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come uscire dal coma


kimlong

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kimlong


ciao ragazzi,leggo questo forum da un pezzo ma non ho mai scritto nulla fino ad ora,anzi,e parecchio che non scrivo proprio piu nulla in generale e quindi mi scuserete se sembra un po tutto sconclusionato.
tra pochi giorno compiro 30 anni,e mentre una parte di me mi dice che dovrei essere al top come forma fisica,esperienza,vglia di vivere eccecc,l'altra,quella che guarda la realta di tutti i giorni e nella disperazione piu totale. Vi lascio imaginare quale delle due ha il sopravvento.

la mia vita e un disastro,e la sensazione che ho e di essere uscito da poco da un coma di almeno 10 anni e di non sapere fare piu nulla,di essermi perso una marea di cose,di non ricordare quelle fatte,ma peggio che peggio di non sapere come fare a recuperare.

sono sempre stata una persona abbastanza complicata fin da quando ero bambino ,forse sono uno di quegli iperattivi mai diagnosticati,poco importa,ma ho sempre avuto vicino a me pochissimi amici e mi sono sempre rifugiato nei miei passatempi e per molto tempo la cosa non mi ha creato grossi problemi,almeno fino alla maggiore eta,in quel periodo ho incominciato a sentire un certo disagio ma era gestibile,poi c'era la scuola dove invece gli amici tutto sommato riuscivo a farmeli...ma la mia testa continuava a non funzionare bene,ho sempre avuto enormi difficolta a concentrarmi sulle cose,sono sempre distratto oppure mi inchiodo su una cosa (un libro,un film,un oggetto) mi ci concentro ma non elaboro ragionamenti,oppure inizio ad accavallare pensieri su pensieri scollegati tra loro
risultato:non concludo nulla.
ma non e sempre stato cosi,pochi periodi buoni,magari di quache mese mi portano ad una vita quasi normale,il resto e un disastro, negli ultimi due anni,da quando ho finito con la mia ultima ragazza la situazione non ha fatto altro che peggiorare poco alla volta,da fuori sembro una persona anche normale,detesto stare chiuso in casa e anzi faccio in modo di esserci il meno possibile,ma questo si trasforma in un vagabondare a vuoto per la citta senza concludere nulla,vorrei parlare con la gente,ne incontro tanta ogni giorno ma non riesco a dire mezza parola perche al posto del cervello sento un secchio vuoto,non sono brutto e noto anche le occhiatine delle ragazze ma ovviamente concludo zero. il lavoro e un problema grossso perche le mie difficota a concentrarmi mi fanno fare fatica anche sulle cose banali,tutti i miei sogni e le mie ambizioni ormai sono lontane,le sento perdute,non mi importano piu,mi sono rimasti solo due amici,logorati anche loro dalla vita,che sono sostanzialmente le uniche persone con cui parlo un po,la solitudine mi sta facendo impazzire ma non sono del tutto isolato,e che anche in mezzo agli altri mi sento completamente solo,sono alla deriva in balia di me stesso ma da fuori sembra tutto ok.
ho cercato di uscirne da solo,i manuali li ho letti,molte cose ho visto che gia le faccio (quando sto benino) ma non serve a nulla,ogni volta che torno a casa e come se il cervello si resettasse e ogni giorno devo ricominciare da zero,se mi chiedono come e essere felici ormai non lo ricordo piu. Ho capito che da solo a questo punto non riesco a uscirne,ho cercato uno psichiatra,non posso permettermi di pagarne uno,andare all'asl e difficile,ho prenotato ,ci vogliono ancora settimane di attesa,in pratica o dai fuori di matto di brutto per strada o non ti aiuta nessuno.
Mi guardo intorno e capisco che ho perso esperienza,intendo dire,non so proprio trattare con gli altri,persino un ragazzino di 15 anni sarebbe piu brillante di me e questo a 30 anni e tremendo perche nessuno ti viene incontro e si crea il circolo vizioso in qui non volgio restare intrappolato per il resto dei miei giorni.
non voglio perdere altri 10 anni di vita,non so piu dove sia l'uscita da questa situazione,accetto consigli di ogni genere.

 

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gelsomino
2 ore fa, kimlong ha scritto:



tra pochi giorno compiro 30 anni,e mentre una parte di me mi dice che dovrei essere al top come forma fisica,esperienza,vglia di vivere eccecc,l'altra,quella che guarda la realta di tutti i giorni e nella disperazione piu totale. Vi lascio imaginare quale delle due ha il sopravvento.

 

 

sindrome dell'orologiaio 

ti senti come un orologiaio svizzero , vorresti mettere a posto tutti gli ingranaggi dell'orologio a posto, ma non sai da dove cominciare e lo chiudi in un cassetto

a prender polvere, intanto il tempo passa !

