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Come scaricare scopamico (e farlo coinvolgere)?!


CrazyGirl

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CrazyGirl
16 ore fa, capelli bagnati ha scritto:

 Sei stata rinchiusa in degli schemi mentali dolorosi che ti fanno solo soffrire e che riducono la tua creatività. La tua voglia di vivere e di esprimerti. 

Il problema è che non hai voglia di sbagliare. Perché gli stupidi... beh, sbagliano. 

Così perdi completamente la dualità. Perdi completamente l'accettazione delle parti. E ti riduci a vivere una vita con una sola corsia. Dove sei costretta a giocare la parte sempre di quella perfetta. Di quella giusta, corretta, che non sbaglia mai. Perché sbagliare è brutto e non devi sbagliare. Devi essere perfetta. 

Ma tu, CrazyGirl, non sei questa follia. Non sei tutto questo. Sei stata imbrigliata in una vita in cui il fallimento semplicemente non è concesso. E più ci pensi... più ti renderai conto di quanto la tua vita sia mediocre. Ti sei raccontata di essere indipendente, una donna solida, realizzata, in gamba... e invece, dentro di te, ti senti una fallita. Una fallita perché magari non sei sposata. Perché magari non hai un figlio. Una fallita perché magari non hai il lavoro che vuoi o l'hai raggiunto troppo tardi. E va bene... siamo tutti dei gran falliti. E abbiamo tutti delle vite mediocri. E fidati... una vita eccelsa non la vuoi.

Datti il permesso di fallire, di sbagliare. Di vestirti in un modo che non è perfetto. Di non essere all'altezza della situazione. Di fallire le aspettative degli altri. Altrimenti vivrai per sempre in una trappola. Una trappola per la tua mente. In cui sei semplicemente costretta a fare tutto giusto. Ad analizzare ogni microsituazione. Arrivando alla pazzia. Alla compulsione. Vivendo ogni giorno come se realmente a qualcuno importasse qualcosa di ciò che fai.

CrazyGirl, un giorno morirai. E quel giorno, sia che tu sia stata una brava bambina o tu abbia... perso l'onore... non cambierà nulla. Quel giorno, quando ti ricongiungerai con il tutto, nulla importerà. Perché tanto la tua vita l'hai vissuta. E ormai è troppo tardi. E tu... beh, tu. La stai sprecando, un minuto alla volta.

Prenditi i tuoi no. Prenditi i tuoi rifiuti. Vedersi rifiutare è la cosa più bella del mondo. Perché è una vita senza rimpianti. La vita di chi tenta. La vita di chi spinge fino alla fine anche dovesse andare per terra. La vita di chi se vuole entrare, porca puttana ci entra. La vita di chi non molla. La vita di chi si butta perché arrivare secondo è una merda e tu stai giocando per vincere. E arrivare secondo semplicemente non è un'opzione. E vuoi fallire. Vuoi farti rifiutare. Vuoi trovarti la sportellata che non ti fa entrare... perché proprio quando ormai ti sembra impossibile. Quando ormai il gioco si è fatto durissimo. Quando ormai tutti ti hanno dato per vinto... BAM.

Detto questo, CrazyGirl... perdona te stessa. Perdona te stessa per essere mediocre. Per non essere sempre la migliore. Per fare schifo. E anzi, inizia a farlo consapevolmente. A lavoro sbaglia qualcosa consapevolmente. Un giorno mettiti una calza si e una no. Una scarpa rosa e una fucsia. E vedrai che... beh, non gliene frega un cazzo a nessuno. Perché nessuno ti sta guardando. E tutti sono così concentrati su loro stessi.. che di te non gli interessa nulla.

Detto questo... grazie a te. Che ti apri. Che mi permetti di guardarti dentro. Di esplorare i tuoi segreti. E cercare di riordinare le carte che il destino ha scelto per te. O almeno, provarci. E ti assicuro, per me è una cosa davvero bellissima. Ormai viviamo in un mondo in cui fare sesso con una ragazza è diventata la cosa più semplice che ci sia. Farle aprire il cervello invece... è un dono rarissimo. Lasciato a gran poche persone. E ti ringrazio di esserti donata così.

@capelli bagnati grazie! Di cuore!

Ora...ti sembrerà esagerato quello che sto per dire...

Ma...non so come hai fatto a cogliere, in così poche cose che ho detto, l'essenza della mia personalità! Sei uno psicologo? Ci conosciamo già e non lo so?? Giuro, lo trovo incredibile!

Mi hai descritta alla perfezione!

L'unica sfumatura che correggerei è quella sui figli/matrimonio. Li è il contrario, mi sento una fallita/sfigata perchè per ora non li voglio, proprio no. Ma sento fortissimo il peso della società, della gente...che da me, la "brava ragazza, intelligente, a modo, con il fidanzato (che ore è ex) perfetto, con il lavoro perfetto" si aspetta che, dati i 30 anni, arrivino i figli, il matrimonio con l'abito bianco, la famiglia, la casa con il giardino! Mi sento soffocare da queste aspettative! E, da qualche mese, vivo una crisi personale non da poco. é come se stessi cercando di affermare me stessa, che nono è quella che tutti si aspettano, che tutti credono...ho scoperto di essere diversa! Finora, mi sembra di essere stata su una rotaia già definita...prima il diploma, poi la laurea, poi il primo lavoretto, poi la casa, la convivenza, poi il successo al lavoro. E adesso? Mi sento come arrivata in cima alla montagna (ai miei obiettivi, o a quelli che pensavo fossero i miei obiettivi) e non so più chi sono, cosa voglio, dove voglio andare. La rotaia, quella che ho percorso a testa bassa finora, mi porta in una direzione che io non voglio. Quindi, sono scesa da quel treno...e boh...mi sento...persa. Non ho più certezze. Ma...mi sento anche incredibilmente viva, seppur molto turbata e non tabnto serena.

