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amante e dipendenza


LittleStar

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LittleStar
47 minuti fa, Aeon ha scritto:

Mai sottovalutare a) l'intelligenza di una donna, e b) la costante illusione maschile di vivere in un film della Disney.

Mescola con lunghi orari di lavoro e una collaudata routine e il cocktail è servito.

@OdetoJoy Più o meno si... lui sta via tutto il giorno e rientra la sera a volte tardi. Io cerco di dargli attenzioni, comunque gli voglio bene e non mi viene difficile farlo. Non avrebbe motivi per sospettare. L'unica nota insolita è che non gli faccio mai toccare il mio cell cosa che un tempo faceva tranquillamente. 

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Miriam

@MichelaDevi io non la vedo così.  Nel suo racconto a mio avviso è emerso che lei nella sua vita ha avuto un solo uomo con cui poi è andata a vivere e quando sei molto giovane e vivi praticamente solo con l'unico uomo che hai avuto (e immagino sia una lunga storia da 10/15/20 anni) è normale che ti senti vincolata a lui e l'idea di troncare ti destabilizzi la vita completamente. Io colgo nel suo racconto che lei è innamorata dell'amante e che avrebbe lasciato il compagno se l'altro l'avesse ricambiata o spinta a farlo. Fare volontariato non vuole dire sperperare i soldi del marito (basta andare alla caritas e alle mense dei poveri, aiuti e non spendi soldi.)

Inoltre ha detto che sta cercando lavoro perché è sempre stata indipendente. Non mi sembra una che approfitta della situazione per essere mantenuta. Poi ognuno legge dietro le righe quello che vuole. 

E riguardo a te @LittleStar capisco come tu ti possa sentire dopo aver chiuso con il tuo amante, soprattutto perché mi sembra che tu abbia una sorta di dipendenza affettiva verso questa persona. L'ideale sarebbe stare sola per un bel po' così da capire chi sei oggi e cosa vuoi. Capisco anche che non sia facile chiudere con il tuo compagno/marito perché ti ritroveresti di colpo a dover camminare  da sola con le tue gambe. Se riesci prenditi del tempo per te stessa. Lascia stare chi critica e giudica dall'esterno, solo chi è all'interno di una situazione può capire cosa prova. Noi dall'esterno vediamo solo un piccolo frammento della tua vita, quel frammento che tu ci racconti. Ma secondo me nessuno può permettersi di giudicare la vita degli altri in base a quel frammento.

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MichelaDevi
27 minuti fa, Miriam ha scritto:

Fare volontariato non vuole dire sperperare i soldi del marito

Scusa ma rileggi, non ho mai detto che sperpera i soldi, nessuno le dice come deve fare ad usare i suoi soldi, ci mancherebbe altro. 

Vincolata? Da quanto è vincolata che si è fatta l'amante. Ma dai Miriam!!!

La sbandata ci sta tutta, ma mi sembra che abbia una bella vita, l'amore e queste cose qui, ad una certa età, passano in secondo piano... 

Sarò cinica e severa e per non provo compassione per questo genere di cose

Modificato da MichelaDevi
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Miriam
54 minuti fa, MichelaDevi ha scritto:

Brava che fai volontariato, ma qui nessuno giudica il fatto di come usi i soldi che ti da tuo marito

Da questo l'ho dedotto. Lo vedi che le parole vengono interpretate in base a chi legge? Per questo non condivido il giudicare nessuno mai.

Ma senti un po', per quale motivo non ci si può innamorare a 40/50/60 anni? Chi lo dice che l'amore è solo per i ragazzini? Innamorarsi è la cosa più bella che possa esistere! Fortunato chi riesce ad emozionarsi e innamorarsi e sentirsi vivo anche nella vecchiaia!! Mi dispiace sentire il tuo cinismo, forse hai sofferto molto e hai smesso di credere a tante cose. Non conosco la tua storia. Però ognuno può essere libero di credere all'amore, ai colpi di fulmini e alle storie assurde. Ognuno è libero di vivere la sua vita come meglio crede. 

Io per esempio se smettessi di credere all'innamoramento e alle emozioni che si provano, diventerei una persona molto triste.  Dipende da come ognuno decide o sceglie o si ritrova a vivere la propria vita 😉

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MichelaDevi

@Miriam non sono una persona triste, però sono molto materialista e sì ho sofferto, credo come tutti. I miei, se posso chiamare "consigli", sono ovviamente il riflesso di ciò che ho vissuto, e questo è chiaro. 

Per me ciò che scrivi non ha il minimo senso. Per quanto sia bellissimo l'amore (almeno da come lo scrivi, ti credo), in genere, comporta la sofferenza di qualcun altro che, in questo caso, è il marito ignaro di tutto. Però... poverina LittleStar, si sente vincolata.

Ora, chiaramente ciò che scrivo e scrivono gli altri è spesso teatralizzato, in modo tale da far capire la sensazione che prova chi scrive e quindi chi comunica con voi. Quindi niente psicanalisi.