...che poi anche un orologio scassato ti da un punto di riferimento temporale...

basta sapere quanto tempo o sottrarre o aggiungere,,,,,

ps... tra qualche anno ... tutto svanirà ...anche tu....

rimarrà solo l'orologio che non funziona nel cassetto.... a prender polvere...

per il momento accontenati di questo che ho scritto... che non ho piu' voglia di scrivere... ma io lo sapevo che sarebeb andata a finire cosi'....

pero' quel po' di entusiasmo che mi serviva per iniziare a scrivere il post l'ho trovato,,,,o forse l'ho simulato...

ma io lo sapevo...

cappellaio-matto.jpg

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kimlong

Il paragone calza a pennello! se la mia testa e un orologio allora i pensieri sono gli ingranaggi che invece di essere montati tutti per bene sono buttati dentro alla rinfusa come quelli della fotoe invece di fare tic tac fanno bong,sdang o non fanno nulla.

 

Ma io non sono un orologiaio e non ho la piu pallida idea di come si faccia a metterli tutti a posto questi ingranaggi, ci vorrebbe qualcuno con un disegno che sappia dove vanno...ma dove lo trovo?

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gelsomino
3 minuti fa, kimlong ha scritto:

Il paragone calza a pennello! se la mia testa e un orologio allora i pensieri sono gli ingranaggi che invece di essere montati tutti per bene sono buttati dentro alla rinfusa come quelli della fotoe invece di fare tic tac fanno bong,sdang o non fanno nulla.

 

Ma io non sono un orologiaio e non ho la piu pallida idea di come si faccia a metterli tutti a posto questi ingranaggi, ci vorrebbe qualcuno con un disegno che sappia dove vanno...ma dove lo trovo?

oppure ti servirebbe solo un pezzo di metallo collocato su un quadrante in posizione "startegica" e la luce del sole...

il buon vecchio sole... quello che ci da la vita...la vita...

...e sapresti comunque che ora è.... e fanculo alle rondelle ....

ps... la tua testa non e' l'orologio e' una parte dell'ingranaggio........ 

Canones_gemelli_small.JPG

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  • 2 settimane dopo...
Oneiroi

Il problema che esponi è difficile trattarlo in un forum, poiché è pieno di sfaccettature non apprezzabili da un breve report (scritto per altro con connotazione emotiva e non scientifica). Di sicuro, un passo importante lo hai fatto nel momento in cui hai deciso di affidarti ad uno psicologo, cosa che in tanti non fanno a causa di stupidi preconcetti.

Delle tante problematiche che hai trattato, provo ad isolarne alcune:


- Problemi di concentrazione: quando leggi qualcosa, segui qualcosa e i tuoi pensieri ti portano altrove. Si possono trovare vari espedienti per aiutarti in questo senso, partendo da una alimentazione studiata e all'assunzione di determinati integratori, ma credo che nel tuo caso il problema sia legato a fattori ansiogeni e nervosi: occorre percui lavorare sulle cause di queste, per alleviare e col tempo eliminare il primo disturbo.


- Circoli sociali insoddisfacenti: le strade per far fronte a questo problema sono molte. Iscriversi ad un corso di qualche tipo che ti permetta di fare nuove conoscenze, potrebbe essere un primo passo: se il corso è propedeutico ad aiutarti nel risolvere qualche tua altra "lacuna", meglio ancora (per esempio teatro/recitazione, per migliorare dialettica, parlantina, improvvisazione, aiutandoti a riacquistare sicurezza nel dialogo col prossimo).


- Riprendere a coltivare le tue ambizioni: che siano lavorative o di altro genere, torna a porti degli obbiettivi. Parti da cose semplici, realizzabili in brevi lassi di tempo (imparare qualcosa di semplice, scambiare qualche parola con uno sconosciuto/a, memorizzare una poesia, ecc.) per poi progredire a quelli più complessi (migliorare la posizione lavorativa, imparare a suonare uno strumento, sedurre una donna, ecc). La raccomandazione è lavorare a piccoli passi, però: devi acquisire familiarità con la sensazione di successo e con lo stato d'animo che questo comporta.


- Chiudi col passato: violentati, se necessario, ma smettila di idealizzare te stesso con la descrizione che hai fatto in questo topic. Tu sei molto più di questo e nel tuo intimo lo sai, o non saresti qui, non cercheresti una molla per scattare e risollevare il tuo vero io. Identificati negli obbiettivi che ti poni e nei traguardi che da oggi raggiungerai: il fatto stesso di intraprendere un percorso deve farti capire che il vecchio lo hai lasciato alle spalle.
Buon lavoro!

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