Comunque, quello che volevo dirti è che ho letto il post stamattina, mi sono messa a piangere (di nuovo!) e ho capito che hai dannatamente ragione! Solo perdendo l'equilibrio si possono cambiare le cose, solo buttandosi, sbattendoci la testa e sbagliando, facendosi compatire, aprendo il proprio cuore!

E...ho affrontato la giornata con questo spirito. Ho rifiutato un suo invito a pranzo perchè avevo impegni, ma ho rilanciato per stasera o domani. Lui non poteva, mi ci sono arrabbiata, ho fatto una scenata...insomma si! Sarà stata una cazzata, sicuro! Sarò stata ridicola, anche questo è certo! Ma io volevo farlo, io sono così, sono stata me stessa, senza strategie e fronzoli davanti a lui! Gli ho detto proprio "ammettilo che per te sono solo una scopamica che si sta appesantendo e non sai come fare a scappare da me". E lui? Non è scappato! Mi ha rassicurata, mi ha detto che non è così. é stato carino, dolce, simpatico. Abbiamo discusso, ma ora, non so...lo sento più vicino. Ho la sensazione che lui sia stato sincero. Adesso mi fido. Voglio provare a fidarmi del mio istinto, che mi guida verso di lui e fregarmene della ragione che mi dice di lasciar perdere.Non so, sarò stupida, ingenua...ma io credo davvero che lui sia frenato dalle sue complessità caratteriali, credo davvero che il rapporto che abbiamo sia qualcosa da coltivare e provare a far crescere. Sbaglierò? Può darsi, ma fanculo!

Se non l'avessi fatto, sarei qui a rimuginare, a farmi seghe mentali su strategie e menate varie. Adesso, invece, mi sento bene. A posto con me stessa e a posto anche con lui.

Voglio vivermi (nel bene e nel male) questa situazione. Mi ci voglio impantanare...solo così capirò. E solo questa è vita. Non nascondersi dietro alle maschere dell'appropriato, del corretto, del socialmente accettabile.

Basta...da oggi ho smollato i freni!

E questo...grazie alla tua ispirazione e a quella di tutti gli altri utenti!

Grazie mille ancora!

Ah...altra cosa che trovo profondamente vera. Io non avevi nessuna esperienza di sesso al di fuori di una relazione convenzionale. L'ho vissuta per la prima volta con questo ragazzo. Ora...mi sto accorgendo che è stato decisamente moooolto più facile fare numeri incredibili a letto...che fare quello che ho fatto oggi (cioè scoprirmi minimamente).

Quindi...sarà lo schermo che ci divide, sarà che non conosciamo le rispettive identità...ma...mi conosci alla grande, ora!

 

 

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CrazyGirl
6 ore fa, crociato ha scritto:

Ciao,
apprezzo moltissimo alcune risposte che sono state date con una limpidezza davvero ammirevole. Cerca di trarne il più possibile, per te stessa. E' qualcosa di davvero prezioso che ti è stato donato.
Detto questo,
la faccio molto più semplice: ti sta bene quello che lui ti offre? Si / No
Si riduce tutto a questo. Se la risposta fosse si, davvero, non saremmo qui a parlarne.
Se la risposta è no, e lui a parte qualche goffo tentativo non è mai riuscito o non ha mai voluto rimediare in maniera definitiva, allora sappi che con tutta probabilità non otterrai mai altro. Anche riuscendo ad "ingabbiarlo" con qualche gioco psicologico, prima o poi tornerà se stesso.
Devi valutare tu se questo ti va bene. Per te stessa.

ciao Crociato!

Anche io trovo incredibile l'aiuto che ho ricevuto!

Non me lo sarei mai aspettata! é davvero qualcosa di prezioso. Consigli gratuiti e spassionati e impegnati di completi sconosciuti! Quello che posso fare, ora, è cercare io di essere utile a qualcu' altro in qualche modo!

Ora Crociato...non so se hai letto la mia ultima risposta a Capelli Bagnati...

la sintesi è che, anche se la ragione mi dice di no, l'istinto mi dice di credere in lui. anche se ora io vorrei già di più (e quindi, al momento non mi soddisfa a pieno quello che mi offre)...non posso obbligarlo a darmi quello che voglio con i miei tempi. Credo di dover provare a giocarmela, a viverla, rispettando i suoi e cercando di farlo con serenità e consapevolezza del rischio che corro. Io credo nella sua sincerità, non so che farci, non riesco a credere che mi stia ferendo consapevolmente, ora che sa di avere il mio cuore in mano. Credo che il problema, per lui, sia proprio aprirsi davvero con me, sentirsi se stesso e fidarsi. 

non aspetterò per sempre...questo è chiaro. Ma non voglio abbandonare la nave ora.

Quindi...me la giocherò, ma non come ho fatto finora (con la maschera della forte, che se ne frega, che non ha sentimenti, che fa i giochetti), ma con la libertà di essere me stessa. forse, chi lo sa...sarà proprio questo a dare una svolta. E se così non fosse...beh, io sarò stata fedele a me stessa, questo è quello che conta.