A parte ciò, i fatti sono:

- Lei vuole un altro che non è suo marito

- Suo marito non lo sa

- Lei non comunica a lui questa sua insoddisfazione 

- Non ricordo se ha dei figli, ma ci sono di mezzo anche loro

- Lei soffre nell'essere vincolata.

Di fatto, nessuno ti impone di stare 15/20 con la stessa persona, ma ciò che davvero la vincola è la sua mancanza di libertà per l'assenza di lavoro. Lo trovo assurdo.

Conosco una persona che ha lasciato di proposito il marito perchè non andava d'accordo e con due figlie a carico si è trovata un lavoro e le ha mantenute e si è mantenuta da sola. Si è rimboccata le maniche e ha fatto bene. Però erano altri tempi, quindi più facile trovare lavoro...

 

Io ho pure sofferto, ma ho una visione lucidissima delle situazioni, rispetto sicuramente a te e ad altri.

 

Il concetto di amore ad una certa età magari è simile ma si controlla, almeno, mi aspetto che una persona adulta razionalizzi dinnanzi a certe situazioni e non che fantastichi su come sia la vita secondo Rosamunde Pilcher.

Modificato da MichelaDevi
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crociato

Più che altro lei si sta prendendo gli spazi ed il tempo per rifarsi una potenziale vita, senza lasciare a lui l'opportunità di fare lo stesso. Qualora in un futuro la relazione finisca, tra 5-10-15 anni, chissà, lui dovrebbe ricominciare da zero, mentre lei sarebbe preparata. Forse questo è il torto più grave.

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Ambasciatore

@LittleStar

Non credo tu possa avere dei consigli utili su questo forum o da chiunque altro.

Hai seguito l'istinto, non ti sei curata delle conseguenze, non ti sei presa la responsabilità di chiarire la situazione con gli altri e con te stessa. Non ti sto giudicando negativamente, è un comportamento che conosco bene perchè tante volte l'ho messo in atto anche io. Il problema è che quando si agisce in questo modo i consigli degli altri sono ininfluenti. Le soluzioni "ragionevoli" che potrebbero esserti consigliate ("lascia la persona con cui sei, e prova a vedere come va con l'amante e se molla l'altra", piuttosto che "molla entrambi e metti a posto il cervello", o ancora "molla l'amante e metti a posto le cose con il tuo compagno") sono tutte soluzioni a cui hai di certo già pensato. Ma non le percorri perchè sono più scomode rispetto al non decidere e restare nel limbo. Sarò fatalista ma mi pare molto probabile che tu possa restare nel limbo in cui ti trovi (lui che va e viene, marito con cui le cose vanno un pò bene e un pò male) finchè non saranno gli eventi esterni a decidere per te.

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TADsince1995
Il 18/5/2018 alle 16:15 , Miriam ha scritto:

Seguo con interesse la tua linea di pensiero.

Come ci si comporta in questi casi dove la donna è succube e dipendente, che sia il compagno o l'amante, e dove come in questa situazione l'unica cosa da fare è chiudere il rapporto/storia/relazione. E la mia domanda nel dettaglio è... come? Dirglielo o sparendo senza dire più nulla? Ti chiedo questo perché poi a mio avviso gli scenari possibili potrebbero essere:

A) lei lo dice parlandogli sinceramente sui suoi sentimenti e sull'impossibilità di proseguire il rapporto perché ci sta male. Lui potrebbe accettare e sparire e ognuno si fa la sua vita o.... dirle due paroline carine (sapendo di averla in pugno) e farla ricascare o mai allontanare. 

B) Lei sparisce senza dire nulla. Lui la cerca un paio di volte ma non essendone innamorato se ne fa una ragione. Lei non parlandogli ma limitandosi a sparire si risparmia la parte in cui con 2 moine lui la fa tornare sui suoi passi. 

La soluzione è comunque chiudere. Mi chiedevo quale fosse il metodo migliore dal tuo punto di vista. Grazie ☺

Il buon Rollo Tomassi ha scritto quella che lui definisce la "regola cardinale di ogni relazione" (non solo di natura amoroso/sessuale)

In ogni relazione, la persona con più potere è quella che ha meno bisogno dell'altro.

Chi ha meno bisogno dell'altro in questo caso? Chi ha più opzioni e/o opzioni migliori.

Normalmente, nella stragrande maggioranza dei casi, è la donna ad avere più opzioni e quindi più potere nel mercato sessuale. Perché è l'oggetto del desiderio che va conquistato e quindi crea competizione tra i maschi.

Almeno nei suoi primi 20 anni, quando nei maschi il testosterone scorre a fiumi e le donne sono nel picco della loro attrattività sessuale.

Ma qui parliamo di una di 38 anni che, a quanto mi è sembrato di capire, sta col suo compagno sin dalla prima giovinezza, quindi con zero esperienza relazionale, che si è trovata invischiata in una situazione completamente nuova (quella della "trombamica") e a lei aliena.

