ti rendi conto di chi c'è e chi non c'è, chi ti pensa e chi no). Viene in mente quella cazzo di frase di "Into the wild": Happiness is real only when shared, realizzata dal protagonista solo troppo tardi. 
Allo stesso tempo questo stare soli con se stessi aiuta in tanti modi: DEVI diventare indipendente, imparare a stare al mondo, e sei libero di fare un po' quello che vuoi. Quando cominci ad andare a fare cose da solo senza farti problemi, come per esempio andare a mangiare a ristorante, o a cinema, o a una mostra, o andare a trovare amici sparsi per l'Italia in autonomia, o addirittura girarti città varie da solo "all'avventura", beh, forse stai cominciando ad essere libero davvero. Io soffro la situazione, anche se spero duri ancora per poco, ma allo stesso tempo mi rendo conto che sono cresciuto più in questo anno e mezzo che quando avevo fatto nei precedenti 10 almeno (anche se in quelli c'è stata una crescita di maturità e determinazione notevole sotto vari aspetti), in cui forse non sarei mai andato a fare le cose che ho detto, adagiandomi invece sulla socialità ed il fatto che fare le cose senza gli altri è inutile.

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Jagar
23 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

la risposta che alcuni ti darebbero è <<fa qualcosa!! azione!!>> come dicevano a me 🙂

ma la verità è che emotivamente non ci riesci perché è tutto flippato alla base. 

Io ho vissuto per un certo periodo in un hostel party. Stavo in mezzo a un fiotto di gente, e c'era più di una carina che lavorava alla reception, soprattutto una in particolare. Ci ho avuto moltissime interazioni. Lei super solare, ma...... era come se ci fosse un vetro tra me e lei. E non solo tra me e lei, ma anche con altre sue colleghe. Conta che io ho una sensibilità molto elevata e se c'è qualcosa che non quadra me ne accorgo subito. E sentivo che queste interazioni erano uno spalare l'acqua con la forca. Gli upgrade non li sentivo. E avevo fatto caso che lei non rispondeva a me, in realtà. Nel senso che tu stai facendo 

1... 2... 3

ma lei fa 

2... 2... 2

partiva già da 2 (socievole, solare, open, scherzosa, mi toccava, etc..) 

ma al mio 3 non faceva 3.

Non solo, ma se io andavo a 0 (ignorarla completamente) lei sempre restava su 2 2 2.

Lo sentivo che c'era qualcosa di strano. Mi sentivo tagliato fuori da tutto. E ci piangevo letteralmente sulla cosa. 

 

Perché tutto ciò? eh... tu sei un cliente, per lei sei lavoro. È tutta lì la storia. Lei è settata su quello, il mindset del lavoro. Pensa al suo boss quando parla con te, non a te. Infatti poi mi accorsi che il modo in cui si poneva con me era lo stesso modo in cui si poneva con gli altri. 

Era ovvio, evidente. Io mi sentivo bloccato. Non perché volevo stare nella famosa comfort zone. Non era quello il motivo per cui non le ho mai proposto di vederci fuori. Lo sapevo che avrebbe declinato con qualcosa come <<sono molto occupata, devo sempre studiare etc... però se vuoi puoi andare al posto xyz.. >> o qualcosa del genere. Se mi fossi sentito una risposta così me ne sarei dovuto andare via da lì perché sarebbe stato troppo umiliante. Succede così quando stai dentro un contesto, ti ci abitui e ti fai la reputazione di quello che non ci prova. Se poi improvvisamente ci provi la tua reputazione è rovinata. Perché si capirebbe che sei un falso, FINGEVI di non avere interesse per lei e invece lo avevi. 

È sempre pericoloso giocare in casa, coi membri della casa, se ti sei fatto conoscere come quello risoluto a priori. 

Figuriamoci se poi sei un loro cliente. Il peggio del peggio.

 

Mesi dopo mi trovavo in un'altra città. Conobbi questa donna che lavorava in un cafè. Mi piaceva un sacco. Un giorno mi decisi a provarci veramente. Stavamo lì a parlare. E anche se pure in quel caso non sentivo che non c'erano upgrade, proposi di scambiarci i numeri. Quella fece una faccia così 🙄. Mi propose il contatto Fb. 

 

Ebbi tanti altri fallimenti così. 

Cosa c'era in me che non andava bene? 