Grzie!

 

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CrazyGirl
Il 23/4/2018 alle 14:34 , Cagliostro ha scritto:

Possibile che sia una testa di cazzo, detto questo, se così fosse, è irrilevante il fatto che tu gli abbia parlato col cuore in mano. Il fatto che sia una testa di cazzo lo "legittima" a comportarsi come meglio crede, prendendosi quello che vuole come e quando vuole e calpestando, eventuali, tuoi sentimenti senza il minimo senso di colpa. Questo la testa di cazzo fa. 

Ciao Cagliostro! Grazie del tuo punto di vista, apprezzatissimo!

Allora si...possibile che la sia. Ma...come dicevo...il mio istinto mi dice che non la è, nonostante la mia ragione mi metta in guardia. Voglio provare a credere in lui. so che rischio...ma credo che ne valga la pena! Voglio buttarmi (si, non ho paracaduti, rischio di sfracellarmi, lo so), voglio farlo!

Il 23/4/2018 alle 14:34 , Cagliostro ha scritto:

Sei libera di interpretare le cose come meglio credi, ma mi permetto di consigliarti di considerare questo: occhio a non voler interpretare le cose a tuo "uso e consumo".

Perché vedi, se dovessi malauguratamente prenderla nel culo, poi a nulla varranno giustificazioni di sorta sul "ma a me sembrava che... credevo che lui...ero convinta che noi..."

Lo so..sto giocando a mio rischio e pericolo. so che non potrò mai rinfacciargli niente. So anche che se le cose andranno male, avrò voglia di farlo, e forse lo farò e sarà inutile!

Però, conoscendomi...so di essere piuttosto prevenuta e diffidente. Di solito interpreto con malizia, con occhio critico, con diffidenza, non con ingenuità. La mia più cara amica (l'unica che sa oltre a voi) mi ha detto che sono troppo malfidata. La stessa cosa mi ha detto lui. So che questa è una mia caratteristica/difetto. Quindi...si, c'è il rischio che io stia mal interpretando...ma, pazienza.

Non so se quello che provo sia amore o che...so che in 30 anni...non ricordo l'ultima volta che l'ho sentito. Forse mai. Quindi...cosa posso fare, se non tuffarmici dentro, rischiare e vivermelo?

Se mi ferirà...so che potrò contare su di voi per rimettere insieme i pezzi!

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Giraluna

Credo che non siate armonici. Se lo foste, suonereste insieme anche fuori dagli incontri.

Quando anche i baci sono contati col contagocce ... Non so quanto possiate essere davvero armonici.

Aspettare qualcuno che non ha i tuoi tempi ci può stare,però così diverso e frenato ... Non so ... 

Ti auguro sia l'occasione che cercavi per crescere. Eppure voglio lanciarti una domanda: vuoi crescere con lui che non sa ancora far crescere la naturale spontaneità nelle relazioni, anche solo sessuali, o con un uomo che sappia cosa vuole senza farti ciondolare nel nulla cosmico?

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capelli bagnati
1 ora fa, CrazyGirl ha scritto:

@capelli bagnati grazie! Di cuore!

Ora...ti sembrerà esagerato quello che sto per dire...

Ma...non so come hai fatto a cogliere, in così poche cose che ho detto, l'essenza della mia personalità! Sei uno psicologo? Ci conosciamo già e non lo so?? Giuro, lo trovo incredibile!

Mi hai descritta alla perfezione!

L'unica sfumatura che correggerei è quella sui figli/matrimonio. Li è il contrario, mi sento una fallita/sfigata perchè per ora non li voglio, proprio no. Ma sento fortissimo il peso della società, della gente...che da me, la "brava ragazza, intelligente, a modo, con il fidanzato (che ore è ex) perfetto, con il lavoro perfetto" si aspetta che, dati i 30 anni, arrivino i figli, il matrimonio con l'abito bianco, la famiglia, la casa con il giardino! Mi sento soffocare da queste aspettative! E, da qualche mese, vivo una crisi personale non da poco. é come se stessi cercando di affermare me stessa, che nono è quella che tutti si aspettano, che tutti credono...ho scoperto di essere diversa! Finora, mi sembra di essere stata su una rotaia già definita...prima il diploma, poi la laurea, poi il primo lavoretto, poi la casa, la convivenza, poi il successo al lavoro. E adesso? Mi sento come arrivata in cima alla montagna (ai miei obiettivi, o a quelli che pensavo fossero i miei obiettivi) e non so più chi sono, cosa voglio, dove voglio andare. La rotaia, quella che ho percorso a testa bassa finora, mi porta in una direzione che io non voglio. Quindi, sono scesa da quel treno...e boh...mi sento...persa. Non ho più certezze. Ma...mi sento anche incredibilmente viva, seppur molto turbata e non tabnto serena.

Comunque, quello che volevo dirti è che ho letto il post stamattina, mi sono messa a piangere (di nuovo!) e ho capito che hai dannatamente ragione! Solo perdendo l'equilibrio si possono cambiare le cose, solo buttandosi, sbattendoci la testa e sbagliando, facendosi compatire, aprendo il proprio cuore!