Il messaggio dell'amante è chiaro: o così o niente. E' lui che ha il potere in questo momento. C'è da capire se lei sia davvero innamorata dell'amante o se la sua sia soltanto una disperata voglia di evasione e di emozioni nuove, che non vive da decenni.

Se così fosse, è chiaro che la soluzione è chiudere. Se lo fa nel modo A o B poco cambia, nel caso B lei potrebbe soltanto recuperare un po' di amor proprio.

Se così non fosse, lei potrebbe anche rendersi conto che lui è solo un evasione e che, come dicevo prima, poteva esserci chiunque altro al posto suo. In quel caso potrebbe anche accettare e calarsi nel ruolo di trombamica, tanto prima o poi si annoierà lo stesso.

EDIT: Scusate, ho letto dopo che lei ha mollato l'amante, nonostante un incontro casuale l'abbia fatta vacillare... Comunque il senso del mio discorso non cambia.

Modificato da TADsince1995
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pomok@ko

credo che @TADsince1995 abbia centrato il bersaglio.

una sola relazione nella tua vita ti rende fragile nel confronto con il mondo esterno.

ed è  l'unica attenuante che mi sento di considerare.

non è accettabile una storia con l'amante che dura anni, senza far trasparire un minimo senso di colpa verso il proprio compagno.

mi sembra tutto molto anestetizzato... 

 

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LittleStar

Avete tutti ragione, chi per una cosa e chi per un'altra.  Unendo i vari pezzettini delle vostre considerazioni si forma quello che sto provando e vivendo io. Capisco che ci sia chi crede all'amore romantico così come chi è disilluso su questo argomento. Io forse sono a metà. 
Per rispondere un po' a tutti, è vero che non ho esperienza relazionali, è vero che ho tante colpe, tanti cose avrei potuto evitarle e forse avrei dovuto fare altro, è anche vero che non mi sento l'unica responsabile di questa situazione. Ognuno di noi con il suo comportamento ha contribuito a inserire un tassello nella situazione in cui ci troviamo oggi. So che la maggior parte di voi ritiene corretto da parte mia informare il mio compagno che ovviamente chiuderà ogni tipo di rapporto con me. Ma non posso e non intendo al momento farlo. Non si tratta solo di lui e di me. Ci sono di mezzo altre persone, i genitori, il contesto in cui viviamo  (non parlo dei soldi, non me me frega niente dei suoi soldi) . Sono cresciuta in un paese in cui se si venisse  a sapere questo verrebbe fuori lo scandalo, dolore e umiliazione per la mia e la sua famiglia. E lui? Certo che mi importa di lui e ho vissuto con i sensi di colpa tutto il tempo. Però avete ragione sul fatto che per me contava di più stare con F e avere le sue attenzioni che i sensi di colpa. Se F avesse avuto quelle attenzioni per me di cui avevo bisogno, non avessi avvertito la sensazione di essere sempre io a inseguirlo, probabilmente non sarei stata qui a scrivere e avrei continuato la relazione con tutti i sensi di colpa connessi e annessi. Non sono ipocrita e per quanto tema il giudizio della gente e del mio compagno, non temo il vostro. Ero pronta a questo quando ho deciso di scrivere.

Ha ragione anche @TADsince1995 nel dire che ha più potere chi ha meno bisogno, in questo caso F (lui credo possa stare tranquillamente anche senza di me). 

E ha ragione anche @Ambasciatore che dice che preferisco stare in un limbo e non decidere. Anche se in parte ho deciso chiudendo con F e restando con il mio compagno. 

So di non essere in questo periodo della mia vita una brava persona e onesta. So di essere probabilmente molto egoista perché avrei voluto sia F e provare belle emozioni con lui, continuare a sentirmi coccolata e desiderata, supportata e consigliata, perfino protetta. Sia continuare con il mio compagno con cui tutto sommato sto bene, mi da sicurezza, attenzioni e conforto. Voglio le attenzioni di tutti? Sarà una rivalsa per il mio passato. Quello che sto cercando è un modo per uscirne. 

Sono innamorata di F? Un anno fa avrei detto si senza pensarci, adesso non so se sia questo o se nasconda altro. Però avverto malessere in questa separazione.

Tutto ciò non toglie che io mi senta una brutta persona in questa situazione. Non ho mai tradito nessuno in vita mia, mai tradito un'amica, mai tradita la fiducia dei miei genitori, mai tradito il mio compagno in passato, anni e anni di crescita insieme e di condivisione e sostegno. Sono stata molto fortunata a poter vivere questo tipo di rapporto con lui e malgrado qualche anno fa fummo in crisi, rapporto crepato (e nelle crepa feci infilare F) non ho giustificazioni. So cosa avrei dovuto fare prima (col senno di poi) ma non l'ho fatto. Adesso  non posso farlo. Troppe implicazioni. Tutti i dettagli non posso dirli, per quel che ne so uno di voi potrebbe anche essere lui. Ma sappiate che non è sempre così facile chiudere una storia importante quando di mezzo ci sono anche altre cose.

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