Eh. Giocavo d'azzardo. Era quello il problema. Non avevo un lifestyle vantaggioso. Ovvio che perdessi continuamente. Col risultato di bruciare capitale psicologico inutilmente. Sofferenze inutili. 

Ti senti tagliato fuori perché lo sei. Non fai parte di niente. E non è assolutamente facile cominciare a farne parte. 

Il "fare qualcosa" è molto potente ma non è ovviamente una cosa per tutti o che si fa di punto in bianco.
Sull'ultima frase ti ho sentito particolarmente, è esattamente quello che sto vivendo io, per di più quando torno a casa (inteso abitazione) mi sento un vagabondo senza dimora tra le mie stesse mura, sento che non mi appartiene più. Pure la mia città mi appare sfocata in un certo senso vedendola troppo poco, ma continua a piacermi.

Puoi spiegare :"Eh. Giocavo d'azzardo. Era quello il problema. Non avevo un lifestyle vantaggioso. Ovvio che perdessi continuamente. Col risultato di bruciare capitale psicologico inutilmente. Sofferenze inutili."? Il discorso del lifestyle mi sembra di averlo sentito riguardo al Predator, ed a me il Predator interessa parecchio.

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leavingmyheart
2 ore fa, Jagar ha scritto:

Into the wild

 

 

Posso dirlo che quel film è una cagata pazzesca? 👀

non sono nemmeno riuscito a finirlo da quanto era irritante. L'antimateralismo ostentato, giocare a fare il ribelle, l'antisistema, l'alternativo, l'idea che la verità/felicità/elevazione spirituale arrivi iniziando una convivenza con la foresta e gli animali selvatici... 

 

non mi sorprende che abbia avuto così tante recensioni positive. È l'ingratitudine inconsapevole di chi sta troppo bene e non sa cosa sia la miseria, quella vera. 

 

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mrjako
22 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

Posso dirlo che quel film è una cagata pazzesca? 👀

non sono nemmeno riuscito a finirlo da quanto era irritante. L'antimateralismo ostentato, giocare a fare il ribelle, l'antisistema, l'alternativo, l'idea che la verità/felicità/elevazione spirituale arrivi iniziando una convivenza con la foresta e gli animali selvatici... 

 

non mi sorprende che abbia avuto così tante recensioni positive. È l'ingratitudine inconsapevole di chi sta troppo bene e non sa cosa sia la miseria, quella vera. 

 

Avevo previsto che avresti risposto miratamente su Into the wild

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Jagar
28 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

Posso dirlo che quel film è una cagata pazzesca? 👀

non sono nemmeno riuscito a finirlo da quanto era irritante. L'antimateralismo ostentato, giocare a fare il ribelle, l'antisistema, l'alternativo, l'idea che la verità/felicità/elevazione spirituale arrivi iniziando una convivenza con la foresta e gli animali selvatici... 

 

non mi sorprende che abbia avuto così tante recensioni positive. È l'ingratitudine inconsapevole di chi sta troppo bene e non sa cosa sia la miseria, quella vera. 

 

Se questo è quello che pensi posso dirti cha hai fatto male a non finirlo...ne saresti rimasto contento.

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leavingmyheart
8 minuti fa, mrjako ha scritto:

Avevo previsto che avresti risposto miratamente su Into the wild

 

😂

 

2 minuti fa, Jagar ha scritto:

Se questo è quello che pensi posso dirti cha hai fatto male a non finirlo...ne saresti rimasto contento.

 

no

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leavingmyheart

Non fatevi intortare da quelle robacce da sfigati. Se volete guardare un film ribelle veramente figo... ❤️❤️

 

 

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gelsomino
38 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

Posso dirlo che quel film è una cagata pazzesca? 👀

non sono nemmeno riuscito a finirlo da quanto era irritante. L'antimateralismo ostentato, giocare a fare il ribelle, l'antisistema, l'alternativo, l'idea che la verità/felicità/elevazione spirituale arrivi iniziando una convivenza con la foresta e gli animali selvatici... 

 

non mi sorprende che abbia avuto così tante recensioni positive. È l'ingratitudine inconsapevole di chi sta troppo bene e non sa cosa sia la miseria, quella vera. 

 

Sei troppo pragmatico per piacerti into the wild...

che dobbiamo farci co into the wild??!

annnoi ci piace la fica.

tiè rifatti gli occhi con la fica

 

 

 

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