E...ho affrontato la giornata con questo spirito. Ho rifiutato un suo invito a pranzo perchè avevo impegni, ma ho rilanciato per stasera o domani. Lui non poteva, mi ci sono arrabbiata, ho fatto una scenata...insomma si! Sarà stata una cazzata, sicuro! Sarò stata ridicola, anche questo è certo! Ma io volevo farlo, io sono così, sono stata me stessa, senza strategie e fronzoli davanti a lui! Gli ho detto proprio "ammettilo che per te sono solo una scopamica che si sta appesantendo e non sai come fare a scappare da me". E lui? Non è scappato! Mi ha rassicurata, mi ha detto che non è così. é stato carino, dolce, simpatico. Abbiamo discusso, ma ora, non so...lo sento più vicino. Ho la sensazione che lui sia stato sincero. Adesso mi fido. Voglio provare a fidarmi del mio istinto, che mi guida verso di lui e fregarmene della ragione che mi dice di lasciar perdere.Non so, sarò stupida, ingenua...ma io credo davvero che lui sia frenato dalle sue complessità caratteriali, credo davvero che il rapporto che abbiamo sia qualcosa da coltivare e provare a far crescere. Sbaglierò? Può darsi, ma fanculo!

Se non l'avessi fatto, sarei qui a rimuginare, a farmi seghe mentali su strategie e menate varie. Adesso, invece, mi sento bene. A posto con me stessa e a posto anche con lui.

Voglio vivermi (nel bene e nel male) questa situazione. Mi ci voglio impantanare...solo così capirò. E solo questa è vita. Non nascondersi dietro alle maschere dell'appropriato, del corretto, del socialmente accettabile.

Basta...da oggi ho smollato i freni!

E questo...grazie alla tua ispirazione e a quella di tutti gli altri utenti!

Grazie mille ancora!

Ah...altra cosa che trovo profondamente vera. Io non avevi nessuna esperienza di sesso al di fuori di una relazione convenzionale. L'ho vissuta per la prima volta con questo ragazzo. Ora...mi sto accorgendo che è stato decisamente moooolto più facile fare numeri incredibili a letto...che fare quello che ho fatto oggi (cioè scoprirmi minimamente).

Quindi...sarà lo schermo che ci divide, sarà che non conosciamo le rispettive identità...ma...mi conosci alla grande, ora!

Intanto CrazyGirl voglio dirti una cosa: brava. Brava perché ci hai provato. Brava perché hai cercato di andare oltre i tuoi schemi mentali. A cambiare, a essere diversa. E brava, perché l'hai fatto per te stessa e per nessun'altro. Per vivere bene la tua vita. Per essere felice. Ed è la cosa più coraggiosa che si possa fare.

Riguardo me, no non sono uno psicologo. Mi sono solo interessato da parecchi anni alla religione. Alla crescita spirituale. All'illuminazione in senso più lato. Adesso sto leggendo Mente zen, mente di principiante. Conversazioni sulla meditazione e la pratica zen. E' un bel libro, anche se complesso se non conosci certi concetti. Quando invecchi trovi sempre più connessioni. Dei fili invisibili che connettono le menti. Che connettono le persone. E quando riesci a capire questi fili, la tua esistenza comincia ad avere significato.

Poi, mi piace parlare. E mi piace aiutare, per quanto poco. Mi nutro di segreti. I segreti che hanno le persone, dentro i loro cuori. Le loro paure. Le loro storie, anche le più tragiche. Mi piace entrare dentro le persone. E magari riuscire a sistemare qualcosa, finché ammiro i loro bellissimi mondi interni. E capire come pensano, come ragionano. Andando sempre più... in profondità.

Passando al matrimonio, al fidanzato perfetto... mi ricordi un passaggio di Fight Club.

Cita

Protagonista: Io non conosco mio padre. Insomma, lo conosco, ma se n'è andato via quando avevo sei anni. Ha sposato un'altra donna, ha avuto altri figli. Lo fa ogni sei anni: va in una nuova città e mette su una nuova famiglia.
Tyler: Il cazzone ha aumentato le filiali! Il mio non ha fatto l'università, perciò era essenziale che ci andassi io.
Protagonista: Questa non mi è nuova.
Tyler: Così mi laureo, gli faccio un'interurbana e gli dico: "Papà, e adesso"? E lui: "Trovati un lavoro!".
Protagonista: Stessa cosa!
Tyler: A venticinque anni faccio la mia telefonata annuale e dico: "Papà, e adesso?" E lui: "Non lo so, vedi di sposarti!".
Protagonista: Sì, come a me... Uno non può sposarsi... Ho trent'anni, sono piccolo.
Tyler: Siamo una generazione di uomini cresciuti dalle donne. Mi chiedo se un'altra donna è veramente la risposta che ci serve.

Crescendo ti viene detto cosa fare. Ti viene detto chi essere. A volte ti viene detto anche cosa studiare e che vita vivere. Sembra quasi che i tuoi genitori sappiano esattamente come dovresti essere. Ciò che è giusto per te, come se la tua opinione, ciò che vuoi... non contasse un bel niente. E tu, da brava bambina, hai eseguito. Ti sei messa sui binari che ti hanno indicato e a testa china hai eseguito passo passo quello che ti dicevano di fare. E, leggimi attentamente, sei stata brava a fare tutto questo. Il tuo impegno, la tua fatica, il tuo voler eccellere e il tuo voler rendere felice la tua famiglia, sono sicuramente delle cose bellissime. E che ti fanno onore. L'unico problema è che magari non sono esattamente ciò che ti rendono felice.

Ti sei resa conto di esserne uscita stressata. Stravolta. Per l'ansia che ti hanno sempre messo addosso. Perché dovevi essere sempre perfetta in tutto e non potevi sbagliare. Come se fosse colpa tua che è finita con il tuo ex fidanzato. Come se fosse colpa tua che... beh, no. Non vuoi avere figli. Quantomeno non ora, non in questo momento. E non vuoi sposarti. Quasi che ormai il tempo sta scorrendo e per te è troppo tardi. Troppo tardi per essere felice.

Vedi, la felicità in senso stretto non esiste. Non esiste quello stadio che una volta raggiunto alla finalmente puoi rilassarti. Puoi tranquillizzarti perché ce l'hai fatta. Quasi che fosse una "laurea" in feliciologia, che una volta che l'hai conseguita, puoi stare serena perché ce l'hai fatta. Vivere una vita così, seguendo gli standard imposti dalla società in modo cieco e senza neanche rendersi conto di quello che stai facendo, ti prosciugherà solo ogni energia fino a spegnerti completamente. Questo perché finirai con il primo idiota che ha voglia di far contento anche lui i suoi genitori. Il primo idiota che vuole fare dei figli solo per poter dire a sua mamma "guarda, sono bellissimi, dimmi che sono stato bravo!"... ma quel bravo, tanto, non arriverà mai.

Sposarsi è un gesto bellissimo. E' il tuo modo per urlare al mondo quanto ami una persona. Quanto ti sta rendendo felice. Quanto è straordinaria la vostra relazione. Solo l'idea di farla con una persona mediocre... non ti fa rabbrividire fino in fondo nelle viscere? Solo l'idea di urlare al mondo quanto ami... una persona di cui ti frega relativamente... non ti fa capire la portata di quanta infelicità c'è nel mondo? E... beh. Ti auguro di conoscere una persona così. Una persona che quando ti perdi nei suoi occhioni... è come se fosse l'unica cosa che contasse. Una persona che ogni volta che la guardi ti chiedi se avrai la fortuna di avere dei figli così belli e sorridenti come lei. Una persona che ti riempia la vita in un modo tale che vorresti fare l'amore con lei continuamente. Perché stare staccata da questa persona è il dolore più grande che puoi vivere. E non importa se passano mesi o anni. Quella persona ti resterà sempre dentro. E anche se il matrimonio sarà distrutto, anche se non vi vedrete più, anche se non avrete avuto figli... sarai contenta, ogni istante, di aver potuto gridare a tutti quanto forte era il tuo amore per quella persona.

Quindi... beh, ti auguro davvero di conoscere una persona così. E ti auguro anche di non fare mai l'errore di banalizzare una cosa così bella. Piuttosto rimani single, viaggia, prova delle droghe nuove, fai sesso con i ragazzi più belli che trovi. Ma non rovinare una cosa così bella. E chi ti mette fretta, chi ti mette ansia, chi ti dice una cosa così tremenda.. guardali con compassione. Perché non sanno quanto stanno rovinando la loro vita. Non capiscono. Non si rendono neanche conto. Non è colpa loro. Ma guarda... e passa.

E ti dirò... tutti noi a un certo punto scopriamo di essere diversi. Quasi che la morale comune per noi non va bene. Vorremmo qualcuno che ci ami per quello che siamo. Che ci ami per quell'esserino fragile che sappiamo di essere. Vorremmo poterci aprire completamente. Renderci vulnerabili. Mostrare le nostre ferite... e non vederci giudicare, per l'ennesima volta. Vorremmo solo qualcuno che ci dica "sei stupenda... così come sei. Con tutti i tuoi difetti. Le tue paure. I tuoi paradossi". Poi in realtà... ti rendi conto che non sei diversa. Semplicemente... ti manca un tassello. Ti manca un pezzetto. Ti manca un capitolo della tua storia infinita. Ancora non hai capito qualcosa e pensi che per te quello non funzioni. Pensi che gli altri siano tutti diversi e che non ti possano capire. Non possano entrare nella tua testa per riuscire a vivere il dolore che provi. Ogni giorno... a vedere gli altri così distanti, così incapaci di provare le emozioni e sensazioni che senti nel petto. E si... è decisamente la cosa più brutta di tutte. Io ho pure pianto quando la ragazza che ho amato di più nella mia vita mi ha detto di non amarmi. Di non riuscire ad accettarmi per come sono. Ho pianto, anche se ho fatto tutto per non farlo. Perché io volevo lei. Avrei voluto con tutto me stesso che fosse la madre dei miei figli. Avrei voluto vedere i suoi occhi ogni giorno, mentre mi svegliavo alla mattina. E invece... ho rovinato tutto.

Ma pazienza. La vita va avanti. Senza di noi. Giorno dopo giorno. Anche se non importa più qualcosa.

E... sai. Forse riderai. Forse piangerai... quando ti renderai conto... che il ragazzo che ti piace... è quell'immagine perversa e deviata che hai di te stessa. Credi così tanto che la libertà, l'essere indipendenti, l'essere tutti d'un pezzo, quasi che non esternare le proprie emozioni sia un pregio... da aver trovato una persona così. Una persona da idolatrare. Da stimare. Proprio perché è il contrario di tutto quello che i tuoi genitori ti hanno detto di essere. Lo stimi, perché lui riesce a essere la persona senza regole e senza vincoli che vorresti essere. Vorresti essere lui, per poter andare dai tuoi genitori e dire "Mamma, vedi. SONO LIBERA!" e lasciare le catene. Sputare in faccia a tua madre. E volare finalmente senza le pietre che hai i piedi e che ti limitano.

Ma... ma purtroppo... è solo una grandissima tristezza. Perché tua madre ti ama. I tuoi genitori ti vogliono bene. E, seppur con i loro mille difetti, ti renderai conto che se ti dicono quello che dicono... è perché ti amano. E per quanto abbiano difetti, per quanto ti facciano soffrire, per quanto cerchino in tutti i modi di manipolarti perché tu diventi la figlia che hanno sempre desiderato... non lo fanno con cattiveria. Ed essere così, ferirli consapevolmente, rifiutarti di seguire la strada che hanno tracciato per te... non ti renderà più forte. Non ti renderà superiore, non ti renderà emancipata, indipendente, grande.

Ti renderà solo... una figlia che ferisce chi le ha dato tutto. Per cercarle di ottenere il successo e la felicità.

Arrivata a questo punto, potresti chiederti... si... ma quindi... cosa devo fare? In realtà... il cosa devi fare... è una tua scelta. Capire cosa ti può fare più soldi. E anche ciò che ti piace. Quello che hai sempre desiderato essere ed esprimere. E cominciare a perseguirlo. Perché sogni uno stile di vita diverso. Perché vuoi realizzare qualcosa per te. E anche se non sei sicura, anche se hai molti dubbi... tentare non ha mai ucciso nessuno. Ora sei da sola. Non hai più qualcuno che ti dice cosa fare. Che ti dà obiettivi per rendere piena la tua vita. Tocca a te scegliere il gioco da giocare. E soprattutto, le regole. Perché essere liberi non vuol dire essere senza regole. Citando il libro che ti dicevo all'inizio...

Cita

Ma la perfetta libertà non si trova senza delle regole. La gente, specialmente i giovani, pensa che libertà significhi fare tutto quello che si vuole, che nello Zen non ci sia alcun bisogno di regole. Ma per noi è assolutamente indispensabile avere delle regole. Ciò non significa però stare sempre sotto controllo. Finché avete regole, avete la possibilità di essere liberi. Cercare di ottenere la libertà senza essere consapevoli delle regole non ha alcun significato. E' per acquisire questa perfetta libertà che noi pratichiamo lo zazen.

Cosa vuoi raggiungere? In quanto tempo? Cos'è per te il successo? Come ti vedi? Che oggetti avrai fra 3 anni? E fra 5? Steve Jobs diceva "Stay hungry stay foolish". Purtroppo molti l'hanno citato nei modi più aberranti. Tuttavia, il suo invito era quello di non adagiarsi mai. Di avere sempre degli obiettivi. Di essere sempre affamati. Spingere sempre di più. Avere delle regole, degli obiettivi. Avere delle metriche per il proprio successo personale. Perché sono solo i risultati. I risultati per te importanti, che ti danno la motivazione per dare sempre di più. Per salire, per arrivare all'eccellenza. Senza risultati, senza regole, senza un percorso... c'è solo la depressione. E il sentirsi persa, sola, non compresa.

Detto questo, rinnovo la mia felicità se sono riuscito a farti piangere. E' il motivo per cui mi piace questo forum. Posso andare a colpire dei punti che normalmente non sarebbe educazione andare a colpire. Spesso le persone vogliono solo essere ascoltate, non vogliono realmente stare meglio. Risolvere i propri problemi. In quei casi... beh, è sconveniente esprimere la tua opinione spensierata. E non hai idea di quanto mi rende felice sapere che in te è in atto un cambiamento e che ti fa sentire meglio. E' la cosa più bella che potessi sentire. E ti rinnovo i complimenti e i ringraziamenti per essere stata così brava ad aprirti e a svelare i tuoi lati più nascosti. Ci vuole fiducia perché molti potrebbero usarli per colpirti. Per farti soffrire, ma veramente. Per manipolarti.

Ma purtroppo... è l'unico modo per progredire. Per arrivare a essere felici. O almeno, per provarci.

Nel film avatar, usano un'espressione: "Io ti vedo". Questa è la "dichiarazione d'amore" che si scambiano i Na'vi: ovvero, credo a ciò che i sensi mi manifestano; vedo che tu esisti, che io non sono l'universo intero, come istintivamente sono portato a credere. E dunque ti rispetto, cerco di trovare con te un'armonia accettandoti per quello che sei. Non tento di trasformarti in qualcosa di simile a me, ma vengo a incontrarti nel tuo territorio. Non significa semplicemente "vedere" l'altra persona nel semplice senso del termine ma, anzi, significa riuscire a comprendere tutto di essa, il suo spirito e il suo cuore.

CrazyGirl... io ti vedo.

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Nyne

Tutto molto valido e interessante.

Credo però si stia tralasciando un dettaglio fondamentale: essere sé stessi è cosa buona e giusta nella misura in cui si è anche consapevoli dei propri comportamenti disfunzionali e ci si direziona verso un miglioramento. A me sembra invece che CrazyGirl si stia per ora limitando a passare da un estremo all'altro -pura ricerca di convalidazione sociale a sfrenata istintualità. Il risultato sono comportamenti che denotano una viscerale insicurezza: in poche parole, emotivamente sei rimasta una bambina. 

Non lo dico con l'intento di offenderti, sia chiaro. La maggior parte della gente per strada non ha mai raggiunto una maturità emotiva. Credo per questo che potrebbe essere un ottimo spunto su cui riflettere e su cui lavorare per migliorare il rapporto con sé stessi e con gli altri -fare scenate e crogiolarsi per ore su alcune sciocchezze non mi sembra indice di serenità. E a lungo andare non ti porterà nulla di buono, né con questa persona, né con la prossima.

Concludo con un'ultima considerazione: quattro mesi non sono nulla, almeno per me. Magari per qualcun altro sono tantissimi. 

Capisco che per qualcuno, come per l'autrice della discussione, possa risultare incomprensibile. Ma questo è un limite suo.

Pretendere di essere amati sulla base esclusiva delle proprie insicurezze è folle, limitante e irrealistico.

Modificato da Nyne
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capelli bagnati
6 ore fa, Nyne ha scritto:

Tutto molto valido e interessante.

Credo però si stia tralasciando un dettaglio fondamentale: essere sé stessi è cosa buona e giusta nella misura in cui si è anche consapevoli dei propri comportamenti disfunzionali e ci si direziona verso un miglioramento. A me sembra invece che CrazyGirl si stia per ora limitando a passare da un estremo all'altro -pura ricerca di convalidazione sociale a sfrenata istintualità. Il risultato sono comportamenti che denotano una viscerale insicurezza: in poche parole, emotivamente sei rimasta una bambina. 

Non lo dico con l'intento di offenderti, sia chiaro. La maggior parte della gente per strada non ha mai raggiunto una maturità emotiva. Credo per questo che potrebbe essere un ottimo spunto su cui riflettere e su cui lavorare per migliorare il rapporto con sé stessi e con gli altri -fare scenate e crogiolarsi per ore su alcune sciocchezze non mi sembra indice di serenità. E a lungo andare non ti porterà nulla di buono, né con questa persona, né con la prossima.

Concludo con un'ultima considerazione: quattro mesi non sono nulla, almeno per me. Magari per qualcun altro sono tantissimi. 

Capisco che per qualcuno, come per l'autrice della discussione, possa risultare incomprensibile. Ma questo è un limite suo.

Pretendere di essere amati sulla base esclusiva delle proprie insicurezze è folle, limitante e irrealistico.

Non sono per niente d'accordo Nyne. Ho visto molte persone cambiare, migliorarsi e stare bene... e hanno avuto un percorso molto simile a quello che sta avendo adesso CrazyGirl.

Piangere è sicuramente un momento catartico ed è anche indicazione del fatto che dentro di lei effettivamente c'è stato un cambiamento. Le scenate sono state un modo suo di sfogare delle cose che finora si era tenuta dentro non per volontà ma per timore o educazione imposta. E' decisamente il segno più netto e forte di un cambiamento positivo in atto. Tanto che adesso lei stessa si sente più serena e in pace con se stessa. Per il semplice motivo che è tornata a essere allineata tra pensiero e azione.

Ho gran fiducia in CrazyGirl e nel suo cambiamento, mi sembra che si stia comportando molto meglio di tanti utenti che sono qui in questo forum.

Detto questo, se hai voglia Nyne, mi chiederei come mai hai sentito di lasciare questo commento a CrazyGirl. La mia opinione è che questo suo atteggiamento ti metta ansia o timore. Quando dici "La maggior parte della gente per strada non ha mai raggiunto la maturità emotiva"... sembra molto che sottoindendi "come me". Quasi a porti a un gradino di superiorità rispetto agli altri. Quasi che tu sia meglio rispetto al volgo per strada. Questo è ego, nella sua forma più pura. Ovvero, quando nasce dal confronto e dal sentimento di superiorità.

Citando il libro di cui parlavo nell'ultimo mio intervento: La pratica della mente zen consiste nella mente di principiante. L'innocenza della prima domanda, "Che cosa sono io?" è indispensabile in tutta la pratica zen, dall'inizio alla fine. La mente del principiante è vuota, libera dalle abitudini dell'esperto, pronta ad accogliere, a dubitare, e aperta a tutte le possibilità. E' il tipo di mente che può vedere le cose come sono, che un passo dopo l'altro e in un lampo può realizzare e comprendere la natura originaria di ogni cosa.

Nella mente del principiante ci sono tante possibilità. In quella dell'esperto, poche.

Dunque, dare libero sfogo ai propri sentimenti, anche in modo un po' scomposto, al fine di tornare in allineamento è decisamente preferibile e, anzi, indicato. La serenità interiore deriva proprio da un'accettazione continua dei propri sentimenti e stati interni. Cosa che normalmente non sfocia in reazioni così eccessive... perché l'accettazione è continua e stabile nel tempo. Se si interrompe e all'improvviso la si recupera, è quantomeno necessario una sorta di reazione per riuscire a requilibrare il tutto.

Infine, Nyne, è più vero il contrario. La mia impressione è che tu faccia fatica ad esprimere le tue emozioni e a lasciarti andare a essere. E trovi particolarmente pesante chi ti vuole chiederti di amarlo. Con tutti i suoi difetti e debolezze. Sentondolo come un peso, come una "maledizione divina". Probabilmente non di rado ti capita di essere corteggiata da ragazzi che diventano delle zecche e si accollano puntualmente. Tanto da cominciare a farti pensare che riesci a trovare solo casi umani che sanno solo attaccarsi a te.

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Cagliostro

Hai scelto cosa fare. Non intendo dissuaderti.

Forse è un'esperienza che devi fare, ti auguro di trarne il meglio. In un senso o nell'altro.

Ti offro un'ultima cosa: 
 

17 ore fa, CrazyGirl ha scritto:

Allora si...possibile che la sia. Ma...come dicevo...il mio istinto mi dice che non la è, nonostante la mia ragione mi metta in guardia. 

 

Dicono che l'istinto abbia già tutte le risposte, forse è vero. Ciò detto, su questo forum spesso si riconduce tutto quello che non è razionalità al concetto di "pancia", personalmente è una concezione che non condivido. Se nel profondo c'è l'istinto, ad un livello leggermente superiore,e al di sotto della razionalità, c'è qualcos'altro e in quel qualcosa ci stanno, fra le altre nevrosi e affini. L'ex utente FMJ le avrebbe definiti "costrutti".

Arrivando al punto, quando parli di istinto, bada bene, perchè se l'istinto può avere ragione è bene non confondere l'istinto con quello che può essere banalmente un emotional bias.

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Julian89
22 ore fa, CrazyGirl ha scritto:

@capelli bagnatiHo rifiutato un suo invito a pranzo perchè avevo impegni, ma ho rilanciato per stasera o domani. Lui non poteva, mi ci sono arrabbiata, ho fatto una scenata...insomma si! Sarà stata una cazzata, sicuro! Sarò stata ridicola, anche questo è certo! Ma io volevo farlo, io sono così, sono stata me stessa, senza strategie e fronzoli davanti a lui! Gli ho detto proprio "ammettilo che per te sono solo una scopamica che si sta appesantendo e non sai come fare a scappare da me". 

 

 

Sono rimasto un po' allibito da questo passaggio.

Spero ti sia resa conto che il tuo comportamento è folle e non è giustificabile con il "sono stata me stessa". 

Gli animali non hanno una corteccia cerebrale sviluppata come la nostra e sono puro istinto, ma tu non sei un animale.

Prima di aprire bocca devi usare il cervello.

Essere se stessi è ben diverso dallo scaricare sugli altri la propria frustrazione per "sentirci meglio". Perché tu questo hai fatto.

Gli hai scaricato addosso tutta la tua insicurezza.

E ti è andata di culo che sia stato comprensivo.

Tienitelo stretto 'sto ragazzo.

Sia chiaro: ci può stare che a te abbia dato fastidio la cosa, così come va benissimo manifestare un disagio , ma è importante farlo nel modo giusto (senza fare sparate alla cazzo di cane come hai fatto tu) e soprattutto capire se le nostre ragioni sono valide o meno. 

Avere un minimo di razionalità serve a questo: essere capaci di guardarsi dall'esterno, di estraniarsi e giudicarci nella maniera più oggettiva possibile. 

Nel caso specifico, se tu rifiuti un suo invito perché hai degli impegni, non puoi permetterti di fargli una simile sparata solo perché anche lui ha impegni come li hai tu.

Se non fossi passata da un estremo all'altro, te ne saresti accorta.

Ad ogni modo, sei una ragazza intelligente e sicuramente capirai. 

Devi solo calibrarti un po'. 

Dai che ce la fai.

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Nuovo_utente
Il 24 aprile 2018 alle 00:33 , capelli bagnati ha scritto:

Prenditi i tuoi no. Prenditi i tuoi rifiuti. Vedersi rifiutare è la cosa più bella del mondo. Perché è una vita senza rimpianti. La vita di chi tenta. La vita di chi spinge fino alla fine anche dovesse andare per terra. La vita di chi se vuole entrare, porca puttana ci entra. La vita di chi non molla. La vita di chi si butta perché arrivare secondo è una merda e tu stai giocando per vincere. E arrivare secondo semplicemente non è un'opzione. E vuoi fallire. Vuoi farti rifiutare. Vuoi trovarti la sportellata che non ti fa entrare... perché proprio quando ormai ti sembra impossibile. Quando ormai il gioco si è fatto durissimo. Quando ormai tutti ti hanno dato per vinto... BAM.

Grazie! 

DAVVERO!

Credo siano tra le più belle parole che io abbia mai letto in questo forum. L'esaltazione del fallimento...che poi è il vero movente dei nostri cambiamenti, miglioramenti, metamorfosi.

Mi ricordo ancora quella volta che dissi ad una ragazza di cui mi ero praticamente cotto..."mi sono innamorato di te...". 

Era la prima volta che lo facevo...ero lucido, consapevole ed estremamente sereno.

Provai un gran senso di LIBERTÀ...in quel preciso istante ero coerente con me stesso, perfettamente allineato...

Fui rifiutato! Nel classico modo che sanno fare le donne per farti meno male...il classico "non è il momento, sto vivendo un periodo davvero difficile..."

 

Da lì è iniziata la mia vita...fino a quel momento ero stato su un binario, nemmeno scelto da me. Mi ci avevano messo e io vedevo la vita scorrermi davanti. Per fortuna quel momento è successo non troppo tardi...intorno ai 20 anni. Vedo troppa gente, che per paura di essere rifiutati, rimane sottocoperta per anni. Rinchiuso nel suo bunker personale, senza mai esporsi, vivendo una vita già segnata, anestetizzato dalle apparenze a cui, vuoi o non vuoi, non ti senti di rinunciare. Perché a tutti piace essere perfetto e socialmente "buono" agli occhi degli altri. E si finisce a "vivere" esperienze false...a stare con partner che non si amano, a non sfasciare relazioni che non ci soddisfano...perché fare altrimenti significherebbe ammettere "si, ho fallito...ho sbagliato!". 

Ed in questa giostra dell'ipocrisia, a turno, saliamo e scendiamo TUTTI...

Ma la scelta, per fortuna,...di salire, restarci o scendere...quella rimane nostra! 

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